tag:blogger.com,1999:blog-2235752662493900408.post951269937339706987..comments2024-03-29T13:28:51.790+01:00Comments on MiL - Messainlatino.it: Acque sempre più mosseUnknownnoreply@blogger.comBlogger7125tag:blogger.com,1999:blog-2235752662493900408.post-55947059277106019332011-10-15T00:40:53.000+02:002011-10-15T00:40:53.000+02:00Si può discutere quale tipo di condanna adottare (...Si può discutere quale tipo di condanna adottare (anche solo verbale) ma passare dalla vera religione a una falsa religione deve restare un errore. E almeno in linea di principio l'errore non dovrebbe avere alcun diritto giurdico, venendo al massimo tollerato. Il magistero ha pure lui in limite: quello di essere contenuto entro i limiti della Rivelazione costituita da Tradizione (prima fonte di trasmissione degli insegnamenti di Cristo e degli Apostoli e poi della Chiesa) e Scrittura (che contiene solo una parte della Rivelazione). Il Concilio che corregge la Tradizione?! Discontinuo mi auguro che tu non sia nè teologo nè prete ....Labronicusnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2235752662493900408.post-52792666741431423232011-10-14T22:15:58.000+02:002011-10-14T22:15:58.000+02:00"Come altro definire se non sonno, la paralis...<i><br /></i><br /><i>"Come altro definire se non sonno, la paralisi che attanaglia oggi sacerdoti e religiosi davanti agli attacchi crescenti di chi vorrebbe liquidare o stravolgere le dottrine e le strutture stesse della chiesa? Il peccato di silenzio e di omissione è un sonno dell’anima,</i>..."<br /><br />C`è chi sa, chi non approva, ma tace, rendendosi così complice di chi sta devastando la Dottrina, la Liturgia e anche le stritture della Chiesa come quelle parrocchiali, ma c`è chi non tace o, meglio, tace su abusi e derive e li promuove, legittimandoli, anche partecipandovi; gli uni e gli altri, chi in modo passivo, chi attivamente, contribuiscono alla confusione del gregge, alla sua deformazione. Sembra che oggi nella Chiesa contino più i numeri che il rispetto della Dottrina e della Liturgia, chi può ostentare un "buon indice d`ascolto" è promosso e poco importa quel che fa per ottenere quel seguito, come lo ottiene, quale è il contenuto del "programma" che presenta.Luisanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2235752662493900408.post-65329106000110981492011-10-14T21:58:39.000+02:002011-10-14T21:58:39.000+02:00Lei dovrebbe sapere che, nella dottrina cristiana,...Lei dovrebbe sapere che, nella dottrina cristiana, la Tradizione è, assieme alle Scritture, uno dei due pilastri della Rivelazione, e che il Magistero non può contraddirLa, ma, al massimo, fedelmente spiegarLa, sottoponendosi rispettosamente al suo vaglio. Riguardo all'esiziale concetto di "libertà religiosa", questo è infatti uno dei principali elementi di conflitto tra la Dottrina di sempre e le innovazioni conciliari e post-conciliari, concetto che ha legittimato l'attuale relativismo ecclesiale e che nega la Regalità di Cristo e la Dottrina Sociale della Chiesa oltre che, soprattutto, il santo principio che la salvezza delle anime (che la "libertà religiosa" mette indubitabilmente in pericolo) è la suprema legge della Chiesa.Silentenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2235752662493900408.post-35167091915524020392011-10-14T16:28:52.000+02:002011-10-14T16:28:52.000+02:00Bisognerebbe riesaminare con la massima attenzione...Bisognerebbe riesaminare con la massima attenzione i passi cruciali della dichiarazione conciliare sulla libertà religiosa, soprattutto in relazione alla questione della distinzione fra libertà "in foro interno" e manifestata e praticata all'esterno, nella vita sociale. Non credo che qualsiasi dichiarazione del CVII possa presentare l'apostasia come una scelta lecita; al massimo come non punibile dall'autorità civile vista come "braccio secolare". Sarebbe com e approvare il passaggio dal più al meno. Uno dei propugnatori di quella dichiarazione fu, se non ho capito male, l'arcivescovo Wojtyla, forse anche come strumento polemico in funzione antiregime comunista.<br /><br />Credo che la questione cruciale sia un'altra, forse più sottile: ammesso il principio della libertà religiosa per ciascuno, come si fa a distinguere tra libertà di religioni corrispondenti "grosso modo" alla moralità naturale, e di religioni moralmente deleterie? E una volta ammessa la libertà di ogni religione, come impedire il sanzionamento giuridico delle conseguenze comportamentali connesse? Un volta che una certa religione anmmetta divorzio, poligamia, aborto, su che base la Chiesa può intimare o almeno suggerire con forza l'esclusione dai codici di regolamentazioni relative a divorzio, poligamia, aborto?Franconoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2235752662493900408.post-70683684903098612522011-10-14T14:27:51.000+02:002011-10-14T14:27:51.000+02:00Mi dispiace ribattere sullo stesso tasto, ma che v...Mi dispiace ribattere sullo stesso tasto, ma che vuol dire "rilettura critica del concilio alla luce della tradizione"?. Faceva parte della tradizione l'idea che passare dal cristianesimo ad un altra religione fosse un crimine punibile con la morte ( idea sostenuta anche da San Tommaso). Dopo il Concilio e la dichiarazione sulla libertà religiosa lo stesso Benedetto XVI ne parla come di un diritto incoercibile. Non sarà allora la tradizione a dover essere rivista criticamente alla luce del Concilio, cioè del sensus fidei della Chiesa universale?discontinuonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2235752662493900408.post-53999285513970271212011-10-14T14:15:40.000+02:002011-10-14T14:15:40.000+02:00Scusate se batto e ribatto su un discorso che ho g...Scusate se batto e ribatto su un discorso che ho già fatto, ma a me sembra molto importante.<br />Credo che in linea di massima il Concilio Vaticano II non abbia fatto affermazioni sbagliate; semplicemente, anche a causa del desiderio di "disgelo" di quegli anni, ha presentato prevalentemente o quasi solo il lato luminoso del discorso cristiano: quello dell'apertura al mondo, dell'amore per la pace, dell'impegno per il bene comune, della distinzione fra l'errore e l'errante, del contributo dei fedeli al progresso sociale ( il tutto rappresentato dall'icona di un Francescanesimo ecologico-evanescente ); è rimasto nel dimenticatoio il discorso del mondo come dominio di Satana, della dilagante presenza del male, del peccato, dell'errore tragicamente fuorviante, dell'Inferno, dei Novissimi, della indispensabilità del sacrificio dell'Uomo-Dio per la Redenzione. Si è andati verso una sopravvalutazione dell'"Ortoprassi" ( fare il bene in stile filantropico ) rispetto all'"Ortodossia" ( tener presenti i dogmi e la dottrina della Chiesa elaborati in secoli di riflessioni, esperienze e definizioni ufficiali ). Si è pensato che l'incontro col mondo moderno dovesse svolgersi quasi solo sul terreno della filantropia e della politica "impegnata" e non anche su quello del confronto tra griglie concettuali del pensiero moderno e teologia. Da qui l'abbandono quasi totale dell'apologetica con dequalificazione della preparazione di sacerdoti e di laici "impegnati"e ulteriore perdita di "presa" sulla borghesia acculturata che controlla i mass-media e conseguente semi-disfacimento del cattolicesimo popolare.<br />Insomma, un dettato conciliare non "sbagliato", ma "sbilanciato". Almeno così mi sembra; coreggetemi pure.Franconoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2235752662493900408.post-36771627201201595532011-10-14T14:15:29.000+02:002011-10-14T14:15:29.000+02:00Scusate se batto e ribatto su un discorso che ho g...Scusate se batto e ribatto su un discorso che ho già fatto, ma a me sembra molto importante.<br />Credo che in linea di massima il Concilio Vaticano II non abbia fatto affermazioni sbagliate; semplicemente, anche a causa del desiderio di "disgelo" di quegli anni, ha presentato prevalentemente o quasi solo il lato luminoso del discorso cristiano: quello dell'apertura al mondo, dell'amore per la pace, dell'impegno per il bene comune, della distinzione fra l'errore e l'errante, del contributo dei fedeli al progresso sociale ( il tutto rappresentato dall'icona di un Francescanesimo ecologico-evanescente ); è rimasto nel dimenticatoio il discorso del mondo come dominio di Satana, della dilagante presenza del male, del peccato, dell'errore tragicamente fuorviante, dell'Inferno, dei Novissimi, della indispensabilità del sacrificio dell'Uomo-Dio per la Redenzione. Si è andati verso una sopravvalutazione dell'"Ortoprassi" ( fare il bene in stile filantropico ) rispetto all'"Ortodossia" ( tener presenti i dogmi e la dottrina della Chiesa elaborati in secoli di riflessioni, esperienze e definizioni ufficiali ). Si è pensato che l'incontro col mondo moderno dovesse svolgersi quasi solo sul terreno della filantropia e della politica "impegnata" e non anche su quello del confronto tra griglie concettuali del pensiero moderno e teologia. Da qui l'abbandono quasi totale dell'apologetica con dequalificazione della preparazione di sacerdoti e di laici "impegnati"e ulteriore perdita di "presa" sulla borghesia acculturata che controlla i mass-media e conseguente semi-disfacimento del cattolicesimo popolare.<br />Insomma, un dettato conciliare non "sbagliato", ma "sbilanciato". Almeno così mi sembra; coreggetemi pure.Franconoreply@blogger.com