Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).
Oggi la Chiesa cattolica celebra, secondo il calendario romano tradizionale, il venerdì della quarta settimana dopo l’ottava di Pentecoste.
L.V.
11 Luglio 2025, Luna decimaquinta
A Roma san Pio primo, Papa e Martire, coronato col martirio nella persecuzione di Marco Aurélio Antoníno.
A Bérgamo san Giovánni Vescovo, ucciso dagli Ariani per aver difeso la fede cattolica.
A Sida, nella Panfília, san Cindéo Prete, il quale, sotto l’Imperatore Diocleziáno e il Preside Stratoníco, dopo molti tormenti, gettato nel fuoco e rimasto illeso, finalmente nell’orazione rese lo spirito.
A Córdova, in Spagna, sant’Abbóndio Prete, che, nella persecuzione degli Arabi, mentre inveiva contro la setta di Maométto, fu coronato col martirio.
A Nicópoli, in Arménia, il natale dei santi Martiri Gennáro e Pelágia, i quali tormentati per quattro giorni coll’eculeo, con uncini e rottami di cocci, compirono il martirio.
Nel territorio di Sens san Sidrónio Martire.
Ad Icónio, nella Licaónia, san Marciáno Martire, il quale, sotto il Preside Perénnio, per mezzo di molti tormenti giunse alla palma.
A Bréscia i santi Martiri Savíno e Cipriáno.
Nel territorio di Poitiers san Sabíno Confessore.
¶ Ed altrove moltissimi altri santi Martiri e Confessori e sante Vergini.
℟. Deo grátias.

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