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lunedì 2 giugno 2025

Orrori architettonici… e dove trovarli #239 a Milano (MI)

Chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo ai Tre Ronchetti dell’arch. Angelo Torricelli (anno 2021).

Dopo aver guardato con raccapriccio i risultati degli investimenti economici anche dell’Arcidiocesi di Milano, ribadiamo la domanda: se lo meritano l’otto per mille?

L.V.

Descrizione del progetto: La condizione di margine tra città e campagna viene esaltata come motivo per interpretare la tensione che caratterizza il rapporto tra lo spazio sacro e l’ambiente circostante.
Il sagrato si divarica dal viale pedonale di bordo del quartiere, ricalcando la giacitura dei tracciati centuriali, sui quali sono orientate le cascine e gli elementi costitutivi del paesaggio.
Questa scelta ordina formalmente l’impianto del progetto secondo tre giaciture: quella più antica del suolo agricolo orienta il sagrato e l’edificio a due piani destinato ad accogliere la casa parrocchiale; l’andamento planimetrico del quartiere residenziale viene invece ripreso dal “coperto”, che segna la soglia d’ingresso dell’edificio e si apre sugli spazi aperti per il gioco e per le attività sportive.
Nell’architettura della chiesa, infine, entra in scena una terza giacitura rappresentata dall’orientamento liturgico est-ovest.
La reciproca posizione degli elementi messi in gioco costruisce un paesaggio di frammenti, in cui gli assi che guidano le linee del disegno si concludono l’uno nell’orizzonte finito di un filare di pioppi e l’altro nell’orizzonte infinito della campagna.
La funzione transizionale del sagrato è affidata alla sua conformazione spaziale e al disegno pavimentale: una direttrice principale scorre lungo l’asse chiesa-battistero, mentre dalle rispettive soglie un tracciato in beola sporge per attrarre il percorso verso l’interno degli edifici. Il sagrato conduce all’ingresso del centro parrocchiale, caratterizzato dalla sobrietà delle linee orizzontali dei volumi e dall’austerità dei materiali di rivestimento, intonaco e pietra arenaria.
Lo spazio del sagrato viene concluso dalla chiesa, che su di esso affaccia con due volumi tra di loro pressoché ortogonali: il corpo dell’ingresso principale e il nartece del battistero.
Il primo, un volume in pietra scavato, su cui si staglia il portone principale, fissa la soglia attraverso la quale si accede all’aula assembleare.
L’asse liturgico è segnato da una navata scandita in tredici campate, che si configurano come camere di luce. Sulla navata principale, orientata in senso est-ovest, converge ortogonalmente una navata secondaria che segna il percorso dall’altare alla cappella feriale e al battistero, torre quadrata sulla quale aggetta il castello di acciaio che sorregge le campane.
L’impianto canonico delle navate ortogonali viene trasgredito dai tre corpi orientati secondo la giacitura del sagrato, che introducono una forte tensione formale nello spazio dell’aula.
L’architettura della chiesa prende così carattere dalla composizione di pezzi autonomi e chiaramente individuati, ancorché definiti da forme elementari e austere alle quali si rende coerente la scelta dei materiali – la pietra di Lessinia sabbiata per il corpo di ingresso principale, la pietra a spacco rosata e la graniglia di cemento per le tre facciate laterali e per il battistero – esibiti e dichiarati nell’assolutezza del loro valore materico.

Descrizione e fotografie tratte dalla pagina torricelliassociati.it.

Fotografie degli esterni:















Fotografie degli interni:






7 commenti:

  1. Oltre che brutte, queste "chiese" sono pure tutte simili e noiose.

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  2. Da questa 'composizione' irregolare di blocchi massicci, non si intuisce che tipo di edificio sia e nemmeno mi vien in mente che tipo di funzionalità si possa dare, di certo è una presa in giro chiamarla chiesa che già in lontananza deve far capire la sua presenza.
    Piuttosto con questo edificio è stata rovinata la campagna.

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  3. Concorso del progetto, anno 2005.
    Inizio lavori, anno 2015.
    Fine lavori 2021.
    Valore € 5.500.000!!!

    Commissionato dal cardinale Tettamanzi?
    E perché i lavori iniziano dopo 10 anni? E sei anni per realizzarlo?

    In queste architetture moderne ci sono spesso lunghi periodo di anni in bianco... cosa sarà che gli accomuna?

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  4. Chiama la mia attenzione l'importanza che si da per l'esterno riguardo la 'pietra'... 'gradini in pietra Serena'.. 'pietra di Lessina rosa'... 'pietra di Lessina bianca'... e poi
    L'Altare per il sacrificio di Nostro Signore, il tavolino di legno!...

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  5. Tipiche aperture sui tetti nelle chiese moderne...
    La Chiesa poterebbe benissimo essere in penombra, è Gesù che illumina le nostra vita. A chi 'gestisce' all'interno il compito di portare il fedele verso di Lui. Non è aprendo tetti, che si 'assicura' al fedele lo sguardo verso il Cielo.

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    1. Ma cosa sta dicendo?!
      E le cattedrali gotiche con le loro amplissime vetrate?
      A volte mi domando se questi provocatori abbiano veramente dei pensieri propri o facciano a chi la spara più grossa inventando amenità di volta in volta.

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  6. E il card. Zuppi si è visto crollare l'8x1000, se si sprecano i nostri soldi così, con questi edifici (e anche di peggio) spacciati per chiesa, ovvio che i fedeli continueranno a non contribuire.

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