Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).
Oggi la Chiesa cattolica, secondo il calendario romano tradizionale, celebra la seconda domenica di Passione o delle Palme.
L.V.
13 Aprile 2025, Luna decimaquarta
Domenica delle Palme, quando nostro Signore Gesù Cristo, secondo la profezia di Zaccaria, sedendo sopra il puledro di un’asina, entrò in Gerusalemme, e la turba gli andò incontro con rami di palme.
A Sivíglia, in Spagna, sant’Ermenegíldo Martire, figlio di Leovigíldo, Re Ariano dei Visigóti. Chiuso in carcere per la confessione della fede cattolica, e non avendo voluto ricevere nella solennità Pasquale la comunione da un Vescovo Ariano, per comando del perfido padre fu colpito con una scure, ed entrò Re e Martire al possesso del regno celeste invece di quello terreno.
A Roma, nella persecuzione di Marco Antoníno Vero e Lúcio Aurélio Cómmodo, la passione di san Giustíno, Filosofo e Martire, il quale, avendo presentato ai predetti Imperatori la sua seconda Apologia, nella quale sostiene e difende valorosamente con forti argomentazioni la nostra fede, accusato di esser Cristiano per le insidie del cinico Crescénte, di cui aveva ripreso la vita e i nefandi costumi, in premio della sua invitta confessione ricevette il dono del martirio. La sua festa si celebra nel giorno seguente.
A Pérgamo, in Asia, nella stessa persecuzione, il natale dei santi Martiri Carpo Vescovo di Tiatíra, Pápilo Diacono, Agatónica sorella del medesimo Pápilo, ottima donna, e Agatodóro, loro servo, e molti altri. Tutti costoro, dopo vari tormenti, per la confessione della fede furono coronati col martirio.
A Doróstoro, nella Mísia inferiore, la passione dei santi Mássimo, Quintiliáno e Dada, nella persecuzione di Diocleziáno.
A Ravénna sant’Orso, Vescovo e Confessore.
¶ Ed altrove moltissimi altri santi Martiri e Confessori e sante Vergini.
℟. Deo grátias.
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