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martedì 9 dicembre 2025

L’Albero di Natale è pagano o cristiano?

Facciamo sia il Presepe che l'Albero di Natale.
Luigi C.


1.Ormai tra il Presepe e l’Albero di Natale non c’è partita. Nelle scuole, negli uffici, negli ospdali, nei negozi…l’Albero lo si trova ancora, il presepe non più. Il motivo è ovviamente facile da capire: il Presepe è un segno inequivocabile che il Natale è una festa cristiana (siamo arrivati al punto che bisogna fare anche queste precisazioni), mentre l’Albero lo si ritiene meno religiosamente definito, più variamente interpretabile. Anzi, ci sono molti che sono convinti che l’albero di natale con il cristianesimo non abbia nulla a che fare.

2.E invece l’Albero di Natale non solo è un simbolo cristianissimo, ma in un certo senso si potrebbe dire che è ancora più “cristiano” del Presepe (ci sia lecito utilizzare questa paradossale comparazione) perché nato prima del presepe stesso.

3.Quali sono i motivi che ci fanno capire come l’Albero di Natale sia un simbolo nato con il cristianesimo e inequivocabilmente cristiano? I motivi sono tre:Primo motivo: l’Albero di Natale è cristiano perché presente nei vangeli apocrifi. Ci riferiamo a queli vangeli apocrifi non eretici che furono scritti in contemporanea con i vangeli canonici. In questi vangeli si narra che alla nascita di Gesù la natura rinverdì e anche gli alberi, ormai spogli per l’inverno, iniziarono a fruttificare. Da qui l’usanza natalizia, nata di lì a poco, di adornare alberi spogli con ogni genere di frutto appeso ai rami (delle vere e proprie palline ante-litteram). Tale usanza fu prevelantemente mediorientale. L’allora cardinale Joseph Ratzinger, in uno scritto del 1978, afferma: “Quasi tutte le usanze prenatalizie hanno la loro radice in parole della Sacra Scrittura. Il popolo dei credenti ha, per così dire, tradotto la Scrittura in qualcosa di visibile (…). Gli alberi adorni del tempo di Natale non sono altro che il tentativo di tradurre in atto queste parole: ‘Il Signore è presente’. Così sapevano e credevano i nostri antenati; perciò gli alberi gli devono andare incontro, inchinarsi davanti a lui, diventare una lode per il loro Signore“.
Secondo motivo: l’Albero di Natale è cristiano perché lo attesta san Bonifacio. Questi nacque in Inghilterra intorno al 680 e a lui si deve l’evangelizzazione delle popolazioni germaniche. Nella sua vita si racconta che il giorno della Vigilia di Natale dell’ anno 723 si recò con alcuni discepoli presso la Sacra Quercia di Thor, vicino a Geismar in Bassa Sassonia. In prossimità di questa quercia si svolgevano culti pagani che prevedevano anche sacrifici umani. La gente del posto credeva che chi avesse preteso abbattere quella Quercia sarebbe stato colpito dal martello di Thor. San Bonifacio e compagni giunsero proprio quando si stava compiendo l’ennesimo sacrificio umano. Il Santo intervenne e con il pastorale riuscì a bloccare e a spezzare miracolosamente il martello con cui uno del posto stava uccidendo un bambino. San Bonifacio poi gridò: “Questa è la vostra Quercia del Tuono e questa è la Croce di Cristo che spezzerà il martello del falso Dio Thor“. Quindi, presa una scure, cominciò a colpire l’albero sacro. Un forte vento si levò all’improvviso e l’albero cadde spezzandosi in quattro parti, formando una croce. Ovviamente nulla accadde a san Bonifacio e la gente ne rimase colpita. San Bonifacio si rivolse a pagani con queste parole: “Ascoltate! Non scorrerà sangue dei vostri figli questa notte perché questa è la notte della nascita di Cristo, il Salvatore dell’umanità”. Dietro l’albero spezzato s’intravide un giovane abete. San Bonifacio si rivolse nuovamente ai pagani: “Questo piccolo albero, un giovane figlio della foresta, sarà il vostro sacro albero questa notte. Osservate come punta diritto verso il cielo. Il fatto che è sempre verde è simbolo dell’eternità. Che questo sia chiamato l”Albero di Cristo bambino’; riunitevi intorno ad esso, non nella selva, ma nelle vostre case: là non si compiranno riti di sangue, ma doni dì’amore e riti di bontà”. San Bonifacio riuscì a convertire quei pagani e il capo di quel villaggio mise un abete nella sua casa, ponendo sopra ai rami delle candele.
Terzo motivo: l’Albero di Natale è crstiano perché legato al peccato originale. Già nell’Alto Medioevo, nella Notte di Natale, davanti ad alcune chiese si soleva mettere in scena la storia del peccato originale. Il 24 dicembre venivano particolarmente celebrati i santi Adamo ed Eva. I fedeli erigevano l’Albero dell’Eden appendendovi delle mele per ricordare il racconto del Genesi. Nel Nord Europa, dal momento che in inverno non era possibile trovare meli fioriti, venne scelto l’abete, che è un sempreverde. Inoltre, alcune leggende medioevali raccontano che la Croce di Cristo fu costruita con il legno dell’albero del peccato originale. La Croce stessa sarebbe stata infissa sul Calvario, ovvero il luogo dove era stato sepolto Adamo. Molte fonti affermano che nell’Europa medievale era pressoché imposibile entrare in una chiesa il 24 dicembre e non trovare un albero decorato accanto all’altare. Il famoso teologo luterano Oscar Cullmann (1902-1999) scrive: “Il significato cristiano dell’albero di Natale non va fatto derivare dal solstizio d’inverno (…). Esso ha un’origine propria e risale ad una tradizione medievale e al suo significato religioso: le rappresentazioni dei misteri che nella Santa Notte mettevano in scena davanti alle porte delle chiese e delle cattedriali la storia del peccato originale (…)“.