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sabato 22 febbraio 2020

Nel tempo del «coronavirus» l'antica supplica "Stella caeli exstirpavit"

Anche in Italia è purtroppo tempo del terribile "coronavirus": a Padova si piange  la prima vittima. In diverse regioni si intensificano le rigide misure preventive per arginare il contagio; ad esempio "l’assessore regionale al Welfare della Regione Lombardia Gallera ha vietato non solo l’attività scolastica, ma «ogni attività di aggregazione come il Carnevale, le messe, gli eventi sportivi» e chiuso «le attività commerciali e i negozi del luogo», il tutto per una settimana." (Corriere della Sera QUI
Su Whatsapp, per lodevole iniziativa di alcuni Frati, vengono irradiate  le preci che venivano recitate devotamente quando scoppiavano le micidiali pestilenze che affliggevano intere popolazioni. 
Ecco la preghiera francescana "  tempore pestis " che ha avuto origine nell'  antichissima,
splendida Città  di Coimbra in Portogallo dove furono accolti i corpi dei Protomartiri Francescani: Bernardo da Calvi dell’Umbria, Pietro da Sangemini, Ottone da Stroncone Accursio e Adiuto gli eroici figli della terra umbra  inviati dal Serafico Padre San Francesco a predicare il Vangelo ai musulmani ricevendo la palma del martirio il 16 gennaio 1220. 

Nel 1317 allorquando scoppiò una violenta pestilenza, le monache di santa Chiara di Coimbra elevarono questa supplica al Cielo e pressoché immediata fu la cessazione del contagio.  
AC


PREGHIERA IN TEMPO DI PESTILENZA: 
STELLA CAELI EXSTIRPAVIT  

Stella caeli exstirpavit 
Quae lactavit Dominum 
Mortis pestem quam plantavit 
Primus parens hominum. 

Ipsa Stella nunc dignetur 
Sidera compescere, 
Quorum bella plebem caedunt 
Dirae mortis ulcere. 

O gloriosa Stella Maris 
A peste succurre nobis; 

Audi nos, nam te 
Filius Nihil negans honorat. 

Salva nos Jesu pro quibus 
Virgo mater te orat! 

℣. Ora pro nobis, Sancta Dei Genitrix. 
℞. Ut digni efficiamur promissionibus Christi. 

Oremus. 


Deus misericordiae, Deus pietatis, Deus indulgentiae, qui misertus es super afflictione Populi tui, et dixisti Angelo percutienti Populum tuum: contine manum tuam ob amorem illius Stellae gloriosae, cujus ubera pretiosa contra venenum nostrorum delictorum quam dulciter suxisti: praesta auxilium gratiae tuae, ab omni peste, et improvisa morte secure liberemur, et a totius perditionis incursu misericorditer liberemur. 
Per te Jesu Christe Rex Gloriae, Salvator Mundi: Qui vivis, et regnas in secula seculorum. 
Amen.  

Questa la traduzione che abbiamo tratto da un bell'articolo di Radio Spada : [La Stella del Cielo, che diè latte al Signore, distrusse la peste della morte, che fu introdotta al mondo dal progenitore degli uomini. Si degni ora la medesima Stella placare il cielo, che irato contro la terra, distrugge i popoli con la crudele piaga di morte. O pietosissima Stella del mare, Tu ne scampa dalla peste. Sii propizia alle nostre preghiere, o Signora, perché il tuo Figliuolo, che nulla a Te nega, ti onora. O Gesù, salva noi, pei quali ti prega la Vergine tua Madre.]

***
[Preghiamo. Dio di misericordia, Dio di pietà, Dio di perdono, che ti movesti a compassione dell’afflizione del tuo popolo, e dicesti all’Angelo che percoteva il tuo popolo: Arresta il tuo braccio per amore di quella gloriosa Stella, dal cui prezioso petto succhiasti dolcemente il latte contro il veleno dei nostri peccati; vieni in nostro aiuto con la tua divina grazia affinché per intercessione della Beata Vergine Maria tua Madre e del Beato Bartolomeo Apostolo tuo diletto, siamo certamente liberati da qualsiasi contagio pestifero e dalla morte improvvisa, e siamo salvati da ogni pericolo di perderci. Per te, Gesù Cristo, Re della gloria, che vivi e regni nei secoli dei secoli. Così sia.]


Venezia, Basilica della Salute: la Mesopanditissa  
Nella Serenissima Città di Venezia da più di tre secoli si venera nella Basilica della Salute  la miracolosa Icona della Madonna  detta della Salute perché da Lei i veneziani riconobbero di aver ricevuto in dono la salute nella guarigione dalla peste. 
L’iscrizione incisa nel tondo al centro della Basilica lo ricorda: “Unde origo inde salus”-da Maria nacque Venezia, da Maria venne la salvezza. 
La venerata Icona è chiamata anche Mesopanditissa che significa mediatrice di pace; è giunta il 26 febbraio 1670 dall’isola di Candia  portata dal doge Morosini. Il 21 novembre dello stesso anno  venne collocata nella nicchia dell’altare.  (Foto 4 link sotto)

Foto 1: Venezia, Basilica della Salute particolare dell'Altare Maggiore  realizzato dallo scultore fiammingo, Just Le Court, che lavorò per il Longhenala terza figura  ( a destra) rappresenta la peste - una vecchia brutta - che fugge terrorizzata dalla presenza della Madonna e scacciata da un angioletto.

Foto 2 Venezia, Basilica della Salute particolare dell'Altare Maggiore: la prima figura ( a sinistra) rappresenta una giovane donna rappresenta Venezia che implora la Madonna chiedendo di far terminare il flagello della peste.

Foto 3 : Venezia, Basilica della Salute l'Altare Maggiore  realizzato dallo scultore fiammingo, Just Le Court, che lavorò per il Longhena

Foto 4: Venezia, Basilica della Salute: la Mesopanditissa   


Foto 5:  Venezia, Basilica della Salute l'Altare Maggiore

Fonte delle foto da : Michele Pellizzari QUI


Video 

La preghiera Stella Coeli in Canto Gregoriano



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La preghiera Stella Coeli  in forma polifonica

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 (1630 - 1690-91)
Stella Coeli 
Basilica San Petronio Bologna



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Marco Galvani : Stella Caeli 
(composizione in stile polifonico)






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