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martedì 19 agosto 2025

Martirologio Romano: 19 Agosto 2025

Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).

Oggi la Chiesa cattolica celebra, secondo il calendario romano tradizionale, san Giovanni Eudes.

L.V.

19 Agosto 2025, Luna vigesimaquarta

A Caen, in Fráncia, san Giovánni Eudes Confessore, Missionario Apostolico, Fondatore della Congregazione dei Preti di Gesù e Maria nonché dell’Ordine delle Monache di Nostra Signora della Carità, e promotore del culto liturgico verso i Sacratissimi Cuori di Cristo e di sua Madre. Fu inserito nel catalogo dei Santi dal Papa Pio undecimo.
A Roma san Giúlio, Senatore e Martire, il quale, consegnato al Giudice Vitéllio, e da lui gettato in carcere, per ordine dell’Imperatore Cómmodo fu percosso con bastoni, finché non rese lo spirito. Il suo corpo fu sepolto nel cimitero di Calepódio, sulla via Aurélia.
Ad Anágni san Magno, Vescovo e Martire, ucciso nella persecuzione di Décio.
In Cilícia il natale di sant’Andréa Tribuno, e dei Compagni soldati, i quali, dopo aver riportato per divino aiuto vittoria sopra i Persiáni, si convertirono alla fede di Cristo, e, accusati come Cristiani, sotto l’Imperatore Massimiáno, dall’esercito del Preside Seléuco furono trucidati nelle gole del monte Táuro.
In Palestína san Timóteo Martire, il quale, nella persecuzione di Diocleziáno, sotto il Preside Urbáno, dopo aver superato molti supplizi, fu arso a fuoco lento. Quivi ancora patirono Tecla ed Agápio, dei quali Tecla, esposta alle fiere, sbranata dai loro denti passò allo Sposo; Agápio poi, sopportati moltissimi tormenti, fu riservato a maggiori battaglie.
A Roma san Sisto terzo, Papa e Confessore.
Presso il castello di Brignoles, in Provénza, la deposizione di san Lodovíco, dell’Ordine dei Minori, Vescovo di Tolósa, illustre per santità di vita e per miracoli, il cui corpo, di là trasportato a Marsíglia, fu onorevolmente sepolto nella chiesa dei Frati Minori, e poi portato a Valénza, nella Spagna, e riposto nella chiesa Cattedrale.
A Sisteron, in Fráncia, il beato Donáto, Prete e Confessore, il quale, fin dalla prima fanciullezza dotato di meravigliosa grazia di Dio, per molti anni condusse vita eremitica, e, illustre per gloria di miracoli, passò a Cristo.
Nel territorio di Bourges san Mariáno Confessore, di cui il beato Gregório, Vescovo di Tours, celebrò con grandi lodi le virtù e i miracoli.
A Mántova san Rufíno Confessore.
A Norimbérga san Sebáldo Eremita, insigne per le virtù e pei miracoli, dal Papa Martíno quinto inserito nel catalogo dei Santi.
Ed altrove moltissimi altri santi Martiri e Confessori e sante Vergini.
℟. Deo grátias.

7 commenti:

  1. Il fantasma di Papa Francesco di venerata memoria aleggia anche nella curiosa “analisi” dei pellegrinaggi tradizionalisti.
    Ed i mal di pancia furoreggiano.

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    1. L incubo di 12 anni, salva reverentia, è invece finito

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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    3. Chiamare un pontificato “incubo” chiarisce una volta per tutte la presunta “cattolicità” dei tradizionalisti…anche quelli col bollino di autorizzazione. La mentalità è e sarà sempre settaria e scismatica.

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    4. "Alcuni papi lo Spirito santo li invia, alcuni li tollera, altri li manda come punizione". Copyright
      Card. Siri. Le basta?

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    5. Lei è il Card. Siri?

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    6. No, ma riferisco. Forse dovrebbe cambiare blog. Non è fatto per lei.
      PS: l'ennesima ragione per, come fanno molti siti, non ammettere i commenti

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