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lunedì 16 agosto 2010

Col bricolage liturgico neo-ambrosiano l'Assunzione diventa optional

Quando anche Andrea Tornielli sbotta per esaurita sopportazione liturgica... Riportiamo un recente post dal suo famoso blog:


di A. Tornielli


Cari amici, per la prima volta ho trascorso Ferragosto a Milano. Questa mattina, prima di andare a messa nella mia parrocchia ho spiegato a mio figlio più piccolo il significato della festa che stavamo celebrando, cioè l’assunzione in cielo con il suo corpo della Madre di Gesù, preservata dal peccato originale. Ma appena entrati in chiesa, ecco la sorpresa: il parroco ci ha spiegato che “i responsabili della liturgia ambrosiana hanno stabilito di celebrare domani, 16 agosto, la festa dell’Assunta, perché quest’anno cade di domenica” e il nuovo messale ambrosiano (XII dopo Pentecoste) prevede tutt’altra liturgia. Così, durante tutta la celebrazione, non c’è stato alcun riferimento alla grande e antica festa mariana, che venne solennizzata dopo la proclamazione del dogma da parte del venerabile Pio XII nel 1950. C’è stata invece una prima lettura dal secondo Libro dei Re dove si parla della distruzione di Gerusalemme da parte dei babilonesi, con il lungo e dettagliato elenco delle suppellettili e dei bronzi del Tempio trafugati dai caldei [splendido tocco ironico sull'inanità e inconcludenza di queste riforme liturgiche bibliolatriche]. La mia sorpresa è aumentata quando ho scoperto che stamattina, in Duomo, il cardinale Tettamanzi ha invece celebrato il pontificale dell’Assunta, e questo è avvenuto anche in altre parrocchie. Così ci sono stati milanesi che hanno celebrato la festa come il resto della Chiesa cattolica, e altri che per celebrarla dovranno andare (in orario feriale) a messa domani… Sono sconcertato e amareggiato. Capisco poco o nulla di liturgia e di Sacra Scrittura, sono ignorante, non posseggo certo la sapienza e l’intelligenza degli esperti che hanno elaborato il nuovo messale, quegli esperti che hanno pensato bene - in caso la festa coincida con la domenica - di privare il popolo di Dio della festa dell’Assunta, in nome della loro conoscenza e della loro sapienza. Che ci volete fare, noi popolo bue dobbiamo adeguarci, anche se non capiamo. Ma, Eminenza, Cardinale Tettamanzi, lei che è il capo-rito ambrosiano, perché ha celebrato l’Assunta, mentre io non ho potuto farlo nella mia parrocchia? Perché in Duomo sì e nelle altre chiese no? Oppure lo si è fatto a discrezione del parroco? E ai semplici fedeli, quelli che non hanno studiato liturgia al Sant’Anselmo o Sacra Scrittura al Pontificio Istituto Biblico, non ci avete pensato? Mi piacerebbe rivolgere la stessa domanda anche alla Congregazione del Culto divino, che ha approvato il nuovo messale ambrosiano: eminenze, esperti della Santa Sede, ai fedeli ci avete pensato? Possibile che per gli ambrosiani l’Assunta sia un optional? Non riesco a immaginare un esempio più chiaro e lampante della distanza tra gli esperti liturgisti che hanno partorito il messale, e i fedeli (magari i fedeli ignoranti come me che ieri sono andati a messa e si sono trovati una liturgia del tutto diversa). Fino a questo momento non ero mai intervenuto su queste pagine in merito al nuovo messale ambrosiano - criticato piuttosto duramente dal cardinale Giacomo Biffi - ma quella di oggi è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Sarebbe bello inviare lettere alla Curia di piazza Fontana (e per conoscenza alla Congregazione del Culto divino) chiedendo che l’Assunta sia celebrata sempre il 15 agosto nella diocesi ambrosiana, anche se cade di domenica, senza lasciare questo assurdo fai-da-te. Vorrei tanto, cardinale Tettamanzi, che la fede dei semplici fosse considerata ancora importante, più importante delle altissime e dottissime considerazioni degli espertissimi liturgisti ambrosiani, che oggi hanno ritenuto più importante farmi meditare sui cubiti delle colonne di bronzo del Tempio di Gerusalemme, piuttosto che sul mistero dell’Assunzione in cielo di Maria, preservata dal peccato originale, Madre nostra e Madre della Chiesa (come ebbe coraggiosamente a proclamarla durante il Concilio il servo di Dio Paolo VI, soprassedendo alle cautele ecumeniche).

21 commenti:

  1. La verità è che i cosiddetti "sapienti", coloro che di liturgia ne capiscono nella diocesi di Milano, sono solo un branco di pagliacci.
    E perché il card. Tettamenzi non celebra col nasone rosso? D'altro canto un'altra eminenza prima di lui lo ha indossato, quello stesso nasone.

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  2. Mi permetto di far osservare che da SEMPRE nel calendario ambrosiano (o almeno da quando vi sono rubriche certe cioè da S. Carlo Borromeo, quindi non un modernista qualunque) la domenica cede SOLO alle Solennità DEL SIGNORE: le solennità della Beata Vergine e dei Santi di I e II classe (oggi feste e solennità) vengono trasferite ad proximam sequentem feriam etiam impeditam a quocumque festo etiam sollemni...così era e così si fa. Ad esempio chiarissima era la rubrica per la traslazione di ognissanti al 2 novembre (e dei morti al 3) quando il 1 novembre fosse capitato in domenica.
    Signori, non c'è niente da lamentarsi: questo è il rito ambrosiano e va rispettato così com'è.
    Da lamentarsi poi ci sarebbe per mille altre cose:
    1) si permette che per ragioni pastorali si possa celebrare 1 messa della solennità anche in domenica: ora nelle parrocchie si vede di tutto un po': chi non fa della domenica, chi fa tutto della solennità... con un caos allucinante... dare direttive più chiare almeno per i giorni di maggiore importanza? Troppo complicato...si vede che non ci arrivano.
    2) la scelta di letture nel nuovo lezionario spesso è molto singolare...ma non è che nel romano siano messi meglio...il problema dello "schifo" è comune a tutti i lezionari postconciliari...
    3) tanto poi, anche avendo direttive e rubriche eccellenti, ogni prete fa di testa sua così come gli viene in mente alla mattina quando si alza... e nessuno dall'alto gli dice:" guarda che sbagli"...
    e via così...si andrà sempre peggio...

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  3. Basta vedere i suoi pontificali: cerimoniale sempre ben curato perchè Mons. Mellera è ottimo... tutto il resto penoso, a partire dal canto.
    Stanno distruggendo tutto quel poco che era rimasto...
    Ti assicuro che in verità io preferisco il nuovo lezionario al sistema ibrido precedente; ovviamente col nuovo lezionario preso al netto delle pagliacciate che contiene...

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  4. <span>Ragazzi, se anche Tornielli perde la pazienza allora la situazione è veramente ma veramente grave!! :D</span>

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  5. Un pasticcio simile sembra essere accaduto anche con l'Ascensione del Signore (la teologia dell'Ascensione è la più negletta da circa 50 anni), anch'essa relegata nel giorno feriale (in questo caso giovedì). In effetti i problemi sarebbero meno gravi, se vigesse l'obbligo di precetto e, di conseguenza, il calendario civile si adeguasse. ma ci vorrebbe una politica che rispettasse anche il terzo comandamento.

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  6. Non c'è da meravigliarsi...anche la solennità dell'Immacolata, quando cade di domenica (ma almeno quella è una domenica di Avvento!!!), viene trasferita al giorno successivo alla faccia, come giustamente sottolinea Tornielli, della devozione dei fedeli e dell'attenzione alle esigenze "popolari" che vanno e vengono secondo "la saggezza" dei liturgisti ambrosiani e non. Pure io domenica ho dovuto sorbirmi letture sulla devastazione del tempio di Gerusalemme, sull'altezza delle colonne di bronzo ect ect.
    Ultimamente le prime letture del lezionario ambrosiano sono lunghe, spesso un po' "astruse" per i poveri fedeli, come me, "ignoranti, ma sicuramente la "saggezza" dei liturgisti "vicini" al popolo ci farà crescere in sapienza e grazia davanti a Dio e agli uomini(!?!)

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  7. piuttosto che sul mistero dell’Assunzione in cielo di Maria, preservata dal peccato originale, Madre nostra e Madre della Chiesa (come ebbe coraggiosamente a proclamarla durante il Concilio il servo di Dio Paolo VI, soprassedendo alle cautele ecumeniche)

    Certo che per un Papa ce ne vuole di coraggio a fare affemazioni del genere, in un Concilio poi...
    Onore al merito!
    Grazie Tonielli, ricordi come questo... risollevano il morale.

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  8. Anche lì...ammetto che mi piace molto il "riportare" al giovedì ascensione e corpus domini...però poi le direttive curiali latitano tremendamente lasciando spazio alla creatività...che sfocia in mezze schifezze...se non porcate colossali...

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  9. Signori, che ci piaccia o no, questo è il rito ambrosiano DA SEMPRE! Non si può fare i tradizionalisti solo quando ci fa comodo....

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  10. il problema non è il messale...il problema è la Beata Vergine Maria!

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  11. vai a dirlo al caporito tettamanzi

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  12. Cattolico intrnsigente16 agosto 2010 alle ore 15:07

    Lentamente stiamo piombando nell'apostasia...e Roma sta a guardare!

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  13. ... e l'Ascensione è festa nei paesi luterani... sic :'( .

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  14. "Roma" non ha la bacchetta magica e da tempo ha deciso di consegnare l'uso del "bastone" (anche se le legnate giungono lo stesso in altri modi e per chi, prudentemente, non ha fatto del Concilio un dogma... ), il Papa ne ha parlato di recente alla chiusura dell'Anno Sacerdotale, ma come siamo soliti fare: il Papa parla e dice, poi ci vogliono gli anni per mettere in pratica....
    ad ogni modo le parole del Papa all'Omelia ed all'Angelus di ieri Festa dell'Assunta, ci possono sembrare legittimamente come un monito a questo "fai da te" liturgico....dice il Papa:

    Cari fratelli e sorelle,

    oggi la Chiesa celebra <span>una delle più importanti feste dell’anno liturgico dedicate a Maria Santissima: l’Assunzione</span>. Al termine della sua vita terrena, Maria è stata portata in anima e corpo nel Cielo, cioè nella gloria della vita eterna, nella piena e perfetta comunione con Dio.

    (notare: una delle più IMPORTANTI FESTE DELL'ANNO LITURGICO....)
    ed inoltre il Papa stesso ha rammentato che" oggi" cadeva anche il Sessantesimo Anniversario della promulgazione del Dogma, ragione in più per impegnare TUTTA la Chiesa in una piena comunione liturgica...
    Questa "DIVISIONE" all'interno stesso della Diocesi, è preoccupante, un Arcivescovo che celebra una tra le più importanti feste LITURGICHE mariane e il resto della Diocesi che, legittimamente autorizzati dalla Curia, possono scegliere di NON vivere questa comunione... è in netto contrasto sia con il messaggio del Pontefice, sia con la prassi liturgica....mi sembra di ricordare un pò la questione e la disputa per il giorno della Pasqua che impegnò qualche secolo i Padri della Chiesa... certe questioni e certi riscontri sembravano davvero superati, non so quanto sant'Ambrogio e san Carlo Borromeo approverebbero una situazione del genere...
    Lo stesso accadde a Novembre con la Festa di Tutti i Santi..... è previsto che se queste Feste cadono di Domenica, esse verranno liturgicamente ricordate il giorno dopo...così facendo SI ANDRA' PERDENDO LA DEVOZIONE COMUNE A TUTTA LA CHIESA...
    quella ambrosiana, seppur sostengono che trattasi di un ritorno al passato, è di fatto un atteggiamente tipicamente Protestante, ossia, concentrare il tutto esclusivamente SU GESU' RISORTO, LA PASQUA, LA CELEBRAZIONE DELLA PASQUA quasi che le Feste Liturgiche DEDICATE ai Santi, disturbassero in qualche modo questa priorità.... *DONT_KNOW*

    il "Nuovo" Lezionario lo prevede, il Papa (non si sa se a scatola chiusa) lo ha approvato con tanto di foto in piazza san Pietro mentre lo riceve dal cardinale Tettamanzi nonostante le critiche segnalate anche dal card. Biffi....
    Non so come potranno risolvere la situazione, una cosa è certa: data anche la mia breve esperienza in campo ambrosiano, c'è una decisa volontà a dissociarsi non solo o semplicemente dal Rito Romano, ma propriamente da Roma... la Chiesa Ambrosiana sembra da tempo una Chiesa parallela che cammina per conto suo... mai in nessuna Chiesa come in quella ambrosiana io, di rito romano, mi sono sempre sentita UN OSPITE e difficilmente "a casa".... il Papa è come se non esistesse, i riferimenti sono tutti martiniani o all'Arcivescovo in carica, sia che lo si critica o che lo si lodi...
    e non si tratta solo del fatto che mentre tutti in Milano continuassero il Carnevale, io mi sentivo troppo legata a cominciare la Quaresima con Roma...sapendomi in comunione con TUTTA la Chiesa... ma anche per tutto il Calendario Liturgico, e per i colori liturgici... e per la pastorale come per l'Anno Sacerdotale: il Papa diede una indicazione come punto comune a tutte le Chiese, Milano avanzò per conto suo con un altro tema....o così come per il [...]

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  15. Ha ragione J, qui Tornielli ha toppato alla grande! Solo le solennità del Signore possono essere celebrate la domenica. Il mio ordo liturgico ambrosiano tradizionale, lascia intendere che si può celebrare la solennità dell'Assunzione, ma specifica che nella metropolitana (cioè nel duomo) si segue l'ufficio e la messa della domenica XII dopo la Pentecoste. Tutta l'ufficiatura dell'Assunzione è spostata a lunedì 16 agosto, scalzando così S. Simpliciano che quest'anno non viene celebrato. La questione delle precedenze è assai complicata. Comunque ribadisco quanto già detto: la diocesi ambrosiana ha milioni di problemi e storture, ma questo sottolineato da Tornielli non è tra questi. Forse informarsi meglio prima di scrivere articoli aiuterebbe.

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  16. infatti non può far altro che guardare...siamo in tempi in cui un eretico che viene rimprovertato diventa un eroe...

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  17. se ha ragjone J...allora è stato tettamanzi che ha toppato alla graande

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  18. <span>"Roma" non ha la bacchetta magica e da tempo ha deciso di consegnare l'uso del "bastone" (anche se le legnate giungono lo stesso in altri modi e per chi, prudentemente, non ha fatto del Concilio un dogma... )</span>

    Tante diocesi, tanti 'capibastone'...

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  19. per ospite delle 23.42
    Se sarà chi dico io, è un prelato umile,di alta spiritualità e certamente conciliante. Piacerà molto ai milanesi, ne sono certo!

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  20. Rafminimi13@libero.it17 agosto 2010 alle ore 08:36

    Chi vuole leggere di come i religiosi vissero la proclamazione del dogma 60 anni fa, mi scriva. Qui non posso mandarlo, perché è lunghetto, comunque, a Enrico l'ho inviato in privato.

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  21. Beh! l'Assunta essendo l'emblema della fedeltà, l'unica che dinnanzi a Colui che tutti ritenevano un reietto, un delinquente, è rimasta ferma sotto la croce, fedele, nonostante le grida che si udivano attorno. Oggi il mondo grida ancora contro Gesù e contro la sua Chiesa e tra questi bestemmiatori ci sono non pochi prelati, dunque come si può pretendere che coloro che gridano infamie, coloro che non sanno trarre dall'esempio di Maria il vero senso della croce, del sacrificio, esaltino poi la fedeltà, l'amore totale e l'immacolatezza di Maria nella festa della sua Assunzione? Uomini di mondo ormai, che hanno perso la bussola!

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