
Grazie ad Aldo Maria Valli continuiamo l'analisi sul neo eletto Leone XIV.
Luigi C.
9-5-25
Cari amici di Duc in altum, nel campo tradizionalista c’è chi già sta facendo le pulci a papa Leone XIV passando al setaccio perfino le virgole e criticandolo per ogni sfumatura che possa anche lontanamente far supporre un segno di continuità con il pontificato bergogliano.
Con la solita sincerità, devo dire che non condivido questo atteggiamento. L’esordio di Leone XIV mi è piaciuto. Mi è piaciuto il fatto che si sia presentato con mozzetta rossa e stola. Mi è piaciuta la sua emozione. Mi è piaciuto che abbia preparato un testo scritto, segno di rispetto per noi tutti e indicativo del fatto che ha preso subito molto sul serio la sua missione. Mi è piaciuto il nome che ha scelto. Mi è piaciuto il saluto iniziale, in linea con la tradizione cattolica. Mi è piaciuto il continuo riferimento a Gesù. Mi è piaciuta la sua espressione mite. Mi è piaciuta la benedizione solenne. Mi è piaciuta l’omelia tenuta nella santa messa Pro Ecclesia davanti ai cardinali, quando ha parlato di sé stesso come “fedele amministratore” del tesoro della fede.
Qualcuno mi ha scritto: “Ma ha parlato di ponti, come faceva Bergoglio!”. Rispondo: attenzione a non cadere nel fanatismo. Bergoglio, purtroppo, con la sua demagogia , il suo populismo e la sua visione tutta orizzontale ha deteriorato e svilito tante parole e tanti concetti che sono comunque patrimonio della nostra tradizione e non vanno aboliti ma, semmai, recuperati. La parola “ponte” è una di queste, ricordando che il papa stesso è pontifex tra cielo e terra, tra l’uomo e Dio.
Altri mi dicono: “Ha sostenuto la sinodalità, dunque non è dei nostri”. Ma, anche qui, obietto: la sinodalità, intesa come confronto di idee e di sensibilità, di per sé non è una brutta cosa. Brutto è stato l’uso ideologico che ne ha fatto Bergoglio.
Insomma, ci siamo capiti. Lasciamo lavorare papa Leone e preghiamo tanto per lui. Lo seguiremo con attenzione, ma non con sguardo prevenuto, non con il fucile puntato. Non sarebbe cristiano e non sarebbe neppure sensato.
Eleggere Prevost non è stato facile. Ottenere l’ampia maggioranza richiesta in un lasso di tempo così ridotto è stato il risultato di un lavoro notevole nella fase preparatoria da parte di chi, con realismo, ha cercato alternative a ben altre soluzioni che si stavano prospettando. Di questo lavoro bisogna essere grati.
Come ben sapete, dal 2016 sono stato un critico spietato di Bergoglio. Ma perché amo il papa e il papato, non per il gusto di colpire e distruggere. Fare gli ipercritici di professione rende ridicoli oltre che ingiusti.
Quindi, a tutti gli amici tradizionalisti dico: attenti a non cadere nel settarismo.
Sosteniamo Leone nella preghiera.
“Ecce Crucem Domini! Fugite partes adversae! Vicit Leo de tribu Juda, Radix David! Alleluia!”.
Vai Leo! Confermaci nella fede!
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Sottoscrivo tutto, anche le virgole.
RispondiEliminaTutto molto condivisibile e giusto ,non si potrebbe dire meglio.Però dopo 12 anni terribili ,e qualche volta ridicoli, siamo talmente spaventati che ogni parola che ci richiama alla mente quel passato nefasto fa scattare in alcuni una reazione quasi isterica.Ci abitueremo pian pianino ad avere un rapporto sereno e fiducioso col nuovo Papa.Per me è più semplice perchè ho sempre pensato che il papato di Bergoglio fosse un evento straordinario,la tempesta perfetta passata la quale sarebbe tornato il sereno.....
RispondiEliminaConcordo al commento delle ore 17.44
EliminaSottoscrivo le sue parole...ero, e sono tuttora, un po' più pessimista di lei sulla tempesta perfetta e il pontificato di Bergoglio come un evento "straordinario". Un organismo sano non permetterebbe che succeda quello che è successo negli ultimi 12 anni...speriamo che le cose migliorino e non ci sia in futuro un Francesco II...o meglio, 2.0
EliminaIlluso... Il peggio deve ancora venire. Con Dio non si scherza. Le conseguenze di tante nefandezze non le abbiamo mica scontate...anzi, manco le abbiamo ritrattate come Chiesa. Non ancora perlomeno...Senza mea culpa, niente perdono. E senza perdono giunge la Giustizia. I Niniviti furono ben più intelligenti di noi...
EliminaMa cosa sta dicendo l’anonimo delle 18.55?
EliminaSta dicendo che non si può intronizzare la Verità se non si condanna la menzogna. Sta dicendo che senza conversione non c'è il perdono di Dio. Cosa ci trovi di tanto strano? Non sei cattolico?
EliminaIo ho dubbi semmai sulla tua di cattolicità.
EliminaIo vorrei sapere cosa ci sia stato di tanto terribile in un papa che per 12 anni ha banalmente portato la chiesa nel mondo attuale, cosa che avevano comunque fatto anche i 2 papi precedenti, ognuno col suo stile personale certo. Anzi è da Giovanni XXIII che per fortuna il papato si pone il problema di parlare al mondo e nella lingua del mondo che mi spiace per voi non è il latino. Poi che le celebrazioni possano anche essere in latino per me va benissimo ma non vedo proprio questa necessità di tornare a 200 anni fa. La chiesa fin dall’inizio si è sempre evoluta e non tornerà mai indietro.
RispondiEliminaGiovanni Paolo II, nella sua Messa Pontificale ha detto: "Vi imploro, spalancate le porte a Cristo... Permettete a Cristo di parlare all'uomo... solo Lui, ha parole di vita eterna". E le sue azioni, sono state conseguenti. Ha sbagliato qualcosa? Sicuramente, siamo uomini, ma Lui, siamo sicuri che seguiva Cristo (e Sua e nostra Madre) "La madre del mio Maestro". Papa Francesco, invece ha detto sin dall'Inizio: "Spalancate le porte agli immigrati". Ora io non sono un teologo, ma direi che una certa differenza c'è. E non si banalizzi dicendo: "Cristo è nei poveri!", ecc. I migranti è meglio aiutarli a casa loro, costruendo strade, ospedali, scuole, acquedotti, ecc. Preferisco il Cristocentrismo all'Immigratocentrismo.
EliminaLei non faccia una questione politica di una questione religiosa.
EliminaCristo è ANCHE nel fratello immigrato, oltre che sull’altare della messa (che speriamo sia in latino.)
Si vada a leggere la Dottrina sociale della Chiesa, impari l’esempio di Pio XII.
EliminaPer grazia di Dio la SRC non è di sinistra, ma la stessa Grazia la rende avulsa dalle illazioni di destra.
Soprattutto leghiste, di chi sbandiera il Vangelo e il Rosario senza viverli, solo per il voto degli sciocchi come voi.
Chissà cosa pensa Cristo dell’accoglienza degli immigrati. CoLui che disse “ogni volta che avete fatto questo a uno dei miei fratelli più piccoli lo avete fatto a me”. Siete talmente fissati con le vostre tradizioni inventate che avete dimenticato di essere Cristiani.
EliminaE voi non giudicate con superficialità. Non voto Lega, non Voto centro destra. Ed erano GPII e Benedetto XVI, a sostenere nel loro Magistero, che prima del diritto ad immigrare, viene il diritto a non immigrare! Quindi, ribadisco: vanno prima aiutati a casa loro a non immigrare. Se poi il concetto coincide con vecchi slogan leghisti, mi spiace. Ma è la cosa giusta e corretta da fare. Poi, dopo, se non si riescono ad aiutare a casa loro, e sono costretti a immigrare li si aiuta. La cosa, è stata confermata da diversi vescovi africani, e personalmente, mi è stata confermata da alcuni missionari, che loro, vorrebbero prima essere aiutati a casa loro. Poi, dopo, se non si può, li si accoglie. Ma dopo aver fatto il possibile e oltre, per non farli partire. Invece Francesco, diceva: accogliamoli subito senza fare nulla per evitare questo. La commistione tra fede e politica, l'ha creata Francesco, non io.
EliminaA me sembra buon senso: se ho sbagliato strada torno indietro...così come se la strada è giusta continuo a percorrerla.
EliminaConcordo su tutto. Non dobbiamo essere prevenuti. Anche la sinodalita', se correttamente intesa e gestita (quindi all'opposto di Bergoglio) può andare. Perfino il Concilio Vaticano II, se interpretato nel segno della continuità, diventa tollerabile. Preghiamo per il Papa e la Chiesa
RispondiElimina"La chiesa (minuscolo, sic!) si è sempre evoluta.......e non tornerà mai indietro", scrive un sig. Anonimo.
RispondiEliminaEccome se dovrà tornare indietro, se vorrà avere un futuro! La Chiesa Cattolica (maiuscolo, per favore) gioca la sua partita con il mondo e deve tornare ad essere orgogliosa della sua unicità, rispettosa dei suoi dogmi e della sua Dottrina, sempre aderente alla inesausta Tradizione e consapevole della sua missione. La Chiesa Cattolica, corpo mistico di Cristo, è nel mondo ma non è del mondo.
Il compito della Chiesa è salvare anime (cit. Card. Sarah che è un tradizionalista quindi vi piace), bene ditemi come può salvare anime se non le raggiunge?
EliminaIl Graffiante si deve essere graffiato da solo.
EliminaMai niente nella storia è tornato indietro. Ci avevano provato con la Restaurazione e poco dopo andò tutto a catafascio un’altra volta.
Persone come lui vivono completamente avulse dal mondo. Si costruiscono il loro universo con delle leggi proprie.
Tornando indietro si trova Pietro e i santi martiri primi testimoni. Cristo, storicamente parlando, sta indietro nel tempo.
Elimina"Perciò, anche per noi, è essenziale ripetere: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente» (Mt 16,16).
RispondiEliminaÈ essenziale farlo prima di tutto nel nostro rapporto personale con Lui, nell’impegno di un quotidiano cammino di conversione. Ma poi anche, come Chiesa, vivendo insieme la nostra appartenenza al Signore e portandone a tutti la Buona Notizia (cfr Conc. Vat. II, Cost. Dogm. Lumen gentium, 1)." - Non servono commenti -
Valli ha girato la vela e passato la boa?
RispondiEliminaAspettiamo la prossima giravolta.
Condivido pienamente il sentir di Aldo Maria Valli, e faccio mie le sue stesse parole.
RispondiEliminaMR
Anonimo 09:50
RispondiEliminaCorreva l'anno 2005 quando il Cardinale Ratzinger parlò dello stato della Chiesa che "faceva acqua da tutte le parti", e poi come capo della Chiesa Papa Benedetto XVI, magari privo di forte carattere, ma con la sua dolcezza e pazienza La guidò in modo da restaurarLa. Poi c'è tutto un periodo strano della Chiesa che rimane fra parentesi...Chi poi segue al comando non prende però la stessa barca e , non ha né la pazienza, ne la mitezza e nemmeno equilibrate capacità per continuare a riparare e guidare, ma ne prende una 'personale' tutta nuova e fa salire un po di gente. Tanto è nuova che, da questa nuova barca i cattolici (i fedeli della vecchia barca) venivano offesi e silenziati, e la barca più che navigare serenamente, era un caos e sembrava un continuo carnevale.
In questi pochi giorni con il nuovo Papa eletto, attraverso le parole di Leone XIV, si percepisce che è su quella vecchia barca, che è quella da condurre, è cosciente della situazione e stato, ma sopratutto, sopratutto segnala il centro di questa barca, la presenza di 'GESÙ CRISTO' che è sulla barca di Pietro. E la sua visione di guida non è un capovolgere o personalizzare, ma riprendere il timone come sucessore di Pietro. Che le sue parole di custodia della Chiesa siano manifestate nelle sue azioni.
Per questo si prega, che così sia, e se si è cattolico, si gioisce che la barca che guiderà è quella di Cristo.
Mi dica lei, in realtà, chi è veramente il timoniere che ha girato la vela, passato la boa e fatto giravolta?
MR
Speriamo bene e preghiamo per Papa Leone perche possa unire la Chiesa, perche si possono superare divisioni inutili. Spero tanto che finisca presto questo apartheid verso i cattolici tardizionalisti, che la sinodalita' sia incusiva anche verso di loro, che si possa cogliere anche li il soffio dello Spirito con tante vocazioni e chiese piene di giovani. Spero per una dottrina sana e chiara; tanta misericordia per il peccatore, ma in piena verita'.
RispondiEliminaTelegrafico, senza "graffiare" nessuno: la Chiesa trascende la storia.
RispondiElimina"Eleggere Prevost non è stato facile". Oh, caro Valli, sembra invece il contrario. È stato eletto in un battibaleno. Una elezione al 4 colpo, per non dire al primo, che sennò avremmo mangiato la foglia...
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