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giovedì 23 ottobre 2025

Cinque liturgie pontificali tradizionali saranno celebrate a Roma e negli Stati Uniti d’America

Vi proponiamo – in nostra traduzione – l’articolo di Edward Pentin pubblicato il 20 ottobre sul sito National Catholic Register, in cui si dà notizia di ben cinque liturgie pontificali tradizionali che saranno celebrate nel corso del prossimo mese, mentre Papa Leone XIV sta valutando se mantenere le restrizioni imposte dalla lettera apostolica in forma di motu proprio Traditionis custodes di papa Francesco del 2021.
Negli Stati Uniti d’America il 1º novembre mons. Cordileone celebrerà la Santa Messa in una chiesa parrocchiale di San Francisco, il 2 novembre il card. Müller celebrerà la Santa Messa in una chiesa parrocchiale di Filadelfia ed il 21 novembre il card. Sarah celebrerà i Vespri nella Cattedrale di Filadelfia.
Ma soprattutto – perché più vicino a noi – a Roma domani 24 ottobre il card. Zuppi celebrerà i Vespri nella Basilica di San Lorenzo in Lucina e dopodomani 25 ottobre il card. Burke celebrerà la Santa Messa nella Basilica di San Pietro in Vaticano: questo è anche l’ultimo appello a partecipare alla 14ª Peregrinatio ad Petri Sedem, il pellegrinaggio internazionale che si terrà questo fine settimana a Roma (il programma QUI su MiL).

Lorenzo V.


Nonostante la continua soppressione della liturgia tradizionale – che sembra concentrarsi in alcune Diocesi degli Stati Uniti – quattro Cardinali e un Arcivescovo celebreranno cinque liturgie pontificali tradizionali a Roma e negli Stati Uniti nel corso del prossimo mese.

Sabato prossimo, alle ore 15:00, il card. Raymond Leo Burke, Patrono emerito del Sovrano Militare Ordine di Malta, celebrerà una Santa Messa pontificale nella Basilica di San Pietro in Vaticano nell’ambito dell’annuale Pellegrinaggio Summorum Pontificum, a cui partecipano Cattolici tradizionali provenienti da tutto il mondo (QUI) [QUI su MiL: N.d.T.]. L’ultima volta che il card. Burke ha celebrato una Santa Messa pontificale per lo stesso evento nella Basilica è stato nel 2014.

La Santa Messa era diventata una tradizione annuale dall’inizio del Pellegrinaggio Summorum Pontificum nel 2012, ma è stata sospesa nel 2022 in seguito alla lettera apostolica in forma di motu proprio Traditionis custodes sull’uso dei libri liturgici anteriori al Concilio Vaticano II di papa Francesco, che aveva portato a restrizioni radicali del Rito Romano tradizionale nell’anno precedente (QUI). Da allora, era consentito cantare solo l’Ufficio di Sesta (preghiera di mezzogiorno).

La decisione di consentire lo svolgimento della Santa Messa tradizionale sembra essere stata presa ai vertici. «Chiaramente, [è stato] perché il Papa ha detto: “Lasciateli fare”», ha dichiarato mons. Marco Agostini, Cerimoniere pontificio e principale sostenitore della Santa Messa tradizionale a Roma, al quotidiano The Washington Post il 19 ottobre (QUI).

Nell’ambito del Pellegrinaggio Summorum Pontificum, il 24 ottobre il card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo metropolita di Bologna e Presidente della Conferenza episcopale italiana, celebrerà i Vespri pontificali nella Basilica di San Lorenzo in Lucina di Roma. Il card. Zuppi, che è favorevole al Rito Romano tradizionale ma non lo celebra regolarmente, ha celebrato l’ultima volta i Vespri pontificali per i pellegrini nella Basilica di Santa Maria ad Martyres (Pantheon) nel 2022 (QUI) [QUI su MiL: N.d.T.].

Giunto alla sua quattordicesima edizione, il Pellegrinaggio Summorum Pontificum porta le persone «ad Petri sedem per testimoniare l’attaccamento di numerosi fedeli giunti da tutto il mondo alla liturgia tradizionale» (QUI).

Il dott. Joseph Shaw, presidente della Foederatio Internationalis Una Voce, ha ringraziato pubblicamente Papa Leone XIV (QUI):

Siamo grati a Papa Leone XIV per la sua risposta pastorale alla richiesta di una Santa Messa tradizionale nella Basilica di San Pietro in Vaticano. Questa celebrazione simboleggia l’unità con il Santo Padre tanto desiderata dai Cattolici legati al rito tradizionale della Santa Messa. […]
Si tratta di un importante passo avanti per il Pellegrinaggio Summorum Pontificum […].

Liturgie pontificali negli Stati Uniti d’America

A mezzogiorno del 1º novembre, Festa di tutti i Santi, mons. Salvatore Joseph Cordileone, Arcivescovo metropolita di San Francisco, celebrerà una Santa Messa pontificale – la forma più completa ed elaborata della Santa Messa tradizionale – nella parrocchiale Star of the Sea Church di San Francisco (QUI). La Santa Messa pontificale tradizionale farà parte di un Eucharistic Rosary Congress, un’iniziativa per aiutare le Parrocchie a iniziare sette giorni di adorazione e rosari ogni ora davanti al Santissimo Sacramento.

Il giorno seguente, alle ore 17:00, il card. Gerhard Ludwig Müller, Prefetto emerito del Dicastero per la dottrina della fede, celebrerà una Santa Messa pontificale tradizionale nella parrocchiale Our Lady of Lourdes Church di Filadelfia (QUI). La Santa Messa, sponsorizzata dall’International Institute for Culture, un’organizzazione senza scopo di lucro ispirata all’appello di San San Giovanni Paolo II per la rievangelizzazione della cultura, sarà caratterizzata da un «programma speciale di musica sacra».

Si tratta di un’occasione rara per partecipare a una Santa Messa tradizionale di grande bellezza e per incontrare di persona uno dei teologi e leader più illustri della Chiesa. Alla messa parteciperanno gli ordini cavallereschi locali della Chiesa.

afferma il sito web dell’International Institute for Culture (QUI). I fedeli che desiderano partecipare sono pregati di registrarsi in anticipo a causa della prevista carenza di posti a sedere.

Infine, il 21 novembre, il card. Robert Sarah, Prefetto emerito del Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, celebrerà i Vespri pontificali nella Cathedral Basilica of Saints Peter and Paul di Filadelfia. La liturgia coinciderà con il lancio di un libro intitolato The Song of the Lamb [Il canto dell’Agnello: N.d.T.], una conversazione sulla musica sacra tra il card. Sarah e Peter Carter, fondatore e direttore del Catholic Sacred Music Project, un’organizzazione che mira a guidare un rinnovamento della musica sacra (QUI). Sono previsti due eventi di presentazione del libro: il primo il 21 novembre, alle ore 15:00, presso la University of Pennsylvania di Filadelfia; il secondo il 22 novembre, alle ore 14:00, presso la Princeton University di Princeton.

Tempo di tensioni

Le liturgie pontificali arrivano in un momento in cui Papa Leone XIV deve decidere se continuare a limitare alcune liturgie del Rito Romano tradizionale in conformità con la lettera apostolica in forma di motu proprio Traditionis custodes o consentire la libertà di celebrarle in modo più conforme alla lettera apostolica in forma di «motu proprio» Summorum Pontificum sull’uso straordinario della forma antica del Rito Romano di Papa Benedetto XVI (QUI).

La credibilità della lettera apostolica in forma di motu proprio Traditionis custodes è stata gravemente compromessa durante l’estate, quando è emerso che la giustificazione originale per l’attuazione delle sue restrizioni si basava su dati travisati riguardo alle opinioni dei Vescovi (QUI) [QUI su MiL: N.d.T.].

Non è ancora chiaro come Papa Leone XIV deciderà sulla questione, anche se figure della Curia Romana come lo svizzero card. Kurt Koch, Prefetto del Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani, hanno affermato in agosto che (QUI) [QUI su MiL: N.d.T.]

Sarebbe certamente auspicabile riaprire maggiormente le porte che ora sono chiuse.

Anche il card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo emerito di Genova ed ex Presidente della Conferenza episcopale italiana, si è detto favorevole a un allentamento delle restrizioni sulla Santa Messa tradizionale, affermando (QUI) [QUI su MiL: N.d.T.]

Non vedo né rischi né pericoli se le cose si fanno serenamente e con benevolenza da parte di tutti.

Attualmente, le Conferenze episcopali nazionali e gli Ordinari locali rimangono le autorità decisive, e alcuni continuano ad applicare le nuove restrizioni, soprattutto negli Stati Uniti.

Sembra essere una cosa tipica dell’America. Non ho sentito nulla di simile in Italia, Francia o Inghilterra, dove mi trovo. Anzi, i Vescovi inglesi sembrano più rilassati rispetto a sei mesi fa riguardo alla Santa Messa tradizionale, quindi è davvero un enigma

ha detto il dott. Joseph Shaw a Raymond Arroyo nel programma The World Over di EWTN il 16 ottobre (QUI).

Negli ultimi mesi, la Diocesi di Charlotte (North Carolina) (QUI), la Diocesi di Knoxville (Tennessee) (QUI) [QUI su MiL: N.d.T.] e l’Arcidiocesi di Detroit (Michigan) (QUI) hanno soppresso la liturgia tradizionale, provocando una notevole reazione da parte dei fedeli (QUI) [QUI su MiL: N.d.T.].

8 commenti:

  1. Per gentile concessione

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    1. Più che gentile. Considerate le motivazioni sempre poco chiare che spingono sei sedicenti cattolici a pretendere l’uso esclusivo di una liturgia diversa, invece di fare tesoro di ciò che la Chiesa offre.

      Celebrare in latino? Possibile. Celebrare ad orientem? Possibile.
      Accompagnare la Messa col canto gregoriano? Possibile.
      Comunicarsi in ginocchio? Possibile.
      Usare il canone Romano? Possibile.
      Il rifiuto, a questo punto, è solo ideologico.

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  2. ecco visto che il papa ha dimostrato di non avere un atteggiamento negativo, finitela con queste polemiche continue da bar su ogni cosa che il papa faccia,anche perchè è ovvio che in una chiesa che è al 90% composta da modernisti ,non può da un giorno all'altro muoversi come fossimo nella Chiesa di Leone XIII. guardate New liturgical movement che alle polemiche dedica pochissimo spazio

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    1. Scusi, ma i “modernisti” sarebbero i cattolici? Lei da che parte si colloca allora?

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    2. Ancora a difenderlo? Ma non è bastata la vergognosa riunione ecumenica con gli eretici anglicani? Altro che Lutero in Vaticano...

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    3. Ah ok. Si conferma non cattolico. Basta saperlo.
      Spero in una reprimenda dei gestori del sito in questo caso.

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  3. La persecuzione furoreggia.

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  4. “Posta un commento” è una battuta?

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