Sepe, messa multietnica: note nigeriane, lettura in cinese, canti di bambini cingalesi
Il cardinale: «Napoli come la grotta di Betlemme, sempre pronta ad accogliere chiunque chieda di entrare»
Il cardinale Crescenzio Sepe
NAPOLI - Epifania glocal per la Napoli cattolica del cardinale Sepe. La musica e le danze dei nigeriani, la lettura in cinese, il canto di sei bambini cingalesi: la città festeggia la Befana, nel suo Duomo, con una messa multi-etnica, e l'arcivescovo invita la città a essere accogliente come la grotta di Betlemme.
NAPOLI COME BETLEMME - «Napoli vuole essere e diventare sempre più la grotta di Betlemme - ha detto Sepe - sempre pronta ad accogliere chiunque chieda di entrare». La liturgia è stata concelebrata da Sepe, da monsignor Gaetano Romano, che è vicario episcopale per la Carità e direttore della Caritas, e da monsignor Lino Silvestri, direttore dell’Ufficio diocesano Migrantes. Ricordando le «difficoltà del cammino» dei Re magi, Sepe si è rivolto ai fedeli stranieri, che oggi erano numerosissimi in chiesa: «È stato così anche per voi. È stato un viaggio doloroso arrivare fino a qui e come loro siete stati guidati dalla speranza. Venite da tanti posti diversi, ma oggi siete qui, parte di una città pronta ad accogliervi».
TUTTO IL MONDO NEL DUOMO - Fra i banchi del Duomo c’erano fedeli africani, asiatici, sudamericani ed europei dell’Est richiamati a messa, perchè, come ha ricordato il cardinale, «la fede è una soltanto». Le letture sono state declamate in spagnolo, polacco, cinese. E Sepe ha augurato Buon Anno in tante lingue diverse. Il cardinale è stato accompagnato all’altare dai bambini stranieri che, per l’occasione, hanno indossato i loro abiti tradizionali, fatti di colori vivaci, coroncine di fiori, braccialetti con le campanelle. Napoli, nell’auspicio del suo cardinale, deve essere sempre di più una città della «integrazione tra i popoli» e «dell’unità». «Oggi coloro che non sanno e non vogliono accogliere l’altro - ha aggiunto - sono come Erode accecato dall’egoismo e dalla prepotenza». «Quella di oggi è la festa dei popoli - ha detto Sepe -. L’Epifania è il segno che la presenza di Dio è riservata a chiunque, da qualsiasi parte della Terra arrivi, ovunque viva». Al termine della liturgia, agli oltre cento bambini presenti al Duomo sono stati regalati i giocattoli offerti dal Movimento cristiano lavoratori di Napoli.
è la fede o la Chiesa che è UNA ?
RispondiEliminase è vero che un cardinale, nel celebrare una pseudo-liturgia-pagliacciata del genere, ha detto la fede è una, qual è la fede che lui professa? certo non quella nel Dio del nostro Signore Gesù Cristo, che NON PUO' essere confusa con altre!
ed è un cardinale e quindi entrerà in conclave...
I<span style="font-style: italic;">n quest’atrio dei gentili ci si accorge che problema di Dio e problema dell’uomo vanno insieme, e che come Paolo ad Atene bisogna nuovamente annunciare il Dio ignoto nel grande areopago planetario.
RispondiElimina(fonte: Avvenire.it)</span>
mi sembra che la conclusione di questo articolo apparso su Avvenire faccia il paio con la dichiarazione di Sepe. Solo che non mi sembra che Paolo abbia MAI annuniato un Dio ignoto ma, se non ricordo male annunciava agli ateniesi, che riservavano un'ara anche al Dio ignoto, il nostro Signore Gesù, invitandoli a dare anche a quel dio ignoto un Nome che è al di sopra di qualunque altro nome, per chi fosse disposto ad accoglierlo! Questo è l'unico Annuncio che ci viene richiesto!
Amici miei, si può ammettere un modo di esprimersi così approssimativo (eufemismo) sul giornale dei vescovi?
riflessione verissima e profonda il problema è teologico siamo davati alla vecchia e rinnovata eresia gnostica
RispondiEliminacome altrove così a Napoli...ogni mondo è paese!
RispondiEliminaIl card. Sepe? Lo si conosce da tempo...è rosso porpora.
Fu lui che sviaggiò nunzio mons. Ranjith...perché ostacolava le sue manovre finanziarie a propaganda fide e le bancarotte con la parmalat.
Quando Ranjith prima di partire fu ricevuto da GPII...il papa polacco già sofferente dispiaciuto chiese: "Te ne vai?"
Santità - rispose - lei mi manda.
"Eh Sepe, Sepe..." ribattè il santo subito...
Se i fedeli erano cattolici (africani, arabi, europei dell'est, cingalesi,...) come credo che sia, non ci vedo nulla di male. Ed è chiaro che la nostra fede è la loro stessa. Altro discorso sarebbe se avesse arraffazzonato di tutti un po', non per fare carità (che andrebbe bene) ma per celebrare un rito sincretista. Resta il problema dell'assenza di una liturgia veramente universale (o come si dice oggi interetnica e multinazionale) che unisca fedeli di origini diverse. Il rito del VO aveva questa forza, che non appartiene al NO, polverizzato in mille diverse interpretazioni e performances. Paradosso ridicolo in cui i fautori della globalizzazione religiosa sono caduti con la cancellazione del rito di sempre.
RispondiEliminaQuando i Cattolici provengono da diverse parti del mondo sarebbe auspicabile pregare con UNA SOLA LINGUA: il Latino!
RispondiEliminaCosi' facendo ci mettiamo in comunione con tutti i Cattolici, abbattendo le barriere del tempo e delle distanze... invece no!
Come Tettamanzi, anche il buon Sepe ha parole di fraternita', solidarieta', accoglienza, ecc. ecc. per tutti... chissa' se valgono anche per noi Cattolici Tradizionalisti?!?
Meno male che ci sono ancora Vescovi come Sepe, Tettamanzi, Carlo Maria Martini...che, fedeli alla Rivelazione Biblica, sanno valorizzare la diversità, a discapito di tutti gli auspicati tradizional-totalitarismi.
RispondiEliminano di certo. L'unica parola d'ordine e l'unica lingua di certi personaggi pare proprio che sia: Apparire, fare strada, soldi...
RispondiEliminaIn una riunione di congragazione il buon Ranjith, segretario, disse al buon Sepe, prefetto: "Eminenza, non si trattano così i soldi dei poveri!" (da un testimone presente)
e si finì extra urbe
naturalmente tutti i napoletani conoscono a menadito il cinese, come lo conoscono i vari immigrati presenti.
RispondiElimina:-P
Quoto!
RispondiEliminaOttimo e equilibrato.
Ma estremamente pochi conoscono il latino sufficientemente bene, neanche il latino "scolastico" è talvolta sufficiente a cogliere tutte le sfumature e tutta la forza del messaggio della Parola. Anche seguendo il vostro ragionamento, perché non celebrare la messa in Inglese. E' sicuramente una lingua più diffusa e che unisce più facilmente migranti e popolazioni locali, ed anche in Italia è sempre più conosciuta ed utilizzata.
RispondiEliminaCimice Vaticana : sei eccezionale !
RispondiEliminaChe memoria !
Mi è scappato un punto interrogativo, scusate
RispondiEliminaLo sperpero di danaro fatto da Sepe a Propaganda è cosa conosciuta da più di una persona. Ranjith ebbe il coraggio di dire ciò che pensava e il cardinale Sepe lo punì cacciandolo via.
RispondiEliminaEcco che iniziano le calunnie....ma era prevedibile, mancando gli argomenti. Forse i tradizionalisti, che vogliono passare da cattolici duri e puri, dovrebbe ricordarsi qualche volta anche di essere cristiani e sono quasi sicuro di poter dire che la calunnia non sia un atteggiamento cristiano...e forse nemmeno cattolico... Non so se è scritto nei libri liturgici dei tradizionalisti, ma sicuramente si trova nella Scrittura. A proposito, la Scrittura è stata tradotta ANCHE in latino, per cui potete leggerla senza timore di essere considerati eretici. Certo, questo richiederebbe di conoscere il latino (non parliamo ovviamente di ebraico e greco...)
RispondiEliminaPenso anch'io che fossero tutti fedeli cattolici e volesse evidenziare che la fede era una nonostante le lingue diverse.
RispondiEliminaSono di Napoli,della periferia,e il Cardinale Crescenzio Sepe è il mio Vescovo Metropolita .Conosco bene,quindi,la realta' dell'Arcidiocesi di Napoli.Vi invito,caldamente, ad avere maggiore rispetto di sua Eminenza il Card.Sepe.Nella Arcidiocesi di Napoli sta facendo molto bene.E'un Sant'uomo.Tra l'altro e' anche abbastanza liberale nei confronti della Messa Tridentina.Abbiate rispetto!!Un sito che vuole essere cattolico non attacca Vescovi e Cardinali.La realta' di Napoli e' difficilissima e il Card.Sepe sta facendo molto bene.
RispondiEliminaPasquale Troisi
....il Canone della Consacrazione è stato fatto in napoletano? :-P
RispondiEliminaUff...ma dobbiamo proprio starti a sentire?
RispondiEliminaPero' l'Islam, oramai piu' diffusa confessione religiosa( la Vera Religione e' una) prega con una sola lingua . Il Paleoarabo.Incomprensilbile ai piu' ma ingollato a memoria con successo e soddisfazione nelle madrasse da masse di ignoranti . Noi invece dalla superba cultura ci rifiutiamo per tara ideologia a recitare un Pater...
RispondiEliminaIl piu' grande Papa del secolo ha spiegato definitivamente perche' si debba pregare in latino a Messa . Stop. Anche l'"eretico " Rosmini ben ne illustro' i vantaggi, che superano di gran lunga gli svantaggi ( apparenti).
Nota personale sul mammasantissima in cappamagna: i Santi o aspiranti tali non dovrebbero essere un po' piu' esangui?
Oramai queste pagliacciate non si contano più! Io direi basta!
RispondiEliminaProvate a guardare le foto dell'Africa prima del conciliabolo...vedrete quanti fedeli devoti ad assistere a messe e processioni perfettamente cattoliche. Provate a guardare le foto di Mons. Lefèbvre quando era in Africa. Questa mania dell'inculturazione è incredibile! Sono stato a Parigi a vedere la sala dei martiri delle Missions Etrangers, ed ho visto una lettera di Kim Tae-Gon, primo sacerdote coreano, redatta in splendida grafia ed in latino...mi riesce quindi facile immaginare come celebrasse. Mettere le danze bantu nelle messe è semplicemente un'offesa alla sensibilità cattolica di quella gente che, da pagana, si è convertita in cristiana, magari pagando con sofferenze e, spesso, con la vita. Anche loro hanno il diritto di essere parte integrante della Chiesa cattolica con i suoi riti cattolici, non con trovate circensi di dubbio gusto confezionate apposta per far scena.
Grazie per il contributo Milanese! ;)
RispondiEliminaJean-Paul II, aux Nouvelles-Hébrides, n'a pas eu honte de célébrer le Saint-Sacrifice de la Messe (pardon, l'eucharistie) à côté d'une lectrice aux seins nus… Alors…
RispondiEliminaCaso semplice ma anche complesso. Se l'iniziativa fosse stata prevista per una specie di "festa dei popoli" partenopea, allora non bisognava far altro che complimentarsi con l'Arcivescovo. Quello che, però, è deprecabile, è l'uso del tempo liturgico per momenti non liturgici. A parte il fatto che tutti i pasdaran progressisti sarlano dell'Epifania come la festa delle genti quando è in realtà la festa di N.S.G.C. che si manifesta( donde epifania = manifestazione) al mondo. La liturgia è tempo di Dio, non dell'uomo. L'uomo della liturgia, durante la Messa, cessa di esistere, semplicemente è. E l'essere è uguale per tutti: l'essere non è nigeriano o congalese; l'essere è l'uomo nell'Uomo. Scusate il linguaggio un po' contorto, ma le cose vanno dette coi loro termini. Vorrei ricordare che la messa in latino , nella nuova stagione liturgica, si salverebbe proprio durante le adunanze di popoli diversi...Si poteva far di meglio, ma anche di peggio(vedi il vescovo di Thiberville!!!)
RispondiEliminaChiedo scusa a tutti e anzi dichiaro la mia stima per questo sito e per le persone che lo animano.
RispondiEliminaTuttavia a leggere i commenti a questo post mi è passata la voglia. C'é un solo termine, purtroppo, per definire quel che sembra animare la maggior parte dei commenti: ossessione.
Scusatemi ancora sinceramente e tanti saluti; a tempi migliori, con simpatia.
Sicuramente la calunnia non corrisponde ad un atteggiamento cristiano,ma non lo costituisce certamente neppure l'omertà ...
RispondiElimina<span style="line-height: 21px;"> È stato un viaggio doloroso arrivare fino a qui e come loro siete stati guidati dalla speranza</span>
RispondiEliminacosì ha detto il cardinale, ma poi non ha chiesto a quei poveri migranti QUAL E' la loro speranza e non ha detto (e mai più dirà?) QUALI SONO <span style="text-decoration: underline;">le ragioni della speranza di noi cristiani</span> (con i pastori a capo) ?
Il card. Sepe non ha forse sentito quell'intervista al tg2 di ieri dove l'immigrato che difendeva gli amici a Rosarno ha detto:
"Noi veniamo qui perchè pensiamo di trovare in Italia il paradiso...paradiso Italia...
e invece poi è l'inferno!...!"
Bene, vorrebbe allora il card. spiegare che il Paradiso vero non è l'Italia, ma sta in qualche Altro posto, un po' più in alto di questa Terra intera, più in là dell'universo intero ?
O vorrà continuare a dire a questi poveretti "sì venite, perchè la meta della vostra speranza, l'aspirazione profonda del vostro cuore merita questo paradiso-Italia-o-america-che sia...e nient'altro che questo ?
come farà a spiegar loro e a tutti i parrocchiani che NON C'E' eldorado che possa riempire il nostro cuore, se non Dio solo, il cui Figlio Gesù è venuto in quella grotta a vivere e morire per noi, per i migranti, per tutti, perchè potessimo avere la Vita ed averla in abbondanza...?
ma la Vita Vera, eterna, la Sua, non la vita italiana del sec. 21.mo o di qualsiasi regno consumista di questo mondo ?
?
Bravo Gigi,
RispondiEliminasolo bisognerebbe aggiungere che questa ossessione è quella tipica delle sette eretiche. Come i catari, i patarini, questi tradizionalisti offendono i vescovi legittimamente consacrati, successori degli apostoli, e incitano alla disobbedienza appellandosi ad un presunto sensus fidei di piccoli gruppi di fedeli. Come loro ritengono, pur essendo una minoranza, di esser rimasti i soli veri cristiani, mentre tutto il resto della Chiesa è nell'errore, ma non per un errore particolare su un singolo punto, bensì perché ha perso o sta perdendo la fede. Con perfidia tipicamente eretica contrappongono il magistero di pontefici diversi e non esitano a criticare quello attuale quando non si conforma ai loro desideri. Se Benedetto XVI leggesse questi blog capirebbe subito come è vero il detto "dagli amici mi guardi Dio". Ed è quel che Cristo, che non abbandona la sua Chiesa, farà.
non tutti i preti napoletani sono dello stesso avviso...dopo i fuochi d'artificio il buon avrcivescovo lascia carta e fumo...nulla di più.
RispondiEliminaGiordano...era di un'ala molto più conservatrice, blizs a parte
"ortodosso" greco o russo ? :)
RispondiElimina<span>perfidia tipicamente eretica contrappongono il magistero....</span>
RispondiElimina????????????????
chi segue la Tradizione sarebbe "eretico" ?
mysterium iniquitatis !
Ogni tanto la Spettabile Redazione pubblica dei post che sembra abbiano l'unico intento di sottrarre clienti agli psico-analisti. Non ho alcuna simpatia personale per il Cardinal Sepe, che non conosco, ma rispetto come Cardinale e Arcivescovo. Non capisco il collegamento tra l'amore per il Rito Gregoriano, che condivido, e le offese gratuite all'arcivescovo di Napoli. Lo scandalo sarebbe causato dall' aver celebrato, come credo fosse in suo diritto, una S. Messa che voleva esprimere accoglienza verso gli immigrati, pur se con qualche rischio sincretista. E questo è sufficiente per farlo accusare di ogni nefandezza dai soliti cattolici tradizionalisti duri e puri affetti dalla sindrome del fratello maggiore. Gli stessi che adottano come loro sommo rappresentante un altro Cardinale non appena celebra un pontificale in San Giovanni in Laterano, dimenticando all'istante che lo stesso altissimo prelato ha partecipato con passione a un raduno kikiano tra i più spudoratamente autocelebrativi degli ultimi anni. Se lo scopo dichiarato di questo sito è quello di diffondere e difendere la celebrazione della Messa Vetus Ordo, non capisco come si possa sperare di farlo dando occasione ai soliti depressi di sfogare le loro personalissime frustrazioni contro il malcapitato di turno, fosse anche il Sommo Pontefice o il Suo immediato Venerabile predecessore, definito con saccente disprezzo il santosubito. E' questo, cara e spettabile Redazione, il modo per contribuire alla applicazione del Motu Proprio che ci ha fatto uscire dalle catacombe? O non è forse il modo migliore per diventare manutengoli di chi lo combatte? Con sincero affetto.
RispondiEliminaIl sogno biancovestito dei cardinali Sepe e Martino
RispondiEliminahttp://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2004/01/08/il-sogno-biancovestito-dei-cardinali-sepe-e-martino/
Rileggi il post (che, tra l'altro, è farina del sacco del Corriere) e dicci che cosa ci trovi di offensivo o irrispettoso.
RispondiEliminaCerto ci sono i commenti. Ma in un sito 'liberale' come il nostro, che non intende applicare censura, si troverà sempre di tutto e il suo contrario. Pensiamo che un lettore medio sappia sceverare nei commenti il grano dal loglio.
ah sì?
RispondiElimina...in un prossimo futuro ci potremmo ritrovare con un Papa -tra le altre aperture- apertamente NCsupporter? Dio ce ne scampi...
(le premesse, negli atteggiamenti e nella pastorale, del protagonista di questo "sogno" da sveglio candidamente raccontato da lui stesso, riferito da Magister, ci sono già tutte!...)
:( --- =-X
"QUALE SPERANZA", HAI MESSO IL DITO SULLA PIAGA.
RispondiEliminaCOME SAI MEGLIO DI ME LA SVOLTA ANTROPOCENTRICA CONCILIARE E SOPRATTUTTO POST CONCILIARE HA INQUINATO, TRA LE ALTRE COSE, LA CORRETTA INTERPRETAZIONE DELLE VIRTU' TEOLOGALI (FEDE, SPERANZA, CARITA').
RICORDO L'ATTO DI SPERANZA, MANDATO A MEMORIA QUAND'ERO UN BAMBINO (CATECHISMO DI SAN PIO X) : MIO DIO, SPERO PER LA BONTA' VOSTRA PER LE VOSTRE PROMESSE E PER I MERITI DI GESU' CRISTO NOSTRO SALVATORE, LA VITA ETERNA E LE GRAZIE NECESSARIE PER MERITARLA CON LE BUONE OPERE CHE IO DEBBO E VOGLIO FARE. MIO DIO CHE NON RESTI CONFUSO IN ETERNO.
LA SPERANZA CHE SENTIAMO ORA PREDICARE NON E' PIU' QUESTA: E' LA SPERANZA DEGLI IMMANENTISTI.
@ Redazione
RispondiElimina"Ma in un sito 'liberale' come il nostro, che non intende applicare censura"
Credo che non sia in linea con i fatti.
E come mi dispiace poi che "censuriate" a "richiesta" di gentili signore....
Sepe probabilmente sarà il futuro Papa :-D
RispondiEliminaMa va là. Ranjith disse: "Eh, saepe, saepe", in latino. Intendeva: spesso, spesso tocca partire nella vita...
RispondiEliminaChi la segue come un'ideologia sì. Altrimenti no.
RispondiEliminaSono daccordo con Andria. La redazione dice di inserire post di questo tenore affinchè su questo blog possa leggersi di "tutto e il suo contrario", come se non fosse chiaro a tutti che tali post vengano inseriti per far dire ad altri il pensiero che la redazione non si sente di esprimere.
RispondiEliminaForse la redazione non vede di buon occhio messe per migranti, forse non vede di buon occhio messe con letture e preghiere in varie lingue (come se il Papa non ne celebrasse di simili), forse la redazione non vede di buon occhio il card. Sepe. Forse è "tutto e il suo contrario". Certo che se un amante della Chiesa si affacciasse su questo blog troverebbe solo amore per la liturgia ma non per la Chiesa che tale liturgia celebra.
Credo che un cattolico debba essere critico se qualcosa va contro Cristo, non critico con le persone, tantomeno con i pastori che Cristo ha messo a guida del Suo gregge.
Se demoliamo l'immagine di tutti i cardinali di Santa Romana Chiesa, con quale credibilità chiederemo rispetto per il prossimo Papa?
eh sì, caro Sagmarius, anch'io ricordo quel Catechismo su cui ho preparato la Prima comunione (e subito dopo...il diluvio!); e devo spesso ripetere dentro di me quei fondamenti della Fede, semplici, chiari ed essenziali, come quei tre ATTI delle Virtù teologali, ancorarmi ad esse, proprio per non perdere la Speranza...
RispondiElimina(così come mi aggrappo continuamente a quel "non Praevalebunt" mentre il Signore sembra dormire nella barca travolta dalla tempesta, di cui non si scorge la fine...)
Mai avrei pensato di dover vivere nella mia generazione tempi di apostasia così estesa, diffusa dai vertici, proprio da coloro che dovrebbero essere guide sicure per i fedeli, come fari nella notte, ed invece alimentano la confusione, contraddicendo apertamente il Magistero di 20 secoli con parole e opere e direzioni gravemente fuorvianti!
Prendiamo atto della lotta inevitabile tra tenebre e Luce e attingiamo coraggio sempre dalla promessa di Gesù:
"Sarò con voi fino alla fine del mondo"
(Egli è qui, vicino a noi, terribilmente nascosto, oscurato dal rifiuto dei superbi antropocentristi, ma c'è! E' Lui la nostra unica Speranza, che non può vacillare....)
I cardinali si demoliscono già da soli. Di più, nessuno, anche volendo, potrebbe fare.
RispondiEliminaE quando???
RispondiEliminaPerchè Chiesa e liturgia sono separati? Non mi risulta. la liturgia è la "forma di governo" della Chiesa. Quindi la liturgia determina la Chiesa ed il modello antropologico di riferimento.
RispondiEliminaMatteo Dellanoce
surprised
RispondiElimina<span style="text-decoration: underline;">Nessuno accende una lucerna e la mette in un luogo nascosto o sotto il moggio, ma sopra il lucerniere, perchè quanti entrano vedano la luce. </span>La Lucerna del tuo corpo è l'occhio. Se il tuo occhio è sano, anche il tuo corpo è tutto nella luce; ma se è malato, anche il tuo corpo è nelle tenebre<span style="text-decoration: underline;">. Bada dunque che la luce che è in te non sia tenebra. </span>
RispondiEliminaSe il tuo corpo è tutto luminoso, senza avere alcuna parte nelle tenebre, tutto sarà luminoso, come quando la lucerna ti illumina col suo bagliore. (Lc, 11, 33-36)
.......................................
Il card. Sepe vorrà darci una sua interpretazione di questo insegnamento di Gesù?
Dove ha messo la lucerna? sopra o sotto il lucerniere?
Quando questi popoli entrano nella grotta, CHI O CHE COSA vengono a vedere?
Quale luce egli vorrà irradiare su questi pellegrini che vengono a cercare....che cosa vengono a cercare...il benessere, la felicità, la sistemazione terrena....che cosa VEDRANNO nella grotta,
se saranno illuminati dalle parole del cardinale? ?
QUALE LUCE vedranno nella grotta di Betlemme?
(forse quella delle nostre sazietà a base di cenoni, welfare e lustrini o hi-fi?...)
Avrà mai il card. Sepe il coraggio di dir loro:
VENITE, ADOREMUS DOMINUM ?.................
? ? ?
:'(