Nonostante la nomina di un vice cattolico e il perdono
concesso agli attivisti pro-life inquisiti negli anni di Biden, il Trump II si
è aperto all’insegna dello scontro con la Conferenza episcopale degli Stati
Uniti sul dossier migranti. Ma tra i vescovi americani c’è chi si smarca e dimostra
di apprezzare le prime mosse del 47esimo presidente: stiamo parlando di monsignor
Joseph Strickland, uno dei presuli più conosciuti d’America grazie alle sue
posizioni “scomode”, non a caso richiestissimo oratore della Catholic Speakers
Organization. In un’intervista concessa a Il Tempo, Strickland ha detto la sua
sul ritorno alla Casa Bianca del tycoon.
Eccellenza, come
valuta queste prime settimane del secondo mandato di Trump?
Come vescovo cattolico, è un
sollievo vedere un ritorno al buon senso e allo stato di diritto. Come
americano, le azioni del presidente Trump sono una risposta alle preghiere. La
corruzione che ha stretto la morsa sulla nostra nazione negli ultimi quattro
anni non può essere eliminata all'istante, ma sono stupito e contento di vedere
come i suoi passi nella giusta direzione stiano avendo un effetto positivo ad
ampio raggio. Trump non è il nostro salvatore - solo Gesù Cristo ci salva - ma
il fatto che il presidente, come leader nazionale, riconosca la verità della
legge naturale e del buon senso dà speranza a molti di noi. Preghiamo affinché
possa continuare con umiltà e determinazione a governare alla luce della
verità.
Quali sono questi doveri?
Gli immigrati hanno il dovere di seguire le leggi della
nazione in cui desiderano entrare e le nazioni hanno il dovere di stabilire
leggi giuste che rendano possibile un'immigrazione ragionevole. L'incapacità di
affrontare responsabilmente questi diritti e doveri ha portato al caos a cui
assistiamo da oltre un quarto di secolo.
Trump ha graziato 23 attivisti
pro-life e J. D. Vance ha scelto la Marcia per la Vita – in occasione della
quale lei è stato invitato a predicare a Capitol Hill - come primo evento
pubblico da vicepresidente. Sarà più facile essere cristiani nell'America di
Trump che in quella del cattolico Biden?
Si spera che con il presidente Trump e il
vicepresidente Vance alla guida sarà più facile difendere la sacralità della
vita. È scioccante che sotto l'amministrazione Biden la difesa dei principi
cristiani fondamentali sia stata vietata, scoraggiata e a volte persino
criminalizzata. Il lavoro dei cristiani continuerà ad essere quello di
condividere la luce di Gesù Cristo in un mondo che troppo spesso preferisce le
tenebre. Quindi, potrebbe essere più o meno facile essere cristiani sotto
questa amministrazione, ma fortunatamente la nostra libertà di vivere
autenticamente la nostra fede sembra molto più garantita.
Nel suo discorso inaugurale,
Trump ha detto che la sua «vita è stata salvata» dalla grazia di Dio per
rendere l'America di nuovo grande. Le è piaciuto questo passaggio o la ritiene una
strumentalizzazione?
Sì, è stato bello sentire un presidente
americano parlare così apertamente della "grazia di Dio". Inoltre, è
stato rincuorante sentire un uomo in una posizione di enorme potere parlare
della sua personale dipendenza da Dio. Possa la sua convinzione che la sua vita
è stata salvata per uno scopo divino ispirarlo a guidare nella verità senza
compromessi, sempre pronto a cercare la volontà di Dio in umiltà. Pertanto,
decidiamoci a pregare ogni giorno per il presidente Trump, per il
vicepresidente Vance e per tutti i membri dell'amministrazione, affinché
cerchino sempre di ascoltare la voce di Dio nella loro vita, di onorarlo e di
guidare la nostra nazione in modo da glorificarlo.
Nico Spuntoni