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mercoledì 21 maggio 2025

Valli. "Caro Leone XIV, mi hai dato la prima delusione" - #papaleonexiv

Continuiamo le analisi sul nuovo pontificato di Leone XIV.
QUI MiL sul discorso del Papa.
Corrispondenza Romana – Roberto de Mattei: Pace nel mondo e unità nella Chiesa: “…Se papa Leone XIV vuole ricostituire l’unità interna della Chiesa, non c’è altra strada se non abrogare, correggere o ignorare l’Esortazione Amoris Laetitia del 19 marzo 2016, il documento sulla Fratellanza umana di Abu Dhabi del 4 febbraio 2019, la lettera Traditionis custodes del 16 luglio 2021, la Dichiarazione Fiducia supplicans del 18 dicembre 2023, che tante divisioni hanno creato tra i cattolici, affrontando tutte le persecuzioni che ciò comporterà: un martirio certamente morale, se non cruento. Ma non ha egli stesso evocato l’esempio di sant’Ignazio di Antiochia? «Egli, condotto in catene verso questa città, luogo del suo imminente sacrificio, scriveva ai cristiani che vi si trovavano: “Allora sarò veramente discepolo di Gesù Cristo, quando il mondo non vedrà il mio corpo” (Lettera ai Romani, IV, 1). Si riferiva all’essere divorato dalle belve nel circo – e così avvenne –, ma le sue parole richiamano in senso più generale un impegno irrinunciabile per chiunque nella Chiesa eserciti un ministero di autorità: sparire perché rimanga Cristo, farsi piccolo perché Lui sia conosciuto e glorificato (cfr Gv 3,30), spendersi fino in fondo perché a nessuno manchi l’opportunità di conoscerlo e amarlo. Dio mi dia questa grazia, oggi e sempre, con l’aiuto della tenerissima intercessione di Maria Madre della Chiesa». La nostra preghiera non è diversa: che il Santo Padre Leone XIV riceva questa grazia e che, con l’aiuto della Madonna, vi corrisponda eroicamente” .
Luigi C.


Cari amici di “Duc in altum”, non lo nascondo: il discorso che Leone XIV ha rivolto ai rappresentanti di altre chiese e comunità ecclesiali e di altre religioni [qui] mi ha deluso e rattristato.
Speravo in un cambio di rotta rispetto alle famigerate parole d’ordine bergogliane su fratellanza universale, ecumenismo e sinodalità, invece il papa ha confermato tutto, e lo ha fatto citando alla lettera i documenti di Bergoglio, compresa la sciagurata dichiarazione di Abu Dhabi.

Ecco alcuni passaggi.

«Uno dei punti forti del pontificato di Papa Francesco è stato quello della fraternità universale. Su questo lo Spirito Santo lo ha davvero “spinto” a far avanzare a grandi passi le aperture e le iniziative già intraprese dai Pontefici precedenti, soprattutto a partire da San Giovanni XXIII. Il Papa della Fratelli tutti ha promosso sia il cammino ecumenico sia il dialogo interreligioso, e lo ha fatto soprattutto coltivando le relazioni interpersonali, in modo tale che, senza nulla togliere ai legami ecclesiali, fosse sempre valorizzato il tratto umano dell’incontro. Dio ci aiuti a fare tesoro della sua testimonianza!».

«Consapevole, inoltre, che sinodalità ed ecumenismo sono strettamente collegati, desidero assicurare la mia intenzione di proseguire l’impegno di Papa Francesco nella promozione del carattere sinodale della Chiesa cattolica e nello sviluppo di forme nuove e concrete per una sempre più intensa sinodalità in campo ecumenico».

«Voi siete stati testimoni dei notevoli sforzi compiuti da Papa Francesco in favore del dialogo interreligioso. Attraverso le sue parole e le sue azioni, ha aperto nuove prospettive di incontro, per promuovere “la cultura del dialogo come via; la collaborazione comune come condotta; la conoscenza reciproca come metodo e criterio” (Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, Abu Dhabi, 4 febbraio 2019)».

Vi risparmio i saluti a ebrei e musulmani, con relativi richiami di prammatica al dialogo.

Vero è che Leone XIV non ha citato il passaggio più infausto del documento di Abu Dhabi, ovvero quello in cui Francesco diceva che tutte le religioni sono vie che portano a Dio, ma è inutile negare l’evidenza: siamo in piena linea Bergoglio.

Questa volta Leone XIV, come dicono i giovani, ha toppato alla grande. E mi spiace davvero tanto.