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lunedì 7 luglio 2025

Orrori architettonici… e dove trovarli #244 a Gioia Tauro (RC)

Chiesa parrocchiale di San Gaetano Catanoso dell’arch. Paolo Zermani (anno 2017).

Dopo aver guardato con raccapriccio i risultati degli investimenti economici anche della Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi (oltre otto milioni di euro), ribadiamo la domanda: se lo meritano l’otto per mille?

L.V.

Descrizione del progetto: Il tempio costituisce l’elemento di trasmissione della religiosità anche attraverso la rovina, la lenta dissoluzione dell’organismo architettonico di cui si appropria, da sempre, un’altra fede.
Gioia Tauro conserva oggi, della sua antica appartenenza alla Magna Grecia, soltanto il nome e la percezione lontana del mito.
La città, dopo aver inseguito il miraggio di una negata ambizione industriale, è un grande porto di containers, forse il più grande del Mediterraneo.
Guido Piovene osserva, già tra il 1953 e il 1956: «A Capo Colonna, sta l’unico relitto architettonico interessante anche per un profano che la civiltà greca abbia lasciato lungo il litorale calabro. È la splendida colonna dorica, unica nella solitudine, testimoniante il Tempio di Hera Lacinia, che fu il più grande della costa tra Reggio e Taranto, ornato dagli affreschi di Zeusi, stipato da immensi tesori, ma saccheggiato da Annibale e dai romani, devastato dagli uomini e più tardi dai terremoti, finché anche le colonne vennero adoperate ai principi del Cinquecento nei lavori del porto. Il culto di Hera Lacinia si è prolungato in quello, ricco di ricordi pagani, della Madonna Nera, cui si chiede la fecondità».
Il mito resta, oltre le epoche, l’unico termine di raccordo possibile tra tempi diversi, qui come in tutta la Calabria.
Non un tempio è sopravvissuto.
Piovene lo spiega ricordando un periodo di decadenza troppo lungo delle città greche, segnato da guerre e spoliazioni, ma anche di edifici costruiti da grossi blocchi privi di malta, spesso di pietra tenera, che le alluvioni, le stesse che oggi fanno franare i villaggi, non risparmiarono, lacerando e disperdendo gli edifici, trasportandone il materiale lontano dal luogo dove era stato adoperato.
La diaspora di quel lontano e disperso significato di tempio non è tanto distante dalle rovine erratiche del nostro tempo.
La nuova chiesa, inserita nella maglia ortogonale della città, affacciata sulla via principale, è disposta con una inclinazione di circa 30°, rivolta con l’abside a Est.
La pianta dell’edificio è data dall’accostamento di grandi blocchi parallelepipedi, quasi colossali parti di basamento.
Essi, secondo il mito, potrebbero sostenere il cielo.
Il più grande di questi elementi in pietra contiene l’aula, illuminata da un taglio verticale da terra a soffitto posto sulla parete est, in luogo dell’abside, verso cui tende il percorso processionale, in direzione dell’altare, della Luce.
Qui lo spazio si incastra con un vuoto perpendicolare al percorso principale per definire un principio di transetto, che stabilisce la definizione più raccolta della zona presbiteriale, formando una croce latina inserita nella longitudinalità dell’ordine insediativo iniziale.
Un protiro sostenuto da due setti introduce a questa internità.
Il secondo elemento contiene funzioni che afferiscono all’aula (vi si incastra anche parte del transetto) e l’abitazione del parroco.
Il terzo elemento contiene le funzioni pastorali.

Descrizione tratta dalla pagina studiozermaniassoc.wixsite.com.

Fotografie degli esterni:





Fotografie degli interni:









39 commenti:

  1. A Bergamo abbiamo un edificio molto simile: la ex Casa Littoria!

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    1. Che vi aspettate dal clero, se i rampolli della nobiltà e dell'alta borghesia non accedono più ai seminari da un secolo ? Il clero odierno é composto da persone semplici, di condizioni umili, prive di una cultura trasmessa, incapaci di riconoscere il bello (perché il gusto si forma da bimbi, in case dove vi é il superfluo). Il clero di oggi é formato da tanti "piccoli". Che il Signore ha chiamato dopo che voi, che oggi rimpiangete i fasti della Chiesa, vi siete tirati indietro. Si, il Signore si attendeva che, come é avvenuto per secoli, la sua sequela provenisse proprio dal seno di quelle famiglie la cui agiatezza aveva disposto, come un saggio Monarca, affinché prestassero almeno un figlio per generazione a servirlo come certo un proletario, per quanto santo, non ha i mezzi intellettuali per fare. Vi lamentate a torto ! Rendete piuttosto grazie al Signore che se nemmeno questi ultimi della scala sociale avessero risposto, già da molto decenni non avreste chi vi amministra i sacramenti e morireste amari e inconfessi

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    2. Il nostalgico dei conti e dei marchesini non poteva mancare.
      Ma una persona normale nelle vostre fila ci sarà?

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  2. Una bella e significativa chiesa: sia all'esterno che all'interno. Un po' troppo elevata la "sede presidenziale" ( che si addice più ad una cattedrale) però l'ensemble dell'edificio è armonicamente bello e liturgicamente funzionale.

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    1. Assomiglia alle chiese di scientoligi...certo che la CEI ha certi gusto ahahaha

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    2. Concordo. Mi piace la rilettura moderna del soffitto a cassettone e del colonnato.

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    3. 22.56, invece di ridere, cerca almeno di scrivere giusto quello che vorresti contestare.
      Che figuracce!

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  3. Esterni: ingresso al sepolcreto.
    Interni: sepolcreto con trono.

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  4. sembra la versione peggiorata (soprattutto all'interno) delle chiese che si costruivano soprattutto da Roma in su negli anni 50/60.

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  5. Bellissimo spazio, cimiteriale, ci entrerebbero un sacco di loculi.

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    1. Grande battutona! Soprattutto nuova. Bravissimo.

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  6. Ne abbiam viste di peggio!
    Questa sembra essere la prima chiesa costruita su un terreno confiscato alla mafia. Ed è stata voluta (però una chiesa! ) da Mons Luciano Bux... Ma il progetto poi, questo simil tempio pagano... a chi è venuto in mente? Mah, la CEI!

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    1. La struttura cubica fa pensare più all'islam che al cristianesimo. Nei codici stilistici sembra un parto, mal riuscito però, del Ventennio.

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    2. Quale elemento sarebbe pagano?

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    3. Dove lo vede il cubo? Sa cos’è un cubo?
      Quando l’ideologia acceca, episodio 128785

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  7. E il Tabernacolo? Dov'è?

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    1. Ottima domanda. Dove diavolo l'hanno nascosto?

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    2. Per l’ennesima volta: il tabernacolo si trova probabilmente nella cappella eucaristica non fotografata. È inutile che insistete, le norme oggi prevedono quello e, a mio avviso, è una soluzione molto più felice del tabernacolo al centro.

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  8. Tipica chiesa modernista, con il culto all'uomo... ma in che bella e fissa 'poltrona innalzata' risiede!!!

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  9. Ed ecco, anche qui "il taglio" da terra a tetto...! Ormai è da preoccuparsi se in qualche chiesa moderna questo "taglio" è mancante!

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    1. Perché nelle chiese storiche non esistono esempi di vetrate che occupano tutta l’altezza.

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  10. NO COMMENT!. Una cosa è certa che da quest'anno non ho firmato più l'8x1000 per la Chiesa cattolica e, di certo, lo farò anche l'anno prossimo; non solo, ma consiglierò ai parenti e ad amici di non devolvere tale obolo alla CEI, se devono costruire questi scempi freddi e vuote. VERGOGNA!

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    1. Niente maiuscole per favore!
      Oh, non la capiscono.

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  11. E buona sera! a quest'altro 'regalo' Cei! Questo è il nro 244!!!
    Quanti altri orrori ancora non conosciamo? A quanti ci farà arrivare la Redazione?
    A mio parere, credo siano sufficiente perché qualche anima buona possa ragruppare in un libro diviso tra territorio italiano ed estero, una copia a papa Leone XIV, sperando fermi quest'andazzo!
    E propongo, in contrasto agli 'orrori', una bella rubrica dedicata, a cui il nostro papa ha preso il nome, alle Chiese Leonine, le chiese che Leone XIII come vescovo di Perugia ha fatto costruire e ne costruì 54 nella sua diocesi!
    Così constatare lo stato e se/come sono state manomesse.

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  12. Qualcosa di positivo in questa "chiesa"... un certo richiamo alla "porta stretta".

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  13. Foto esterno 3 : meriterebbe una scritta:"Per me si va nella citta' dolente, Per me si va ne l'etterno dolore, Per me si va tra la perduta gente."

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  14. Tutte le chiese del arch. Zermani sono alquanto lugubre, ma l'architetto è cattolico?

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    1. Tutto bianco splendente, ma per lei è lugubre.
      Non è che il problema è nel suo cuore, indurito dalle frequentazioni tradizionaliste?

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  15. Che finezza il sangue finto che cola dall'altare!

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  16. Come chiesa, questo arch. mi fa ricordare un po al Botta...

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    1. Beh, questo architetto lavora proprio nell'Università che ha fonfato Botta.

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  17. Credo che voi le chiese brutte non le abbiate mai viste, se considerate questa una brutta chiesa.. luminosa, ampia, controsoffitto in legno, pulita, immagini decorose.. ma cosa volete che nel 2025 si costrusicano chiese barocche o rococò? Suvvia.

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    1. Certo, a loro piacciono solo le chiese barocche con il marmo finto e le volute di gesso. Quella sì che è classe! Praticamente delle scenografie da teatro.

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  18. Anche LNBQ ne parla oggi con un articolo: Chiese brutte? "Perché è cambiata la funzione della Chiesa"

    La fede che si genera in questi edifici è una fede innervata dagli interessi momentanei.,dalla disaffezione e dalla non appartenenza... incarnano la rinuncia alla conversione, alla dottrina, alla disciplina dell'anima, al Timor di Dio.
    In pratica fanno queste edifici per farci diventate atei! Che bel esempio cari vescovi, che bel esempio!!

    E qui è proprio un architetto a dare le risposte! Siate almeno un po, un pochino lungimiranti nel dare l'incarico!

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  19. Bisogna riconoscere che non tutti gli "orrori" presentati in questa interessante rassegna sono davvero tali. Qualche volta si tratta in effetti di abominevoli mostruosità, ma altre volte un loro senso del sacro riescono a promanarlo.

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  20. Vorrebbero scimmiottare i protestanti, ma li hanno superati! Hanno fatto una chiesa ancora più brutta delle loro sale!!!

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    1. Pensa le messe tridentine che ho visto celebrate in ex negozi! Una poesia.

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