Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).
Oggi la Chiesa cattolica celebra il sabato dopo le Ceneri.
L.V.
8 Marzo 2025, Luna settima
A Granáta, nella Spagna, san Giovánni di Dio, Confessore, Fondatore dell’Ordine dei Fratelli Ospedalieri degli infermi, rimasto celebre per la misericordia verso i poveri e per il disprezzo di se stesso: dal Papa Leóne decimoterzo fu proclamato Patrono celeste di tutti gli ospedali ed infermi.
A Nicomédia san Quintílio, Vescovo e Martire.
In Africa i santi Martiri Ciríllo Vescovo, Rogáto, Felíce, un altro Rogáto, Beáta, Erénia, Felícita, Urbáno, Silváno e Mamíllo.
Presso Antínoo, città dell’Egítto, il natale dei santi Martiri Apollónio Diacono e Filémone, i quali, presi e condotti avanti al Giudice, avendo costantemente ricusato di sacrificare agli idoli, forate loro le calcagna, furono ambedue orribilmente trascinati per la città, e da ultimo, percossi con la spada, compirono il loro martirio.
Nello stesso luogo la passione dei santi Ariáno Preside, Teótico ed altri tre, i quali dal Giudice furono fatti affogare nel mare, ma i loro corpi dai delfini furono riportati al lido.
A Cartágine san Pónzio, Diacono del beato Cipriáno Vescovo: sostenne con lui l’esilio fino al giorno della sua morte; lasciò scritto un bel volume sulla vita e sul martirio di lui, e, nei suoi patimenti glorificando sempre il Signore, meritò la corona della vita.
A Tolédo, nella Spagna, la deposizione del beato Giuliáno, Vescovo e Confessore, celeberrimo per santità e per dottrina.
In Inghiltérra san Felíce Vescovo, il quale convertì alla fede gli Inglesi della parte orientale.
¶ Ed altrove moltissimi altri santi Martiri e Confessori e sante Vergini.
℟. Deo grátias.
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