Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).
Oggi la Chiesa cattolica celebra, secondo il calendario romano tradizionale, il mercoledì della settima settimana dopo l’ottava di Pentecoste.
L.V.
30 Luglio 2025, Luna quarta
A Roma i santi Martiri Abdon e Sennen Persiani, i quali, sotto Décio, legati con catene e condotti a Roma, per la fede di Cristo prima furono battuti con flagelli piombati, e poi uccisi colla spada.
Ad Assísi, in Umbria, san Rufíno Martire.
A Tubúrbio Lucernário, nell’Africa, la passione delle sante Vergini Mássima, Donatílla e Secónda, delle quali le prime due, nella persecuzione di Valeriáno e Galliéno, abbeverate con aceto e fiele, quindi tormentate con durissime percosse, e straziate con lo stiramento sull’eculeo, bruciate inoltre sulle graticole e stropicciate lungamente con calce, e poi insieme con Secónda, Vergine di dodici anni, gettate alle fiere, ma lasciate intatte da esse, alla fine furono scannate colla spada.
A Cesaréa, in Cappadócia, santa Giulítta Martire, la quale, reclamando in giudizio i suoi beni, che le erano stati usurpati da un prepotente, ed opponendo egli l’eccezione che come Cristiana non doveva essere udita, fu subito obbligata dal Giudice ad offrire l’incenso agli idoli, per poter esser ascoltata. Il che ella costantemente ricusando, fu gettata nel fuoco, e così rese lo spirito a Dio, ma il suo corpo rimase illeso dalla fiamma. I suoi insigni meriti furono da san Basílio Magno celebrati con illustre encomio.
Ad Auxerre sant’Orso, Vescovo e Confessore.
¶ Ed altrove moltissimi altri santi Martiri e Confessori e sante Vergini.
℟. Deo grátias.

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