Preoccupazione per un Vescovo "nordico" che nelle celebrazioni liturgiche è afflitto da un evidente "processo patologico della memoria" comunemente detto amnesia.
Il Vescovo, custode della fede del suo gregge, nelle preghiere si dimentica sistematicamente di pronunciare l’attributo di Dio ONNIPOTENTE , di fatto omesso nelle liturgie episcopali.
Nelle Messe Vescovili, per colpa delle frequenti amnesie prelatizie, Dio non è più Onnipotente ed il
povero Vescovo è costretto ad inventarsi delle strane formule liturgiche:
“ Dio che è padre buono abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati...”
oppure
“Vi benedica Dio, Padre e Figlio e Spirito Santo”.
Il disturbo della memoria episodica del povero Vescovo si è aggravato in occasione di un recente incontro pastorale quando apertamente ha detto che "Dio non può essere ONNIPOTENTE" motivandolo con tutto un ragionamento…
Ci uniamo volentieri alla preghiera dei Sacerdoti e dei fedeli diocesani perchè il loro malato Pastore possa riacquistare presto la piena salute debellando, grazie al risolutivo farmaco del Catechismo della Chiesa Cattolica, le sue frequenti e preoccupanti amnesie liturgiche e teologiche.
«IO CREDO IN DIO, PADRE ONNIPOTENTE,
CREATORE DEL CIELO E DELLA TERRA»
CREATORE DEL CIELO E DELLA TERRA»
Paragrafo 3
ONNIPOTENTE
268 Di tutti gli attributi divini, nel Simbolo si nomina soltanto l'onnipotenza di Dio: confessarla è di grande importanza per la nostra vita.
Noi crediamo che tale onnipotenza è universale, perché Dio, che tutto ha creato,
332 tutto governa e tutto può; amante, perché Dio è nostro Padre;
333 misteriosa, perché soltanto la fede può riconoscere allorché « si manifesta nella debolezza » (2 Cor 12,9).
( QUI )
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Immagine di Salute&benessere
Questo vescovo non soffre affatto di amnesia. Che "Dio non può essere onnipotente" è la conseguenza del "fumo di Satana (che) è entrato, da qualche fessura, nelle stanze dei sacri palazzi», come ha dovuto ammettere Paolo VI già cinquant'anni addietro, fumo che il vescovo ha inalato a pieni polmoni.
RispondiEliminaFu proprio Paolo VI a farlo entrare e spalancare le finestre assieme a Roncalli...
EliminaCertamente. Ma secondo lei (le chiedo un parere), a parte Bergoglio che sta completando la demolizione della Chiesa, Woitila e Ratzinger non c'entrano proprio niente?
EliminaAssolutamente! Bergoglio è la continuazione di un cammino iniziato con "Gaudet Mater Ecclesia" e terminato (si spera) con "Non esiste un Dio cattolico" (cit.)!
EliminaBergoglio è la fase più spudorata del cammino ecumenico-massonico infiltrato con il Concilio.
Ma allora come spiega, lei, il rimpianto da parte di certi tradizionalisti di papa Ratzinger e di papa Woitila?
Elimina“Opportune, Importune” n. 32
Eliminahttps://www.sodalitium.biz/opportune-importune-n-32/
Sta finendo tutto.....quanto rimpiango gli anni 50....
RispondiEliminaNon ho assolutamente le idee di questo vescovo, e concordo in generale con i commenti che mi hanno preceduto. Tuttavia, se si vuole approfondire l'argomento, c'è da dire che la traduzione di El Shaddai con Dio onnipotente è sbagliata, anche perché nell'ebraico antico non esisteva neanche il concetto di onnipotenza. Shaddai può significare "distruggere" o "sopraffare". Se ci riferiamo a Shadda significa "montagna", quindi l'El della montagna. Se invece ci rifacciamo a Shadayim (in ebraico: seni) allora il riferimento è alla fertilità. Per la versione cattolica della New Jerusalem Bible infine la traduzione "Dio onnipotente" è imprecisa. Ma ripeto, l'argomento decisivo è che nella lingua ebraica non esisteva proprio il concetto di onnipotenza, per cui è impossibile che si volessero riferire all'onnipotenza; è come se volessimo tradurre una parola con "pallacanestro" in una lingua di un popolo che non conosceva la pallacanestro, e nemmeno lo sport in generale... Lo stesso discorso, che comporta conclusioni anche più gravi, vale per la parola "eternità": qui l'originale è "olam", che significa "lunga durata", non "eternità", noi invece nella Bibbia troviamo scritto "eternità"... [i riferimenti linguistici li ho fatti con l'ausilio di Wikipedia e del sito di Consulenza Ebraica, mi si perdonerà qualche piccola imprecisione]
RispondiEliminaCon nomine vescovili di persone inette è il minimo che possa accadere! Sarebbe quanto mai opprtuno pero fare nome e cognome di questi "don" come amano farsi chiamare. Anche se sappiamo tutti benisssimo di chi si tratta. La diocesi che regge ha dato i natali al grande Giovani Paolo I che farà certamente 3 giri nella tomba.
RispondiEliminaUn ragionamento ? Parole grosse.
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