Vi proponiamo il serio ed autorevole ritratto di Papa Leone XIV pubblicato sul sito The College of Cardinals Report, curato dai giornalisti vaticanisti Edward Pentin e Diane Montagna.
Per conoscere la sua storia, le sue posizioni ed il suo servizio alla Chiesa.
L.V.
Prefetto del Dicastero per i Vescovi
In Illo Uno Unum
In Colui che è Uno, siamo uno
Dati chiave [riferiti fino al momento precedente all’elezione: N.d.R.]
Data di Nascita: 14 Settembre 1955 (69 anni)
Luogo di Nascita: Chicago, Illinois, USA
Nazione: Stati Uniti d’America
Concistoro: 30 Settembre 2023
da Francesco
Status Votante: Elettore
Incarico: Curiale
Tipo: Cardinale Vescovo
Chiesa Titolare: Albano
Sintesi
Il Cardinale Robert Francis Prevost, già prefetto dell’influente Dicastero per i Vescovi, e con vedute affini a quelle di Papa Francesco, è un prelato nato a Chicago, che ha trascorso molti anni come missionario in Perù prima di essere eletto alla guida degli Agostiniani per due mandati consecutivi.
Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, Illinois, Prevost è entrato nel noviziato dell’Ordine di Sant’Agostino (OSA) nel 1977 e ha pronunciato i voti solenni nel 1981.
Ha conseguito una laurea in Scienze matematiche presso la Villanova University nel 1977, un Master of Divinity presso la Catholic Theological Union di Chicago, la licenza e il dottorato in diritto canonico presso il Pontificio Ateneo di San Tommaso d’Aquino a Roma. La sua tesi di dottorato ha trattato “Il ruolo del priore locale nell’Ordine di Sant’Agostino”.
La sua carriera ecclesiastica è stata contraddistinta da incarichi significativi e realizzazioni di rilievo. Dopo la sua ordinazione sacerdotale nel 1982, Prevost si è unito alla missione agostiniana in Perù nel 1985, prestando servizio come cancelliere della Prelatura Territoriale di Chulucanas dal 1985 al 1986.
Ha trascorso l’anno 1987-1988 negli Stati Uniti come responsabile per le vocazioni e direttore delle missioni per la Provincia Agostiniana di Chicago, prima di fare ritorno in Perù, dove per i successivi dieci anni è stato responsabile del seminario agostiniano di Trujillo e docente di diritto canonico nel seminario diocesano, in cui ha ricoperto anche l’incarico di prefetto degli studi. Ha svolto inoltre numerosi altri incarichi, tra cui parroco, funzionario diocesano, direttore della formazione, docente di seminario e vicario giudiziale.
Nel 1999 è tornato a Chicago e è stato eletto priore provinciale della provincia “Mother of Good Counsel” nell’arcidiocesi. Due anni e mezzo dopo è stato eletto priore generale degli Agostiniani, incarico ricoperto per due mandati fino al 2013.
Nel 2014 è tornato in Perù, quando Papa Francesco lo ha nominato amministratore apostolico della diocesi di Chiclayo, di cui è divenuto vescovo nel 2015. Durante il suo episcopato, ha servito anche come vicepresidente e membro del consiglio permanente della Conferenza Episcopale Peruviana dal 2018 al 2023.
In quel periodo, i vescovi del Perù hanno avuto un ruolo importante nel garantire la stabilità istituzionale durante le successive crisi politiche che hanno portato alla caduta di più presidenti.
Nel 2020 e nel 2021, Prevost è stato amministratore apostolico di Callao, in Perù.
Papa Francesco lo ha nominato prefetto del Dicastero per i Vescovi nel gennaio 2023, un incarico di grande rilievo, responsabile della selezione dei vescovi, che ha ricoperto fino alla morte di Papa Francesco, il 21 aprile 2025. Il 30 settembre 2023, Papa Francesco ha elevato Prevost alla dignità cardinalizia.
Nei suoi primi mesi da prefetto, l’allora arcivescovo Prevost ha mantenuto la sua consueta discrezione con i media, venendo apprezzato per la sua capacità di ascolto e per la padronanza delle questioni trattate. Aleteia riportò che un vescovo francese, incontrandolo due mesi dopo la sua nomina, lodò le sue “domande ponderate” e la sua capacità di sintesi, sottolineando che quel primo incontro gli aveva lasciato una “buona impressione”.
Su temi chiave, il Cardinale Prevost parla poco, ma alcune sue posizioni sono note. Sarebbe molto vicino alla visione di Papa Francesco riguardo all’ambiente, all’attenzione verso i poveri e i migranti, e all’incontro con le persone là dove si trovano. L’anno scorso ha dichiarato: “Il vescovo non dovrebbe essere un piccolo principe seduto nel suo regno”.
Ha sostenuto la modifica della prassi pastorale voluta da Papa Francesco per permettere ai cattolici divorziati e risposati civilmente di ricevere la Santa Comunione. Prevost appare lievemente meno favorevole rispetto a Francesco nel cercare il favore della lobby LGBTQ, ma ha mostrato un moderato sostegno a Fiducia Supplicans.¹
Prevost è stato coinvolto in due controversie relative ad abusi sessuali del clero, sebbene sia stato fermamente difeso in entrambi i casi.² I sostenitori del Cardinale sottolineano la sua innocenza e affermano che i casi sono stati riportati in modo inesatto e ingiusto dai media.
Il primo caso riguardava la gestione di un abuso sessuale durante il suo mandato come provinciale della Provincia Agostiniana di Chicago (1999–2001), quando un sacerdote condannato per abusi su minori fu ospitato in un priorato agostiniano vicino a una scuola elementare, continuando a svolgere il ministero sacerdotale fino alla sua successiva rimozione e riduzione allo stato laicale, nel 2012. Tuttavia, si afferma che Prevost non abbia mai autorizzato quella situazione; il sacerdote non era agostiniano e l’episodio è avvenuto prima della Dallas Charter.³
Più recentemente, sono emersi interrogativi riguardo alla conoscenza e gestione da parte di Prevost di accuse di abuso nella sua ex diocesi di Chiclayo. Nell’aprile 2022, durante il suo episcopato, due sacerdoti sono stati accusati di aver molestato tre bambine. Il caso ha suscitato frustrazione tra i fedeli locali per la lentezza delle indagini e l’assenza di una risoluzione chiara.
Alcuni accusatori hanno sostenuto che Prevost non indagò adeguatamente e coprì i sacerdoti accusati, ma la diocesi ha smentito con fermezza, affermando che invece seguì le procedure corrette. È stato dichiarato che Prevost ricevette personalmente le vittime, avviò un’indagine canonica preliminare e incoraggiò le vittime a rivolgersi alle autorità civili. Nel luglio 2022, Prevost inviò i risultati dell’indagine al Dicastero per la Dottrina della Fede (DDF), per la revisione. I suoi sostenitori sottolineano che dispone di documenti del DDF e della Nunziatura Apostolica in Perù comprovanti non solo la sua attenzione verso le presunte vittime, ma anche il pieno rispetto delle procedure previste dal diritto canonico.⁴
Tuttavia, nel maggio 2025 sono emerse accuse secondo cui la diocesi avrebbe pagato 150.000 dollari alle tre ragazze per metterle a tacere. Descritte come “critiche pubbliche di lunga data di Prevost”, le ragazze avrebbero attribuito a Prevost la responsabilità di aver coperto gli abusi sessuali subiti da parte del sacerdote.
Le accuse, riportate da InfoVaticana, descrivevano lo scandalo peruviano — oggetto di un servizio andato in onda sulla televisione nazionale, che includeva un’intervista con le ragazze lo scorso autunno — come “il sassolino nella scarpa del Cardinale Prevost”.
In vista del Conclave del 2025, il Cardinale Prevost è stato promosso come possibile candidato di compromesso qualora i principali non riuscissero a ottenere i voti necessari. Il suo lungo servizio missionario in Perù ha contribuito a farlo percepire come un candidato più universale che statunitense, attenuando così i problemi legati alla scelta di un papa proveniente da una superpotenza. Tuttavia, può essere considerato troppo giovane e da troppo poco tempo Cardinale per essere seriamente papabile, con concrete possibilità di elezione.
Il Cardinale Prevost è membro di sette dicasteri vaticani, nonché della Commissione per il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, segno della fiducia che Papa Francesco riponeva in lui e della stima per le sue capacità amministrative.
Le Sue Posizioni
- Ordinazione diaconale femminile: contro
Durante il Sinodo sulla sinodalità nell’ottobre 2023, Prevost ha affermato che “clericalizzare le donne” – cioè ordinarle a ruoli clericali – non risolverebbe i problemi della Chiesa e potrebbe persino crearne di nuovi.
- Benedizione delle coppie dello stesso sesso: ambigua
Sebbene abbia espresso riserve riguardo alla “simpatia per credenze e pratiche che contraddicono il Vangelo”, Prevost ha mostrato meno chiarezza su Fiducia supplicans, sottolineando la necessità che le conferenze episcopali nazionali abbiano autorità dottrinale per interpretare e applicare tali direttive nei rispettivi contesti locali, tenuto conto delle differenze culturali. Non ha dunque né pienamente approvato né respinto il documento.
- Rendere opzionale il celibato sacerdotale: non nota
Non ci sono certezze che il cardinale abbia affrontato questo tema
- Restrizioni al Vetus Ordo (Messa antica): non nota
Non ci sono certezze che il cardinale abbia affrontato questo tema
- Accordi segreti Santa Sede-Cina: non nota
Non ci sono certezze che il cardinale abbia affrontato questo tema
- Promuovere una Chiesa “sinodale”: a favore
Il Cardinale Prevost è un convinto sostenitore della sinodalità. È stato descritto come un “fautore esplicito” dell’enfasi posta da Papa Francesco nel rendere le strutture della Chiesa più inclusive e partecipative, vedendo nella sinodalità uno strumento per affrontare la polarizzazione all’interno della Chiesa. Collega la sinodalità alla necessità di consultazione e al coinvolgimento dei laici.
- Attenzione al cambiamento climatico: a favore
Il Cardinale Prevost si esprime con forza sulla necessità di un’azione urgente contro il cambiamento climatico. Ha recentemente sottolineato che la Chiesa deve passare “dalle parole ai fatti”, mettendo in guardia contro le conseguenze “dannose” dello sviluppo tecnologico incontrollato e sostenendo la necessità di un rapporto reciproco e non tirannico con l’ambiente. Le sue posizioni sono strettamente allineate con le priorità ambientali di Papa Francesco.
- Rivalutazione dell’Humanae Vitae: non nota
Non ci sono certezze che il cardinale abbia affrontato questo tema
- Comunione ai divorziati “risposati”: non nota
Non ci sono certezze che il cardinale abbia affrontato questo tema
- “Cammino sinodale” tedesco: non nota
Non ci sono certezze che il cardinale abbia affrontato questo tema
Servizio alla Chiesa [riferito fino al momento precedente all’elezione: N.d.R.]
- Ordinazione Sacerdotale: 19 giugno 1982
- Ordinazione Episcopale: 12 dicembre 2014
- Creato Cardinale: 30 settembre 2023
Studi
- 1977: Laurea in Matematica presso l’Università di Villanova.
- 1982: Master of Divinity presso la Catholic Theological Union di Chicago
- 1984: Licenza in Diritto Canonico presso la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino (Angelicum) a Roma.
- 1987: Dottorato in Diritto Canonico presso la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino (Angelicum) a Roma.
Incarichi
- 1985-1986: Lavoro missionario a Chulucanas, Perù
- 1988-1998: Vari ruoli a Trujillo, Perù, tra cui priore della comunità, direttore della formazione e professore.
- 1999-2001: Provinciale della Provincia Agostiniana di Chicago
- 2001-2013: Priore Generale dell’Ordine di Sant’Agostino (due mandati)
- 2014-2015: Amministratore Apostolico della Diocesi di Chiclayo, Perù
- 2015-2023: Vescovo di Chiclayo, Perù
- 2023-oggi: Prefetto del Dicastero per i Vescovi
- 2023-presente: Presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina
Incarichi Curiali
- Dicastero per il Clero
- Dicastero per l’Evangelizzazione
- Dicastero per la Dottrina della Fede
- Dicastero per le Chiese Orientali
- Dicastero per gli Istituti di vita consacrata
- Dicastero per la Cultura e l’Educazione
- Dicastero per i Testi legislativi
- Commissione per il Governo (Governatorato) dello Stato della Città del Vaticano
¹ In un discorso del 2012, ha espresso preoccupazione per il fatto che la cultura occidentale promuova “simpatia per credenze e pratiche che contraddicono il Vangelo”, facendo riferimento specifico allo “stile di vita omosessuale” e alle “famiglie alternative composte da partner dello stesso sesso e dai loro figli adottivi”. Tuttavia, riguardo al documento vaticano del 2023 Fiducia Supplicans, che consente benedizioni non liturgiche per coppie in situazioni irregolari (incluse le coppie dello stesso sesso), Prevost ha sottolineato la necessità che le conferenze episcopali nazionali abbiano autorità dottrinale per interpretare e applicare tali direttive nei rispettivi contesti locali, data la varietà culturale.
² I casi hanno attirato notevole attenzione poiché, in qualità di prefetto del Dicastero per i Vescovi, Prevost è responsabile dell’applicazione delle norme previste dal motu proprio Vos estis lux mundi di Papa Francesco. Il decreto papale prevede la possibilità delle dimissioni di quei vescovi ritenuti colpevoli di negligenza, insabbiamento o cattiva gestione di casi di abuso da parte di sacerdoti sotto la loro giurisdizione.
³ Fu il priore locale, e non il priore provinciale, ad accettare la richiesta dell’arcidiocesi di Chicago di ospitare un sacerdote accusato, ma non ancora processato o condannato. Il priore locale era un consulente professionista, con esperienza nel campo della tutela. L’accesso alla scuola non era così diretto come suggerito dagli articoli. Non si verificò alcun episodio di abuso mentre il sacerdote risiedeva presso la casa agostiniana. Fonti riferiscono che il giornalista del Chicago Sun Times che ha trattato il caso è noto per andare alla ricerca di motivi per criticare le autorità ecclesiastiche (diocesane e religiose) e, secondo molti, non è considerato né equilibrato né obiettivo.
⁴ Le accuse sarebbero anche parte di un tentativo deliberato da parte di un ex agostiniano (in seguito dimesso dallo stato clericale) di attaccare e diffamare Prevost per motivi non legati ai casi di abuso. Nella Conferenza Episcopale Peruviana, Prevost ebbe un ruolo determinante nella redazione e pubblicazione delle Linee guida per i vescovi e i superiori religiosi per la corretta gestione delle accuse di abuso da parte di chierici (Líneas guía). Fu il primo presidente della Commissione Episcopale per la Protezione dei Minori e degli Adulti Vulnerabili in Perù, e ne fu membro fino alla sua nomina come prefetto del Dicastero per i Vescovi da parte di Papa Francesco. Prevost organizzò anche un incontro tra la presidenza della Conferenza Episcopale Peruviana e le vittime del gruppo Sodalitium di Vita Cristiana, accompagnando numerose vittime di abusi nell’ambito del lavoro della Commissione.
Non sappiamo niente, ma ha parlato più di Gesù e Maria lui in 5 minuti che Bergoglio in tutto il pontificato.
RispondiEliminaChe esagerazione! Francesco non c'è più ma l'astio nei suoi confronti non muore. E questo la dice lunga...
EliminaCome direbbe qualcuno: "è fattuale"
EliminaAnonimo delle 19,51, chi semina vento raccoglie tempesta.Più vento si è seminato e più tempesta si raccoglierà....Quello che è stato fatto in questi anni è stato troppo ....
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