Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).
Oggi la Chiesa cattolica celebra san Timoteo.
L.V.
24 Gennaio 2025, Luna vigesimaquarta
Presso Efeso san Timóteo, discepolo del beato Páolo Apostolo, e dal medesimo ordinato Vescovo di Efeso. Ivi, dopo molti combattimenti sostenuti per Cristo, mentre rimproverava quelli che sacrificavano a Diána, fu sopraffatto con sassate, e poco dopo si addormentò nel Signore.
Ad Antióchia san Bábila Vescovo, il quale, nella persecuzione di Décio, dopo avere spesso glorificato Dio con i suoi patimenti e strazi, finì la vita gloriosa fra le catene, con le quali ancora ordinò che fosse seppellito il suo corpo. Con lui si dice che abbiano pure subito il martirio tre fanciulli, vale a dire, Urbáno, Prilidiáno ed Epolónio, che egli aveva ammaestrati nella fede di Cristo.
A Folígno, nell’Umbria, san Feliciáno, il quale, ordinato Vescovo della medesima città dal Papa san Vittóre primo, ivi, dopo molte fatiche, nell’estrema vecchiezza, sotto l’Imperatore Décio, fu coronato col martirio.
A Neocesaréa, nella Mauritánia, i santi Martiri Mardónio, Musónio, Eugénio e Metéllo, i quali tutti furono dati al fuoco, e le loro reliquie vennero disperse nel fiume.
Così pure i santi Martiri Tirso e Proiétto.
A Cíngoli, nel Picéno, sant’Esuperánzio Confessore, Vescovo della medesima città, illustre per la fama dei miracoli.
A Bológna san Zama, il quale, ordinato primo Vescovo della stessa città dal Romano Pontefice san Dionísio, quivi meravigliosamente propagò la fede cristiana.
Così pure il beato Suráno Abate, il quale, al tempo dei Longobárdi, fiorì per santità.
¶ Ed altrove moltissimi altri santi Martiri e Confessori e sante Vergini.
℟. Deo grátias.
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