Per fare presepi come quello anti-omofobico (allestito al centro sociale Paci' Paciana di Bergamo nella cui grotta son stati messi due San Giuseppe a vegliare sul Divin Bambinello, nella foto a sinistra) o quello "politicamente corretto" (come a Perignano - Pi), allora sarebbe meglio non farli proprio.
Se quello di Bergamo (al limite dell'ignoranza teologica più che della blasfemia: dove sta la Mariologia? E i dogmi mariani? ma vabbè, sono del centro sociale, che vogliamo pretendere?) è forse una provocazione sull'onda del distorto "sentimentalismo" e dei diffusi fraintendimenti sull'Amore cristiano, quello del Policlinico Gemelli di Roma è sicuramente più grave, concettualmente.
In questo, le statuine saranno pure quelle tradizionali, nell'ordine, nel numero e nel posto giusti, ma l'apparato che è stato creato attorno è davvero molto inopportuno e irritante.
E, dato il posto -il polo Universitario dell'Università Cattolica, di altissimo profilo sotto tutti i punti di vista (di ricerca, di insegnamento, ecc)-, è lecito pensare che la confusione (per non dire peggio) sia stata frutto di contorte riflessioni e di distorti ragionamenti. Come dire: "e ci hanno pure pensato su! Possibile che nessuno l'abbia visto e voluto 'correggere' ?"
Risultato: un'oscenità -non tanto estetica quanto- concettuale che traduce ignoranza, amore per i luoghi comune, passione sfrenata per le errate ideologie, somma confusione dottrinale, e forse un po' di mala fede.
Sicuramente sono inseriti diversi concetti che rappresentanto uno sgarbo al Papa, in un momento delicato come questo, visti i suoi intenti -per altro ottimamente riusciti- di correggere lo "spirito" di Assisi III e i rapporti tra S. Sede e la F.S.S.P.X.
Vi riportiamo qui le foto e il testo di F. Colafemmina, tratto da Fides et Forma, via Corrispondenza Cristiana.
Se quello di Bergamo (al limite dell'ignoranza teologica più che della blasfemia: dove sta la Mariologia? E i dogmi mariani? ma vabbè, sono del centro sociale, che vogliamo pretendere?) è forse una provocazione sull'onda del distorto "sentimentalismo" e dei diffusi fraintendimenti sull'Amore cristiano, quello del Policlinico Gemelli di Roma è sicuramente più grave, concettualmente.
In questo, le statuine saranno pure quelle tradizionali, nell'ordine, nel numero e nel posto giusti, ma l'apparato che è stato creato attorno è davvero molto inopportuno e irritante.
E, dato il posto -il polo Universitario dell'Università Cattolica, di altissimo profilo sotto tutti i punti di vista (di ricerca, di insegnamento, ecc)-, è lecito pensare che la confusione (per non dire peggio) sia stata frutto di contorte riflessioni e di distorti ragionamenti. Come dire: "e ci hanno pure pensato su! Possibile che nessuno l'abbia visto e voluto 'correggere' ?"
Risultato: un'oscenità -non tanto estetica quanto- concettuale che traduce ignoranza, amore per i luoghi comune, passione sfrenata per le errate ideologie, somma confusione dottrinale, e forse un po' di mala fede.
Sicuramente sono inseriti diversi concetti che rappresentanto uno sgarbo al Papa, in un momento delicato come questo, visti i suoi intenti -per altro ottimamente riusciti- di correggere lo "spirito" di Assisi III e i rapporti tra S. Sede e la F.S.S.P.X.
Vi riportiamo qui le foto e il testo di F. Colafemmina, tratto da Fides et Forma, via Corrispondenza Cristiana.
Roberto
"Qui si è tentata una rielaborazione concettuale del presepe che vede la Sacra Famiglia al centro di una specie di astronave-satellite con due antenne paraboliche divise internamente per settori (foto 1).
Nella parabola di destra, di sommo interesse ideologico, notiamo l’alternanza dei seguenti concetti:
- rottura politica – riconciliazione politica
- rottura religiosa – riconciliazione religiosa
- rottura ecclesiale – riconciliazione ecclesiale
Vada per la prima e la seconda contrapposizione: la solita lisa retorica da oratorio parrocchiale sulla pace fra Israeliani e Palestinesi (riconciliazione Politica) e la melensa esaltazione dell’ecumenismo attraverso le immagini di Assisi ’86 e della visita di Giovanni Paolo II alla sinagoga di Roma (riconciliazione religiosa).
Qualche problema però lo incontriamo al terzo punto di questo raffinato excursus dialettico su contrapposizioni e riconciliazioni che testimonierebbero nel primo caso il male e nel secondo il bene che trionfa.
Al terzo punto (rottura/riconciliazione ecclesiale), dicevo, incontriamo indovinate chi? Niente di meno che Monsignor Lefebvre che è comunque in ottima compagnia: sì, quella di Martin Lutero!
Questa sarebbe la “rottura ecclesiale”.
E la “riconciliazione”? Beh, ci si accontenta di una foto del Concilio e di un’altra di Giovanni Paolo II.
Evidentemente di fronte all’ideologia e a un certo ostinato odio per Lefebvre la consequenzialità e le argomentazioni non hanno alcun peso, bastano due fotine a caso.
E Benedetto XVI che ha fatto cadere la scomunica che pesava sulla Fraternità San Pio X è una sorta di parentesi oscura da censurare. La conferma che siamo in pieno delirio…"
di F. Colafemmina
Nella parabola di destra, di sommo interesse ideologico, notiamo l’alternanza dei seguenti concetti:
- rottura politica – riconciliazione politica
- rottura religiosa – riconciliazione religiosa
- rottura ecclesiale – riconciliazione ecclesiale
Vada per la prima e la seconda contrapposizione: la solita lisa retorica da oratorio parrocchiale sulla pace fra Israeliani e Palestinesi (riconciliazione Politica) e la melensa esaltazione dell’ecumenismo attraverso le immagini di Assisi ’86 e della visita di Giovanni Paolo II alla sinagoga di Roma (riconciliazione religiosa).
Qualche problema però lo incontriamo al terzo punto di questo raffinato excursus dialettico su contrapposizioni e riconciliazioni che testimonierebbero nel primo caso il male e nel secondo il bene che trionfa.
Al terzo punto (rottura/riconciliazione ecclesiale), dicevo, incontriamo indovinate chi? Niente di meno che Monsignor Lefebvre che è comunque in ottima compagnia: sì, quella di Martin Lutero!
Questa sarebbe la “rottura ecclesiale”.
E la “riconciliazione”? Beh, ci si accontenta di una foto del Concilio e di un’altra di Giovanni Paolo II.
Evidentemente di fronte all’ideologia e a un certo ostinato odio per Lefebvre la consequenzialità e le argomentazioni non hanno alcun peso, bastano due fotine a caso.
E Benedetto XVI che ha fatto cadere la scomunica che pesava sulla Fraternità San Pio X è una sorta di parentesi oscura da censurare. La conferma che siamo in pieno delirio…"
di F. Colafemmina
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