"Cari amici,
mentre si festeggia il Santo Natale, ben tre Chiese in Nigeria sono state attaccate da mani assassine in odio a Cristo ed alla Sua Chiesa. Mentre ci raccogliamo in preghiera, chiediamo a tutti di offrire il Santo Sacrifico della Messa per i nostri fratelli Africani che hanno versato il sangue per il Santo Bambino e per le loro famiglie che si trovano nel dolore. Chiediamo anche di pregare per i persecutori, anche per quelli che non sempre si tingono le mani di sangue. Nelle Sante Messe di domani, S. Stefano Protomartire, ricordiamo i martiri della Nigeria".
Invito di "Nuovo Movimento Liturgico Benedettiano"
Agenzia di stampa : Il Giornale
Natale di sangue in Nigeria. Tre bombe sono esplose, mentre si stava celebrando la messa del 25 dicembre, in tre diverse chiese della Nigeria. Una bomba è scoppiata nella chiesa di Santa Teresa nella capitale Abuja.
Altre due esplosioni vicino Jos, in una zona centrale del Paese, e in una chiesa a Gadaka, nel Nord. Un massacro di cristiani. Secondo i primi soccorritori l'ordigno avrebbe provocato una strage: i morti e i feriti sarebbero alcune decine; almeno diciannove soltanto nella prima delle tre basiliche colpite dalle esplosioni, ma il bilancio è destinato a crescere. Il primo attentato sarebbe avvenuto nella chiesa di Santa Teresa, nel quartiere di Madala.
Il governo nigeriano conferma l'accaduto attraverso Yushau Shuaib, portavoce dell'agenzia nigeriana dei servizi di sicurezza, ma non fornisce dati precisi sull'entità della tragedia lanciando tuttavia un'allarme che rende l'idea dell'emergenza: non ci sarebbero abbastanza ambulanze in tutta la città per evacuare le vittime e i feriti. Nel corso della giornata i sospetti degli inquirenti sono stati confermati: dietro ad almeno una delle esplosioni ci sarebbe la mano di un gruppo islamico. La cellula Boko Haram ha rivendicato l'attentato di oggi contro una chiesa cristiana a Madalla, nei pressi di Abuja. Immediata la denuncia della Santa Sede che ha parlato attraverso il portavoce Franco Lombardi: "è purtroppo la manifestazione ancora una volta della crudeltà di un odio cieco e assurdo che non ha alcun rispetto per la vita umana e cerca di suscitare e alimentare altro odio e confusione". Sulla stessa linea anche il ministro degli Esteri Giulio Terzi: "L'Italia, da sempre in prima linea nella difesa della libertà di fede e nella promozione del dialogo e della tolleranza interreligiosi, continuerà ad assicurare il proprio massimo impegno, anche nel quadro dell'azione dell'Unione europea , affinchè in Nigeria come altrove i principi della convivenza interreligiosa e del rispetto della libertà di culto vengano rispettati e difesi attivamente".
(A.C.)
mentre si festeggia il Santo Natale, ben tre Chiese in Nigeria sono state attaccate da mani assassine in odio a Cristo ed alla Sua Chiesa. Mentre ci raccogliamo in preghiera, chiediamo a tutti di offrire il Santo Sacrifico della Messa per i nostri fratelli Africani che hanno versato il sangue per il Santo Bambino e per le loro famiglie che si trovano nel dolore. Chiediamo anche di pregare per i persecutori, anche per quelli che non sempre si tingono le mani di sangue. Nelle Sante Messe di domani, S. Stefano Protomartire, ricordiamo i martiri della Nigeria".
Invito di "Nuovo Movimento Liturgico Benedettiano"
Agenzia di stampa : Il Giornale
Natale di sangue in Nigeria. Tre bombe sono esplose, mentre si stava celebrando la messa del 25 dicembre, in tre diverse chiese della Nigeria. Una bomba è scoppiata nella chiesa di Santa Teresa nella capitale Abuja.
Altre due esplosioni vicino Jos, in una zona centrale del Paese, e in una chiesa a Gadaka, nel Nord. Un massacro di cristiani. Secondo i primi soccorritori l'ordigno avrebbe provocato una strage: i morti e i feriti sarebbero alcune decine; almeno diciannove soltanto nella prima delle tre basiliche colpite dalle esplosioni, ma il bilancio è destinato a crescere. Il primo attentato sarebbe avvenuto nella chiesa di Santa Teresa, nel quartiere di Madala.
Il governo nigeriano conferma l'accaduto attraverso Yushau Shuaib, portavoce dell'agenzia nigeriana dei servizi di sicurezza, ma non fornisce dati precisi sull'entità della tragedia lanciando tuttavia un'allarme che rende l'idea dell'emergenza: non ci sarebbero abbastanza ambulanze in tutta la città per evacuare le vittime e i feriti. Nel corso della giornata i sospetti degli inquirenti sono stati confermati: dietro ad almeno una delle esplosioni ci sarebbe la mano di un gruppo islamico. La cellula Boko Haram ha rivendicato l'attentato di oggi contro una chiesa cristiana a Madalla, nei pressi di Abuja. Immediata la denuncia della Santa Sede che ha parlato attraverso il portavoce Franco Lombardi: "è purtroppo la manifestazione ancora una volta della crudeltà di un odio cieco e assurdo che non ha alcun rispetto per la vita umana e cerca di suscitare e alimentare altro odio e confusione". Sulla stessa linea anche il ministro degli Esteri Giulio Terzi: "L'Italia, da sempre in prima linea nella difesa della libertà di fede e nella promozione del dialogo e della tolleranza interreligiosi, continuerà ad assicurare il proprio massimo impegno, anche nel quadro dell'azione dell'Unione europea , affinchè in Nigeria come altrove i principi della convivenza interreligiosa e del rispetto della libertà di culto vengano rispettati e difesi attivamente".
(A.C.)
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