In merito al nostro post del 14/01/2025 (come premessa all'articolo de Il Tempo sulla vicenda del seminario romano dedicato a S. Antonio Maria Zaccaria) il Superiore Generale dei Barnabiti Padre Francisco Chagas Santos da Silva, ci chiede di pubblicare il testo della sua dichiarazione - sotto formulata -.
Pubblichiamo quindi la sintesi degli aspetti salienti della vicenda come ci sono stati inviati.
In calce una nostra nota, che avevamo peraltro già pubblicato, come aggiornamento al nostro post, in data 18/1/2025
In calce una nostra nota, che avevamo peraltro già pubblicato, come aggiornamento al nostro post, in data 18/1/2025
“Appare opportuno, prima di riepilogare la realtà dei fatti, rappresentare che la American University of Rome è “già presente sul Gianicolo” solo in quanto conduce in locazione, altra parte di quello che era il grande Seminario maggiore dei Barnabiti, da ben 24 anni in forza di contratti, via via rinnovati nel tempo ed approvati sempre con il consenso dei consigli generali (compreso quello in carica oggi) che si sono avvicendati nel corso degli anni.
- nessuno dei Superiori generali né dei Consigli che pro tempore li hanno assistiti negli ultimi ventiquattro anni hanno avuto a che ridire su tale presenza;
- la locazione di cui si tratta costituisce solo un ampliamento di quella tuttora in corso.
Tanto precisato è vero che:
- il seminario maggiore non sarà smembrato, né i suoi membri cacciati, ma semplicemente spostato in una sede altrettanto confortevole ed adeguata, nel palazzo di San Carlo ai Catinari (nel centro di Roma), oggi solo parzialmente occupato da una piccola comunità di religiosi e che dispone di spazi, non utilizzati a fini istituzionali, più che sufficienti a garantire il comodo svolgimento di tutte le attività necessarie alla formazione dei seminaristi (i quali, lo si osserva incidentalmente, non sono purtroppo così numerosi come l’articolo lascia intendere);
- il nuovo regolamento contrattuale prevede espressamente una clausola a tutela della natura religiosa cattolica della proprietà, così da evitare commistioni con gli orientamenti dell’università americana, quali che siano;
- la Chiesa è esclusa dalla locazione e rimarrà a servizio della comunità della Curia generalizia, anche con la celebrazione della Santa Messa domenicale;
- la Congregazione, che non versa in condizioni economiche disperate, trarrà un certo giovamento dall’ampliamento della locazione già in essere (mentre avrebbe potuto trovare qualche difficoltà se l’Università, che aveva manifestato da tempo la necessità di ampliare gli spazi a propria disposizione, si fosse spostata altrove) senza pregiudicare la cura dei religiosi o dei fedeli, che sono state e sono la principale preoccupazione del Padre generale e del suo Consiglio;
- nessuna proposta alternativa è mai stata sottoposta al Padre generale;
- la stipulazione della locazione consente di conservare l’integrità del patrimonio della Congregazione;
- l’intrapresa delle trattative finalizzate alla stipulazione del nuovo contratto di locazione, sono state decise dal Padre Generale con il consenso del suo Consiglio, in data ampiamente antecedente l’originaria scadenza del mandato dell’attuale Superiore generale;
- il Padre generale è nel pieno dei suoi poteri e facoltà in forza del Decreto ad nutum Sanctae Sedis del 7 giugno 2024 che ha posticipato lo svolgimento del Capitolo generale;
- la Santa Sede non è “informata”, ma ha esaminato molto approfonditamente la questione ed ha rilasciato il proprio nulla osta alla stipulazione del contratto.
16 gennaio 2025
Padre Francisco Chagas Santos da Silva,
Padre Francisco Chagas Santos da Silva,
Superiore generale della Congregazione dei Chierici Regolari di San Paolo, detti Barnabiti.
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NOSTRA NOTA
Nico Spuntoni conferma tutto: "Prendiamo atto delle delucidazioni inviateci da padre Francisco Chagas Santos da Silva. Dalla sua lettera cogliamo la conferma che l'operazione di cui abbiamo scritto è in corso e che con ogni probabilità a breve non ci saranno più seminaristi barnabiti al Gianicolo. Nella struttura di via Roselli si “allargherà” l'università cara al mondo liberal statunitense".
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