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giovedì 18 maggio 2023

Par condicio tra gay e etero. si "sdoganano" anche i rapporti fuori dal matrimonio: il Vaticano prepara un documento per divorziati risposati?

Il card. Kevin Farrell (vedi molti post di MiL QUI), noto promotore dell'esortazione apostolica di Papa Francesco del 2016 Amoris Laetitia, ha rivelato che il suo dicastero sta preparando un documento in linea con i desideri del Papa sulle persone che "vivono in nuove unioni" dopo il "fallimento del matrimonio". Mala tempora currunt!
Però diciamo che almeno inizia a essere rispetta la
par condicio: in tema di sesto comandamento, dopo il peccato di sodomia si vuole sdoganare e smantellare anche quello sessuale etero. 
Questa traduzione è stata realizzata grazie alle donazioni dei lettori di MiL.
Luigi

Michael HaynesLife Site News, 26/04/2023

Un dicastero vaticano sta preparando un testo sui divorziati "risposati" in linea con i desideri di Papa Francesco, che ha chiesto per le persone in tali circostanze di poter ricevere la Santa Comunione – contrariamente all'insegnamento cattolico.
Il cardinale Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, ha fatto questa rivelazione durante l'assemblea plenaria del dicastero, la scorsa settimana.
In un breve saluto a Papa Francesco fatto lo scorso 22 aprile, il cardinale 75enne ha fatto

riferimento alle "sfide" che il dicastero aveva studiato durante l'assemblea plenaria. Tra queste, ha detto che "le sfide di coloro che vivono crisi matrimoniali di ogni tipo, con conseguente cortocircuito della trasmissione della fede". 

Continuando, Farrell ha dichiarato:

"Oggi, la necessità di uno specifico ministero, di un'autentica vicinanza e di testimonianza da parte dei coniugi al servizio delle famiglie, per la cura pastorale di quanti vivono crisi e problemi di ogni genere è più che mai urgente nell'ambito della pastorale familiare".
Con tale attenzione, Farrell ha elogiato il Sinodo sulla sinodalità, sostenendo che "stiamo già vedendo i frutti che possono sorgere da questa riflessione, che si trova al centro del cammino sinodale che coinvolge la Chiesa in tutti i continenti".
"Su questo fronte" - ha detto Farrell - "il Dicastero sta lavorando alla preparazione di un testo riguardante specificamente – come Lei ha voluto, Santità – uomini e donne che, avendo alle spalle il fallimento del matrimonio, vivono in nuove unioni".
L'elogio di Farrell al Sinodo fornisce alcuni indizi circa i contenuti del documento del dicastero. L'ultimo documento emerso dal Sinodo sulla sinodalità chiede un'ulteriore "inclusione" per i "trascurati e gli esclusi". Tra coloro che "avvertono una tensione tra l'appartenenza alla Chiesa e l'esperienza delle proprie relazioni affettive", il documento elencava: 

  • divorziati "risposati",
  • genitori soli,
  • persone in "matrimoni" poligami,
  • "Persone LGBTQ", ecc.

"Tutti hanno bisogno di una Chiesa più accogliente", afferma il documento.

Il documento aggiunge che molti dei precedenti documenti dei sinodi locali hanno scritto del "dolore di non poter accedere ai sacramenti sperimentato dai divorziati risposati e da coloro che hanno contratto matrimoni poligami. Non c'è unanimità su come affrontare queste situazioni".
Farrell non ha ancora fornito ulteriori dettagli circa il contenuto o circa la data di uscita del documento che il suo dicastero sta preparando. LifeSiteNews ha contattato il dicastero per maggiori informazioni e aggiornerà questo rapporto quando riceverà una risposta.

Tema divorziati e "risposati"

Il tema dei divorziati "risposati" è stato un argomento di spicco del pontificato di Papa Francesco, soprattutto alla luce dell'ormai famigerata nota 351 del capitolo 8 di Amoris laetitia, l'esortazione apostolica promulgata da Francesco l'indomani della chiusura del Sinodo sulla famiglia.
Nelle brevi righe della nota, Papa Francesco ha aperto la porta per consentire ai divorziati e ai "risposati" l'accesso a ricevere la Santa Comunione.
Il capitolo presenta il caso di una più profonda "integrazione" di coloro che vivono "unioni irregolari" nella vita della Chiesa. Nella nota a piè di pagina, ha affermato che questa "integrazione" può, "in certi casi", comportare l'ammissione ai Sacramenti, compresa l'Eucaristia. Vi si legge:

"In certi casi, potrebbe essere anche l’aiuto dei Sacramenti. [...] Ugualmente segnalo che l’Eucaristia «non è un premio per i perfetti, ma un generoso rimedio e un alimento per i deboli»".

Provocando costernazione immediata tra i cattolici – clericali e laici – il testo è stato successivamente difeso da Francesco durante un'intervista in volo.
A Francesco è stato chiesto se Amoris Laetitia contenesse un "cambiamento nella disciplina che regola l'accesso ai Sacramenti" per i cattolici divorziati e "risposati". Lui rispose: "Posso dire di sì, punto". Aggiungendo, tuttavia, che questa sarebbe una risposta "troppo breve", il Papa ha poi esortato a leggere la presentazione del cardinale Christoph Schönborn, definendo l'eterodosso Schönborn un "grande teologo che conosce la dottrina della Chiesa".

"In quella presentazione la sua domanda avrà la risposta", ha detto Francesco.

La presentazione di Schönborn includeva la controversa nota a piè di pagina, ampliando le parole del Papa e scrivendo che "Nel senso di questa 'via caritatis' (AL 306) il Papa afferma, in maniera umile e semplice, in una nota (351), che si può dare anche l’aiuto dei sacramenti 'in certi casi'".
Francesco ha poi detto ai vescovi di Buenos Aires che non c'era "altra" interpretazione di Amoris Laetitia se non quella di permettere ai divorziati "risposati" di ricevere la Santa Comunione. 
Nel giro di pochi mesi, un gruppo di studiosi cattolici aveva pubblicato una lettera rivolta a tutti i cardinali e patriarchi, avvertendoli del fatto che Amoris Laetitia conteneva "pericoli per la fede".

La promozione della confusione papale da parte del card. Farrell

Lo stesso Farrell, promosso da Francesco alla guida del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita nel 2016, è stato un coerente difensore e promotore di Amoris Laetitia. Sebbene sia ancora nuovo nel suo posto, Farrell ha dichiarato il suo desiderio di implementare programmi matrimoniali e familiari basati su quel documento. 
Settimane prima, Farrell aveva sostenuto che Amoris Laetitia era rimasta "fedele alla dottrina e all'insegnamento della Chiesa".
"Credo fermamente che [Amoris Laetitia] sia l'insegnamento della Chiesa", ha detto Farrell. "Questo è un documento pastorale che ci dice come dobbiamo procedere. Credo che dovremmo prenderlo così com'è".
Farrell ha aggiunto che non stava necessariamente dicendo che i divorziati e i "risposati" dovrebbero di fatto ricevere la Comunione, dicendo invece "questo è un processo di discernimento e di coscienza" e un "viaggio".

"Il sacerdote, il pastore deve accompagnare le persone in situazioni difficili", ha aggiunto.

Al contrario, la Familiaris Consortio di Papa Giovanni Paolo II ha sostenuto l'insegnamento di lunga data della Chiesa cattolica, secondo cui i divorziati risposati, le cui precedenti unioni non sono state dichiarate nulle dalla Chiesa, non possono ricevere la Santa Comunione. Giovanni Paolo II ha scritto:

[Il] La Chiesa ribadisce la sua prassi, che si basa sulla Sacra Scrittura, di non ammettere alla comunione eucaristica i divorziati risposati. Essi non possono esservi ammessi per il fatto che il loro stato e la loro condizione di vita contraddicono oggettivamente quell'unione d'amore tra Cristo e la Chiesa che è significata e realizzata dall'Eucaristia. Oltre a questo, c'è un'altra ragione pastorale speciale: se queste persone fossero ammesse all'Eucaristia, i fedeli sarebbero indotti in errore e confusione riguardo all'insegnamento della Chiesa sull'indissolubilità del matrimonio.

8 commenti:

  1. Da cosa nasce cosa.Una volta sdoganati quelli si passa alla poligamia.Si risolverebbe il problema delle nascite e gli uomini campando di meno darebbero una bella mano a mettere ordine ai conti dell'Inps che sono in profondo rosso....

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  2. Non ci credo... è davvero terribile e pericoloso se un tale documento dovesse uscire fuori sul serio!!! L'accoglienza dei peccatori si fa facendo loro discernere sullo status di peccato in cui vivono, non avallando come regolare uno status peccaminoso dicendo loro che il loro peccato - anche grave - andrebbe bene "in certi casi", specie di fronte ad un Magistero già chiarissimo sul tema la cui fonte è Gesù stesso.

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  3. Ho visto con i miei occhi persone divorziate o comunque "malmaritate" accostarsi all'Eucarestia infischiandosene di qualsiasi documento, disposizioni od
    altro.

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  4. Viene da domandarmi qual'è la verita...quella di prima o questa?

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  5. Nel momento in cui usciranno questi documenti empi ed eretici sul piano morale, sarà lampante che la Chiesa avrà sbagliato strada: molti saranno esiliati, altri perseguitati per essersi opposti, ma poi da molte strade ripartirà la vera Riforma della Chiesa, quella spirituale.

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  6. Il Signore sta separando il grano dalla zizzania

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  7. Anonimo del 19 05, ore 10,43, con rispetto, siamo su una strada sdrucciolevole. 😏

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La Redazione