Dal blog Cordialiter un suggerimento del tutto condivisibile affinchè possa aumentare nei nostri gruppi l'esigenza di usare carità soprattutto nei confronti dei più bisognosi.
« Uno degli errori che bisogna assolutamente evitare è quello di lasciare la “questione sociale” in mano ai modernisti e ai loro amici comunisti.
Il vero tradizionalista si interessa della questione sociale ed è schierato dalla parte dei poveri e della gente che soffre.
Purtroppo circola qua e là la falsa opinione secondo cui i tradizionalisti sono una massa di liberisti appartenenti alla medio-alta borghesia o addirittura alla nobiltà, disinteressati alle sofferenze dei poveri, e dediti solo a una vita comoda e a conversazioni salottiere su cappe magne, fibbie d'argento, pianete broccate, pizzi e merletti.
Anche se alcuni tradizionalisti fossero davvero così (mi auguro di no), non è giusto infangare tutto il movimento tradizionale.
Bisogna assolutamente evitare certi comportamenti “snob” che potrebbero dare adito a questa infame accusa.
I tradizionalisti sono “i veri amici del popolo” (come disse San Pio X), pertanto non possono essere seguaci né del comunismo ateo e fallimentare, né del liberismo selvaggio e sfruttatore.
Lo ripeto, bisogna assolutamente evitare di lasciare la “questione sociale” in mano ai modernisti e ai comunisti ».
per il rinnovamento liturgico della Chiesa, nel solco della Tradizione - a.D. 2008 . - “Multa renascentur quae iam cecidere”
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chissà chi è cordialiterà...è davvero una brava persona:)
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