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lunedì 6 ottobre 2025

Orrori architettonici… e dove trovarli #251 a Chieti

Chiesa parrocchiale di San Martino Vescovo dell’ing. Cristinziano Scutti, dell’arch. Giuseppe Fortunato, dell’arch. Valentina Angelozzi e dell’arch. Annalisa Di Luzio (anno 2020).

Dopo aver guardato con raccapriccio i risultati degli investimenti economici anche della Diocesi di Chieti - Vasto (3.000.000 di euro), ribadiamo la domanda: se lo meritano l’otto per mille?

L.V.

Descrizione del progetto: Le idee ispiratrici del disegno architettonico, richiamando la relazione di progetto, sono da ritrovarsi nel significato del termine “tempio”, che rimanda a un “luogo protetto”. I principi ispiratori dell’architettura del complesso si traducono quindi nel “recinto aperto” e accogliente formato dal sistema sagrato, chiesa, chiostro, locali per le attività pastorali. Tali elementi, autonomi, sono collegati da un porticato, filtro tra interno e esterno, in modo da formare una corte aperta verso la strada di accesso.
Al campanile, alto circa 18 metri, cerniera tra il sagrato e il chiostro, è affidato il compito di convogliare le tensioni del contesto urbano verso l’interno della chiesa. Quattro travi che richiamano le linee sinuose del complesso collegano il setto al centro dell’azione liturgica. Tale fascio di elementi, sottolinea la scansione degli spazi: nasce dal campanile, identifica e oltrepassa la “soglia”, entra nell’aula attraversando il rosone, la percorre sostenendo la copertura e scende fino a diventare sostegno del Crocifisso.
Il disegno planimetrico fa percepire come l’intero assetto sia orientato verso il fulcro celebrativo. Le linee pavimentali del sagrato convergono verso la soglia di accesso all’aula che filtra il passaggio dall’ambiente pubblico e urbano a quello protetto. Il portone ligneo, dalle linee semplici, presenta una fenditura cruciforme vetrata asimmetrica. L’aula è infine racchiusa e “recintata” da un doppio involucro di superfici curvilinee, di sagome e altezze diverse, che convergono verso il fuoco prospettico, quasi a voler “accogliere in un abbraccio” i fedeli.
I poli liturgici principali (altare, sede, ambone) sono concepiti come “isole”. L’unica pedana lignea rialzata di due gradini accoglie, al centro, l’altare. A destra e a sinistra dell’area presbiteriale, ricavati dagli slittamenti dei setti curvi perimetrali, si trovano rispettivamente la cappella feriale e la sacrestia. Il battistero, affiancato dalla penitenzieria, è collocato a sinistra dell’ingresso, al limite tra l’interno e l’esterno.
L’interno si presenta luminoso ed essenziale. L’intonaco bianco delle pareti e il pavimento in marmo di Trani, in netto contrasto con il color noce scuro dei banchi, riflettono la luce naturale proveniente dai lucernari. Anche la sezione longitudinale mostra come la tensione ambientale sia rivolta verso il luogo del sacrificio eucaristico. La copertura, che da un’altezza massima di circa 13 metri in corrispondenza dell’ingresso scende fino a 7 metri in prossimità dell’altare, è formata da otto falde curvilinee sfalsate, interrotte dal taglio tra le travi che collegano il campanile al centro dell’azione liturgica. Il taglio vuole rappresentare un richiamo al mantello tagliato di San Martino vescovo di Tours, titolare della chiesa. Tra le travi curvilinee e tra le falde sono situati sottili lucernari che creano suggestivi giochi di luce nell’aula liturgica, generando molteplici scenari e sfumature sul colore uniforme delle pareti e della copertura. La struttura della copertura è in acciaio e la finitura esterna è in lastre di metallo. La struttura portante dell’edificio è in setti di cemento armato.
L’aula liturgica è parte integrante di una sequenza di spazi segnati da intensità ed emotività diverse che trova origine nel sagrato. Lo spazio esterno, infatti, dilatato verso il quartiere, converge verso la “soglia” dell’edificio, già racchiusa tra “le membra” della chiesa, che introduce allo spazio celebrativo avvolto da superfici curvilinee, a loro volta convergenti verso il fulcro dell’azione liturgica.
I concetti di “taglio”, “tempio” e “recinto” (inteso come luogo accogliente), hanno guidato le scelte architettoniche della chiesa. Tali concetti si riflettono nel disegno di un’aula originato dai suddetti setti curvi che, partendo dall’abside, avanzano disegnando un “grembo accogliente” dove, di contro, tutti gli elementi convergono verso il presbiterio. Prima tra tutti l’assemblea che, articolata secondo quattro settori di banchi, presenta una leggera convergenza verso il luogo del sacrificio eucaristico. Viene così a conformarsi uno spazio avvolgente dove il “sacerdozio comune dei fedeli e il sacerdozio ministeriale sono ordinati l’uno all’altro, poiché l’uno e l’altro, ognuno a suo proprio modo, partecipano dell’unico sacerdozio di Cristo” (Lumen Gentium 10).
Anche la pavimentazione contribuisce alla modellazione dello spazio: la superficie continua in pietra di Trani è interrotta da inserti metallici convergenti verso il presbiterio che scandiscono la posizione dei banchi. La conformazione dei setti che ospitano la cappella feriale e il battistero contribuisce a rievocare l’immagine di un abbraccio.
A sottolineare la focalità del luogo del sacrificio è soprattutto il fascio di elementi orizzontali che, provenendo dal campanile, con andamento curvilineo indirizza lo sguardo dei fedeli verso l’altare accogliendo un taglio di luce che ne rafforza il segno. Nell’interpretazione dei progettisti il taglio, oltre a richiamare il mantello tagliato di San Martino, risulta un elemento necessario per permettere alla luce di entrare nell’aula diventando espressione significativa della fede (Enciclica Lumen Fidei). Le travi evidenziano il collegamento tra il perno visivo del quartiere e il fulcro celebrativo interno. Tale fascio accompagna e sottolinea la sequenza degli spazi: nasce dal campanile, identifica la “soglia”, entra nell’aula sostenendo la copertura e scende fino a congiungersi alla pedana presbiteriale diventando sostegno del Crocifisso.
Lo spazio interno è proteso verso il centro dell’azione liturgica. È ancora la luce a centralizzare l’attenzione verso tale area: le falde curvilinee della copertura, che si sovrappongono abbassandosi verso l’altare, lasciano spazio a sottili lame che convogliano la luce verso la mensa. La pedana presbiteriale, rialzata di due gradini, è infine messa in risalto dal cambio di colore e materiale: è infatti realizzata in legno, al fine di ottenere uno spazio unitario nel quale il centro focale e celebrativo emerge rispetto all’unico piano del pavimento. A destra e a sinistra della pedana si trovano rispettivamente la sede e l’ambone, direzionati verso l’assemblea.
Il programma iconografico, affidato all’artista don Luigi Razzano, riprende l’idea del mantello del Santo titolare. L’altare, quadrangolare, è avvolto dal drappo e presenta sul fronte un taglio dorato che richiama il costato trafitto di Gesù. La piaga rappresenta il sacrificio accettato da Cristo per salvare l’umanità, attraverso il quale i fedeli vengono resi partecipi di una nuova vita. Il dono che il vescovo di Tours fa del suo mantello diventa un sacrificio che lo avvicina a quello di Cristo. Tra l’altare e l’ambone è collocato il Crocifisso: il corpo di Cristo, avvolto anch’esso nel mantello del Santo, è affisso alla croce, a sua volta affissa a un pilastro della struttura (elemento di terminazione del fascio di travi di collegamento al campanile), a voler significare che Gesù Cristo costituisce la pietra angolare della Chiesa. L’ambone, rialzato di tre gradini rispetto alla quota dell’aula, è invece un richiamo al sepolcro e al sudario che avvolse il corpo di Cristo. La sede è un semplice elemento in pietra dalle forme geometriche.

Descrizione tratta dalla pagina beweb.chiesacattolica.it.

Fotografie degli esterni:






Fotografie degli interni:







Altare maggiore

Ambone

Fonte battesimale

Tabernacolo

75 commenti:

  1. Faccio notare che il Vescovo della diocesi di Chieti è Monsignor Bruno Forte che tempo fa si è pronunciato sul modo di prendere l'Eucaristia modo che ha sempre consigliato anche quando non era vescovo ma insegnava alla Pontificia università San Tommaso d' Aquino a Napoli lo so per certo perché lo ha consigliato anche a me

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    1. L'articolo "l'ultimo abuso di Bruno Forte" con data 21/4/25 sul sito di Silere non possum, riporta la prassi che lei dichiara.

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    2. 28-4-25 La nuova bussola quotidiana: "Chieti" e non ti sarà dato: Forte nega la comunione in bocca.
      30-4-25 Veritatemincaritate. com: Le affermazioni fuorvianti di mons Bruno Forte sulla comunione in mano
      11-4-25 La nuova Bussola quotidiana: Comunione sulla mano e sulla lingua, una ricostruzione storica.

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  2. piacerà a Sua Eccellenza il vescovo B. Forte

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  3. E passi il lenzuolo sull’altare, ma sull’ambone, sul fonte e il tabernacolo cosa c’entrano?
    Toglierei quel tavolino per i vasi sacri a lato dell’altare perché sembra quasi un sosia dell’altare. Pessima l’idea solita del crocifisso di lato. Il tabernacolo dove si trova? Non l’ho visto nel presbiterio.

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    1. "Il tabernacolo dove si trova? Non l'ho visto nel prebistero"

      Questa volta è il caso di dire meglio così, e che non si veda, è troppo brutto per sapere Nostro Signore lì dentro.

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  4. Ma è finita?
    Cosa fanno quei due pannelli semi appoggiati che si vedono nella primissima foto?

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  5. 3.000.000 di euro questo monumento alla cipolla?

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    1. "monumento alla cipolla"

      Se invece che a Chieti, faceva a Fara, almeno qualche senso lo si trovava:)

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  6. Dai vari strati all'esterno, una chiesa del cavolo... del cavolo cappuccio!

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    1. Ha similitudine con quella di Tor Tre Teste a Roma, a differenza del mezzo di trasporto in volo verso il cielo, chi a vele e chi col treno. Mah

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    2. Cipolla e cavolo se vista dal basso. Se vista dall'alto? Una piscina in stato invernale con la sua copertura e scaletta adagiata sopra, in letargo, in attesa della prossima estate.
      www.parrochie 31.it

      Cosa significa tutta questa roba dentro e fuori dal tetto di una, 'che doveva essere' , Chiesa luogo di culto a Dio?

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  7. Diocesi di CHIETI - VASTO? Ma questa è l'ennesima! Quanti sono gli 'orrori' di chiesa costruiti in questa diocesi? Come mai è così ricca e spreca tanti soldi per questa finalità?
    Sicuro, se ci fosse stata Striscia al posto di Mil, da mo' avrebbe fatto a questa Diocesi consegna del Tapiro!

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  8. Non vi piace una chiesa e allora niente 8x1000?
    Ma cosa c'entra?

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    1. "una" Chiesa? Guardi bene, questa è solo la nro 251!!! dello stesso tenore.

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  9. Ma i commenti devono essere approvati?!

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    1. Solo quelli che vanno nella direzione dei padroni. Se dico che questa chiesa non ha niente che non va, censurano.

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    2. È proprio il 'padrone' della diocesi a combinare queste cose, invece di fare il pastore.

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    3. Di chi non vede ciò che è 'evidente', siamo stati già istruiti ed avvertiti da "un po di gente" del passato, tipo Re Davide, Profeta Isaia, Gesù e l'Apostolo Matteo, questi nomi dicono a lei qualcosa?
      ... hanno occhi e non vedono
      hanno orecchi e non odono... (Sal 115)
      I fabbricatori di idoli sono tutti vanità e le loro opere preziose non giovano a nulla, ma i loro devoti non vedono né capiscono... (Is 44,9)
      ... parlo loro in parabole perché pur vedendo non vedono, e pur udendo non odono e non comprendono. E così si adempie per loro la profezia di Isaia che dice: Voi udrete, ma non comprenderete, guarderete, ma non vedrete. Perché il cuore di questo popolo si è indurito, son diventati duri di orecchi, e hanno chiuso gli occhi... Ma beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché sentono... (Mt 13,13)

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  10. Nel 2020! Tempi della Chiesa povera per i poveri! Mons Forte, a dir suo, amico trentennale di Papa Francesco, i soldi vengono cosi sprecati! E la
    coerenza cestinata!

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  11. 8x1000? Siamo coscienti di quanto vengono sprecati!
    Nel caso, questa e l'altra creatura mezza terremotata dalla nascita voluta da Mons, hanno dato una bella botta-forte alla tasca della diocesi! Soldi dei fedeli, soldi nostri che dovrebbero coprire ogni necessità dei sacerdoti.
    Piuttosto a quest'8x1000 sarebbe ora venga fatta luce al buio che si cela dietro.

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    1. "l'altra creatura mezza terremotata dalla nascita"

      In una regione, poi, che è stata così lacerata dal sisma, con tante sofferenze umane e colpita in tutte le sue chiese, mentre con tanta fatica e lavori si riportavano a rialzare una per una. In questo contesto quella di Sambuceto, oltre che mancanza di sensibilità, resta una barzelletta da humor nero.

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    2. Parlando di terremoto, qua dobbiamo solo ringraziare che Mons Forte si trovava a Chieti e non a L'Aquila, chissà quante di queste sue belle idee avrebbe trovato il modo da far sistemare dai suoi esecutori, una città che sarebbe rimasta non più riconoscibile.

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  12. Anonimo 13:11
    Persino un cieco nato capisce che qualcosa qui non va! Persone dotate di grande sensibilità al tatto, se prova far seguire con le proprie mani tutto il via vai del tetto, vedrà come si corrugheranno fronte e sopracciglia, segno di sgomento, quando si troverà con la 'linea ferroviaria del tetto' che conduce a Gesù.

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    1. Forse "l'ermeneutica" della linea ferroviaria stia a indicare il frecciarossa Chieti-Vasto, a alta velocità, in arrivo al capolinea?

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  13. Típico esempio alla Gigi Marzullo nella diocesi di Chieti-Vasto: "Si faccia una domanda, si dia una risposta".
    Anno 2001 "Dove va il cristianesimo?", libro di mons. B. Forte.
    Dopo vent'anni, con le sue due chiese, una 'fuori dal coro' e quest'altra 'fuori binario', ne dà la risposta.
    Ecco dove stava andando!

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  14. Si dice "non c'è due senza tre".
    Non sia maaaaiiii!

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  15. Dopo aver visto questo insieme ad altri tanti orrori architettonici, il titolo del programma del Meeting di Rimini di quest'anno suona quasi a minaccia.
    "Nei luoghi deserti costruiamo con mattoni nuovi". Con la presenza dell'architetto Mario Botta e il suo intervento su "Pietre vive" per una riflessione sui luoghi di culto contemporaneo.
    Chiedo, sono già finiti i grandi spazi di periferia dove poter continuare a piazzare questi 'bei' monumenti, per proseguire ora nei deserti?
    Attenzione Sahara, Gobi e Antartide, siete già avvisati!

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  16. Invece per me e' una chiesa molto bella, ma forse a qualcuno non piace il concetto espresso quando si sottolinea che " il sacerdozio comune dei fedeli e il sacerdozio ministeriale sono ordinati l’uno all’altro, poiché l’uno e l’altro, ognuno a suo proprio modo, partecipano dell’unico sacerdozio di Cristo".
    Troppo moderno?
    Troppo poco "vetus ordo"?

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  17. E per fare questo nella Chiesa Cattolica, con tutto il suo bagaglio di Bellezza, si dev'essere anche un po fuori di testa.

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  18. Tutti questi mostruosi edifici stanno a ridicolizzare soltanto la Chiesa Cattolica, almeno andassero altrove, e non so poi a quale, perché credo che nemmeno in quella protestante approverebbero per loro cosa del genere.

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  19. Come mínimo non si può negare che Mons Forte abbia un cattivo gusto.

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  20. Si ride per non piangere, perché tutto è talmente buffo e ridicolo, ma la cosa è grave! Non solo le chiese sono fuori, ma anche chi incarica e accetta questo progetto e chi le commissiona. Però, se considero alcune parole che mi sono state dette qualche decenni fa, non mi preoccupano tanto queste chiese quanto i loro messaggi.
    Le parole che mi furono rivolte, e non per questo motivo. Le parole sono state "non preoccuparti, sono cose materiali, oggi ci sono e domani possono non esserci più".
    È vero, questo è válido quando si tratta, di tante di quelle nostre cose materiali superficiali, ma non credo sia valido se 'la cosa materiale' sia, per esempio, un ricordo significativo come una medaglia in ricordo del proprio battesimo in regalo da chi sono stati i nostri padrini. È un ricordo che ha il suo peso profondo, perché sono 'cose' personali legate a Dio e, se viene calpestata, derisa, persa o rubata, causerà il suo dolore. Quanto a maggior ragione deve essere la cura di una Chiesa, e ancor maggiore attenzione deve avere chi, a Gloria di Dio, da zero, a Lui una innalza.
    Vedere queste moderne, che non chiamerò chiese, ma 'cose materiali' alcune semplice domande sorgono:
    Che spirito strano può ispirare a fare queste costruzioni, giacché non può venire da Dio, fonte di ogni Bellezza, chiedere un 'comando' del genere?
    Come mai un vescovo non sia più in grado di capire cosa sia o meno gradito a Dio? Dio Padre ci ha forse nascosto il sacrificio e la morte del Suo Figlio prediletto in croce? Che io sappia Gesù è morto sulla croce, è stato deposto e dopo tre giorni, già giù dalla croce, è risuscitato. Perché qui si nasconde il Suo sacrificio, i Suoi dolori, non ha detto al Padre di 'allontanare da Lui questo calice' e Gesù è qui così tranquillo su una 'croce'?
    L'Amore di Gesù per noi, per la nostra salvezza, non si manifesta proprio in questo Suo Santo Sacrificio fino la Sua morte in croce, fonte di follia del grande Amore per noi? Cosa vuol dire 'prendi la tua croce' e seguimi, con il suo peso, ma con Lui e per Lui portata diventa leggera? Parole che dimostrano quanto non sia stata una passeggiata per Gesù la croce, come la si vuole far credere. Qual'è il messaggio che qui si vuol trasmettere? Qui si tratta di un vescovo teólogo? E qual'è la teologia della croce per il vescovo ? Quanto è distante dalla predicazione di San Paolo?

    A me trasmette questi messaggi:
    Voglio questo luogo per fare 'una cosa materiale' come piace a me. Punto. A chi piace, piace e a chi no, non importa. Dio non guarda queste cose, qualunque cosa faccia, a Lui va bene. L'importante è che questa sia speciale e si stacchi da tutte le altre. Se a te non piace, non venire. Nella antichità San Paolo aveva la sua teologia, ora che lui non c'è, nella modernità, almeno dove sono io, comanda la mia...

    Certo che quello che trasmette, almeno a me, non è proprio quella modernità sinodale dell'incontro, accoglienza e ascolto, ma di un 'nuovo' 'Io sono', seguitemi! senza croce e sacrificio.

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  21. 'cosa fanno quei due pannelli semi appoggiati...?'

    Far giocare i bambini! Sia forse questa la finalità? Come se già vedessi loro rincorrersi giocando alla 'acchiaparella', afferrati all'estremo di questi pannelli o muri. Da una parte chi perseguita e dall'altra il perseguitato, in continua azione di sfida con quel 'mi prendi, non mi prendi'. Sia stato pensato per questo? Mentre in passato era gratuitamente e semplicemente un'albero ad essere mezzo e posto di sfida, ora gli abbattiamo e costruiamo i simpatici muretti che ci costano anche tanto.
    Viva i bambini che, fuori da qualunque spesa umana, sanno ancora oggi in mezzo alla gratuità della natura, divertirsi e giocare.

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  22. Non ci si può aspettare mele dall'albero delle pere.

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  23. Cosa ci si può aspettare da chi ha il compito di salvare le anime invece le schiaffeggia? Da chi usa 'la liturgia come arma e fedeli come bersaglio'? Da chi abusa del suo potere e rifiuta e impedisce (senza alcun valido motivo) a dei fedeli ricevere devotamente la Santa Comunione che si accostano all'altare del Signore? Da chi questo fa non una volta, magari subito si ravvede, chiede scusa e invita il fedele nuovamente ad accostarsi. No, ripete la stessa ingiustizia per altre due volte!
    E non resta nemmeno in silenzio, dopo la Comunione, anzi, subito si sposta, allontanato dall'Essenziale, si riprende il primo posto da dove parte la violinata greca, tra l'altro anche stonata in quanto certe 'note' errate e incomincia così a svolazzare tutto il 'suo' pensiero errato. Segno di giustificazione ingannevole davanti all'assemblea? Che non avrà capito nulla, a meno che nella zona di Chieti- Vasto si parla greco. Si è voluto dimostrare la 'sapienza greca' mettendo da parte la Sapienza di Dio.
    L' anima di tre fedeli sono state ferite e violentate. Uno scandalo a ciel sereno, nel bel mezzo della messa e in più una speciale, la domenica di Pasqua!

    "Sta scritto: distruggero la sapienza del sapiente e annullero' l'intelligenza degli intelligenti. Poiché, infatti, nel disegno sapiente di Dio, il mondo con tutta la sua sapienza, non ha conosciuto Dio, è piaciuto a Dio di salvare i credenti con la stoltezza della predicazione... E mentre i greci cercano la sapienza, noi predichiamo Gesù crocifisso... (1cor 1,19)
    I fedeli non sono come dice SE 'che si credono più del vescovo o il papa', siamo ignorante di greco, ma siggillati nel cuore con la Parola di Dio, certi errori vedere in un vescovo, è per i piccoli uno scandalo!

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  24. Queste chiese che erano ferme e 'bloccate' nella realizzazione, hanno trovato lo sblocco e la corsa sotto il pontificato dell' 'amici degli amici', poi tutti smascherati, i veri nemici di Dio.

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  25. Anche fuori da ogni G/grazia, sia con quella G maiuscola che con g minuscola.

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  26. Fra tanta tecnologia, manca la 'Tac diocesana' capace in mezz'ora di dare situazione dello stato spirituale, físico, psichico ed económico in cui si trova.

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  27. Per prendere i dovuti provvedimenti e il tutto si aggravi.

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  28. Oh Signore, ma questo vescovo per 'chi' lavora? Ha dimenticato che la vigna è Tua e non sua? Ha dimenticato che è lì per collaborare al Tuo disegno e non per fare il proprio? Ha dimenticato che alla base c'è l'amore e la giustizia che tu, Signore hai fondato? Ha dimenticato che se è stato messo li come capo è per CUSTODIRE una porzione della Tua vigna e non piantare quel che gli pare? Ha dimenticato che deve servire Te e non lui o altri? Ha dimenticati che tutti i lavoratori (sacerdoti) e operai (fedeli) sono Tuoi e non suoi, e non può gestire, ne dare loro strani comandi contrari al Tuo volere? Ha dimenticato la Tua legge che vuole fare quelle proprie? ... soffra forse di amnesia?
    Quale tipo di prodotto finale si potrà ricavare da una vigna così calpestata distante dai Tuoi comandi? L'aceto?

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  29. I fedeli ai quali mons Bruno Forte ha rifiutato la Comunione erano in una situazione di peccato mortale? No, non seguono lui, ma la Tradizione della Chiesa bimillenaria, e forse per mons questo sarà peccato mortale.

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  30. A dir del vescovo in questione "chi non prende la comunione in mano si crede più saggio e più esperto del papa"

    Beh, tra gli esempi del pontificato precedente a Leone XIV e quelli in questo caso, non è che ci voglia molto poi per essere 'saggi'.

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  31. Mons B. Forte, che ha rifiutato la comunione a tre fedeli alla celebrazione della messa di Pasqua, che volevano prendere in bocca e non sulle loro mani, non solo non ha compiuto con il suo DOVERE di pastore, ma ha negato i fedeli di un loro DIRITTO, diritto insegnato, consigliato e tramandato niente di più che dalla Santa Madre Chiesa.
    Come mai mons invece si batte per dei diritti gay e familia in situazioni di peccato permanente, contrari a Dio e alla SUA Chiesa? Cosa fa in questi casi? Da la comunione? sarà 'com-unione' quella con lui? e in questo caso in mano o in bocca che sia?

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  32. Tutta la mia solidarietà, insieme alle mie preghiere che ho rivolto a Dio per questi fedeli che sono stati violentati nell'anima nel più bel giorno per il cristiano, vittime di un 'padre-padrone' idealizzato. L'azione indignante e vergognosa resta al vescovo (che dovrà in lui sanare), mentre ho la certezza che Dio con i suoi figli, lo ha già fatto!

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  33. Quello che trasmette questa triste vicenda, è odi o! Il vescovo non ha visto in loro i figli di Dio, le Sue pecorelle, ma dei nemici! Tutta roba sua! Se non fai come ho detto io...se ami più al Signore o i Santi... o appena capisco che sei uno contrario alle mie idee...Vedrai!
    Questo è il messaggio che arriva.
    E allora a me cosa rimane? persecuzione dei sicari a intimidire per strada?

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  34. Viva tutti i Santi e la loro ignoranza!
    Viva "l'asino' del Curato d'Ars (come lui stesso si chiamava).
    Santi che non sapevano leggere ne scrivere, figuriamoci del 'greco', ma hanno tutti in modo sublime cooperato al Disegno di Dio. Ignoranti com'erano le cose di Dio le tenevano ben chiare!

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  35. Per me questo signore rimane solo un uomo, che del posto che occupa, non è cosciente, ne di quello che fa, ne di quello che dice.

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    1. La solita mancanza di rispetto del solito “tradizionalista” estremista.
      Più vi si conosce, più vien voglia di starvi lontani.

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  36. Ciò che mi crea grande perplessità della Messa di Pasqua 2025 nella diocesi di Chieti-Vasto sono, principalmente, due cose : la consacrazione e la comunione. Nell'attimo che viene negata la comunione a dei fedeli che volevano prendere sulla lingua, il vescovo aveva l'ostia in mano, Gesù fra le sue dita pronta per essere ricevuta dal fedele. Davanti a Gesù dice di no, non solo ai fedeli che non la riceveranno, ma ha detto anche al Signore di no, là non ci vai, non so spiegarmi, ma vedo quanto sia stato sfacciato con Gesù prima che coi fedeli, una sorta di sfida con il Signore in quell'attimo davanti ai dei figli suoi. Com'è possibile che a un vescovo, a un vescovo! accada ciò? È cosciente che tutto ha fatto davanti ai Suoi occhi, davanti alla Sua Presenza?
    Se la risposta è sì, è cosciente, è un uomo che non ha la mínima idea di cosa voglia dire il 'Santo Timore di Dio'.
    Se contrariamente non è cosciente della Presenza Reale di Dio, cosa significa per lui allora 'con-sacrare'?

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  37. Oh Signore, come se tu non ci fossi! E riporti alla mia mente quelle prime parole del salmo 'lo stolto pensa che non c'è Dio, sono corrotti e fanno cose abominevoli, nessuno più agisce bene'.

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    1. Lo stolto (tradizionalista) pensa non c’è Dio (nella Chiesa che, secondo lui non esiste più).

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  38. Quanto è accaduto nella diocesi di Chieti da parte del loro pastore, dimostra una superficialità nel momento dell'Eucaristia, la conseguenza di quel cambio di rotta nel aversi 'girato'.
    Signore, perché chi doveva restare il Tuo umile servitore, guardare Te, pregare Te, supplicare Te, ringraziare Te, e dietro di lui portava tutti noi a Te, le nostre tante sollecitudini, ringraziamenti, suppliche e preghiere, ad un tratto, di colpo si è' girato', lasciandoTi dietro alle sue spalle, rifiutato quel santo silenzio nel quale Tu Signore ti fai soltanto lì trovare? Perché si è messo a dialogare con noi, con tutti quanti, con mezzo mondo o mondo intero pieno di chiasso luogo di confusione dove si sono persi e indeboliti di Te, e riempiti di sé, che con il passare del tempo si è sempre più la situazione così degenerata, che ora i Tuoi piccoli ci troviamo soffocati da questa valanga sul nostro capo? Perché Signore l'hai permesso? Il libero arbitrio? Non posso credere sia questo! Se soffro io vedere la Tua Sposa sfigurata, quanto ne soffri Tu? Perché non l'hai subito frenato? Vedo lo stesso come al tempo del faraone con la sua testardaggine! Quanti piaghe hai mandato alla sua presenza prima di salvare il tuo popolo? Prima di iniziare ad avere di Te timore? Ed era soltanto uno, ora sono migliaia e proprio i Tuoi che ti danno le spalle!!! Quanto ha dovuto soffrire il Tuo popolo,e ora quanto patire noi? Fino a quando, Signore? Fino a quando? Da quale pulpito Signore è arrivato un così tale comando? Da quando si è girato il Tuo consacrato, tutto si è capovolto nella Tua Chiesa! Ti prego Signore non tardare, vieni presto dolce mio Gesù abbi pietà e cura di noi, aiutaci a sanare cuore e mente, tornare a Te e far risplendere la Tua Chiesa che l'uomo ha sfigurato e non si riconosce più.

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  39. "... più saggio del vescovo e del papa"

    Monsignore, la Saggezza non è automática, non viene data per 'titolo e carico', ma per 'Fede' e per 'Amore'!
    Forse lo è stato Giuda, uomo scelto direttamente da Nostro Signore?

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  40. Ritiene forse il suo amico papa Francesco che, con la sua apparente povertà e rinnegando a seguire le orme di tutti i suoi predecessori per imporre la sua 'idea', ha fatto spendere alla Chiesa, non solo tanti di quei soldi, ma per cose contrarie al volere di Dio? Basta vedere la sua scelta di 'un piccolo appartamento', poi pieno di lavori per essere ben più allargato e prendere tutto il piano? E ridotto la sede apostólica, dimora del papa già esistente, in totale stato di abbandono che il suo sucessore ad oggi, dopo cinque mesi di aver accolto l'incarico non può entrare e prendere possesso della su dimora? E non solo, ma si è battuto per portare avanti comandi di entità contrarie a quelle di Nostro Signore? Vedasi 'salvezza' in tutte le religioni e il suo 'no al proselitismo', contrario alle missioni, a evangelizzare e portare a tutta la gente la Buona novella, sólo in Cristo c'è la salvezza, sólo in Lui, nella Sua Parola e nei Suoi comandi, allora perché viaggiava così tanto? Per un 'farsi vedere?, per vacanze? Il papa che più ha viaggiato e faceva spendere alla Chiesa così tanto per nulla? Quando invece, doveva essere strettamente legato alla ' missione', evangelizzare Gesù unico Dio? Invece seminato per tutto il mondo l'erba contraria, e con questa allevato la 'sua chiesa' che oggi i fedeli si trovano intossicati? Vedere comunione ( chissà con chi poi!) ai divorziati e risposati che vivono, per scelta, situazione di perenne peccato, allo stesso modo della 'falsa benedizione' ai sodomiti, che ben avverte il vangelo che nella sua dimora celeste non entreranno...
    Per quale motivo ha tolto la croce sull'altare (che ben aveva messo il suo predecessore Benedetto XVI) o ridotta al mínimo? Perché non 'disturbi' ai nemici di Dio che lui incontrava? O ridotta perché a lui dava fastidio per poter 'realizzare' e portare avanti il suo contrario disegno? A quale degli apostoli si assomiglia di più un papa così? A San Pietro, a San Paolo o a Giuda? Uno così merita rispetto, amicizia o prenderne distanza? Io ho fatto la mia scelta, Gesucristo, dopo quel che vedo e sento, non so lei!

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  41. Queste mie parole provengono da chi è totalmente ignorante di greco, e forse parla anche male la sua madrelingua, però dentro di me, che vivo secondo la tradizione tramandata dagli apostoli (quelli che hanno portato Gesù e vissuto per Lui fino alla morte) apostoli di Gesù, della Santa Madre Chiesa Cattolica Apostolica, qualche domande sorgono dentro di me e Lui nel tempo, da risposta.

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  42. Questa è una che mi manca, come mai ha potuto 'dedicare' a Dio, dove a Lui e per Lui dare il meglio, un 'qualcosa' come Sua casa, che ha più assomiglianza ad una cuccia da cane e non luogo adatto per la Sua dimora. Com'è possibile? Resto in attesa Lui mi da risponda.

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  43. Dov'erano finiti tutti quei nemici di Dio e della Sua Chiesa, gli 'amici' di papa Francesco, mentre lui era sul letto della sua morte? Qualcuno ha visto la massa di gente sotto l'ospedale a pregare e 'ringraziare' lui qualcosa? Dov'erano tutti questi 'amici-nemici' che tanto, Francesco in vita, a lui 'lodavano'? Un vuoto totale! E ho visto il contrario, la presenza in piazza dei vari alti prelati che Bergoglio riteneva suoi nemici. Prelati che a me hanno dato buon esempio di vita cristiana vissuta. Mi parla della lunga traiettoria interna e combattuta negli anni di questi prelati, vita che non è stata vissuta nella superficialità e invano! Mi ha trasmesso quel aver imparato (magari non il greco o cos'altro), ma a 'limare' e perfezzionare la propria anima, sopportando, 'con e in' Nostro Signore, ingiustizie, calunnie, sofferenze e torti che dal papa, da un padre, ma non il Padre, veniva loro dato. Mentre gli 'amici' umani erano praticamente scomparsi, quelli che Francesco riteneva suoi 'nemici', erano lì a pregare in silenzio, un silenzio che però, io ho ascoltato. Così come ora ascolto e vedo quanto male ha fatto un vescovo nel negare il pane ai propri figli, rotto la catena d'Amore che nella consacrazione di quella ostia porta con sé per tutti noi affamati. L'amore per la 'sua ideologia' ha tradito e rotto il circuito della catena d'Amore al momento dell'Eucaristia e aprendo le porte al grande nemico, satana, ha trasmesso :odio per i fedeli che vivono della e nella Tradizione della Chiesa, che 'ancora' oggi lottano per quel 'passato', non sono come lui moderni, contrari alla sua ideologia, per cui per lui 'i suoi nemici'. Dimenticando che quel passato di Cristo è sempre attuale, dura fino alla fine e non muta mai. Questo gesto ha trasmesso per prima una grande ingiustizia nei confronti dei fedeli. Ha trasmesso superbia nel silenzioso comando 'ho fai come ti dico io o non ti do un' bel' niente'. Un gesto dove viene dimenticata la Presenza e 'Chi' stava distribuendo, non erano delle caramelle! Ha trasmesso orgoglio e con esso l'inganno, nel voler giustificare all'assemblea il suo atto, con la sua errata 'spiegazione' ha deviato e omesso di dire la verità, cioè: "È vero che i fedeli possono accostarsi a ricevere la Comunione sulla lingua come" la Chiesa" ha sempre insegnato (dimostrando conoscenza e citando i doc) e continando poi 'da quando' è nata questa 'comunione sulla mano' che non è per mancansa del 'detersivo campestre'), è vero, "però io dico e obbligo di....", questo "è vero, però io dico e obbligo di... 'è il grande omesso, il grande mancante. I fedelli il greco non sono tenuti a sapere, ma queste cose si!!!
    Le più grande delle mancanze che a me appaiono qui sono : onesta e carità.

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  44. Auguro Dio faccia capire al vescovo questo diabolico gesto di rifiuto nei confronti dei fedeli che hanno una fede più afferrata a TUTTA la richezza che ci ha tramandato la nostra Chiesa, tra magisteri dei diversi papi, dei Santi, di tutti i concilii, e non solo degli ultimi arrivati. Certe cose diventano essenziale da conoscere da parte del clero, altre possono essere interessanti, ma non necessariamente importante.

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  45. Nella omelia di oggi Giornata mondiale delle Missioni, Papa Leone XIV ha dato qui, tante risposte... tra cui
    Ciò che è più importante agli occhi di Dio: la Fede, il rapporto d'amore tra Dio e l'uomo.
    La meta, essere santi come Cristo , a cui ogni cristiano è chiamato, santità in risposta alla loro vita, la loro missione in questa terra, fatta da uomini e donne autentici, non eroi o palladini di chissà quali ideali....
    Omelia tutta da leggere.

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  46. Sette nuovi Santi ha la nostra Chiesa, Benedetto sia Dio! Uomini e donne che hanno vissuto una vita in piena sintonia con nostro Signore seguendo la Sua volontà, tutte vite in SALITA. Quanti esempi cche se lo i lascia la vita di San Bartolo Longo! Da sottoterra alla più grande Altezza! Tutti hanno avuto una vita virtuosa che oggi la Chiesa ci vuole far conoscere. Mi chiedo, come in questo caso davanti a un vescovo autoritario che impone comandi contrari, un sacerdote che vive con il cuore di Dio, guarda coi Suoi occhi, e, seguendo la Sua volontà vuole far conoscere i nuovi Santi ai suoi figliuoli, riunendoli attorno a lui, una o due giorni della settimana, è libero di fare, si o no? O siccome sono uomini e donne "del passato", uomini e donne tutti "pre-conciliari" non interessa quello che hanno da dire ai nostri giorni e si "mettono da parte"? Un sacerdote è libero si o no di impegnarsi a far loro conoscere, far scorrere i loro esempi di vita? O viene "ostacolato", riempito di una agenda piena di incontri e riunioni banali?

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  47. Una grande gioia, oggi anche l'Amazzonia ha la sua grande Santa, esempio di vita in quella terra che spazza via il loro ídolo.

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  48. Se la Santa Madre Chiesa ci insegna a tutti i fedeli e chiama a seguire con la propria vita un cammino verso la santità, com'è possibile che tanti alti prelati, si trovino in DISCESA alla fine della loro missione?

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  49. Per piacere, vescovi e sacerdoti tutti, questo non è soltanto "un mio", ma sopratutto piacere e volere di Dio, ci fate conoscere questi nostri nuovi Santi nelle nostre parrocchie? Semplici uomini e donne che con i loro diversi carismi possono aiutare noi a identificare e seguire? Possiamo tutti insieme rendere Gloria a Dio per averceli dato? Possiamo tutti insieme, tutta la Chiesa, e non solo il 19 ottobre a San Pietro festeggiare? Ne abbiamo bisogno! Siamo tutti piccoli agli occhi di Dio, tutti peccatori bisognosi di purificazione. Non è mai un caso, questi Santi hanno qualcosa da dire ai nostri giorni, ci aiutate a scoprire cosa?

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  50. O siete troppo distratti e occupati ad "accompagnare separatamente" chi ha scelto di seguire vie contrarie e sono orgogliosi dei loro peccati? Se la VIA è una, quella di Gesù cristo, perché separate e non guidate tutti insieme? Tutti sotto lo stesso tetto, stessa guida? Cos'è questo? Cosa significa? Veniamo separati secondo "tipo" di peccato? Serie A, B, C? Gesù ha fatto forse così? Questi Santi non "servono" a tutti? Non servono anche loro a cambiare rotta? Tornare indietro, fino arrivare a quel bivio dove hanno scelto di proseguire su una via sbagliata? Credete che questi Santi "non siano in grado" di aiutare loro a ritrovare la giusta via? E chi è costui? chi può mai dire questo?

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  51. Signore ti prego, custodisci la Tua Chiesa. Abbi misericordia di noi tutti, liberaci da ogni male, non permettere che i Tuoi ti affliggano e aggiungano a Te e alla Tua Chiesa altre piaghe. Ti prego ascoltami, dona luce alle menti, irradia ogni cuore col Tuo Amore, fai che ognuno al proprio posto dove Tu, Signore hai messo in questa terra ad occupare, basso o alto che sia, in ogni luogo sia portatore della Tua parola, senza cambiare di una sola virgola. Potentissimo, dolcissimo, bellissimo e grandioso S. Michele Arcangelo, capo della Milizia Celeste, proteggi da ogni male la Santa Madre Chiesa.
    Amen

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  52. Quando frequentavo la pontificia universita San Tommaso d' Aquino avevo circa 25 anni ora 54 e insegnava l' attuale vescovo di Chieti.
    Ora una povera ragazza talatro con i genitori divorziati (n.b. il giudice che ha fatto il divorzio è il fratello del vescovo di Chieti)nata dopo il Concilio Vaticano II che ha visto solo la messa nuova cosa ne poteva capire della comunione fatta sulla mano? Neanche conosceva l' esistenza della messa tridentina a
    A distanza di anni ho capito che non solo hanno sbagliato a fare il Vaticano II ma ci hanno ingannato a non voler dire che esiste una messa che si è sempre fatta che quella era la vera messa non solo hanno provato a cancellare (almeno dalla mente delle persone e ci sono riusciti) il ricordo di quanto non poteva essere abrogato in pratica hanno fatto come Enrico VIII eliminando la messa e relativi valori con la speranza che la gente si uniformasse ecco tutto qui la rabbia che mi viene è che la maggioranza crede ancora che le gerarchie ecclesiastiche da Giovanni XXIII fino a Leone XIV predicano i valori di sempre Fate vobis per me no

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    1. Che dolore, cara Marina, che dolore! Forte-mente doppio tra orrore e dolore.
      Pregherò per te, Signore e Nostra Madre, per la tua vita, e se ancora si può fare tornare indietro i tuoi genitori, che usi te come Suo strumento così come a suo tempo, per stessa situazione, ha usato me.

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    2. Eh, che tempi signora mia!

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  53. Udienza odierna 26/10/25 di Papa LeoneXIV davanti a una piazza gremita, con 'umiltà' riconoscere i propri errori davanti a Dio, così si sana!
    Aggiungo: poi a noi resta il ' riparare'.

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  54. Perché VASTO invece è stata 'più riparata' da questa sorte? Perché ha, alla sua porta, il suo grandissimo protettore? Perché alla sua festa, nel suo giorno, non è stata celebrata la messa in suo onore dal pastore della diocesi? Perché non il 29 settembre, ma al giorno seguente? Sicuramente il vescovo avrà avuto válido motivo (almeno questo spero). Perché l' omelia è stata tutta centralizzata su san Girolamo, di cui si festeggiava il suo giorno e soltanto accenno di 'traduzione' del grande arcangelo? La chiesa di Vasto, non stava festeggiando quei giorni il suo patrono? Possibile il pastore dedica sólo la 'traduzione'? L'unica preghiera nella messa è stata fatta da una fedele, impiegata statale, cui ordine ha anche l'arcangelo san Michele come protettore. Possibile il vescovo nemmeno una? Nemmeno quella che veniva recitata ad ogni fine messa che, i modernisti postconciliari avete fatto scomparire? Possibile così tale silenzio verso il glorioso e potentissimo sant' Arcangelo? Non è l'Arcangelo protettore della Chiesa? Colui che preserva e allontana ogni male? Colui che vince satana? Colui che protegge ogni fedele la sua vita spirituale? La Chiesa e i fedeli non hanno bisogno più che mai ora, in mezzo alla tempesta di attacchi infernali in cui viviamo in questo mondo, di gridare al cielo e supplicare l'Arcangelo San Michele scenda in questa terra a proteggerci? Non il pastore, ma sì tutto il "popolo di Dio" ha onorato il grande san Michele Arcangelo! Tutti in processione dietro alla bellissima statua all'arcangelo dedicata. Meravigliosa orchestra! La confraternita! La Polizia dello stato! e tutti i semplici fedeli, hanno l'Arcangelo onorato, portato 'a spasso' per tutta la città per farla proteggere.
    Grazie a tutti questi fedeli, al grande popolo di Vasto, che in cuor loro, all'Arcangelo conoscono bene.

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