Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).
Oggi la Chiesa cattolica celebra, secondo il calendario romano tradizionale, il venerdì della prima settimana dopo l’ottava di Pentecoste.
L.V.
20 Giugno 2025, Luna vigesimaterza
Nell’isola Ponza il natale di san Silvério, Papa e Martire, il quale, non avendo voluto ristabilire Antimo, Vescovo eretico, deposto dal suo predecessore Agápito, fu da Belisário, per istigazione dell’empia Teodóra Augústa, cacciato in esilio, ed ivi morì sfinito per i molti disagi sopportati per la fede cattolica.
A Roma la deposizione di san Nováto, che fu figlio del beato Pudénte Senatore e fratello di san Timóteo Prete, e delle sante Vergini di Cristo Pudenziána e Prasséde, i quali dagli Apostoli furono ammaestrati nella fede. La loro casa, cambiata in chiesa, porta il Titolo del Pastóre.
A Tomi, nel Ponto, i santi Martiri Páolo e Ciríaco.
A Petra, nella Palestína, san Macário Vescovo, il quale, essendo stato dagli Ariani molto maltrattato e confinato nell’Africa, Confessore si riposò in Dio.
A Sivíglia, in Spagna, santa Fiorentína Vergine, sorella dei santi Leándro ed Isidóro Vescovi.
¶ Ed altrove moltissimi altri santi Martiri e Confessori e sante Vergini.
℟. Deo grátias.

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