Pagine

lunedì 1 settembre 2014

Il Card. Cañizares "mandato" a Valencia (e non più a Madrid). Punizione? Chi verrà al Culto Divino?


Si apre una nuova era nella storia della Chiesa spagnola: Papa Francesco ha accettato le dimissioni per raggiunti limiti d'età del settantottenne cardinale Antonio Maria Rouco Varela e ha nominato nuovo arcivescovo di Madrid Carlos Osoro, attuale pastore di Valencia. Al posto di quest'ultimo è destinato il cardinale Antonio Cañizares Llovera, Prefetto del Culto divino, che fa così ritorno nel suo Paese dopo aver trascorso cinque anni e mezzo nella Curia romana occupandosi di liturgia.
Cañizares, 69 anni il prossimo ottobre, è originario di Utiel, paese della comunità autonoma valenciana. Teologo, detto «il piccolo Ratzinger», è stato vescovo di Avila nel 1992, trasferito a Granada nel 1996 quindi alla sede primaziale di Toledo nel 2002. Creato cardinale nel 2006, nel primo concistoro di Benedetto XVI, è stato chiamato a Roma nel dicastero che si occupa della liturgia nel dicembre 2008. La sua nomina doveva segnare la rinnovata attenzione verso la liturgia voluta da Papa Ratzinger.
In questi anni trascorsi in Curia Cañizares non ha mai troncato i rapporti con la Spagna e in molti avevano profetizzato che sarebbe stato il successore di Rouco nella capitale. Ritorna invece a Valencia, una grande diocesi, nella terra in cui è nato: sarà il secondo arcivescovo della città con la porpora nell'ultimo secolo, dopo Agustín García-Gasco. Diverse fonti autorevoli hanno confermato a Vatican Insider che è stato lo stesso Prefetto del Culto divino a chiedere a Papa Francesco di poter tornare in una diocesi spagnola.
Il nuovo arcivescovo di Madrid, Carlo Osoro Sierra - originario di Castañeda in Cantabria, già vescovo di Orense e quindi di Oviedo, prima di essere trasferito a Valencia nel 2009 - ha 69 anni ed è soprannominato «il Francesco spagnolo», per la sua sintonia con la chiamata a una Chiesa «in uscita» come ripete Papa Bergoglio. È stato da poco eletto vicepresidente della Conferenza episcopale spagnola.
Con l'annuncio odierno finisce il ventennale episcopato madrileño di Rouco Varela: il cardinale in questi anni ha esteso la sua influenza sulla Conferenza episcopale spagnola, ed è stato decisivo nelle nomine dei nuovi vescovi. Notoriamente vicino alla parte più di destra del Partito popolare - ma non all'attuale premier Mariano Rajoy - l'ormai ex arcivescovo di Madrid è stato un fiero oppositore del governo socialista di Zapatero.
Non è stato invece pubblicato il nome del nuovo Prefetto del Culto divino, che prenderà il posto di Cañizares. Evidentemente la decisione finale da parte del Papa non è stata ancora presa.

6 commenti:

  1. Ma cosa volete commentare, c'è proprio niente da commentare....per il culto divino ci sarà da piangere, altro che commentare. Era già una mezza tragedia con Canizares....cosa sarà adesso con qualche sfasciatore di professione, magari omonimo di mons. Coraggio!

    RispondiElimina
  2. Figuriamoci. Conoscendo indole e gusti di Bergoglio c'è da aspettarsi che manderà un cialtrone senza preparazione, cultura e sensibilità verso la liturgia. Probabilmente un cripto-protestante di scuola bugniniana che avrà la sciatteria e il minimalismo come parole d'ordine. La raffinatezza e il buon gusto di Benedetto XVI mandati in soffitta da un papa rockstar che gode nel vedersi idolatrato dalle masse ignoranti. Aspettiamoci il gran ritorno del Piero(Marini) nazionale. O di un allievo della sua scuola.

    RispondiElimina
  3. Temo assai che sia l'ultimo nome qui postato.....e ringraziamo papa Benedetto che ha ricevuto i membri del SP ed abbia recitato il rosario coi vescovi cubani 'scaricati' dal vdr....ah, già lui non prega, non dice il rosario e non si inginocchia, vabbé, allora che fa, gioca a pallone????

    RispondiElimina
  4. Piccola precisazione prima del commento.
    Il card. Canizares è stato destinato a Valencia sia per una sua scelta di tornare in Spagna (pare che vi fossero grandi divergenze liturgiche col papa) però in Madrid non era molto amato per le sue tremende invettive contro il precedente governo.
    Il porporato è Valenciano... in Valencia c'era un arcivescovo molto in linea liturgica e dottrinale col papa... mettete assieme tutto questo e verrà fuori il doppio spostamento.
    Passiamo al commento della notizia: gira voce che il papa voglia unire la Congregazione per il culto Divino e disciplina dei sacramenti con la Congregazione delle cause dei santi e ricreare la Congregazione per i riti.
    La prima congregazione è vacante, la seconda ha un prefetto di 76 anni...
    Sia che la CCDDS resti da sola e sia che si fonda con la Congregazione per le cause dei santi, i nomi pronosticati sono 2: l'arcivescovo Piero Marini (quindi futura porpora) oppure il card. Versaldi, visto che è prossima una soppressione della Prefettura per gli affari economici (le competenze di revisione le assumerà la Segreteria per l'economia).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Anonimo, non so dove tu prenda le tue notizie. a me sembrano un tantino campate in aria, nel senso che paiono più come supposizioni che come dati di fatto effettivi. Non voglio dire che ciò che dici non potrebbe anche avverarsi, ma qualsiasi supposizione in questo momento è credibile e possibile, la tua è solo una delle tante. Sicuramente Piero Marini sarebbe l'erede naturale per Bergoglio, visto il suo desiderio di affossare la liturgia e la sua notoria allergia per tutto ciò che Benedetto XVI auspicava come rinnovamento liturgico. Però devi tener conto che il Piero ha 72 anni, cioè è più vecchio di Canizares. Comunque non mi stupirebbe affatto se la smania demolitoria del bergoglione prendesse il sopravvento e il vdr scegliesse proprio questo mefistofelico bugniniano di infausta memoria come demolitore designato della liturgia cattolica.

      Elimina
    2. Salve, ho ricavato queste informazioni (fusione delle due congregazioni e soppressione della Prefettura per gli affari economici) da vari blog e forum. Sul Marini prefetto ne aveva parlato anche codesto blog più di una volta nei mesi precedenti.
      Sul fatto che Marini abbia 72 anni non c'è problema, oggi spesso i vescovi sono prorogati 2,3,4 anni in più del dovuto.

      Elimina