Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).
Oggi la Chiesa cattolica celebra il lunedì della quarta settimana dopo l’Epifania.
L.V.
3 Febbraio 2025, Luna quarta
A Sebáste, in Arménia, la passione di san Biágio, Vescovo e Martire, il quale, operatore di molti miracoli, sotto il Preside Agricoláo, dopo essere stato lungamente battuto e sospeso ad un legno, ove con pettini di ferro gli furono lacerate le carni, dopo aver sofferto un’orrida prigione ed essere stato sommerso in un lago, dal quale uscì salvo, finalmente, per ordine del medesimo giudice, insieme con due fanciulli, fu decapitato. Prima di lui sette donne, le quali raccoglievano le gocce di sangue che scorrevano dal corpo dello stesso Martire, mentre era tormentato, furono arrestate come Cristiane, e tutte dopo atroci tormenti percosse con la spada.
In Africa san Celeríno Diacono, il quale chiuso per diciannove giorni in prigione, nei ceppi e nelle catene e in altri varî tormenti, fu glorioso Confessore di Cristo, e, mentre vinse l’avversario colla inespugnabile fermezza del suo combattimento, aprì agli altri la strada della vittoria.
Nello stesso luogo i santi tre Martiri consanguinei dello stesso Diacono Celeríno, cioè Laurentíno ed Ignázio suoi zii, e Celerína sua nonna, i quali prima erano stati coronati col martirio; sulle loro gloriose gesta si ha una lettera del beato Cipriáno.
Così pure in Africa i santi Martiri Felíce, Sinfrónio, Ippólito e Compagni.
Nella città di Gap, in Fráncia, i santi Tigíde e Remédio Vescovi.
A Lióne, in Fráncia, i santi Lupicíno e Felíce, essi pure Vescovi.
A Brema sant’Anscário, Vescovo di Amburgo e poi anche di Brema, il quale convertì alla fede di Cristo gli Svedési e i Danési, e dal Papa Gregório quarto fu nominato Legato Apostolico di tutto il Settentrione.
¶ Ed altrove moltissimi altri santi Martiri e Confessori e sante Vergini.
℟. Deo grátias.
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