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mercoledì 5 marzo 2025

Aggiornamento sulla salute di papa Francesco (mercoledì 5 marzo 2025)

Oggi la Sala Stampa della Santa Sede ha rilasciato le seguenti due comunicazioni ai giornalisti in merito alla salute di papa Francesco.
Oremus pro infirmo Pontifice.

L.V.


Il Papa ha riposato bene nella notte, si è svegliato poco dopo le 8:00.


Il Santo Padre anche oggi è rimasto stazionario senza presentare episodi di insufficienza respiratoria.
Come programmato, durante il giorno, ha effettuato l’ossigenoterapia ad alti flussi e nella notte verrà ripresa la ventilazione meccanica non invasiva.
Il Santo Padre ha incrementato la fisioterapia respiratoria e quella motoria attiva.
Ha trascorso la giornata in poltrona.
In considerazione della complessità del quadro clinico, la prognosi rimane riservata.
Questa mattina, nell’appartamento privato sito al 10º piano, il Santo Padre ha partecipato al rito della benedizione delle Sacre Ceneri che gli sono state imposte dal celebrante, quindi ha ricevuto l’Eucarestia.
Successivamente si è dedicato ad alcune attività lavorative.
Sempre nel corso della mattina ha chiamato P. Gabriel Romanelli, parroco della Sacra Famiglia di Gaza.
Nel pomeriggio ha alternato il riposo al lavoro.

4 commenti:

  1. Sono sempre io, pneumologo fuori del servizio attivo, e di nuovo torno a consigliare, per il Santo Padre, la pratica dei farmaci broncodilatatori e cortisonici per aerosol nebulizzato, tre o quattro volte al giorno.
    Che un paziente come il Papa (affetto da BPCO, cioè bronchite cronica, riacutizzata) abbia bisogno di farmaci broncodilatatori (tecnicamente simpaticomimetici e anticolinergici), nonché di cortisonici è ammesso da tutti gli specialisti nel mondo; che poi la via aerosolica sia la più efficace (perché diretta sulla vie aeree, a dosi minori) e con meno effetti collaterali, è altrettanto vero e riconosciuto.
    Ho scritto due volte al prof. Alfieri, personalmente, perché lo conosco, ed è il capo-equipe dei medici che curano Francesco. ma non mi ha risposto, e non è un buon segno, perché se il Papa assumesse quei farmaci per aerosol, il collega mi avrebbe rassicurato in questo senso.
    Lo so, è noioso, passare 1 ora al giorno attaccato a una 'pipetta qual è il nebulizzatore aerosolico, non è piacevole ed è molto mal tollerato da qualche paziente, ma è una via obbligatoria, anche se temporanea, perché sarebbe dopo dieci giorni sostituita dalle bombolette spray. La contropartita favorevole sarebbe nientemeno che una respirazione migliore, senza crisi di broncospasmo.
    Mi chiedo: vi immaginate che cosa si penserebbe in tutto il mondo se si sapesse che il Papa non ha migliorato la sua condizione respiratoria anche perché (è solo una delle cause possibili, ma è certamente una causa) non ha inalato farmaci efficaci? Statene certi che non sarebbe una bella cosa, perché la verità viene sempre a galla, prima o poi.
    Angelo Di marzo, primario idoneo in Pneumologia, specialista in Medicina fisica e riabilitazione.'

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    Risposte
    1. La preghiamo di non diffondere notizie senza alcuna prova

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    2. Dottor Casalini, mi associo alla sua doglianza per una affermazione (di un anonimo!) priva di fondamento alcuno: non conviene neppure soffermarsi su tali risposte. Angelo Di Marzo

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