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venerdì 8 agosto 2014

Non è giusto "ritenere che, per il rispetto a tutte le religioni, si debba evitare di annunziare il Vangelo come la sola via di salvezza"


Nella missione permanente e universale della Chiesa. 
Annuncio del Vangelo e dialogo con le religioni

L'Osservatore Romano 
(Inos Biffi) Che la Chiesa non solo preghi, ma dedichi ogni suo impegno perché tutti gli uomini si convertano a Cristo, fa parte della sua essenziale missione. 
 Gesù risorto ha affidato a essa il preciso mandato: «Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato». 
Un discepolato cristiano, o una evangelizzazione in ogni luogo, di «tutti i popoli» e di tutte le creature fa quindi parte dell’intenzione di Cristo, e infatti da subito la Chiesa si è sentita radicalmente missionaria. 
Essere in missione permanente e universale è proprio della sua natura: se questo venisse meno, non sarebbe più la Chiesa di Gesù Cristo. 
Annunziare il Vangelo significa proclamare che soltanto in esso, e nella sua accoglienza, è possibile la salvezza. 
 Le parole di Gesù sono perentorie: «Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo; ma chi non crederà sarà condannato» (Marco, 16, 16). 
Affermare che chi in buona fede aderisce a una religione si può salvare significa invece riconoscere che la volontà di salvezza universale opera nell’esistenza di quanti compiono il bene proposto da tale retta e trasparente coscienza. 
Quanto di vero, di santo, ci sia in ogni religione è oggettivamente un’impronta o un desiderio di Cristo. 
Ne consegue quanto sia fuorviante ritenere che, per il rispetto a tutte le religioni, si debba evitare di annunziare il Vangelo come la sola via di salvezza, ed eludere la predicazione di Gesù Cristo come l’unico Salvatore, e semmai solo contribuire a che ciascuno rimanga nella piena e coerente fedeltà al suo “credo”. 

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Fonte : Il sismografo

Immagine : Perugia, Chiesa del Gesù , Sant’Antonio Maria Zaccaria (1502-1539) e Santi dell'Ordine dei Barnabiti

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