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lunedì 17 febbraio 2025

Orrori architettonici… e dove trovarli #228 a Bari (BA)

Chiesa parrocchiale di San Girolamo dell’arch. Lorenzo Netti (anno 2024).

Dopo aver guardato con raccapriccio i risultati degli investimenti economici anche dellArcidiocesi di Bari-Bitonto (2.050.000 euro), ribadiamo la domanda: se lo meritano l’otto per mille?

Lorenzo

Descrizione del progetto: A compimento di un lungo processo di progettazione e realizzazione, l’opera si caratterizza per l’unione della nuova chiesa con l’edificio esistente della Parrocchia San Girolamo (1958). La forma dell’aula liturgica è dettata dalla geometria del suolo a disposizione e dall’obiettivo di ottenere la massima estensione possibile per accogliere l’intera comunità di un quartiere periferico e difficile della città. L’ampio sagrato, leggermente in ascesa verso la quota della chiesa, realizza una piazzetta incassata tra la strada, il campanile, il volume estradossato del battistero e il fronte degli ingressi.
La sagoma del volume della chiesa, basso e largo all’ingresso, alto e stretto verso il fondo, definisce lo spazio liturgico dell’aula a unica navata. Le due parti del complesso parrocchiale sono collegate dal piccolo volume trapezoidale stretto tra i due corpi e destinato alla cappella del Santo. La nuova scala interna supera le differenze di quota e consente l’accesso alla Sagrestia che continua ad assolvere la sua funzione in favore della nuova chiesa, la scala collega al nuovo edificio la chiesa esistente, destinata alle attività pastorali.
L’aspetto esterno della chiesa è caratterizzato dal nitore delle superfici intonacate. Pochi elementi formali e materici segnano i fronti. In particolare, il rivestimento pietra chiara ricostruita del fronte principale che prosegue lungo i fianchi fino alle due finestre/asola e lo stilobate in basaltina ricostruita che dal piano di campagna si eleva fino alla quota del pavimento della chiesa.
All’interno la Cappella di Adorazione e il Battistero, sono rivestiti di marmo Bianco Carrara ricostruito, la pavimentazione è costituita da un getto di cemento lisciato e cerato e l’aula, fino a un’altezza di 3,15 metri dal pavimento, è rivestita da una boiserie in legno chiaro.
La copertura è caratterizzata dai lunghi lucernari che seguono l’andamento inclinato dell’intera copertura garantendo il displuvio delle acque meteoriche e l’illuminazione naturale dell’Aula Liturgica.

Descrizione e fotografie tratte della pagina internationalprize.fondazionefratesole.org.

Fotografie degli esterni:






Fotografie degli interni:






2 commenti:

  1. Tra l'altro, è anche fuori contesto: non solo è brutta di suo, ma è brutta anche perché non si amalgama con tutto ciò che la circonda. Fosse stato un quartiere super moderno, avrei potuto riconoscere almeno l'intento di uniformarla al contesto (non meritevole, non è la bocciofila o la palestra di quartiere, ma almeno avrebbe avuto un seppur vago supporto architettonico)... invece no, è brutta e basta!

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  2. L'esterno sembra una típica costruzione in lego alle prime armi.
    Croci in sospeso sia all'esterno che all''interno (?).
    La prima foto interno, pare una immagine esposta da una immobiliaria, di vendita all' ultimo piano. Nell'insieme, il tutto schiacciato e di una freddezza, altroché elevare l'anima!
    Un'altra, come tante altre 'chiese moderne', con la smania del tetto e le sue diversità di aperture, tra far vedere il 'cielo' e far 'entrare la luce' , lancia il messaggio del degrado spirituale e 'incapacita' di guidare veramente l'anima in Alto, dove sia Dio, con la Sua luce, a illuminare cuore e mente.
    E se no peggio, quando questo cielo, lo 'dipingono' sull'altare!!

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