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mercoledì 6 agosto 2025

Martirologio Romano: 6 Agosto 2025

Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).

Oggi la Chiesa cattolica celebra, secondo il calendario romano tradizionale, la Trasfigurazione di nostro Signore Gesù Cristo.

L.V.

6 Agosto 2025, Luna decimaprima

Sul monte Tabor la Trasfigurazione di nostro Signore Gesù Cristo.
A Roma, sulla via Appia, nel cimitero di Callísto, il natale del beato Sisto secondo, Papa e Martire, il quale nella persecuzione di Valeriáno, ucciso colla spada, ricevette la corona del martirio.
Così pure a Roma i santi Martiri Felicíssimo ed Agápito, Diaconi del medesimo beato Sisto; Gennáro, Magno, Vincénzo e Stéfano, Suddiaconi. Tutti questi insieme col medesimo Pontefice furono egualmente decapitati, e sepolti nel cimitero di Pretestáto. Insieme con essi, come scrive san Cipriáno, patì pure il beato Quarto.
A Bológna il natale di san Doménico Confessore, Fondatore dell’Ordine dei Frati Predicatori. Egli, chiarissimo per santità e per dottrina, conservò sempre illibata la verginità, e, per grazia singolare dei suoi meriti, risuscitò tre morti, ed avendo colla sua predicazione represso le eresie, e guidato moltissimi a vita religiosa e devota, si riposò in pace. La sua festa, per disposizione del Sommo Pontefice Páolo quarto, si celebra il quattro di questo mese.
Nel monastero di san Piétro di Cardégna, dell’Ordine di san Benedétto, presso Burgos, nella Spagna, la passione di duecento Monaci coll’Abate Stéfano, uccisi dai Saracéni per la fede di Gesù Cristo, ed ivi sepolti nel chiostro dai Cristiani.
Ad Alcalá, nella Spagna, i santi Martiri Giústo e Pastóre fratelli, i quali, mentre ancora fanciulli erano ammaestrati nelle lettere, gettate nella scuola le tavolette, corsero spontaneamente al martirio, e subito, fatti prendere dal Preside Daciáno e percuotere con bastoni, ambedue, animandosi costantissimamente con esortazioni scambievoli, furono portati fuori della città, ed ivi dal carnefice scannati.
A Roma sant’Ormísda, Papa e Confessore.
Ad Amida, nella Mesopotámia, san Giácomo Eremita, illustre per miracoli.
Ed altrove moltissimi altri santi Martiri e Confessori e sante Vergini.
℟. Deo grátias.

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