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domenica 19 ottobre 2025

L. Badilla. Nomina dei 6 Membri della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano. E suor Petrini Governatore?

Grazie a Luis Badilla per questa analisi sul Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, dove è stato nominato, inter alia, il modernista (e acerrimo nemico della Messa Tradizionale) Card. Blaise Cupich (QUI) e dove resta il "problema" di Suor Petrini.
Luigi C.

Nomine e conferme dei 6 cardinali Membri della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano. Resta aperto ancora il caso della religiosa Governatore: un enigma ingarbugliato.

Leone XIV, mercoledì 15 ottobre scorso, ha nominato Membri della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano i Cardinali Blase Joseph Cupich, Arcivescovo di Chicago (Stati Uniti d’America) e Baldassare Reina, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma (Italia).

Inoltre, il Santo Padre ha confermato per il mandato in corso Membri della medesima Commissione i Cardinali Kevin Joseph Farrell, Prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita; Arthur Roche, Prefetto del Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti; Lazzaro You Heung-sik, Prefetto del Dicastero per il Clero; Claudio Gugerotti, Prefetto del Dicastero le Chiese Orientali.

Le due nuove nomine subentrano al posto del cardinale Leonardo Sandri e di Robert Francis Prevost, Vescovo di Roma dall’8 maggio 2025.

Il “caso” della religiosa Governatore: un enigma ingarbugliato

Resta ancora aperto il caso della religiosa Governatore Raffaella Petrini. Papa Leone non lo affronta in questa tornata di nomine molto importante poiché la vita ordinaria dello Stato della Città del Vaticano (SCV), garanzia materiale e giuridica della libertà e indipendenza del Vescovo di Roma, è nelle mani dei 6 porporati membri di questa Commissione.

L’attuale Governatore, per volontà di Papa Francesco, è la religiosa Raffaella Petrini nata a Roma il 15 gennaio 1969. In passato, dal 1961 il Presidente di questa Commissione è stato sempre un cardinale perché così lo dice la Legge Fondamentale dello Stato Città del Vaticano (SCV) e alcune leggi del medesimo Stato. Eppure Papa Bergoglio, annunciando in anticipo la sua decisione durante un programma di intrattenimento della tivù italiana il 19 gennaio 2025, nominò ufficialmente Sr. Petrini, il 15 febbraio, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano, con decorrenza dal primo marzo 2025. Subito, nel giro di minuti sulla stampa saltò fuori l’incongruenza giuridica.

Il Governatore Petrini, stando così le cose fino a questo momento, occupa la carica senza fondamenti giuridici e dunque in aperta contraddizione con le leggi vaticane. Non solo. Il mistero al posto di chiarirsi è diventato ancora più ingarbugliato perché nel Bollettino della Sala stampa del 25 febbraio 2025 - mentre Francesco era ricoverato - si annunciava che il Papa aveva “modificato la Legge Fondamentale dello Stato della Città del Vaticano” forse per regolarizzare la nomina di suor Petrini?

Non si sa. Nel Bollettino si parlava della nomina due due Segretari generali del Governatorato e non del Governatore. E non sa nulla anche perché il Vaticano non ha mai pubblicato il testo delle modifiche introdotte dal Pontefice.   

Dal 9 maggio 2025, un giorno dopo la sua elezione il nuovo Papa, Leone XIV, confermò nelle carica tutte le persone di nomine pontificie "fino a diversa disposizione" (in latino: donec aliter provideatur. Questa disposizione include suor Petrini.

La questione oggi è questa: la modifica di Francesco alla Legge Fondamentale (articolo 8) non è mai stata resa pubblica in un testo scritto ufficiale come richiede la medesima Legge Fondamentale (articolo 24).

Non si capisce il perché la modifica della Legge non è mai stata pubblicata dall’Osservatore Romano e perché non è apparsa negli Acta Apostolicae Sedis.

Questo tipo di mistero, inspiegabile, ha solo una conseguenza: togliere trasparenza e seminare dubbi, tra l’altro, in una materia dove il Pontefice può fare quel che e come vuole. Fin dagli inizi, Francesco avrebbe potuto dire in quanto Sovrano dello Stato Città del Vaticano: ho nominato pinco pallino nuovo Governatore, si tratta di un laico e ho cambiato le leggi. Sarebbe stato tutto legittimo e comprensibile.

Allora resta in sospeso la solita domanda: perché questo enigma così ingarbugliato?