Chiesa parrocchiale del Santissimo Salvatore dell’ing. Maurizio Erbicella (anno 2021).
Dopo aver guardato con raccapriccio i risultati degli investimenti economici anche della Diocesi di Catania (1.400.000 euro), ribadiamo la domanda: se lo meritano l’otto per mille?
Lorenzo V.
Descrizione del progetto: L’architettura della chiesa, sobria e dalle linee semplici, si integra con lo spirito del quartiere e della parrocchia, nel rispetto della solidarietà e dell’accoglienza che la contraddistingue.
Tali forme semplici sono generate da una matrice quadrata e rigorosa: quattro volumi a pianta quadrangolare si fondono modellando un unico spazio destinato all’aula liturgica. Questo spazio è coperto da quattro falde, due delle quali inclinate in un verso e due nell’altro, poste a quote differenti. L’altezza delle quote di imposta cresce dall’ingresso verso il presbiterio. Un ulteriore volume, di dimensioni inferiori, prossimo al portale di ingresso, ospita il luogo del Battesimo, che si manifesta esternamente nella facciata principale. Il volume che accoglie l’aula liturgica è collegato, sulla sinistra, a un secondo corpo, più basso e a copertura piana, destinato alla sacrestia e agli uffici parrocchiali.
Elemento caratterizzante della facciata principale è l’ampio portale rivestito in acciaio corten, opera dell’artista Antonio Santacroce. L’iconografia richiama il verso del Salmo 42 “Come la cerva anela ai corsi d’acqua, così l’anima mia anela a te, o Dio” e il verso “Chi ha sete venga; chi vuole attinga gratuitamente l’acqua della vita” (Ap. 22,17). Le figure degli animali, dell’acqua centrale e del Chrismon sono modellate a basso rilievo e fuse in bronzo. Il colore scuro contrasta con l’intonaco bianco che riveste la facciata e richiama la fascia basamentale dei prospetti su viale Europa e su via Savona alta circa 3,5 metri, in pannelli di acciaio corten. La riconoscibilità dell’edificio all’interno del quartiere è garantita dal campanile, un setto alto circa 15 metri, staccato dal volume della chiesa ma concepito nell’ambito di un disegno unitario. Il setto, rivestito in intonaco color mattone, caratterizza il fronte su viale Europa.
La planimetria riflette, nella sagoma, la giustapposizione dei volumi a pianta quadrangolare. Tuttavia l’allestimento interno presenta linee curve che meglio si adattano ai caratteri di ospitalità e accoglienza della comunità parrocchiale. L’aula ha, infatti, uno sviluppo centrico, con l’assemblea distribuita in modo avvolgente, secondo una porzione di ellisse, intorno al fulcro celebrativo. Una parete concava absidale fa da sfondo all’unica pedana presente nell’aula, rialzata di un gradino, di forma semiellittica, sulla quale è situato l’altare. La sede e l’ambone, che si fronteggiano, sono collocati rispettivamente a destra e a sinistra dell’altare. Le pareti curve poste in prossimità dell’ingresso definiscono lo spazio dell’assemblea creando un filtro permeabile con la cappella del fonte battesimale, la penitenzieria e la cappella del Santissimo, collocati a destra dell’assemblea.
Il percorso principale è accentuato dalle intersezioni delle coperture dei quattro volumi e dal graduale aumento delle quote di imposta delle falde, la cui altezza raggiunge il punto più alto in corrispondenza del presbiterio (circa 11 metri).
Come le pareti esterne, anche le pareti interne presentano una fascia basamentale alta circa 3,5 metri rivestita con pannelli metallici, il cui colore richiama quello della parete absidale e della parete curva che fa da sfondo all’assemblea. La parte superiore delle pareti e la copertura sono intonacate e tinteggiate in bianco.
L’aula è illuminata da quattro ampie vetrate: due situate sulla parete di fondo e due sul prospetto verso viale Europa. Ulteriori tagli posti opportunamente nella parte superiore delle pareti permettono alla luce naturale di filtrare all’interno. Il volume che ospita il fonte battesimale presenta, in copertura, un’apertura che lascia entrare un fascio di luce zenitale che evidenzia il luogo liturgico. Un’ulteriore apertura a forma di croce è presente nel prospetto verso viale Europa e individua lo spazio della penitenzieria. L’illuminazione naturale è integrata con una serie di corpi illuminanti sospesi.
La pavimentazione dell’aula è in marmo grigio scuro con un inserto lineare più chiaro che segna il percorso principale. La pavimentazione della pedana dove è collocato l’altare è in marmo grigio chiaro; la porzione che completa l’ellisse presenta una gradazione leggermente più chiara. La colorazione delle sedute in legno conferisce all’ambiente il senso di calore e accoglienza già percepibile dalla disposizione stessa del popolo celebrante.
La struttura portante prevede pilastri e setti in cemento armato. La copertura dell’aula liturgica presenta, invece, una struttura con travi in acciaio con finitura esterna in alluminio.
L’aula liturgica è concepita come luogo celebrativo di tutta l’assemblea, valorizzando il senso di comunità e appartenenza che contraddistingue i parrocchiani. La logica dell’impianto liturgico vuole trasmettere il dinamismo della vita comunitaria, attraverso il rapporto tra la struttura dalle linee sobrie e l’articolazione degli spazi celebrativi. L’aula presenta un’impostazione centrica dove l’assemblea, avvolgente, organizzata secondo quattro settori di panche, trova il punto focale nell’altare posto al centro della pedana semiellittica. Tale geometria è completata da un inserto nella pavimentazione e permette di definire l’orientamento distributivo del popolo di Dio, favorendo la “comunione dell’assemblea, che è il soggetto celebrante”.
L’impianto prevede una particolare triangolazione dei poli liturgici principali: l’ambone, situato nell’assemblea e collocato alla quota dell’aula, ma rialzato tramite due gradini presenti all’interno, è posto sulla sinistra dell’altare (guardando il presbiterio), orientato verso la sede, situata di fronte, secondo l’asse ortogonale.
Per la composizione scultorea dei poli liturgici, l’artista Antonio Santacroce richiama le linee semplici dell’architettura della chiesa. L’altare, polarità principale dello spazio, è un monolite in marmo di Carrara, alleggerito alla base da tagli obliqui verso l’interno e presenta, sul fronte, l’inserto di una croce su fondo circolare in oro. L’ambone richiama, invece, le linee curve dell’assemblea, realizzato in marmo con un leggio superiore in bronzo. Tale forma riporta alla memoria anche la forma dell’ambone della Cattedrale di Sant’Agata V.M. di Catania, commissionato dall’arcivescovo mons. Luigi Bommarito (1988-2002) all’artista Dino Cunsolo in occasione del Giubileo del 2000, al fine di adeguare il presbiterio ai dettami del Concilio Vaticano II. La sede, ispirata a una “nobile semplicità” non presenta alcuna figurazione: è una seduta in marmo di 80x76x60 cm che, per le sue caratteristiche materiche, emerge dall’assemblea nella quale è collocata. Anche lo spazio riservato alla schola cantorum è ben integrato nell’assemblea, progettato come luogo dove collocare organo e posti per i coristi.
Il percorso principale è enfatizzato dal gioco creato dalle superfici delle diverse falde che compongono la copertura dell’aula e, di conseguenza, dalla riflessione della luce sulle stesse. La parete absidale, concava verso l’interno, punto di fuga del percorso principale, accoglie il Crocifisso, realizzato anch’esso da Santacroce, in legno scolpito e dipinto.
La cappella dedicata al tabernacolo è collocata in una zona riservata, adatta all’adorazione, schermata dall’aula attraverso una parete curvilinea, ma non nascosta, ben visibile dall’assemblea: un profilo dorato ne segnala il varco evidenziandone l’ingresso. La parete di fondo è impreziosita da un mosaico in oro che mette in risalto il tabernacolo posto davanti. Una base a tronco di cono capovolto in marmo di Carrara sostiene il tabernacolo, la cui porta è impreziosita da una croce in mosaico su fondo rosso scuro. In adiacenza rispetto alla cappella del Santissimo di trova la penitenzieria, attrezzata con uno spazio di attesa e un divisorio in legno che scherma il confessionale.
Il battistero è collocato a destra dell’ingresso principale, a simboleggiare l’inizio del cammino di fede, evidenziato dal fascio di luce zenitale proveniente dall’apertura posta in copertura e dalla vetrata su viale Europa. Il fonte, una semisfera in marmo poggiata su un cilindro alto circa 60 cm, fuoriesce da una vasca più grande, di raggio 1,10 metri, alta circa 15 centimetri che vuole richiamare il Battesimo per immersione. Sulla parete che fa da sfondo al fonte, rivolta verso l’aula, è stata inserita una composizione di linee ondulate con pesci come simbolo dell’acqua viva.
Lungo la parete curvilinea, tra l’apertura verso la penitenzieria e quella verso il luogo del Battesimo, è stato ricavato uno spazio dedicato alla statua della Madonna ricollocata dalla vecchia chiesa. L’immagine del volto di Gesù, inizialmente prevista sul muro al termine dello spazio deambulatorio che si trova a sinistra dell’altare, è stata invece posizionata sul setto curvo a sinistra dell’ingresso principale. Il disegno, realizzato a “macchia” con una tecnica simile alla pittura su vetro, è stato dipinto all’interno di una lastra di plexiglass dello spessore di 2 cm, fissata con dei bulloni sul supporto murario.
Descrizione tratta dalla pagina beweb.chiesacattolica.it.
Fotografie degli esterni:
Fotografie degli interni:


















meno male che non verso più l'8x1000 alla Chiesa cattolica da due anni e continuerò a non versarli.
RispondiEliminamamma mia, sembra piu' una chiesa protestante. Il tabernacolo persino nascosto in un angolo. Capisco che i preti modernisti bergolgiani non solo provano vergogna nel portare rispetto alla centralità di Cristo, ma, secondo me, non ci credono proprio. Alla fine diventatno preti solo per una questione economica lavorativa.
RispondiEliminaPer la duemilaquattrocentoventicinquesima volta: secondo le regole vigente, si preferisce porre il tabernacolo in un’area separata in modo che durante la Messa non ci siano sovrapposizioni e ci sia più raccoglimento per pregare. Soluzioni di questo genere si sono usate per secoli.
EliminaCapisco che a tanti viene l’orticaria a seguire quello che dice la Chiesa: quindi perché non ne fondate una voi? Tanto siete già scismatici de facto.
Quella di spostare il tabernacolo lontano dagli occhi è una trovata modernista.
EliminaA onor del vero, soluzioni simili c’erano anche nel rinascimento.
EliminaAltra da anni 20 del XXI secolo?
RispondiEliminaA cosa è dovuta questa corsa architettonica?
La definiscono: "chiesa sobria", fanno ridere! €1.400.000! e non solo per il prezzo. "si integra con lo spirito del quartiere e della parrocchia"... cioè? Sono tutti protestanti? perciò l'assenza degli inginocchiatoi? "accoglienza che la contraddistingue"? Beh, con quel grosso pannello davanti alla porta? Il "senso" è più da STOP che d'accoglienza!
RispondiEliminaBello sentir sparare del “protestante” a caso. Poi ci sono vescovi che non vogliono vedere i tradizionalisti nemmeno in fotografia e si chiedono perché.
EliminaAppunto perché loro stessi ormai non sono più cattolici, ma protestanti, purtroppo.
EliminaEh sì, meno male che c’è l’anonimo delle 10.58: ultimo cattolico sulla faccia della Terra che è metro e misura della Fede.
EliminaFoto 1 e 2 da esterno
RispondiEliminaImmobiliaria La quadrata affitta nel complesso Quattro falde casa di multiproprietà a 30km dal mare.
Anche questa volta mi trovo con apprensione a chiedere dove sia l’orrore.
RispondiEliminaMai una volta che mettiate nero su bianco cosa ci sia di riprovevole in queste chiese. Tutto per fare sensazionalismo.
L'orrore che non vede è quello di dover 'prendere il numero' (mancante, percui da fare la fila) e, uno alla volta, raccogliersi in adorazione davanti a Dio. E tutto il casino che avete fatto "pensando all'assemblea", dov'è?
EliminaSignore, cosa ci fai dietro al muretto, giocando al tuo nascondiglio?
RispondiEliminaSta scritto "... nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sottoterra e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a Gloria di Dio Padre" (Fil 2,10-11)
RispondiEliminaSe chi commissiona, il vescovo, fa scomparire ciò che è gradito a Dio e ha difficoltà a capire così semplice parole del volere del Signore, cosa accadrà in lui con quelle impegnative? Cosa c'è nel cuore e mente di un vescovo che 'decide' coscientemente di andare contro Dio e trascina con lui tutta una comunità? O invece in questa parrocchia sono tutti affetti da problemi fisici?
Da una parte la cei con lo spreco di denaro, mentre dall'altra il papa non ha da pagare pensioni e stipendi.
RispondiEliminaUna predisposizione che crea angoscia, la foto con i fiori da funerale, chissà perché?
RispondiEliminaQui è VIETATO all'assemblea stare in ADORAZIONE davanti al suo Dio. Luogo predisposto a far PERDERE la fede. Chi ha fatto questo con i soldi della Chiesa Cattolica, è un grandissimo, grandissimo traditore. Punto.
RispondiEliminaAll'esterno chiaramente individuabile come chiesa, con croce e campanile; all'interno, linee semplici e pulite, crocifisso tradizionale e simmetria.
RispondiEliminaCosa vi turba questa volta? I vostri attacchi sono assolutamente incomprensibili ed ingiustificati.
"All'interno linee semplice e pulite"
EliminaDi "pulizia", noto è stata passata l'aspirapolvere portando via le immagini della via crucis, del Santissimo Salvatore, di ogni Santo e le loro statue.
Una 'bella' pulizia!
La via crucis (obbligatoria?) c’entra con la struttura della Chiesa? È colpa dell’architetto pure quello?
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