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martedì 11 marzo 2025

Aggiornamento sulla salute di papa Francesco (martedì 11 marzo 2025)

Oggi la Sala Stampa della Santa Sede ha rilasciato la seguente unica comunicazione ai giornalisti in merito alla salute di papa Francesco.
Oremus pro infirmo Pontifice.

L.V.


La notte è trascorsa tranquilla, il Papa si è svegliato attorno alle 8.00.

10 commenti:

  1. Grazie a voi per l'aggiornamento.

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  2. Il Santo Padre ha la tempra di un rinoceronte questo va detto; con una roba del genere io sarei morto in quattro giorni.

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  3. Ma comunque sciolgono la prognosi ma la situazione è sempre la stessa… le fonti vaticane dicono le stesse cose da settimane. O ci prendono per scemi o non lo so… voi non potete fare un video che ci spieghi perché accade questo? Quali sono le reali condizioni del Santo Padre?

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  4. Ieri sembrava miracolosamente risorto, ed oggi? Si è svegliato, neppure alzato, ATTORNO alle 8…

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  5. Sono contento che i medici che curano il Santo Padre abbiano voluto seguire il consiglio di uno pneumologo, esterno all'equipe, ma con una lunga esperienza - maturata peraltro nello stesso Gemelli - nella malattia patita dal Papa, e che questi stia meglio, realizzandosi così una vera e propria svolta nel quadro clinico.
    Attenzione però: il miglioramento clinico, pur essendo stabile, non significa guarigione, perché di per sé la malattia cronica di cui soffre il Santo Padre è soggetto a periodiche riacutizzazioni infiammatorie e infettive, con tre conseguenze pratiche:
    a) la terapia della condizione patologica deve proseguire a tempo indeterminato, sia pure con presidi di mantenimento, e non intensivi com'è adesso;
    b) la prevenzione è indispensabile: evitare i raffreddamenti (e tutte le cause di possibile infiammazione) ed evitare la vicinanza stretta con le persone, che sicuramente sono veicolo di virus, batteri e quant'altro, nell'immensa varietà degli incontri papali;
    c) proseguire la fisioterapia respiratoria e motoria, che vuol dire imparare a respirare in modo corretto, da una parte, e dall'altra fare esercizio fisico, che il Papa potrebbe praticare con una cyclette, data la difficoltà di deambulare.
    Non è facile per Papa Francesco attenersi alle tre norme di condotta, sub-a, b e c, e richiede un cambio di passo nel suo comportamento, ma, vogliamo dirla tutta? è un'occasione per una lotta ascetica da parte del Papa, e un avanzamento in alcune virtù, umane e cristiane.
    Angelo Di Marzo, pneumologo e fisiatra.

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  6. Il quadro dipinto dal dott. Di Marzo, sicuramente serio e obiettivo, mette in risalto... al di là di ogni altra questione...il fatto che bergoglio, qualora dovesse superare questo periodo e tornare in vaticano, non sarebbe praticamente più in grado di svolgere il proprio "mestiere ". Non mi dilungo molto...anche se si potrebbe parlare x ore di questo argomento. Mi limito semplicemente a dire che Papa Benedetto nel 2013 si dimise essendo in condizioni molto ma molto migliori di quanto versi in questo momento il suo successore. Francamente non ho mai creduto fino in fondo che il vero motivo delle sue dimissioni fosse questo... Comunque...se Bergoglio dovesse scegliere di proseguire ad oltranza anche in queste condizioni fisiche ( su quelle psichiche non è dato sapere al momento) darebbe secondo me una testimonianza NON di servizio e/o di amore alla chiesa ( che x come la vedo io peraltro non ha mai avuto ..) Ma dimostrerebbe unicamente un insano attaccamento al Potere mondano che mal si confà con quanto ( a parole) ha predicato ossessivamente in questi anni. E getterebbe un ulteriore ombra di mistero sulle reali motivazioni che spinsero 12 anni fa il suo Predecessore a compiere il gesto che ha compiuto. Vedremo...

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    1. Se il Signore ha ascoltato le nostre grida, tutto è possibile! Anche il trasformare "l'insano attaccamento al potere" in "sano attaccamento".

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  7. Speriamo che la decisione che il Papa prenderà sia esclusivamente nell'interesse della Chiesa. Senza dimenticare che anche il disegno più raffinato e machiavellico dipende già in terra da mille varianti molte delle quali incontrollabili.

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  8. Trovo molto azzeccato il commento dell'anonimo del 12 marzo, 23:37, perché unisce ciò che è stato in gran parte, sino adesso, il pontificato di Francesco e ciò che ogni buon cristiano deve augurarsi, a questo punto: che il Papa si converta e viva.
    Quanto alla condizione di vita 'igienica' (per così dire), che ho descritto nel mio post precedente, caratterizzata da una disciplina rigorosa, questo comportamento non è in contraddizione con l'essere Papa: dato che si è scoperta, in tutta evidenza, una malattia cronica invalidante, il Santo Padre può esercitare il suo magistero con calma, in una forma diversa da prima. Chi ha mai detto che il Papa deve, per forza, viaggiare 10 volte l'anno, esporsi a cento udienze, e così via? L'importante è che sia santo, che governi bene la Chiesa e che, soprattutto, sia il Vicario, Cristo presente in mezzo al mondo, fedele a tutto il suo Vangelo, non solo alla metà di esso.
    E perché non pensare pure che la Provvidenza vuole dal Papa un cambio di passo, visto che l'ha praticamente salvato da morte certa? L'insufficienza respiratoria patita è stata gravissima, con abbassamento dell'ossigeno a un livello incompatibile con la vita, e solo grazie alle terapie farmacologiche e alla ventilazione meccanica - praticate nel nostro glorioso Gemelli - l'uomo ha potuto superare la crisi.
    Pertanto mi piace pensare che Papa Francesco dovrebbe identificarsi con il malato della piscina di Bezathà, che fu miracolato da Cristo ("Alzati, col tuo lettuccio, e cammina"), e dovrebbe altresì ascoltare la voce del Signore che, incontrandolo nel tempio (dopo il miracolo) gli disse ('papale papale', l'espressione viene a pennello): "Ecco, ora che sei guarito, non peccare più, affinché non ti succeda di peggio".
    Dovremmo scrivergli, tutti, centinaia di messaggi, migliaia, a Santa Marta (dsm@org.va), sostenendolo con una preghiera affettuosa, da buoni figli: << Santo Padre, ora che ha visto la morte da vicino, ed è tornato alla vita, non scandalizzi più i piccoli e i poveri, a lei tanto cari, e sia la guida sicura della Chiesa di Cristo - l'unica che salva davvero - perché non Le venga una crisi più grave, che non dà scampo >>.
    Angelo Di Marzo

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