Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).
Oggi la Chiesa cattolica celebra, secondo il calendario romano tradizionale, sant’Agostino.
L.V.
28 Agosto 2025, Luna quarta
A Ippóna, in Africa, il natale di sant’Agostíno Vescovo, Confessore e Dottore esimio della Chiesa, il quale, convertito alla fede cattolica e battezzato per opera del beato Vescovo Ambrógio, la difese propugnatore acerrimo contro i Manichéi ed altri eretici, e dopo aver sostenuto molte altre fatiche per la Chiesa di Dio, passò al cielo per il premio. Le sue reliquie, prima trasportate dalla sua città in Sardégna per paura dei barbari, e poi da Liutprándo, Re dei Longobárdi, trasferite a Pavía, ivi furono onorevolmente riposte.
Così pure a Roma il natale di sant’Erméte, uomo illustre, il quale (come si legge negli Atti del beato Alessándro Papa), posto prima in prigione, quindi insieme a moltissimi altri ucciso colla spada, compì il martirio sotto il Giudice Aureliáno.
A Venósa, nelle Púglie, la passione dei santi Settimíno, Gennáro e Felíce, i quali, figli dei santi Bonifácio e Tecla, furono fatti decapitare dal Giudice Valeriáno, sotto l’Imperatore Massimiáno. La festa di essi e degli altri nove fratelli si celebra il primo Settembre.
Così pure a Brioude, nell’Alvérnia, la passione dì san Giuliáno Martire, il quale, essendo compagno del beato Ferréolo Tribuno e servendo Cristo di nascosto in abito militare, nella persecuzione di Diocleziáno fu preso dai soldati, e, dopo avergli segata la gola, fu orribilmente ucciso.
A Costánza, in Germánia, san Pelágio Martire, il quale, sotto l’Imperatore Numeriáno ed il Giudice Evilásio, colla decapitazione ricevette la corona del martirio.
A Salérno i santi Martiri Fortunáto, Cáio ed Antes, decapitati sotto l’Imperatore Diocleziáno e il Proconsole Leónzio.
A Costantinópoli sant’Alessándro Vescovo, vecchio glorioso, per la cui preghiera Ario, riprovato per divino giudizio, crepò per mezzo, e si sparsero le sue viscere.
A Saintes, in Fráncia, san Viviáno, Vescovo e Confessore.
Così pure san Mosè Etíope, il quale da famoso ladrone divenuto famoso Anacoréta, convertì molti ladroni e con sé li condusse al monastero.
¶ Ed altrove moltissimi altri santi Martiri e Confessori e sante Vergini.
℟. Deo grátias.

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