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martedì 30 luglio 2013

...in multa patientia, in tribulationibus, in necessitatibus, in angustiis (2 Cor 6,4)

di don Alfredo M. Morselli


Ave Maria!


Quanto è capitato in questi giorni ai carissimi Francescani dell’Immacolata, rattrista fortemente tutti i buoni cristiani: una famiglia religiosa che ha diffuso il soave odore di Cristo con un’esemplare vita francescana, con uno slancio missionario senza limiti, con una forma di consacrazione totale a Gesù per Maria, raccogliendo meravigliosi frutti… conversioni, decine e decine di vocazioni, nei vari rami, maschili e femminili, attivi e contemplativi, Terz’Ordine etc… ebbene… questa famiglia è oggi è a rischio di sussistenza.

Le circostanze dei fatti presentano un misterioso ricorso storico per diametrum: il decreto che mette a rischio l’esistenza dei Francescani dell’Immacolata è stato approvato da un Papa Gesuita, ovvero facente parte di una congregazione che a sua volta era stata sciolta da un altro Papa, Clemente XIV; tra i favorevoli a quel gesto, non furono estranei i giansenisti, veri e propri modernisti ante litteram (i primi eretici della storia della Chiesa che storicamente, hanno cercato di minarne l’incorruttibile fede da dentro).

Si tratta di un decreto che penalizza dei Francescani, approvato da un Papa di nome Francesco.

Si tratta di una congregazione che vive splendidamente la povertà (celle poverissime, ma non si bada a spese per annunciare il Regno di Dio con i più moderni mezzi di comunicazione), penalizzata sotto un Pontificato che fa - più che giustamente - della povertà degli ecclesiastici e del risveglio dell’Evangelizzazione i suoi vessilli.

Quanto scrivo non vuole assolutamente essere un’accusa al Papa, che non può far altro che giudicare su quanto Gli vien riportato: e inoltre mi unisco alla perfetta obbedienza degli stessi Francescani nel sottomettersi umilmente al decreto, smontando proprio attraverso l’obbedienza le infondate accuse (senza escludere tutti i ricorsi che il diritto legittimamente consente).

Un fatto grave come questo non ci coglie di sorpresa al 100%; sappiamo quanto le disposizioni in materia liturgica di Benedetto XVI siano state, per molti, come una spina di pesce conficcata in gola; e possiamo immaginare quanti attendevano il cambio del Pontificato per trovare l’occasione propizia per cercare di affondare il Summorum Pontificum. C’è chi l’ho ha fatto in modo ingenuo e grossolano (alcuni Vescovi in vista ad limina), ma esistono, purtroppo, anche i filii tenebrarum prudentiores, che sanno muoversi assai bene.

Di fronte a un fatto gravissimo come questo, se non possiamo prenderlo alla leggera, né sottovalutarne la portata, non possiamo neppure permetterci di non considerarlo sub specie aeternitatis, ovvero non solo alla luce  della storia, ma anche alla luce della fede.

E allora, sotto questa luce, il dolore immenso per gli ultimi accadimenti si trasfigura in uno sfolgorante mistero, la partecipazione a quel mistero per cui la morte di Cristo è stata la sua vittoria, la sua debolezza la sua forza… nos autem oportet gloriari nisi in cruce Domini nostri Iesu Christi.

Che cosa accade ai veri devoti di Maria in questa vita? Che cosa accade a chi vuole essere Suo servo e Le si dona, a chi predica il Vangelo opportune et importune? Ecco come risponde San Lugi M. Grignion de Montfort:

[61]...appena un predicatore, pieno della parola e dello Spirito di Dio apre la bocca, tutto l'inferno suona l'allarme e muove cielo e terra per difendersi. Comincia allora una sanguinosa battaglia tra la verità, che passa attraverso la bocca del predicatore e la menzogna che esce dall'inferno; tra quegli uditori che, per mezzo della loro fede diventano amici di tale verità e quelli che per la loro incredulità diventano seguaci del padre della menzogna.



Un predicatore di tale tempra divina con le sue parole di verità anche se dette con semplicità, muove un'intera città e tutta una provincia per mezzo della guerra che vi suscita. Essa è la continuazione del terribile combattimento che si accese in cielo tra la verità di S. Michele e la menzogna di Lucifero, ed è un effetto della inimicizia che Dio stesso ha messo tra la stirpe predestinata della Vergine Santa e la razza maledetta del serpente.


Non bisogna dunque meravigliarsi della falsa pace in cui sono lasciati predicatori alla moda, né delle strane persecuzioni e calunnie, mosse e lanciate contro i predicatori che hanno ricevuto il dono della parola eterna. Tali devono essere un giorno tutti i figli della Compagnia di Maria, annunciatori della buona novella con grande forza.


[64]... Un buon predicatore deve considerarsi sul pulpito come un imputato innocente alla sbarra per sopportare senza vendicarsi i falsi giudizi di tutto un uditorio spesso maldisposto verso di lui. Deve soffrire le censure dei sapienti orgogliosi che interpretano male le sue parole, le beffe dei cattivi che deridono e disprezzano la sua persona ed infine le calunnie di tutto il popolo. Deve far consistere la forza del suo zelo non soltanto nel predicare con vigore, ma anche nel sopportare come una roccia tutte le tempeste, senza cedere né agitarsi più di tanto, lasciando alla verità che egli annuncia e che naturalmente genera l'odio, l'incarico di liberarlo dalla menzogna: la verità vi farà liberi. Questa, prima o poi, lo fa sempre purché la si lasci agire.


[65 ] Infine i missionari devono ricordare che Gesù Cristo li manda come gli Apostoli quali agnelli in mezzo ai lupi. Devono perciò imitare la dolcezza, l'umiltà, la pazienza e la carità dell'agnello per cambiare, con tale atteggiamento divino, i lupi stessi in agnelli.
(S. Luigi M. Grignion de Montfort, Regola dei Sacerdoti Missionari della Compagnia di Maria, §§ 61-65 passim) 


I francescani dell’Immacolata si sono distinti anche per l’impegno nel vivere e far conoscere il messaggio di Fatima: riporto alcune parole pronunciate dalla Madonna, che, sotto certi aspetti, potrebbero rappresentare il cuore di tutte le apparizioni.

13 maggio 1917:

La Madonna: "Volete offrirvi a Dio, per sopportare tutte le sofferenze che vorrà inviarvi, come atto di riparazione per i peccati con cui è offeso e di supplica per la conversione dei peccatori?”

Lucia: "Sì, vogliamo".

La Madonna: "Andate, dunque; avrete molto da soffrire, ma la grazia di Dio sarà il vostro conforto".

13 giugno 1917:

Lucia: "Rimango qui sola?"

La Madonna: "No, figlia. E tu soffri molto? Non scoraggiarti. Non ti lascerò mai. Il mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e la via che ti condurrà a Dio".

Oggi, nella tragica situazione in cui si trovano il mondo e la Chiesa (fatte salve sempre, per quest’ultima, le promesse del Salvatore), non abbiamo altro da fare che rispondere generosamente alla domanda della Madonna:

Volete offrirvi…?

Sì o no, il resto è fuffa: è molto più facile fare o dire tante altre cose, che offrirsi senza condizioni. Non abbiamo tempo di fare altro, neppure di perder tempo a criticare i flash mob episcopali; tempo perso e fegato gonfio per niente.

Volte offrirvi? Sì o no

Voi cari Francescani dell’Immacolata, avete da sempre detto sì: allora Avrete molto da soffrire, ma, dice la Madonna a ciascuno di voi, il mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio

“Chi ci separerà dall'amore di Cristo [e dell’Immacolata]? Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Come sta scritto:

Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno,
siamo considerati come pecore da macello.
Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a Colui [e a Colei] che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun'altra creatura [né decreti] potrà mai separarci dall'amore di Dio [e dell’Immacolata], che è in Cristo Gesù, nostro Signore.
(Rm 8, 35-38)

70 commenti:

  1. Magnifico intervento di don Morselli! Grazie!
    Unirsi "alla perfetta obbedienza degli stessi Francescani nel sottomettersi umilmente al decreto, smontando proprio attraverso l’obbedienza le infondate accuse": lo facciamo con tutto il nosro cuore!
    In Pace
    SdC

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    1. Caro Simon, Lei e' un simpaticone ed il suo intervento e' una chicca, ma c'e' un piccolo particolare: i FI sono religiosi che hanno fatto un voto d'obbedienza, noi laici no. Quindi per me, laica impenitente, e per quanti come me sono contenti di essere laici, la perfetta obbedienza e' certo un dovere, ma non nello stile e nei modi dei FI. La perfetta obbedienza per noi laici e' fare quanto Dio richiede da noi nel mondo (si diceva una volta), non nel chiostro; ed impone a noi laici il dovere di far presente alla gerarchia ecclesiastica che la Messa di sempre e' dono di Dio e che noi laici vogliamo la Messa di sempre, non esibizioni ballerine a Copacabana e dintorni. Lei e' intelligente, Simon, e molto; e per questo Ella sapra' ben distinguere tra possibili problemi interni ad un ordine religioso, che non sono di competenza di noi laici, ed il fatto chenoi fedeli vogliamo IL SACRAMENTO DELL'EUCARISTIA NEL SACRIFICIO DELLA MESSA, E VOGLIAMO CHE NOSTRO SIGNORE PRESENTE SULL'ALTARE SIA RICONOSCIUTO TALE - si', Simon, magari anche con, e non limitatamente a, una genuflessione.
      In pace, quella vera
      Luciana Cuppo

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    2. Papa Francesco è un caterpillar ed elininerà le scorie reazionarie che infestano la Chiesa e che ora si nascondono dietro la tradizione. Ma con lui i giochini non funzionano.

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    3. Il Nuovo cerchiamo di non essere più "cristiani" di Gesù Cristo: bisogna che le loglio cresca anch'esso assieme al buon grano. Esso ha il suo posto nella Chiesa, come il Buon Ladrone, come tanti che si sono ravveduti se non foss'altro giusto prima di morire per miracolosamente diventare buon grano.

      Le "scorie" si eliminano da sole nella loro libertà: non è il ruolo di Papa Francesco nè di alcun Papa nel passato di "eliminarli": Loro possono al massimo constatare che le "scorie" sono uscite dalla Chiesa per volontà loro con le famose scomuniche latae sententiae o ufficialmente/pubblicamente pronunciate.

      Commissariamenti, sospensioni a divinis e scomuniche sono medicinali e non pene fatali: condannano l'atteggiamento, ma non le persone sempre lasciate libere di ritornare nella Chiesa, alla loro prima richiesta, foss'anco solo con un pentimento imperfetto.
      In Pace

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    4. L'anonimo delle 10:52 sono io.
      In Pace
      SdC

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    5. MI CHIEDO SOLTANTO UNA COSA. SE LA SANTA CHIESA DI DIO FINO AL 1962 AVEVA CELEBRATO LA MESSA IN UN CERTO MODO E SECONDO UN CERTO RITO E POI E' STATO DA ALLORA CAMBIATO DA 50 ANNI A QUESTA PARTE, SICURAMENTE INTERPRETANDO MALE LE DIRETTIVE EMANATE NEL CONCILIO, IO MI CHIEDO ALLORA TUTTI COLORO CHE HANNO CELEBRATO LA SANTA MESSA IN 1850 ANNI HANNO SEMPRE SBAGLIATO ED ERANO SCISMATICI? QUELLE MESSE NON ERANO VALIDE? IO CREDO CHE A RAPPORTO DI TEMPO LA LITURGIA ANTICA E' LA MADRE DELLA NUOVA LITURGIA E CHE PERTANTO VADA RISPETTATA NELLA SUA PIENA INTEGRALITA' DELLA SUA ORIGINE. AD UN MONSIGNORE CUI HO FATTO QUESTO QUESITO, MI HA RISPOSTO COSI' "ALLORA TUTO CIO' CHE LA CHIESA DAL CONCILIO AD OGGI HA FATTO NON E' VALSO A NIENTE" NELLA MIA IGNORANZA HO RISPOSTO " CREDO CHE QUESTA DOMANDA VE LA DOVEVATE PORRE DURANTE IL CONCILIO, SE QUELLO CHE PER TANTI SECOLI ERA STATO FATTO NON ERA SERVITO A NULLA. E POI GUARDIAMO I FILMATI DELLE CELEBRAZIONI CHE AVVENGONO IN BRASILE DOVE SI E' ARRIVATO ALL'ASSURDO ANDATE SU GOOGLE E CERCATE "PADRE PINTO" GUARDATE LI NESSUNO PONE VETI SIGILLI O SCOMUNICHE, E' NORMALE CHE AVVENGA, LA MESSA DELLA TRADIZIONE NO QUELLO SI. CREDO CHE NELLA CHIESA SI STIA CREANDO UNA LESIONE CHE CI VORRANNO SECOLI PER RICOMPATTARLA MA POICHE' LA CHIESA ' GUDATA DALLO SPIRITO NOI SPERIAMO NEL SUO INTERVENTO.

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    6. Anonimo delle 11:57 ha affermato una verità di fatto incontrovertibile alla quale tuttavia da quasi 50 anni (il nuovo messale è del 1969) le gerarchie ecclesiastiche sono sorde.
      Mi permetta solamente di dissentire sul fatto che il il Vetus Ordo sia la Madre del novus ordo perché non è vero. Il messale di Bugnini è un qualcosa di totalmente nuovo con alla base una dottrina diversa rispetto a quella del Messale Tridentino/Gregoriano e che mai trova riscontro in 1850 di storia.

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  2. Vorrei sapere se verrà proibita la Messa VO anche ai Redentoristi inglesi, che la dicono esclusivamente nel modo tradizionale. Hanno un bel sito: Transalpine Redemptorists.

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    1. Il problema dei Francescani dell'Immacolata NON è solo la S. Messa V.O. Quella è la punta di iceberg di una conduzione di governo di un fondatore che ha voluto conservare la carica di generale per 18 anni e voleva ricandidarsi o mettere il nipote alla testa di un Istituto della Chiesa di Cristo e non della famiglia Mannelli.

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  3. Ottima esposizione, concetti assolutamente condivisibili. Siamo vicini almeno spiritualmente ai FFI, veri paladini del Cristianesimo e del Magistero della Chiesa, che fonda le sue radici nella Tradizione millenaria della Chiesa Cattolica Romana (insomma proprio "Sentire cum Ecclesia" ... !). Dove per Ecclesia si intende la nostra Cattolica, non la Luterana, o Valdese, ...

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  4. Grazie Don Alfredo per queste belle parole ce n'è bisogno davvero.
    Sursum corda!

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  5. Bellissime parole don Alfredo !!!
    Grazie !!!

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  6. If a pope thinks like me, he is THE pope. If he doesn't, he IS not! What kind of ecclesiology is this? Your take on Pope Francis is simply unbelievable. Your criticism and negativity are appalling. Is it what Jesus Christ asks you as service to his Church?

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    1. "If a pope thinks like me, he is THE pope. If he doesn't, he IS not!"

      Francis is the pope allright, and herein lies the problem. Shall we look at some facts?

      (a) Pope Francis allowed the Eucharist to be given to public and notorious supporters of abortion, members of the diplomatic corps,

      (b) Pope Francis never genuflects before the Holy Eucharist,

      (c) And now, Pope Francis places severe restrictions on the celebration of the Mass according to the Vetus Ordo, which is an expression of adoration of Christ, God and man.

      Does Pope Francis adore Christ? This, not what you or I think, is the central issue. All the rest is fluff.

      Luciana Cuppo

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  7. Se fosse così si sarebbe dovuto intervenire contro questa eventuale stortura e non punendo l'intero ordine e colpendo un rito invece di un eventuale colpevole. Inoltre si doveva motivare la punizione come si fa sempre quando si vuole il bene di chi viene punito ed anche qui non si spiega la ragione del divieto all'uso della messa di sempre, infine si doveva offrire la possibilità di difesa agli eventuali imputati, invece si è proceduto in modo originale ed al tempo stesso iniquo. Due pesi e due misure.
    Siamo davanti ad una vera e propria persecuzione che la chiesa stà ponendo in essere contro i suoi stessi figli e continuerà e inasprirà, come ben chiaramente è espresso dall'articolo di Don Alfredo e alla faccia del sentire cum ecclesia.

    Costantino

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  8. Certo che leggendo i commenti di De Mattei, Gnocchi e Palmaro e di Siccardi ben vediamo il pericolo nel quale ha incorso la Congregazione: vi leggiamo gli abituali richiami luciferini alla disobbedienza sotto il solito fumo di tipo protestante dell'obbedienza soggettiva a Dio, mentre il cattolico verace e tradizionale invece sà che si va a Dio nell'obbedienza oggettiva ai legittimi superiori.

    Ben ha fatto la Santa Sede di mettervi fine e di tagliare la testa a quest'orribile tentazione che spinge allo scisma e all'eresia, che è il tradi-protestantesimo.

    Quanto molto più posata è la posizione di Don Morselli che leggiamo qui sopra!

    E quanto è bellissima la posizione di P. Manelli stesso leggibile sul sito stesso dei caro Francescani dell'Immacolata e che risponde ai varî De Mattei e Siccardi con santo, serafico veracemente cattolico atteggiamento:

    "Con riferimento al Decreto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica dell'11 luglio 2013 (Prot. n. 52741/2012), P. Stefano M. Manelli, con tutto l'Istituto dei Frati Francescani dell'Immacolata unito a lui, obbedisce al S. Padre e confida che da questa obbedienza ne vengano grazie più grandi."

    http://www.immacolata.com/index.php/it/

    Questo è vero atteggiamento cattolico e santo e fornitore di grazie infinite in quanto Imitazione dell'Obbedienza di N.S.G.C. e della S.S. Vergine Maria.
    In Pace
    SdC

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  9. Luca Ghirardi - Parma31 luglio 2013 alle ore 11:28

    io ho una certezza: il Novus Ordo Missae verrà abolito, non so quando, ma prima o poi sarà abolito. Vale quanto dice il Vangelo: dai frutti si riconosce l'albero: da quando c'è il NOM i Seminari sono un deserto, dove c'è la Liturgia tradizionale i Seminari sono al contrario pieni. Sarà un caso, ma il caso nel dizionario cattolico non esiste, esistono la Provvidenza e i decreti del Dio monotrinitario, che valgono più del Decreto della Congregazione che ha illegittimamente (cioè contro il diritto della Chiesa, ovvero: Motu Proprio Summorum Pontificum) imposto ai Francescani dell'Immacolata la celebrazione del N.O.M. e da questo punto di vista ritengo che avrebbero potuto, per non dire dovuto, rifiutare l'obbedienza, appellandosi al Motu Proprio di Benedetto XVI.
    Si tratta di un decreto che da un punto di vista canonico è senz'altro nullo.

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    1. Rolling On the Floor Laughing My A** Out
      In Pace
      SdC

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    2. E nessuno che rilevi come sia impossibile per chiunque disconoscere non solo il Summorum Pontificum bensì la Bolla QUO PRIMUM nel punto in cui afferma che chi userà il Messale Tridentino non incorrerà in alcun tipo di errore dogmatico...quindi chi arbitrariamente proibisce il Messale Tridentino semplicemente commette, lui sì, un abuso e si mette al di fuori della Chiesa!
      Perché questo, perché con il Tridentino non è stato inventato alcun nuovo rito bensì sono stati codificati e elaborati, in un unico rito, riti ed usi diversi già in vigore in precedenza. Soprattutto, non veniva toccato il canon missae risalente al 200 d.C. (e quindi quasi solo un secolo dopo alla morte degli ultimi apostoli). Il Messale di Bugnini invece è in tutto e per tutto un nuovo messale da cui si dipana un nuovo rito che mai la CHiesa aveva avallato nei suoi 2 millenni di storia. Questo deve far riflettere....tutto il resto son veramente chiacchiere a patto che davvero le gerarchie ecclesiastiche abbiano intenzione di creare qualcosa di nuovo....boh....

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    3. " la Bolla QUO PRIMUM nel punto in cui afferma che chi userà il Messale Tridentino non incorrerà in alcun tipo di errore dogmatico".... quid dei Vetero-Cattolici?

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    4. Sì certo lo riportano anche i Vetero-Cattolici perché comunque è un dato di fatto incontrovertibile che anche loro rilevano! E' scritto sulla BOLLA PAPALE emanata da un SANTO quindi non se lo sono inventato i Vetero-Cattolici né tanto meno io!

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    5. Intanto i Vetero -Cattolici incorrono in tantissimi errori dogmatici. Che il Santo si sia sbagliato? Non è piuttosto la tua interpretazione della Bolla che fa acqua? Pensaci.

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    6. Caro Anonimo a me dei Vetero-Cattolici importa relativamente. A me importa ribadire che il Vetus Ordo non può essere in alcun modo proibito nemmeno dal vescovo di Roma. La Bolla Quo Primum Tempore non ammette interpretazioni, basta che legga semplicemente la formula di chiusura per capirlo. Mi duole dirlo ma il paragone tra il Santo Papa Pio V e l'attuale vescovo di Roma sia improponibile sotto tutti gli aspetti!

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    7. Per sua informativa Anonimo le riporto il punto VII della Bolla Quo Primum per dimostrarle come nulla ci sia da interpretare sul fatto che l'uso del Messale Tridentino non possa essere proibito:

      VII

      Anzi, in virtù dell'Autorità Apostolica, Noi concediamo, a tutti i sacerdoti, a tenore della presente, l'Indulto perpetuo di poter seguire, in modo generale, in qualunque Chiesa, senza scrupolo veruno di coscienza o pericolo di incorrere in alcuna pena, giudizio o censura, questo stesso Messale, di cui dunque avranno la piena facoltà di servirsi liberamente e lecitamente: così che Prelati, Amministratori, Canonici, Cappellani e tutti gli altri Sacerdoti secolari, qualunque sia il loro grado, o i Regolari, a qualunque Ordine appartengano, non siano tenuti a celebrare la Messa in maniera differente da quella che Noi abbiamo prescritta, né, d'altra parte, possano venir costretti e spinti da alcuno a cambiare questo Messale

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    8. Non sono d'accordo. Se tu dici che c'è quella frase nella Bolla e se si riscontra che a quella frase nella Bolla non c'è corrispondenza con quel che è davvero successo, allora vuol dire sia che quella frase non c'era nella Bolla o che tu gli hai dato la tua interpretazione personale. Nell'ultimo caso ciò implica che anche la tua interpretazione della formula di chiusura potrebbe essere sbagliata. Bisognerebbe chiedere a chi ha autorità nella Chiesa di darne l'interpretazione giusta. Chi può dare la giusta interpretazione di una Bolla papale? Qualche idea?

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    9. A quella frase non c'è corrispondenza con quanto successo (dal 1969) è questo il dramma.
      Ho capito fa finta di non capire per non ammettere che il testo della Quo Primum è di una chiarezza lampante. Non c'è da interpretare nulla mi creda le pare che mi metta io a dare interpretazioni personali a quanto scritto da San Pio V?

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    10. Lo dici tu che non c'è niente da interpretare e tutto è di chiarezza lampante quando scrivi "la Bolla QUO PRIMUM nel punto in cui afferma che chi userà il Messale Tridentino non incorrerà in alcun tipo di errore dogmatico": già abbiamo visto che non la chiarezza non è tanto lampante, visto che i Vetero-Cattolici, che celebravanp con il Messale tridentino sono incorsi in tanti errori dogmatici.
      Quindi ...occhio!
      Ad esempio, la nozione di "Perpetuità" nel brano da tu citato quale valenza ha? Chi ci può dare la giusta interpretazione di una Bolla Papale oggi nel 2013? Chi ne ha l'autorità? Hierro? Io? Ma chi?

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    11. Caro Anonimo mi elenchi questi errori dogmatici grazie! Porti prove concrete di quello che dice! Ci faccia un esempio!! L'interpretazione di una Bolla Papale è semplice lo ribadisco: chi celebra col Vecchio Messale non commette alcun errore dogmatico. Mi basta questo. Se poi ci sono altri che preferiscono danzare e urlare alla Messa secondo il nuovo messsale ok però nessuno può vietare l'uso del Vetur Ordo nemmeno l'attuale vescovo di Roma....

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    12. Hierro.... non rispondi alla mia domanda. La ripeto: " la nozione di "Perpetuità" nel brano da tu citato quale valenza ha? Chi ci può dare la giusta interpretazione di una Bolla Papale oggi nel 2013? Chi ne ha l'autorità? Hierro? Io? Ma chi?"

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    13. Ti rispondo rigirandoti la domanda: secondo te come mai è stato cambiato il Rito della Messa nel 1969?

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    14. Anonimo, ma ci sei o ci fai ? Chi userà il Messale Tridentino non incorrerà in errori dogmatici relativamente all'uso del messale tridentino. E' ovvio che uno può usare il messale tridentino, e poi, in mille altri argomenti, incorrere in diecimila errori dogmatici. Ma ciò è andare fuor di proposito.

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    15. Indubbiamente se leggi le risposte di anonimo ci fà...sembra voglia cercare la polemica fine a sé stessa...mah...

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  10. Si sta alzando un polverone su una decisione disciplinare di cui la stragrande maggior parte dei fedeli non se ne interessa affatto. Questo tentativo da parti dei reazionari infiltrati nella Chiesa di farne un casus belli li renderà ancora più invisi alla comunità dei fedeli e credo che sancisca definitivamente la loro aggressione a Papa Francesco: se non altro hanno mostrato il loro vero volto, il loro essere prevenuti e contrari a qualsiasi dialogo li pone fuori dalla Chiesa, una volta per tutte. A volte, per salvare il gregge, bisogna abbattere le pecore infette.

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    1. Stà attento allora perchè d'estate le pecore vecchia si tosa e la pecora nuova si scanna.

      Le pecore vecchie hanno la carne dura e non s'ammalano facilmente, solitamente
      crepano di vecchiaia perchè continuano a dare latte e lana, quelle nuove invece
      si ammalano facile e ci si fanno braciole tenere e spiedini succolenti, poi le ossa
      se le spazzolano i cani e i vermi.

      La maggior parte dei fedeli sono troppo impegnati a ballare
      il carnevale di copacabana per interessarsi alla Messa, molto meglio
      il concertone dei village people coi vescovi baila baila...
      che voi salvà... è una pietà!!!!

      dopofrancesco





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    2. Nuova versione dei Vangeli o 6° Evangelo secondo Il Nuovo?

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  11. Le accuse contro Mannelli vanno provate. ma anche se fosse così, bastava un provvedimento destinato all'organizzazione interna. Qui invece si tocca un aspetto importante liturgico, il che è assolutamente riprovevole.

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  12. SdC confusuionario miserabile e diffmamatore

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  13. La bolla Quo Primum grantisce l'ortodossia nell'atto di compiere il rito, non di tutto quello che l'officiante fa fuori dal rito. Quindi è giusto che la celebrazione nel VO sia lecita senza permessi speciali di autorità ostili

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    1. "La bolla Quo Primum grantisce l'ortodossia nell'atto di compiere il rito, non di tutto quello che l'officiante fa fuori dal rito"
      Osservazione giusta, ma che è già un'interpretazione.

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    2. Come vedo Anonimo delle 13.32 sei già più ragionevole! Almeno concordi sul fatto che chiunque celebri col Vecchio Messale celebra in maniera pienamente ortodossa! Qui stiamo parlando della celebrazione è ovvio che se un sacerdote al di fuori della Messa non si comporta da sacerdote è un altro discorso!

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    3. "Almeno concordi sul fatto che chiunque celebri col Vecchio Messale celebra in maniera pienamente ortodossa". Si e no.... Non sono convinto che un Vetero-Cattolico faceva cosa ortodossa mentre celebrava col Vecchio Messale: è tutto da dimostare. Chissà cosa ne diceva Pio iX in quegli anni?

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    4. E chi lo sa cosa dicesse Pio IX in quegli anni! Di sicuro mai gli sarebbe venuto in mente (ed infatti non lo fece) di cambiare il Rito della Messa come invece è accaduto (malauguratamente) con Paolo VI (o chi per lui).

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    5. Credo che sia importante sapere se l'uso del Vecchio Messale da parte dei Vetero Cattolici sia stata cosa sempre ortodossa secondo la tua interpretazione oppure no: in altre parole sapere se la frase da te citata dalla Bolla Quo Primum necessita interpretazione oppure no. Questo stabilito bisogna poi rispondere alla domanda di chi la può dare questa interpretazione: i Vetero Cattolici stessi? Papa Pio IX? Hierro? io?

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    6. Ribadisco che la Bolla non è da interpretare, che la tua è una polemica sterile e fine a sé stessa per il solo gusto di polemizzare e che al massimo la Quo Primum potrebbe interpretarla l'attuale vescovo di Roma ma che esso stesso se ne guarderà bene perché il documento citato è di una chiarezza disarmante! E la finisca di provocare!

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  14. Sprezzante arroganza de Il Nuovo, vecchio giacobino che vorrebbe costruire una relgione a immagine e somiglianza della sua testa e degli anticristiani

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    1. La "mia" religione è quella che Roma e la Chiesa hanno in essere e continua a procedere su questo cammino. Se a quelli come te, pochi per la verità, non sta bene, può essere doloroso, ma è il caso di consigliarvi di cambiare credo o costruirne uno dove si decide di fermarsi alla chiesa de V o del XII o del XVII secolo.

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    2. caro Il Nuovo ma chi ve rincorre verso il nulla che propagandate!! Chi ve segue!!! Accomodatevi pure!! E danzate mi raccomando!! Danzate danzate e ancora danzate!!! Ah ah ah ah!!! Baila baila che Copacabana vi aspetta!!

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  15. Chi sono io per giudicare Il Nuovo? il problema non è Il Nuovo, ma la lobby dei Nuovi!!!

    Se uno ha questa "tendenssa" dobbiamo esere... ma fratelli, questa è una... ma... blob blib blab
    tanti lobby no???... questo è problam più grave no???? io sempre andato in giro con la borsa.... a fare carnevale.... è normale....

    e in attesa del prossimo flash mob ... rumbaaaaaaa i sambaaaaaa

    ahahahahahahahaha

    Polimar

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    1. o Polimar!!! ci vuole davvero tanta capacità e tanto impegno per raggiungere il tuo livello di meschinità? Se ti consideri un tradizionalista non dirlo forte in giro perchè sarebbe una digrazia (per coloro che nella tradizione e anche nel presente ci credono e ne partecipano)...se invece volevi essere ironico beh! consolati che a volte c'è di peggio

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  16. La Siccardi commenta : F.I: sulla strada del martirio. Mai letta più eccelsa stronzata!
    HAHAHAHAHA

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    1. Leggi questo: e poi quando ti passa il mal di testa ci rifletti:

      Il problema non sono i gay ma le lobby gay
      non sono i politici ma le lobby politiche
      non sono i massoni ma le lobby massoniche

      indi secondo questo nuovo magistero delle lobby o teologia della lobby:

      il problema :
      non sono i franecsani dell'immacolata, ma la lobby dei francescani dell'immacolata
      non sono i tradizionalisti ma la lobby dei tradizionalisti
      non sono i mafiosi ma la lobby dei mafiosi
      non sono i ladri ma la lobby dei ladri
      non sono gli assassini ma la lobby degli assassini
      non sono i puttanieri ma la lobby dei puttanieri

      non è nessuno bergoglio per giudicare un sodomita e allora...
      chi siamo noi per giudicare un assassino che cerca Gesù?
      chi siamo noi per giudicare un massone che cerca Gesù?
      chi siamo noi per giudicare un ladro che cerca Gesù?
      chi siamo noi per giudicare un magnaccia che cerca Gesù?

      e tra tante zozzerie chi siamo noi per giudicare un francescano dell'immacolata?

      ma soprattutto chi siamo noi per giudicare bergoglio?
      il problema non è bergoglio, ma lo lobby dei bergoglio


      e mo sì che poi ride......

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    2. La Sicciardi insiste sulle sue posizioni vetero-reazionarie, dove atteggiarsi a martire è il modo più economico per dichiarare l'incapacità a relazionarsi nella Chiesa con la comunità dei fedeli. D'altro canto hanno cominciato a criticare il Papa dal primo istante del suo pontificato, ormai una volta in più o in meno fa solo massa, tali attacchi sono puramente strumentali e nessuno li prende più in seria considerazione.

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    3. Quest'evento ha avuto il merito di mettere in evidenza chi è veramente cattolico con un genuino sentire cum Ecclesia, come i Frati dell'Immacolata e chi , invece, la bocca piena della parola "Tradizione" in realtà spingono al "Non Serviam", alla diffamazione, all'acredine, alla delettazione morosa, l'assenza di filiale atteggiamento verso le decisioni della gerarchia (anche se soggettivamente percepite come ingiuste), il tutto farcito con ira e superbia come i varî De Mattei, Siccardi, Gnocchi e Palmaro hanno mostrato nei loro interventi pubblicati su Mil.
      Ormai è chiaro chi è chi e cosa ognuno vuole: per i Frati dell'Immacolata , l'Amore della Chiesa di Cristo nella Santa Obbedienza.
      In Pace
      SdC

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    4. Ti sbagli.... ma chi sono io per giudicare un imbecille? Allora visto che non sono vescovo di roma né della sua lobby ti correggo: "OGGETTIVAMENTE INGIUSTE" e ti giudico pure: modernista imbecille!

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  17. Testo chiarificatore estratto dalla Nota pubblicata da P. Rosario Sammarco F.I. che finalmente rimette al loro posto giusto i malevoli commenti di De Mattei altre Siccardi:

    "L'Istituto come tale accetta le disposizioni della S. Sede e obbedisce.
    E proprio perché obbedisce, rifiuta con forza qualunque tentativo, da qualsivoglia parte provenga, di strumentalizzare questa vicenda a danno della persona e dell'autorità del Romano Pontefice felicemente regnante.
    Chi volesse utilizzare questa situazione interna nostra per andare contro il Papa o giustificare sue prese di posizione contro il Papa e la Gerarchia Cattolica, qualunque cosa possa dire, va contro lo spirito dei Fondatori dell'Istituto e contro l'Istituto stesso"

    http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=2882
    In linea colla nota di P. Manelli F.I.

    In Pace
    SdC

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    1. Amen!
      Ora vedremo gente, purtroppo con notevoli problemi, come Luisa dare dell'antitradizionalista anche a Padre Sammarco o ai FdI tutti per non ribellarsi al Papa.
      Questa gente lancia anatemi contro tutti ma poi, nella realtà, è incapace anche di organizzare un semplice incontro, anzi, probabilmente per invidia, critica chi invece si organizza ed agisce.

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    2. Anch'io sono sicuro che certuni lanceranno anatemi ai Frati che non vorranno pronunciare il luciferino "Non Serviam"...
      Ci sarebbe da ridere se la cosa non fosse così grave per la loro anima.
      In Pace
      SdC

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    3. Mitici Frati. Si stanno comportando perfettamente, fidandosi ed affidandosi.

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    4. A chi si affidano? Chi di loro sopravviverà vedrà

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    5. Ma che devono fare questi poveri fraticelli? Hanno fatto voto di obbedienza. E' già tanto difficile per noi laici alzare la voce contro questa deriva diabolica.

      Meo

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  18. Dobbiamo pregare, pregare, pregare.
    Sperando che sia il tempo a rivelarci i disegni divini, interpretati dal suo Vicario in terra.
    A fronte di oceaniche adunate prive di contenuti, come un gigantesco flash-mob, la Chiesa vera rischia gravemente lo scisma.
    Speriamo qualcuno se ne accorga.

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  19. Il primo freno allo svilupparsi della forma straordinaria sono proprio stati questi pseudo-tradizionalisti che ne fanno un vessillo della disobbedienza al Magistero, snaturando intrinsecamente il senso stesso del Venerabile Ordo che è l’attuazione dell’Obbedienza del Figlio alla Volontà del Padre.

    Certo che SE praticare la forma straordinaria conduce alla disobbedienza, ALLORA non ci sarà un gran futuro per essa, snaturata in modo così blatantemente blasfemo.

    Personalmente, trovo la Forma Straordinaria dell’Unico Rito Romano di una soavità mistica e di una precisione dottrinale ineguagliata perchè levigata da secoli di esperienza e di ars liturgica: praticandola mi ha permesso di davvero capire la profonda unità tra l’insegnamento della Chiesa prima e dopo il Concilio, la realtà dell’ermeneutica della riforma nella continuità ripetuta e spiegata dal Magistero di ben 5 Papi.

    Ammiro lo spirito di cristiana obbedienza dei F.I. in queste ore dolorose.
    In Pace
    SdC

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    1. Le faccio notare che se esistono ancora dei sacerdoti che (pur tra tante difficoltà) possono celebrare in Rito Romano Antico è perché in passato non tutti accettarono passivamente la riforma di Paolo VI ma, disobbedendo, continuarono a celebrare con i vecchi libri liturgici.

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  20. Come solidarieta' coi Frati propongo una sottoscrizione per pagare gli "onorari" dei commissari sperando che siano "congrui" e "francescani"

    Se la redazione mette un IBAN per i sottoscrivere saremo in diversi a contribuire.

    Andare.

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  21. Ave Maria!
    Invece di fare tante chiacchiere, aiutiamo i Francescani dell'Immacolata in modo concreto.

    Ecco un suggerimento per essere vicini ai nostri frati:

    1. pregare per loro e dimostrargli la nostra stima
    2. fare ogni tanto una bella spesa di alimenti e generi di prima necessità da portare al loro convento più vicino, per dare una mano alla... Provvidenza (sul cui esclusivo sostegno si basano per il loro sostentamento).

    Pace e bene a tutti!

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  22. http://www.corrispondenzaromana.it/in-sostegno-dei-francescani-dellimmacolata-e-della-messa-tradizionale/
    Vi segnalo e invito a diffondere!

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    1. Importante comunicato ufficiale dei F.F.I di oggi!

      Avendo appreso dell’iniziativa del sito dell’Associazione “Corrispondenza Romana” di una raccolta di firme online da presentare al Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica contro il Decreto dell’11 luglio 2013 (Prot. n. 52741/2012), per l’ennesima volta dopo averlo fatto in altre sedi e dopo il Comunicato del P. Fondatore, l’Istituto Religioso dei Frati Francescani dell’Immacolata RIBADISCE la propria obbedienza a quanto disposto dal S. Padre, SI DISSOCIA da questa iniziativa e da tutte eventuali altre simili passate e future, RIFIUTA qualunque tentativo di usare una vicenda strettamente interna all’Istituto per attaccare il Romano Pontefice e la Gerarchia Cattolica, cui porta e per cui chiede il massimo rispetto, CHIEDE A TUTTI su questa vincendo SILENZIO, RISPETTO E PREGHIERA onde consentire a chi di dovere di svolgere con serenità il suo compito per il bene della Chiesa e dell’Istituto stesso.

      In Corde Matris
      P. Rosario M. Sammarco, fi
      Responsabile del Portale Istituzionale dei Frati Francescani dell’Immacolata

      http://www.immacolata.com/index.php/it/35-apostolato/fi-news/227-comunicazione-recenti-fatti

      In Pace
      SdC

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  23. La Santa Sede nel concedere la messa tradizionale ai religiosi solo su concessione dei superiori non ha contraddetto il Motu proprio di Benedetto XVI , ma ha bensì eseguito fedelmente. Il com a 3 dello stesso che dispone che la celebrazione tradizionale in un istituto religioso sia autorizzata dai superiori dell'istituto stesso; avendo la Santa sede sollevato il fondatore e superiore , sciolto il capitolo generale e nominato un commissario pontificio in vece di questi e' divenuta esa stessa ( la Santa sede) superiore dell'istituto la quale ha posto quindi delle restrizioni. Non vi è stato abrogazione de facto del motu proprio ma raggiro canonico dello stesso per motivazioni gravissime

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  24. http://cosimino.myblog.it/archive/2013/07/31/tutta-la-verita-sui-frati-francescani-dell-immacolata-di-pad.html

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