Riceviamo e pubblichiamo dall'amico Franco Maestrelli.
Chi scrive ha avuto il privilegio di conoscere il prof. Tangheroni: un grande uomo, un grande cattolico e un grande studioso.
Un libro da leggere tutto.
Luigi C.
Franco Maestrelli, La Destra, 21-2-25
Nel 1977 durante i lavori per l’ampliamento della Banca Francese per il Commercio Estero a Parigi furono ritrovate, allineate e ordinate, per una volontà di conservazione ventuno delle ventotto teste delle grandi statue, alte tre metri e mezzo che riempivano la galleria sopra i portali della facciata della basilica di Notre Dame. Nel 1793, nel periodo di più acceso anti-cristianesimo della Rivoluzione francese la Convenzione fece abbattere e decapitare le grandi statue che raffiguravano i ventotto re di Giuda, da Jesse a Giuseppe, così come la santa ghigliottina aveva decapitato re Luigi XVI di Borbone. Nel 1980 tali teste ritrovate negli scavi parigini furono oggetto di una mostra nei chiostri di Santa Maria Novella a Firenze intitolata “Notre Dame de Paris. Il ritorno dei re” e offrirono spunto allo storico Marco Tangheroni di scrivere un pregevole e acuto articolo intitolato appunto Il ritorno dei re dove ha modo di evidenziare l’odio della Rivoluzione francese contro il cattolicesimo e la regalità intesa come ordine gerarchico e contro il passato per fare tabula rasa della storia.
Questo saggio è stato raccolto assieme ad altri ventuno articoli da Oscar Sanguinetti in un volume dedicato alla memoria di Marco Tangheroni nel ventesimo del suo transito al cielo avvenuto l’11 febbraio 2004. Era nato a Pisa il 24 febbraio 1946 e dopo la laurea all’Università di Cagliari e insegnamenti universitari a Barcellona e Cagliari divenne docente ordinario di Storia Medioevale e Storia del Commercio e della Navigazione a Pisa di cui divenne direttore del Dipartimento di Medievistica. Sempre ancorato al cattolicesimo in quella tradizione di storici che appartenne al beato Giuseppe Toniolo, nella sua attività accademica contribuì alla storiografia medievale con una fitta produzione di volumi sulla storia di Pisa, della Toscana e della Sardegna e con un centinaio di articoli scientifici su riviste italiane e straniere.
Accanto alla sua produzione accademica affiancò il suo impegno di curatore della traduzione italiana del ponderoso saggio di Jacques Heers La città nel Medioevo (Jaca Book, Milano 1995) e del testo di spiritualità mariana di San Luigi Maria Grignion de Montfort Il segreto ammirabile del Santo Rosario (Cantagalli, Siena 2000). Nella sua attività accademica e nel suo impegno culturale contribuì a smentire la leggenda nera sul Medioevo che viene diffusa nelle scuole e nella cultura popolare. Malgrado già dal 1968 e fino alla morte una dolorosa malattia lo costringesse alla dialisi tre volte alla settimana oltre all’attività accademica trovò modo di aderire e partecipare fin dagli inizi alle attività di Alleanza Cattolica e di coltivare amicizie e relazioni con quelli che considerava i suoi maestri, in primis Giovanni Cantoni, poi padre Tito Sante Centi O.P., il filosofo tedesco Josef Pieper, l’amico personale Marcel de Corte e Giovanni Volpe che su suggerimento di Tangheroni pubblicò il saggio di Gustave Thibon Ritorno al reale. Nuove Diagnosi (1972) e della storica Régine Pernoud Luce del Medioevo (1978).
Oscar Sanguinetti ha raccolto nel volume una vasta serie di articoli e conferenze che Tangheroni ha prodotto nel corso degli anni in varie occasioni e circostanze su diversi argomenti: con saggia scelta metodologica il libro presenta per prime due conferenze tenute a Bergamo nel 1995 intitolate rispettivamente Le radici dell’Europa e Patria, nazione, etnia, popolo che mantengono tuttora un grande interesse e che hanno il merito di fare chiarezza su termini usati spesso impropriamente. La corposa terza parte del libro riunisce una serie di scritti dedicati alla storia tra i quali meritano attenzione quello dedicato all’attualità di san Tommaso e al raffronto tra l’Economia degli antichi e quella dei moderni che perfettamente si collegano con i saggi Note sulla democrazia medioevale e Il concetto di autorità nel pensiero politico medioevale.
Gli scritti su Cristoforo Colombo, ammiraglio genovese e defensor fidei e Il Vangelo nelle Americhe rendono giustizia dell’altra leggenda nera che inquina i libri scolastici di storia. La battaglia di Lepanto e Il binomio Rivoluzione e ghigliottina conclude la parte dedicata all’approfondimento storico. La sezione finale raccoglie alcuni scritti di occasione tra cui brillano la lezione tenuta a Ferrara nel 1998 su Comunità di destino, destino delle comunità e quella sulle origini della spiritualità carmelitana. In questo sommario di scritti non va dimenticato per il tema abbastanza trascurato la prefazione Le insorgenze contro-rivoluzionarie in Lombardia.
Il libro è preceduto da una partecipata prefazione di Mauro Ronco e da una premessa del curatore Oscar Sanguinetti nonché da un ampio profilo biografico scritto da Paolo Martinucci. In conclusione questo volume che vuole essere un omaggio a Marco Tangheroni, senza essere esaustivo della sua vastissima produzione, è consigliato al lettore che non vuole cadere nella trappola della narrativa mainstream fatta di leggende nere anti cattoliche ma preferisce affidarsi a uno storico serio che ha saputo integrare la lettura del passato e del presente facendo propria la frase di Bernardo di Chartres “ Noi siamo come nani sulle spalle dei giganti” e solo grazie a loro riusciamo a vedere più lontano.
Marco Tangheroni, Scritti “militanti” Nel ventesimo del suo transito al cielo. Prefazione di Mauro Ronco, a cura di Oscar Sanguinetti e con un profilo biografico di Paolo Martinucci. Edizioni Cristianità, Piacenza 2024, pagine 353, euro 23,00
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