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martedì 29 settembre 2009

L'ultimo feuilleton dell'autore del Codice da Vinci


Lost Symbol: “Dan Brown ai piedi della massoneria"

di Massimo Introvigne

Robert Langdon, il professore di simbologia che novanta milioni di lettori del Codice da Vinci conoscono, arriva al Campidoglio di Washington invitato dal suo vecchio amico Peter Solomon, un massone d’alto bordo, a tenere un discorso. Ma quando – all’inizio del nuovo romanzo di Dan Brown The Lost Symbol (Il simbolo perduto) – entra nell’edificio, Langdon scopre che in realtà l’invito è falso, e fa una macabra scoperta: trova una mano tagliata, quella di Solomon, su cui sono incisi tatuaggi massonici. La mano punta verso un dipinto del 1865, che raffigura il primo presidente degli Stati Uniti, George Washington (1732-1799), nelle vesti di un dio pagano. Il cattivo che ha teso la trappola a Langdon (la cui vera identità scopriremo soltanto a fine romanzo) si fa chiamare Mal’akh, “Angelo”, ha il corpo coperto di tatuaggi come un’opera d’arte ed è alla ricerca di una piramide massonica nascosta da qualche parte sotto Washington con mirabolanti poteri. Con l’aiuto (e presto, al solito, l’amore) della bella sorella di Solomon, Katherine, che studia la miracolosa scienza della noetica, Langdon completa un percorso a ostacoli tra i misteri del rito scozzese della massoneria, alchimisti, rabbini e agenti della CIA, sconfigge i cattivi e salva gli Stati Uniti da trame pericolosissime.

Un colpo al cerchio e uno alla botte: dopo essersela preso con la Chiesa nel Codice da Vinci stavolta Brown se la prende con la massoneria? Non è proprio così. Certo, Brown è sempre Brown, uno scrittore che nessuno ha mai accusato di fare serie ricerche storiche prima di scrivere i suoi libri. Pertanto in tema di rito scozzese, piramidi, cerimonie massoniche, architetture e urbanistica di Washington che sarebbero una mappa predisposta dalla massoneria, per non parlare delle strabilianti pretese New Age della noetica, lo specialista trova senza difficoltà le consuete sciocchezze. Pierre Charles L’Enfant (1754-1852), che disegna il Plan of the City of Washington nel 1791-1792 non è massone, e si conforma a indicazioni del governo che riceve non dal massone George Washington, ma dal non massone Thomas Jefferson (1743-1826). La leggenda è nata negli Stati Uniti ma è diventata patrimonio comune di chi legge certi libri con un testo del 1989 di Michael Baigent e Richard Leigh, due degli autori inglesi de Il Santo Graal cui Dan Brown aveva già abbondantemente attinto per le teorie sui Merovingi e sulla Maddalena del Codice da Vinci. E molte storie a fosche tinte sul rito scozzese della massoneria e sul suo dirigente ottocentesco Albert Pike (1809-1891) sono state inventate nel corso di polemiche del XIX secolo, o peggio provengono dalla fucina francese di Léo Taxil (1854-1907), un massone impostore che si finse convertito al cattolicesimo e propose incredibili rivelazioni su riti macabri e apparizioni del Diavolo in loggia, prima di confessare pubblicamente l’inganno nel 1897.

E tuttavia mentre Il Codice da Vinci era un libro anticattolico e anticristiano, The Lost Symbol non è un libro antimassonico. Certamente i massoni lamenteranno qualche imprecisione e esagerazione. Ma qui la massoneria – a differenza dell’Opus Dei nel Codice da Vinci o della Chiesa nemica della scienza nel romanzo Angeli e Demoni (molto più virulento del film, che ha notevolmente attenuato i toni) – non è “il cattivo”. Mentre sparare sulla Chiesa è considerato, negli ambienti che frequenta Dan Brown, politicamente corretto, si ha la sensazione che quando deve trattare della massoneria lo scrittore proceda con cautela e scriva dopo avere infilato la mano in un bel guanto di velluto. Brown, così, scherza coi santi e lascia stare i fanti.

Eppure a ben guardare una tesi ideologica nel nuovo libro c’è. Avrebbe fatto più rumore se Brown ce l’avesse fatta, come voleva, a finire il libro durante il regno di Bush. La figura del presidente convertito al protestantesimo born again e conservatore, infatti conferiva vivacità a un dibattito storiografico che dura da almeno cento anni e che contrappone due narrative a proposito delle origini degli Stati Uniti. Per la prima i padri fondatori degli Stati Uniti – anche se non erano tutti né esempi di comportamento morale né cristiani di buona dottrina – misero al centro dell’esperimento americano valori condivisi il cui fondamento era almeno genericamente cristiano. Per la seconda, il sottofondo comune che univa i padri fondatori non era invece il cristianesimo ma il deismo tipico della massoneria, utilizzato come lieve vernice filosofica per coprire temi gnostici, esoterici e ultimamente naturalistici e neo-pagani.

Il dibattito appassiona perché ha una portata culturale e politica. Se i padri fondatori, senza troppo dirlo, volevano fondare l’esperimento americano su una sorta di naturalismo neo-pagano, gnostico, “massonico” nel senso di questo termine corrente oggi (ma si dimentica che la massoneria americana del Settecento non era quella europea del XIX secolo o di oggi), allora le pretese – care a Bush – di presentare gli Stati Uniti come una Christian nation con una missione religiosa da compiere crollano come un castello di carte. E – aggiungono i seguaci della seconda narrativa – chi propone il relativismo morale, l’aborto, il matrimonio omosessuale è più vicino allo spirito pagano e gnostico dei padri fondatori di Bush o dei vescovi cattolici.
Per questa seconda narrativa scende in campo Brown. Per lo scrittore il fondo gnostico-massonico dell’ethos americano è un fatto positivo: naturalmente, per tanti anti-americani lo stesso fondo esiste ma è un dato negativo che conferma come degli Stati Uniti i cristiani facciano bene a non fidarsi.

Il dibattito, naturalmente, non si risolve con i romanzi, ed è diventato meno vivace con Obama, per cui la retorica della Christian nation non è così importante come per Bush. Ma la rozza presentazione di Brown è storicamente infondata. Benedetto XVI, visitando nel 2008 gli Stati Uniti, ha definito l’esperimento dei padri fondatori americani “un modello fondamentale e positivo”. Sul prato della Casa Bianca il Papa ha affermato che “sin dagli albori della Repubblica la ricerca di libertà dell’America è stata guidata dal convincimento che i principi che governano la vita politica e sociale sono intimamente collegati con un ordine morale, basato sulla signoria di Dio Creatore. Gli estensori dei documenti costitutivi di questa Nazione si basarono su tale convinzione”. I diritti della Costituzione americana sono insieme “fondati sulla legge di natura e sul Dio di questa natura”: il Dio, ha precisato Benedetto XVI, della “fede biblica”. È giusto che gli storici continuino a dibattere. Ma il Papa in America ha svelato il gioco di chi presenta maliziosamente le origini degli Stati Uniti come soltanto massoniche per legittimare un’emarginazione del cristianesimo dalla vita politica di oggi. A questo gioco possono contribuire anche i romanzi. E Dan Brown, quando passa il treno di una cattiva causa, non manca mai di salire a bordo.

da Avvenire, 17 settembre 2009, visionabile anche qui

33 commenti:

  1. I fondatori degli Stati Uniti sono massoni (Washington, Franklin) Thomas Jefferson era massone. Basta leggere su un qualiasi portale internet. Franklin era strettamente collegato alla massoneria francese. Perché Introvigne continua a difendere i massoni?

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  2. A prescindere dalle altre considerazioni...
    Dan Brown scrive libri, che sono romanzi in un certo qual modo gialli. E li scrive bene. E appena esce il suo libro lo acquisterò.

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  3. Non ho letto gli altri libri di Dan Brown e leggerò questo?

    Bah! mi interesso a letture di romanzi più interessanti.
    E sicuramente non foraggio i nemici della Chiesa.

    Antonello.

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  4. "Dan Brown scrive libri, che sono romanzi in un certo qual modo gialli"

    Fossero solo questo!

    In ogni caso, da me, manco una lira si busca. Preferirei darla ai cattoprogressisti: almeno nel sociale questi qualcosa fanno...

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  5. il codice da vinci

    è una speculazione dichiarata per gli ignoranti .......

    propone cose dette e ridette vecchie , come il cucco .
    non lo ho letto ne me ne curo a farlo .,ma lo conosco , da quel che mi ha raccontato mio fratello che ne era entusiasta e credente a modo suo ..... è stata una buona occasione per raggerarlo .......

    non sono disposto a fare sconti ne a discutere '' democraticamente ,, su certe cose da osteria .

    adesso in previsione della futura OSTENSIONE DELLA SANTA SINDONE , si comincia a far circolare la voce che sia opera di LEONARDO ........

    la panzana del carbonio 14 sembra non sia bastata .

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  6. Le parole di Benedetto XVI, le trovo generose, considerando la fatica e la emarginazione sociale di cattolici in terra USA.

    Gli Usa sono oggi la causa di un liberalismo economico terminale, che ha impoverito il mondo, ed ha in questi mesi distrutto i veri risparmi di molti , anche in europa.

    Non pagheranno ancora una volta, ma pagheranno i risparmiatori.

    Invito a leggere gli studi ben articolati di Don Nitoglia sull'americanismo e il loro imperialismo.

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  7. Ma se uno il libro non lo legge come fa a giudicarlo???
    I libri di Dan Brown, hanno avuto un merito che dalla Chiesa è stato riconosciuto, ma su cui poi non è stato fatto nessun passo per rimediare.
    Quale è il merito? Quello di aver dimostrato quanto sia supperficiale la preparazione in materia di Fede del cattolico "medio(cre)", e quanta poca Fede c'è in giro. Ecco perche la corsa alla "smentita" ad un romanzo senza pretese e che desiderava restar tale, che non si è posto come romanzo "storico" ma a cui la Chiesa ha fatto una pubblicità involontaria.

    Io sono cattolico e grazie a Dio ho Fede, ed anche una certa preparazione. Potrei leggere di tutto, ma nulla può farmi dubitare della mia Fede, figurarsi un romanzo.
    Ma la Chiesa, intesa come la gerarchia SA benissimo, che il grosso, a parte una infarinatura generale è ben a digiuno.
    Contromosse: ma facciamo corsi di catechismo seri, facciamo catechesi serie.
    No, si anatemizza il libro!
    Ma per cortesia.....

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  8. errata> supperficiale
    corrige> superficiale

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  9. Cmq di Introvigne diffido, fa parte di quel mondo intellettuale che e' approdato ad un neoconservatorismo, di cui gli Usa costituiscono un dogma.

    Piu' prudenza.

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  10. Perché Introvigne continua a difendere i massoni?

    A volte uno si chiede se la lingua italiana sia così complessa, visto che c'è chi, letto un articolo, capisce esattamente il contrario di quanto in esso scritto.

    Cerchiamo di semplificare per i "diversamente lettori" (tradotto=gli analfabeti): Introvigne osserva come il libro di Dan Brown serva a comprovare la tesi, pericolosa e anticristiana, che gli Stati Uniti sono esclusivamente un prodotto massonico. Tesi che porta ad escludere Dio (quello vero, non il Grande Architetto) dalla sfera pubblica americana e, quindi, a giustificare scelte anticristiane specie in campo morale.

    Questa critica a Dan Brown è quindi anche una critica alle "radici massoniche"; in positivo, questa critica è nel senso di far riaffiorare le radici cristiane degli USA, cui si è richiamato pure Benedetto XVI (certo senza poter negare che molti padri fondatori degli USA erano massoni -una massoneria peraltro diversa da quella anticlericale dei paesi cattolici).

    Se quella è una difesa della massoneria, io sono Gatto Silvestro...

    Quanto a dire: io quel libro non lo compro... Certo; ma intanto 70 milioni di persone han comprato il codice da Vinci. Dobbiamo quindi, forzatamente occuparcene, se non altro per denunciarne gli errori. Fare gli struzzi serve a ben poco.

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  11. indubbiamente condivido con la REDAZIONE ..... che se ne parli

    ma trovo in ogni caso preoccupanti '' fenomeni ,, del genere ........

    dietro non puo' esservi che un grande vuoto ......

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  12. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  13. Anonimo ha detto...
    Perché Introvigne continua a difendere i massoni?

    *************************

    Dal mio canto imputo a Massimo Introvigne una sorta di banalizzazione di certi argomenti come la Massoneria o la stessa New Age da lui spesso trattati come se non fossero un vero pericolo...

    Ho letto molto da lui e pur trovandolo interessante, trovo questa lacuna che da tempo mi fa sospettare che non sia in buona fede...

    ^__^


    Quanto al Dan Bown ho questo pensiero:

    se san Giovanni Battista fu il Precursore, colui che doveva (e dice a noi oggi) spianare la strada al Cristo...Dan Brown è il suo ANTI...

    A colui che pende dalla "sua penna" in attesa di leggere, rammento che il tempo è dono del quale si dovrà rendere conto a Dio di come è stato speso....e francamente, se non si leggono questi testi per confutarli, meglio allora non leggerli proprio ed occupare meglio il tempo leggendo libri CHE EDIFICANO...

    ;-)

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  14. attendo l' uscita ha detto...
    Ma se uno il libro non lo legge come fa a giudicarlo???

    ********************

    scusa ma per sapere che la droga fa male devo per forza farmi una pera? ma come ragioni a pile?
    ^__^

    se leggere Dan Brown ti fa fare domande così ILLUMINATE, meglio che leggi Paperino...

    ^__^

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  15. Anch'io, come l'Anonimo delle 20.15 diffido di questo signore che, tra l'altro, vanta, nei risvolti di copertina dei suoi libri, di avere tenuto corsi per il Mossad.

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  16. attendo l' uscita ha detto...


    Io sono cattolico e grazie a Dio ho Fede, ed anche una certa preparazione. Potrei leggere di tutto, ma nulla può farmi dubitare della mia Fede, figurarsi un romanzo.
    Ma la Chiesa, intesa come la gerarchia SA benissimo, che il grosso, a parte una infarinatura generale è ben a digiuno.
    Contromosse: ma facciamo corsi di catechismo seri, facciamo catechesi serie.
    No, si anatemizza il libro!
    Ma per cortesia.....


    ************************

    SUPERBIA ALLO STATO PURO....spirito alla Dan Brown....forse non te ne rendi neppure conto degli strafalcioni che hai scritto...LA FEDE LA POSSIAMO PERDERE IN OGNI MOMENTO...per questo Cristo dice: PREGATE PER NON CADERE IN TENTAZIONE, PERSEVERATE e non ha detto: LEGGETE LIBRI CONTRO LA CHIESA PER RINFORZARE LA VOSTRA FEDE....
    ^__^

    San Padre Pio leggeva libri santi PERCHE' TEMEVA DI CROLLARE...
    Madre Teresa di Calcutta ha lasciato come insegnamento alle sue suore di LEGGERE SOLO LIBRI SANTI e di evitare perfino di perdere tempo con i SETTIMANALI perchè pieni di banalità che a lungo andare CORROMPONO LA FEDE...

    La fede si può corrompore Tertulliano era più preparato di te, ha coniato il termine Trinità, è stato il primo ad avanzare sul Dogma eppure è caduto proprio SULLA MORALE, frequentando letture ed ambienti corrotti...

    Infine la Chiesa in qualità di Madre agisce come tale e a ragione dice la sua su certa stampa...

    San Pio X nella Pascendi Dominici Grecis:

    Per dar poi, o Venerabili Fratelli, disposizioni più generali in sì grave materia, se nelle vostre diocesi corrono libri perniciosi, adoperatevi con fortezza a sbandirli, facendo anche uso di solenni condanne.

    […] vigilino i Vescovi che i librai per bramosia di lucro non spaccino merce malsana: il certo è che nei cataloghi di taluni di costoro si annunziano di frequente e con lode non piccola i libri dei modernisti. Se essi ricusano di obbedire, non dubitino i Vescovi di privarli del titolo di librai cattolici; [...].


    ebbè, ma tu non ne hai bisogno, tu sei preparato, chissenefrega del resto del gregge...

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  17. "rammento che il tempo è dono del quale si dovrà rendere conto a Dio di come è stato speso"

    E lo dici a me??? Proprio tu???

    Per cortesia...

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  18. Sempre Introvigne, ha una precisa linea politica che si rintraccia chiaramente nei suoi articoli spirituali. La linea e' quella della difesa delle democrazie liberali- anglosassoni. Quanto bene abbiano fatto al cattolicesimo europeo lo sanno tutti....

    E' un autore ambiguo invito tutti ancora alla massima prudenza.

    E a leggere chi ha scritto con documentazione circa i suoi rapporti e contatti con la massoneria. Lui dice che li ha avuti per studiarla meglio.

    Ma un vero cattolico se ne starebbe lontano miglia e miglia.

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  19. cara CATERINA

    rileggendo le poche righe del PASCENDI nel tuo blog , ho avuto un moto do commozione .

    e certo come siamo ridotti ......

    ....... e quel che verra' , poi !!!!!!

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  20. Introvigne direttore del Cesnur, ha avuto anche il coraggio di inserire la Fraternita' san Pio X nell'elenco delle sette in Italia.

    Penso di aver detto qualcosa.....

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  21. Sulla cosidetta innocenza dei libri osceni e falsi di Dan Brown:
    http://www.cesnur.org/2005/mi_02_03.htm
    http://www.cesnur.org/2005/mi_illuminati_it.htm

    Su Introvigne. Mi permetto di dire che la madre degli stupidi è sempre incinta e...off topic. Si trovino sulle iscrizioni massoniche di chiunque e poi ne riparleremo. Devo anche dire che se le fonti sull'America sono i sedevacantisti invece che il S. Padre Benedetto XVI stiamo freschi...
    Idem sulle informazioni su Introvigne stesso, sempre di fonte sedevacantista\sedeprivazionista.
    Mi permetto di suggerire di ritornare sull'argomento.
    AMDG
    Luigi C

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  22. Cara Caterina, se hai paura di perdere la fede leggendo i libri di Dan Brown... non vado avanti, perché di sicuro hai detto così non conoscendoli. Diciamo che è come convincersi dell'esistenza degli UFO dopo aver letto i fumetti di Flash Gordon.

    Il problema è che noi tutti abbiamo quel minimo di cultura religiosa (basta un minimo, davvero) che basta per riconoscere le bufale e le stupidaggini. Ma la maggior parte della gente, no. Di qui la necessità di conoscere gli argomenti fallaci di Dan Brown per poterli confutare, che so, col vicino, sul treno, col cugino. Anche quello è apostolato, per quanto spicciolo; ed è un dovere di tutti.

    Avviso: sono stati censurati i commenti che si richiamavano a gruppi sedevacantisti.

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  23. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  24. Non e` liberismo economico quello dove c'e` una Federal Reserve (banca centrale) che ha il monopolio della creazione del denaro dal nulla ed il potere di fissare i tassi di interesse. Se leggete il Manifesto comunista di Marx, troverete che e` il punto 5 del programma.

    End the Fed!

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  25. Io non ho letto i libri di Dan Brown e non li leggerò. Non desidero inquinarmi la mente nemmeno con quelli si dice essere ottimi romanzi "policiers".
    Alla mia età, seppur non ancora veneranda, desidero nutrire la mia mente, nella misura del possibile, con letture nutrienti, sostanziose, mi è già dato di dover leggere abbastanza testi con i quali non sono in accordo, isulsaggini varie, notizie che mi sdegnano, sporcizie varie, che, se e quando posso scegliere, non mi immergo in letture inutili .
    Se l`utilità nel leggerli è solo quella di saper rispondere a chi quei libri li ha letti, posso dire che ciò non è necessario, ho saputo rispondere anche senza averli letti!
    Un pò di cultura, è largamente sufficiente per rispondere a certe imbecillità.
    Resta pur vero che non posso far niente per chi questa minima cultura non la possiede, che questo libro abbia rivelato o confermato l`enorme ignoranza dei cattolici, l`analfabetismo dottrinale dei cattolici è una triste se non drammatica realtà.
    Ma questa è un`altra storia.

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  26. Se posso esprimere un parere tecnico, i romanzi di Brown sono un tipico esempio di narrativa incentrata sulla trama (quasi tutti i bestseller odierni sono di questo tipo): un fuoco di fila ininterrotto di azioni, di fatti, di colpi di scena ben concatenati, non importa quanto fondati o verosimili, l'importante è una tensione continua. (Per inciso si può notare che i grandi classici della narrativa non sono costruiti in questo modo e a prevalere in loro non è tanto la trama quanto lo scavo, l'introspezione, la riflessione ecc.). I romanzi come quelli di Brown sono insomma un prodotto di consumo, studiato a tavolino per avvincere il lettore e dargli l'impressione di fare scoperte incredibili a ogni pagina. Come tali indubbiamente funzionano. Ma c'è da dire che finito l'incantesimo (letto il volume) la carrozza ritorna una zucca, ovvero nel giro di qualche giorno quel congegno avvincente sbiadisce e scompare dalla memoria. Chi ha letto con passione Dostoevskji, Thomas Mann o Manzoni si porta dietro per tutta la vita Raskolnikov, Tonio Kroeger o l'innominato, chi legge Dan Brown dopo una settimana ha un vago ricordo di un libro emozionante che parlava di delitti in un museo. E' vero che calunniando calunniando qualcosa alla fine resta, ma questi libri sono fatti per parlare alla pancia più che alla testa delle persone. E la pancia dimentica in fretta.

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  27. mi scuso con la REDAZIONE se sono sempre polemico ....... ma per quale scopo dovrei o dovremmo leggere libri del genere e di nessuna sostanza

    in verita' uno scopo ce l' hanno se non quello del demolire .....e ricostruire a proprio uso e consumo la realta si che si possa averne una visione ed opinione completamente diversa ..........

    vivo benissimo senza certa '' cultura ,,

    e non credo proprio di fare come gli struzzi .......

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  28. Cara Redazione
    L'articolo di introvigne si è capito benissimo. Esiste una massoneria buona: quella americana e una cattiva quella europea. La tesi non è esatta storicamente: la massoneria americana era strettamente legata a quella europrea nel XVIII secolo: Franklin faceva parte delle più importanti logge di Parigi. Tutta la massoneria è stata ininterrottamente condannata dalla Chiesa. I frutti della Massoneria in USA si vedono benissimo ... Quanto ai Padri fondatori circa la loro massoneria, consiglio di vedere il dipinto conservato nella Biblioteca del Congresso che mostra Washington in abiti massonici circondato da centinaia di Massoni che pone la prima pietra del Campidoglio!
    Quanto ai libri di Dan Brown sono robaccia che non merita né attenzione né tempo.

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  29. condivido con LUISA per la parte ultima del post anche se non siamo in argomento........
    certo se c' è una ignoranza , generalizzata , è perchè non vi è impegno da parte nostra , e non vi è impegno da parte di chi dovrebbe sopratutto ......
    vedi la tele , vedi l' ignoranza coltivata e sostenuta di una certa parte della CHIESA

    ....... andate e fate come volete , pascolate dove vi fa piu' comodo ..... e un lavarsi , e mani , gli impegni ed il tempo sono per altro .....

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  30. Un chiarimento: non stiamo facendo pubblicità per invogliare a leggere i libri di Dan Brown. Sono paccottiglia pieni di stupidaggini (e non solo religiose: ad esempio nel Codice da Vinci si dice che gli americani godono di una quasi immunità giudiziaria in Francia: ma quando mai??). Però, visto che sono purtroppo best sellers, è giusto parlarne. Ed è lodevole "studiarli" per poterli confutare con chi li legge.

    Sulla massoneria anglosassone o continentale: è un dato di fatto che solo la seconda è ferocemente anticlericale e anticristiana (quando fu fondata non so quale loggia in Inghilterra nel '700, poi andarono tutti a cantare il Te Deum). Il che non significa che la prima sia buona e la seconda cattiva: la prima è semplicemente un po' meno cattiva.

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  31. La massoneria americana sarà meno anticristiana, però proprio per questo è più pericolosa e diffonde le sue idee in ambienti e persone che sembrerebbero esserne immuni. Circa Introvigne prego leggere il suo articolo in difesa della Massoneria apparso su Il Giornale del 10 giugno 2007.
    Non sono sedevacantista ... Dio me ne guardi!

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  32. Il problema non e' essere sedevacantisti o meno, contano i fatti. La stessa Fraternita' san Pio X, fu messa nell'elenco delle sette, con vere sette....da Introvigne..

    Perche'? Perche' la stessa aveva sempre denunciato con chiarezza le sue ambiguita'.

    Benedetto XVI ha lodato il sistema americano di liberta' religiosa...

    Non e' un atto del magistero. preferisco fermarmi al magistero preconciliare in tema di liberta' religiosa, e a quanto il Sacro Cuore aveva chiesto a S. Margherita, circa la sua esigenza di regnare sulla societa' per il bene della stessa.

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  33. Da questi libri si comprende il livello culturale della maggior parte della società.

    Mi sono ritrovata a discutere con persone anche laureate che prendevano per vedo, come se fosse storia, le tesi del Codice da Vinci...non c'e' bisogno di aggiungere altre parole.

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