per il rinnovamento liturgico della Chiesa, nel solco della Tradizione - a.D. 2008 . - “Multa renascentur quae iam cecidere”
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mercoledì 13 giugno 2012
Festa di Sant'Antonio da Padova. Benedizione dei gigli
BENEDIZIONE DEI GIGLI
Il sacerdote indosserà la stola bianca. .
C: Il nostro aiuto è nel nome del Signore.
T: Egli ha fatto cielo e terra.
C: Il Signore si con voi.
T: E con il tuo spirito.
C: Preghiamo.
O Dio, creatore e salvatore del genere umano,
amante della santa purezza,
tu che doni ogni grazia spirituale e concedi l’eterna salvezza, effondi la tua santa bene+dizione su questi gigli che, in rendimento di grazie, presentiamo a te in onore di S. Antonio confessore e dottore della Chiesa, perché tu li benedica.
Per mezzo del segno di salvezza della santa + Croce infondi in questi gigli la tua celeste rugiada.
Nella tua bontà li hai dati all’uomo perché li usasse come soave profumo : colmali della tua potenza affinchè, adoperati con devozione per intercessione del tuo servo Antonio, scaccino i demoni, inducano ad una santa castità, allontanino le malattie, e ottengano pace e grazia a tutti coloro che fedelmente ti servono.
Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
T: Amen.
Quindi il sacerdote asperge i gigli con l’acqua benedetta.
Orazione finale :
C: Prega per noi S. Antonio di Padova.
T: E saremo resi degni delle promesse di Cristo.
C: Preghiamo: Concedici o Signore, Dio onnipotente ed eterno , per l’intercessione del tuo servo fedele Sant’Antonio da Padova, di poter vivere una vita autenticamente cristiana e meritare l’eterna felicità nella visione del Tuo volto glorioso.
Per Cristo Nostro Signore. Amen.
A questo punto vengono distribuiti i gigli ( per i fortunati che riescono ancora ad averli... sono pressocchè scomparsi dal suolo italico ...)
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