La
nomina recente di Papa Francesco di una religiosa Presidente della Commissione
per lo Stato della Città del Vaticano e Governatore viola una recente Legge
Fondamentale voluta e firmata dal medesimo Pontefice.
E’ vero e dimostrato che il pontificato
di Papa Bergoglio trascina una zavorra di misteri, cose non vere, affabulazioni
insensate e altro. Questa della nomina di una suora Governatrice in Vaticano è
però uno degli eventi più misteriosi e sul quale nessuno, ma veramente nessuno,
vuole proporre o dare un chiarimento.
Papa Francesco aveva annunciato nella terza intervista rilasciata a Fabio Fazio (Canale 9) che il primo marzo voleva nominare nuovo Presidente della Commissione per lo Stato della Città del Vaticano
nonché Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, Suor Raffaella Petrini.Detto
e fatto. Non capita spesso.
Il 15 febbraio, primo giorno del quarto
ricovero del Pontefice presso il Policlinico Gemelli, è arrivato l’annuncio
dalla Sala stampa che precisava anche che suor Brambilla resterà Segretario
Generale del medesimo
Governatorato fino alla fine di febbraio.
Perché questa nomina
del Papa viola una sua legge? Il 13 maggio 2023 Papa Francesco firmò e
pubblicò la nuova Legge Fondamentale dello Stato Città del Vaticano. (Testo integrale).
Dalla lettura del testo di questa Legge speciale, in particolare dal comma 1
dell'Art. 1, si evince senza ombra di dubbio che la nomina della religiosa
Raffaella Petrini è apertamente illegale perché contraddice quanto stabilito
dallo stesso Papa 22 mesi fa circa.
Il testo dice: "La Pontificia
Commissione è composta da Cardinali, tra cui il Presidente, e da altri membri,
nominati dal Sommo Pontefice per un quinquennio." Poi l’Art. 15 della
Legge Fondamentale precisa puntualmente: "Il Presidente della Pontificia
Commissione è il Presidente del Governatorato ed esercita la funzione esecutiva
in conformità alle leggi e alle altre disposizioni normative".
Suor Petrini, religiosa nata a Roma il
15 gennaio 1969 (appartenente alle Suore Francescane dell’Eucaristia,
congregazione fondata negli Stati Uniti), non è cardinale e, quindi, già per
questa ragione non ha il requisito essenziale per fare parte di questo comitato
cardinalizio. La stessa religiosa avrebbe dovuto rifiutare questa nomina.
Commenti.
(a)
Il
paradosso. Il Papa, come ha fatto scrivere nella nuova Legge Fondamentale,
è re, sovrano, monarca, e lo è in modalità autocratica poiché possiede tutti i
poteri: legislativo, giudiziario ed esecutivo. Può fare quello che vuole e come
vuole. Certo, ma c’è però una cosa dirimente: il Papa non può comandare la
storia, quella che lo giudicherà dopo morto. Quindi, se prima scrive che per
essere Presidente del Governatorato e della Commissione occorre essere
cardinale e poi nomina una donna religiosa, vuol dire che che non esiste una
Legge Fondamentale vera, credibile, rispettabile. La Legge Fondamentale è lui
("L'état c'est moi"). Vediamo come la pensa il prossimo Conclave.
(b)
Il
silenzio. Tutto sta accadendo dal giorno dell’intervista di Papa Bergoglio
durante un talk show del Canale 9, dove ha fatto l’annuncio di questa nomina
illegale. La stragrande maggioranza della stampa specializzata, soprattutto
quella italiana ma anche quella internazionale, ha taciuto sulla mossa
anticostituzionale del Pontefice, come se, rispetto ad altri governanti,
Francesco godesse di un'immunità particolare perché la Chiesa, si sa, non è una
democrazia. Questa stessa stampa da 12 anni incensa il Papa perché leader
“progressista e riformista” e, a dimostrazione di come la pensano, anche questa
volta ha molto elogiato la decisione del Pontefice di nominare un nuovo
Governatore donna. Un gesto rivoluzionario, si è detto. Ma forse sarebbe stato
veramente rivoluzionario se si fosse trattato di una nomina legale e quindi
Bergoglio non avesse scritto e firmato una Legge Fondamentale che dice il
contrario di quanto ha poi fatto.
(c) Decisioni equilibrate? Viene subito da chiedersi: ma perché Papa Francesco fa queste cose? Che bisogno ha di comportarsi in questo modo? Quale messaggio vuole far passare per le gerarchie cattoliche e per il tanto da lui invocato “fedele santo Popolo di Dio”? A questo punto, dopo diverse decisioni papali di questa natura e tante altre simili, oltre a confermare che questo pontificato ormai si presenta come un marchingegno senza legge, arbitrario, succube dell’impulsività e della capricciosità del Pontefice, si arriva alla conclusione che spesso le decisioni di Papa Bergoglio non hanno spiegazioni di nessun tipo.
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