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lunedì 26 maggio 2025

Sinodo tedesco, quattro vescovi dicono addio. Cosa farà Leone XIV? #papaleonexiv

Grazie a Il Timone per questa notizia.
The Pillar – Luke Coppen: Quattro vescovi tedeschi decidono di non  far parte del comitato sinodale: “…L'assenza dei quattro vescovi rischia di compromettere gli sforzi volti a presentare il futuro organismo come pienamente rappresentativo della Chiesa cattolica in Germania. (...) I quattro vescovi sono considerati appartenenti a una minoranza conservatrice che si oppone alle risoluzioni del cammino sinodale che chiede cambiamenti significativi nell'insegnamento e nella pratica cattolica. L'iniziativa, lanciata sullo sfondo di una crisi di abusi, ha prodotto 150 pagine di risoluzioni, chiedendo l'ordinazione delle donne diacono, una revisione del celibato sacerdotale, la predicazione dei laici durante le messe, un ruolo più importante dei laici nella selezione dei vescovi e una revisione del Catechismo della Chiesa cattolica sull'omosessualità.(…) Una delle risoluzioni più controverse, approvata nel settembre 2022, chiede l'istituzione di un “organo consultivo e decisionale” permanente, composto da vescovi e laici selezionati con cura, noto come consiglio sinodale.(...) Ma nel gennaio 2023, il Vaticano ha comunicato ai vescovi tedeschi che né loro né i partecipanti al cammino sinodale avevano l'autorità per istituire tale organo. (...) I (4) vescovi hanno anche ricordato la costante opposizione di Roma alla creazione di un organo sinodale permanente con poteri di governo sulla Chiesa cattolica in Germania. Hanno scritto che l'obiezione fondamentale del Vaticano rimaneva, anche se Roma tollerava la partecipazione dei vescovi al comitato sinodale dopo i colloqui del marzo 2024 con alti funzionari della Curia. (...) Secondo quanto riferito, i quattro vescovi hanno affermato nella loro lettera del 19 maggio che avrebbero “continuato a fare tutto il possibile per promuovere la sinodalità romana nelle nostre diocesi”. (...) La morte di Papa Francesco e l'elezione di un nuovo papa hanno creato ulteriore incertezza sul nuovo organo sinodale nazionale. Papa Leone XIV ha partecipato ai colloqui con i vescovi tedeschi nel suo precedente ruolo di prefetto del Dicastero per i Vescovi del Vaticano…”.
Luigi C.

24 Maggio 2025, Giuliano Guzzo

Una frattura stavolta c’è ed è anche piuttosto clamorosa. Sì, perché ben quattro vescovi – e, tra questi, un cardinale – hanno annunciato la loro decisione di sfilarsi dal Sinodo tedesco. Si tratta del cardinale Rainer Maria Woelki di Colonia, di mons. Gregor Maria Hanke vescovo di Eichstätt, di mons. Stefan Oster vescovo di Passau e infine di mons. Rudolf Voderholzer, vescovo Ratisbona. I quattro hanno formalizzato la loro scelta in una lettera inviata il 19 maggio a mons. Georg Bätzing, presidente della Conferenza episcopale tedesca, e a Irme Stetter-Karp, Presidente di Comitato Centrale dei Cattolici Tedeschi.
In questa lettera, i quattro vescovi esprimono una vibrante critica al Comitato sinodale, apostrofandolo come «un organismo che non può rivendicare alcuna autorità canonica» che «decide che tutti i vescovi diocesani in Germania, noi compresi, debbano essere membri di un futuro organo». Il comitato sinodale – continuano questi vescovi – si basa su una risoluzione dell’Assemblea sinodale del Cammino sinodale, «che di per sé non ha valore giuridico vincolante». Per questo, i quattro sottolineano – con quella che è una stroncatura a dir poco pesante – di non considerarsi «né membri né sostenitori del comitato sinodale» e di non esserlo nemmeno de iure.

Di qui la richiesta, sempre contenuta nella lettera, del formale chiarimento che sono 23 (e non più 27) i vescovi diocesani effettivamente membri del Comitato sinodale. Questa opposizione, da parte dei quattro vescovi, non è da considerarsi in alcun modo pretestuosa né, per così dire, gratuitamente polemica. Al contrario, essa si basa su una serie di preoccupazioni teologiche e pastorali. In particolare, ad essere criticato frontalmente è il processo decisionale del Cammino sinodale, descritto senza mezzi termini alla stregua di un «processo parlamentare di pura acquisizione di maggioranze» anziché un autentico discernimento spirituale, quale in teoria dovrebbe – o per meglio dire avrebbe dovuto – essere.

Da parte sua, uno dei vescovi che hanno deciso di salutare il Comitato sinodale – mons. Oster – ha ulteriormente evidenziato le profonde divisioni all’interno dell’episcopato tedesco, definendole un «disastro per i fedeli», sottolineando la mancanza di consenso su questioni fondamentali di antropologia e ecclesiologia, avvertendo che tale polarizzazione potrebbe avere conseguenze catastrofiche per la Chiesa in Germania. Staremo ora a vedere che ripercussioni avrà tutto questo, anche se è indubitabile come la decisione dei quattro vescovi rappresenti un punto di svolta nel dibattito sulla sinodalità nell’episcopato tedesco. Soprattutto, allargando il discorso, sarà da vedere come Roma continuerà d’ora in poi a gestire la partita sinodale tedesca, che aveva spazientito perfino Papa Francesco.

Memorabile, a questo riguardo, resta quell’«è cattolica?» scandito a chiare lettere dal pontefice argentino dopo uno degli appuntamenti del viaggio in Lussemburgo e Belgio, allorquando il vescovo ausiliare di Treviri, monsignor Jörg Michael Peters, gli aveva portato i saluti della Conferenza episcopale tedesca. Ma c’è pure da dire che l’allora cardinale Robert Francis Prevost fu firmatario, nel 2024, insieme al cardinale Parolin, di una lettera ai vescovi tedeschi proprio per chiedere fermare il progetto di un Comitato sinodale. Un precedente che, da un lato, lascia abbastanza intuire quale possa essere il pensiero di Papa Leone XIV al riguardo e, dall’altro, rafforza il gesto dei quattro vescovi teutonici che hanno scelto di togliere il disturbo 

(Foto: screenshot, EWTNBistum EichstättFirm-App -YouTube – Imagoeconomica).

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