tag:blogger.com,1999:blog-2235752662493900408.post7258174515987968829..comments2024-03-29T08:13:12.865+01:00Comments on MiL - Messainlatino.it: Il Vaticano risponde ai "delusi".Unknownnoreply@blogger.comBlogger107125tag:blogger.com,1999:blog-2235752662493900408.post-6246966024261174752011-04-25T03:39:29.000+02:002011-04-25T03:39:29.000+02:00Ho omesso inavvertitamente la firma alla replica p...Ho omesso inavvertitamente la firma alla replica precedente. Il "Guest" che ha commentato il profilo di Colombano di Inos Biffi sono io.<br /><br />Luciana CuppoLuciana Cupponoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2235752662493900408.post-89261049960541819512011-04-23T11:32:47.000+02:002011-04-23T11:32:47.000+02:00Segnalo un interessante articolo: http://www.scicl...Segnalo un interessante articolo: http://www.sciclinotizie.org/2011040434264/Editoriali/Opinionisti/confessioni-ad-alta-voce-lil-concilio-non-ha-abolito-il-latinor.htmlLiturgonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2235752662493900408.post-27476854205913021812011-04-23T11:32:13.000+02:002011-04-23T11:32:13.000+02:00Segbalo un interessante articolo: http://www.scicl...Segbalo un interessante articolo: http://www.sciclinotizie.org/2011040434264/Editoriali/Opinionisti/confessioni-ad-alta-voce-lil-concilio-non-ha-abolito-il-latinor.htmlLiturgonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2235752662493900408.post-33509531247371133502011-04-21T15:57:06.000+02:002011-04-21T15:57:06.000+02:00Beh, se il punito considera carta straccia la pun...Beh, se il punito considera carta straccia la punizione , il Papa provvede, sospendendolo ad esempio, rimuovendolo dalla sua carica, non sono io a dover dire quali sono gli strumenti a disposizione del Papa, ma non mi si venga a dire che il Papa non ha più il potere di agire, al limite posso accettare l`ipotesi che il Papa non voglia più intervenire o abbia paura di intervenire.<br />Purtroppo sembra proprio che se la punizione arriva in materia di morale, vedi pedofilia, quando sono la Dottrina o-e la Liturgia ad essere oggetto di "libere e errate interpretazioni", cala il silenzio, gli errori non son corretti e gli erranti aumentano e si riproducono...Luisanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2235752662493900408.post-8654431735426432882011-04-21T14:29:03.000+02:002011-04-21T14:29:03.000+02:00Le domande poste sono molte e su alcune nessuno di...Le domande poste sono molte e su alcune nessuno di noi può rispondere perchè nessuno può entrare nel santuario di una coscienza. Certamente col senno di poi tutto è semplice, però a volte la realtà non è così semplice. Un esempio: Se Tizio è Papa e una parte di coloro che dovrebbero ascoltarlo/uddibirlo non lo fa, cosa può fare? Può certamente usare il bastone, ma se chi è 'punito' considera 'carta straccia' i provvedimenti del Papa Tizio?<br />I germi dell'ideologia postconciliare hanno radici antiche. Risalgono almeno al modernismo di inizio secolo, corrente che sebbene repressa mai fu davvero sconfitta.Liturgonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2235752662493900408.post-75213416067549503052011-04-21T12:58:17.000+02:002011-04-21T12:58:17.000+02:00<span><span><span><span>Ch...<span><span><i><span><span>Che gli abusi poi vadano corretti e in qualche modo sanzionati non v'è dubbio. Però il problema è...come in concreto vista la pesante contestazione/disubbedienza che ha subito il Magistero da Paolo VI in poi?</span></span></i> <br /> <br />Non crede, Liturgo, che se da subito chi DOVEVA intervenire lo avesse fatto non saremmo qui a discutere? Eppure le cosidette "errate applicazioni" sono partite subito dopo il Vaticano II. </span> <br />Perchè il Papa non è intervenuto? Escludendo che approvasse le deviazioni gravi, perchè non ha usato il bastone? <br /><span>Crede che se chi di dovere fosse intervenuto non sarebbe stato obbedito? `68 oblige? <br />E a questo punto, visto che gli abusi toccavano il cuore della nostra Fede, non crede che chi di dovere doveva passare alle sanzioni in caso di disobbedienza? </span> <br /><span>Purtroppo sappiamo che chi di dovere non è intervenuto , non solo ha lasciato fare ma ha anche incoraggiato, legittimato, vedi le "liturgie " e catechesi neocatecumenali, un vero sistema eretto in barba alla continuità.</span> <br /><span>Lasciando fare, tacendo...chi tace acconsente...non punendo per piacere al mondo e-o non irritare il mondo, siamo arrivati ad oggi ed è vero che oggi sembra quasi che domandare un intervento chiaro, correttore equivalga a domandare l`impossibile.</span> <br /><span>Allora, assodato che la situazione è grave, quid? Che fare? Come farlo? È mai possibile che sia chi grida più forte, chi ha accumulato privilegi e vantaggi, chi gode di appoggi anche oscuri, chi ha fatto della disobbedienza una norma , dell`errore una nuova "legge", che blocchi il braccio del Papa nel suo uso del bastone? <br /></span></span>Luisanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2235752662493900408.post-13692059704756372372011-04-21T12:54:28.000+02:002011-04-21T12:54:28.000+02:00<span><span><span>Che gli abusi...<span><i><span><span>Che gli abusi poi vadano corretti e in qualche modo sanzionati non v'è dubbio. Però il problema è...come in concreto vista la pesante contestazione/disubbedienza che ha subito il Magistero da Paolo VI in poi?</span></span></i> <br /> <br />Non crede Liturgo che se da subito chi DOVEVA intervenire lo avesse fatto non saremmo qui a discutere? Eppure le cosidette "errate applicazioni" sono partite subito dopo il Vaticano II. </span><br />Perchè il Papa non è intervenuto? Escludendo che approvasse le deviazioni gravi, perchè non ha usato il bastone?<br /><span>Crede che se chi di dovere fosse intervenuto non sarebbe stato obbedito? `68 oblige? <br />E a questo punto, visto che gil abusi toccavano il cuore della nostra Fede, non crede che chi di dovere doveva passare alle sanzioni in caso di disobbedienza? </span><br /><span>Purtroppo sappiamo che chi di dovere non è intervenuto , non solo ha lasciato fare ma ha anche incoraggiato, legittmato, vedi le "lturgie " e catechesi neocatecumenali, un vero sistema eretto in barba alla continuità.</span><br /><span>Lasciando fare, tacendo..chi tace acconsente... non punendo per piacere al mondo e-o non irritare il mondo, siamo arrivati ad oggi ed è vero che oggi sembra quasi che domandare un intervento chiaro, correttore equivalga a domandare l`impossibile.</span><br /><span>Allora, assodato che la situazione è grave, quid? Che fare? Come farlo? È mai possibile che sia chi grida più forte, chi ha accumulato privilegi e vantaggi, chi gode di appoggi anche oscuri, chi ha fatto della disobbedienza una norma , dell`errore una nuova "legge", che blocchi il braccio del Papa nel suo uso del bastone? <br /> <br /></span>Luisanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2235752662493900408.post-84681114906250445952011-04-21T12:50:09.000+02:002011-04-21T12:50:09.000+02:00<span><span>Che gli abusi poi vadano ...<i><span><span>Che gli abusi poi vadano corretti e in qualche modo sanzionati non v'è dubbio. Però il problema è...come in concreto vista la pesante contestazione/disubbedienza che ha subito il Magistero da Paolo VI in poi?</span></span></i><br /><br />Non crede Liturgo che se da subito chi DOVEVA intervenire lo avesse fatto non saremmo qui a discutere?Eppure le cosidette "errate applicazioni" sono partite subito dopo il Vaticano II.<br />Crede che se chi di dovere fosse intervenuto non sarebbe stato obbedito? `68 oblige?<br />E a questo punto, visto che gil abusi toccavano il cuore della nostra Fede, non crede che chi di dovere doveva passare alle sanzioni in caso di disobbedienza?Purtroppo sappiamo che chi di dovere non è intervenuto , non solo ha lasciato fare ma ha anche incoraggiato, legittmato, vedi le "lturgie " e catechesi neocatecumenali, un vero sistema eretto in barba alla continuità.Lasciando fare, tacendo..chi tace acconsente..., non punendo per piacere al mondo e-o non irritare il mondo, siamo arrivati ad oggi ed è vero che oggi sembra quasi che domandare un intervento chiaro, correttore equivalga a domandare l`impossibile.Allora, assodato che la situazione è grave, quid? Che fare? Come farlo? È mai possibile che sia chi grida più forte, chi ha accumulato privilegi e vantaggi, chi gode di appoggi anche oscuri, chi ha fatto della disobbedienza una norma , dell`errore una nuova "legge", che blocchi il braccio del Papa nel suo uso del bastone?<br /><br /><br /><span><span> </span></span><span><a rel="nofollow"></a></span><span><span> – </span><a rel="nofollow">Delete</a></span><span><span> – </span><a rel="nofollow">Edit</a></span><span><span> – </span><a rel="nofollow">Moderate</a></span>Luisanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2235752662493900408.post-19851858983016214182011-04-21T11:32:22.000+02:002011-04-21T11:32:22.000+02:00.... Che gli abusi poi vadano corretti e in qualch....... Che gli abusi poi vadano corretti e in qualche modo sanzionati non v'è dubbio. Però il problema è...come in concreto vista la pesante contestazione/disubbedienza che ha subito il Magistero da Paolo VI in poi?<br /><br /><br />Vuol forse far intendere che abbiamo avuto dei Pontefici fifoni?Roberto Martellinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2235752662493900408.post-90309969138885846972011-04-21T09:34:37.000+02:002011-04-21T09:34:37.000+02:00<span><span>Quando si sono manifesta...<span><span><i>Quando si sono manifestate queste ideologie ? Dove? Come? Già durante il Concilio Vaticano II, prima? Dopo, ad opera di chi quel Concilio lo ha fatto? </i></span> <br /> <br />Molto prima del Concilio Vaticano II! Purtroppo qualcuno (o meglio, qualche gruppo ben organizzato) furbescamente profittò del Concilio per far passare le proprie insane idee e sperimentazioni come volontà del Concilio...come se nella Chiesa vi fosse un nuovo inizio e come se si dovesse ricostruire tutto da capo. <b>Ma per l'appunto queste sono interpretazioni distorte del Magistero, non il Magistero stesso.</b> E' di importanza capitale distinguere questo passaggio, altrimenti si cade nel turbine della contraddizione. Riguardo alla dottrina e culto della SS.ma Eucarestia non a caso Paolo VI nel '65 emanò l'importante enciclica "Mysterium Fidei"...segno che vi erano strane idee diffuse e circolanti già allora. <br />Che gli abusi poi vadano corretti e in qualche modo sanzionati non v'è dubbio. Però il problema è...come in concreto vista la pesante contestazione/disubbedienza che ha subito il Magistero da Paolo VI in poi?</span>Liturgonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2235752662493900408.post-27066199991195477342011-04-21T09:27:42.000+02:002011-04-21T09:27:42.000+02:00<span>Quando si sono manifestate queste ide...<span><i>Quando si sono manifestate queste ideologie ? Dove? Come? Già durante il Concilio Vaticano II, prima? Dopo, ad opera di chi quel Concilio lo ha fatto? </i></span><br /><br />Molto prima del Concilio Vaticano II! Purtroppo qualcuno furbescamente profittò del Concilio per far passare le proprie insane idee e sperimentazioni come volontà del Concilio...come se nella Chiesa vi fosse un nuovo inizio. Ma questo per l'appunto è un'interpretazione distorta del Magistero, non il Magistero stesso. Riguardo alla dottrina e culto della SS.ma Eucarestia non a caso Paolo VI nel '65 emanò un'importante enciclica...segno che vi erano strane idee circolanti già allora.<br />Che gli abusi poi vadano corretti e in qualche modo sanzionati non v'è dubbio. Però il problema è...come in concreto vista la pesante contestazione/disubbedienza che ha subito il Magistero da Paolo VI in poi?Liturgonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2235752662493900408.post-53611658598633334822011-04-21T08:07:38.000+02:002011-04-21T08:07:38.000+02:00Liturgo..Liturgo...mi sa che lei sia leggermente s...Liturgo..Liturgo...mi sa che lei sia leggermente sordo da un orecchio se non totalmente sordo!<br />Qui si sta parlando di ABUSI, di FATTI CONCRETI, di RELIGIONE FAI DA TE, di MAGISTERI PARALLELI, di LITURGIE SINCRETISTE, che ingannano le anime, che deformano le coscienze....frutto di interpretazioni ideologiche? È evidente!<br />Quando si sono manifestate queste ideologie ? Dove? Come? Già durante il Concilio Vaticano II, prima? Dopo, ad opera di chi quel Concilio lo ha fatto?<br />Dobbiamo continuare a parlare nel vuoto o non è forse tempo di passare all`azione per chi è responsabile di vigilare, custodire?<br />Gli abusi son stati sanzionati? Gli errori son stati corretti? NO!<br />E siamo arrivati ad oggi, a constatare la crisi, l`anarchia, l`apostasia dilagante, le dice qualcosa che il 67% dei cattolici francesi NON crede più alla Presenza reale di N.S.G.C nell`Ostia consacrata considerata ormai solo un simbolo? E con loro 27 % dei sacerdoti francesi? (sondaggio del giornale La Croix).<br />Allora, i danni constatati, si dovrebbe correre ai ripari, correggere, riparare, sanzionare, gli errori sono IDENTIFICATI e NOMINATI, i responsabili ripresi e intimati di correggere i loro errori.<br />Che chi afferma la continuità del Magistero e incolpa le interpretazioni abusive, INTERVENGA in forza di quel Magistero, DIMOSTRI che il Magistero non ha voluto, nè permesso, nè tollerato quegli abusi e dia l`interpretazione corretta ma non solo a parole MA NEI FATTI, con i FATTI, con INTERVENTI CONCRETI, CHIARIFICATORI.Luisanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2235752662493900408.post-72594659021808623662011-04-21T01:54:53.000+02:002011-04-21T01:54:53.000+02:00Sunt lacrimae rerumSunt lacrimae rerumRoberto Martellinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2235752662493900408.post-35509232392343427152011-04-20T22:51:07.000+02:002011-04-20T22:51:07.000+02:00Il Magistero della Chiesa è uno, altra cosa sono i...Il Magistero della Chiesa è uno, altra cosa sono i pareri di uomini di chiesa. Un conto sono i testi, altro sono le libere interpretazioni dei medesimi. Una cosa sono le norme, altro gli abusi. E così via.<br />Chi si batte e si ostina nel sottolineare un'ermeneutica di rottura e non distingue invece a dovere un'interpretazione ideologica di rottura dal Magistero che mai in rottura fu, non si rende conto che in realtà spalleggia chi intende colpire. Con che servizio alla Chiesa?Liturgonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2235752662493900408.post-52811208877885073782011-04-20T22:50:55.000+02:002011-04-20T22:50:55.000+02:00<span>Ma che confusione! Si complica per il...<span>Ma che confusione! Si complica per il piacere di complicare! <br />Si sta parlando di rottura non di Ecône.....e chi dice che la rottura c`è, non è necessariamente lefebvriano e non ha voglia di rifugiarsi a Ecône...non cade nella trappola de soggettivismo =-O ma osserva la realtà, ahinoi, collettiva, e non si rifugia in mitici anni passati :'( non si batte egocentricamente "contro" ma vede gli abusi hic et nunc , vede e ascolta i magisteri paralleli, non ne può più e domanda l`intervento correttore, domanda che finalmente quegli abusi siano chiamati per nome e sanzionati. <br />Il perchè della crisi, il come, a causa di chi e di che cosa, il Vaticano II? I suoi testi forse ambigui? Le interpretazioni libere e estensive ed errate (benchè gli autori degl errori fossero gli stessi che avevano studiato i documenti)? Quante parole, libri, articoli, conferenze , convegni e commenti e intanto sul terreno niente o quasi cambia, tutto continua come prima se non meglio=peggio di prima.<br />Visto la crisi, la disobbedienza che continua, idem per gli abusi e la religione fai da te, mi sembra importante che le fiumane di parole cedano il passo a ATTI concreti di governo per mettere un termine, o cominciare a mettere un termine all`anarchia, dando un segnale forte, preciso, chiaro e INEQUIVOCABILE.</span>Luisanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2235752662493900408.post-77313076198400962742011-04-20T22:36:16.000+02:002011-04-20T22:36:16.000+02:00Ma che confusione! Si complica per il piacere di c...Ma che confusione! Si complica per il piacere di complicare!<br />Si sta parlando di rottura non di Ecône.....e chi dice che la rottura c`è, non è necessariamente lefebvriano e non ha voglia di rifugiarsi a Ecône...non cade nella trappola de soggettivismo =-O ma osserva la realtà, ahinoi, collettiva, e non si rifugia in mitici anni passati :'( non si batte egocentricamente "contro" ma vede gli abusi hic et nunc , vede e ascolta i magisteri paralleli, non ne può più e domanda l`intervento correttore, domanda che finalmente quegli abusi siano chiamati per nome e sanzionati.<br />Il perchè , il come, a causa di chi e di che cosa, il Vaticano II? I suoi testi forse ambigui? Le interpretazioni libere e estensive ed errate (benchè gli autori degl errori fossero gli stessi che avevano studiato i documenti)?<br />Visto la crisi, la disobbedienza che continua come prima e meglio di prima, idem per gli abusi e la religione fai da te, mi sembra importante che le fiumane di parole cedano il passo a ATTI concreti di governo per mettere un termine, o cominciare a mettere un termine all`anarchia, dando un segnale forte, preciso, chiaro e INEQUIVOCABILE.Luisanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2235752662493900408.post-13211200528186218842011-04-20T22:09:16.000+02:002011-04-20T22:09:16.000+02:00La discussione rischia di essere tra sordi perchè ...La discussione rischia di essere tra sordi perchè non c'è tra le due posizioni un punto in comune da cui partire. Vi è chi sostiene che il male assoluto sia il Vaticano II con tutto il postconcilio e quindi, di fatto, si rifugia in casa della FSSPX (e oltre..). Vi è chi invece denuncia le storture di un'interpretazione errata del magistero recente e del Vaticano II o certo clima del postconcilio, senza però buttare con l'acqua sporca pure il bambino.<br />Chi sostiene la tesi di rottura dovrebbe cade naturalmente (e non solo) nella trappola del soggettivismo e fa buona compagnia a chi, dall'altra sponda (modernisti), lotta da sempre per l'ermeneutica della rottura. I primi si rifugeranno in mitici anni d'oro mai esistiti, gli altri la novità in quanto tale: ambedue si stringeranno le mani in una "battaglia contro".<br />Con che autorità il singolo può giudicare errato, eretico, il magistero recente? Mi si dirà: in nome della Tradizione! Risposta: e quando la Chiesa ha rigettato la Tradizione? Visto che alla domanda i primi non vogliono/possono rispondere perchè altrimenti cadrebbe tutta la costruzione della loro percezione della realtà (i danni di una certa cultura iniziata almeno con Cartesio e continuata con Kant e gli idealisti durano a morire!). Oppure si porta come esempio un concetto di Tradizione completamente errato e non in linea con quello che la Chiesa ha sempre insegnato. Allora si inizia a parlare delle presunte contraddizioni tra Magistero meno recente e recente: dove sono queste benedette differenze? Mistero, nessuno lo sa! Visto che i soliti quattro esempi che vengono citati come un ritornello non calzano. Quindi si finisce per parlare della riforma liturgica. Per quanto la riforma sia oggettivamente infelice e datata, tuttavia occorre ricordare che "Poiché la Chiesa ha ricevuto da Cristo, suo Fondatore, il mandato di tutelare la santità del culto divino, essa ha certamente il compito di comandare — fatta salva la sostanza del sacrificio e dei sacramenti — su tutto ciò che riguarda il perfetto svolgimento di tale augusto, pubblico ministero, come cerimonie, riti, formule, preghiere e canto; cioè, su tutto ciò che è chiamato propriamente con il nome di <i>Liturgia</i>, o azione sacra per eccellenza. E la <i>Liturgia</i>, in effetti, è cosa sacra" (Pio XI, Divini cultus). Quindi anche la tesi sulla irreformabilità della liturgia viene a cadere.<br />Conclusione: la buona battaglia che si dovrebbe combattere oggi non è quella di rifugiarsi ad Econe spacciando la disubbidienza per virtù o gli attacchi sconsiderati contro "Roma" (ovvero la Chiesa) come necessari per 'salvare la dottrina e la liturgia', ma di aiutare il Papa a distruggere l'ipocrisia di una certa mentalità postconciliare che ha trovato consensi nel mondo cattolico. Sembra quasi che qualcuno ami forse troppo i modernisti e/o il suo orticello, sebbene si etichetti tradizionalista, e quindi ha deciso di continuare sulla strada imboccata. Forse 'stare all'opposizione', per così dire, è certamente molto semplice. Un solo dettaglio: il cattolico risponde a Dio e non agli elettori...chi vuol comprendere, comprenda.Liturgonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2235752662493900408.post-19045960883016336202011-04-20T20:53:06.000+02:002011-04-20T20:53:06.000+02:00È vero, Dante se ne è andato e manca molto a quest...È vero, Dante se ne è andato e manca molto a questo blog, del resto se ci legge, gli invio i miei più calorosi saluti e auguri!<br />Ma...per favore, Benedetto, non se ne vada, lei è lungi dall`aver esaurito i suoi contributi di riflessione!Luisanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2235752662493900408.post-84642783247628892142011-04-20T20:48:53.000+02:002011-04-20T20:48:53.000+02:00<span>"Prima di tutto chi sostiene un&...<i><span>"Prima di tutto chi sostiene un'ermeneutica di rottura, dovrebbe dimostrare la bontà della sua affermazione." </span></i><br /><br />Venga dalle mia parti, amico Liturgo ! Ma penso che anche in Italia, una volta tolti i paraocchi e le fette di prosciutto, vedrà la rottura realizzata e i suoi effetti devastanti e deleteri.<br />Nella situazione attuale della Chiesa la carica della prova incombe a chi pretende che c`è continuità e non di certo a chi non fa che descrivere la situazione che ha sotto gli occhi che è purtroppo quella che ci circonda.Luisanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2235752662493900408.post-89665989274040401782011-04-20T18:47:17.000+02:002011-04-20T18:47:17.000+02:00<span>Se vi sia obbligo di dimostrazione per...<span>Se vi sia obbligo di dimostrazione per l'ermeneutica della rottura, tale obbligo si impone, colla medesima cogenza, a quella della continuità; il fatto che lei si rifugi sotto la mozzetta del Sommo Pontefice, concede qualche sollievo alla sua coscienza, non certo alla necessità di dimostrare la concordanza dei magisteri. L'ipotesi sedevacantista si impone imperiosamente alla ragione quando si dilata il magistero vincolante le coscienze fino all'elefantiasi che una certa semplicioneria fedele vorrebbe applicare a qualsiasi atto proveniente dalla Cattedra Petrina. Nel distinguere il valore delle tesi oggetto di argomentazione risiede la chiave interpretativa della crisi attuale, che altrimenti rimarrebbe senza spiegazione possibile. La discontinuità è nei fatti, non nelle tesi teologiche o ecclesiologiche: che due pontefici, chiamando pagani ed eretici a compiere falsi atti di religione, invitassero a violare il 1° comandamento, non si era infatti mai visto ( ad esempio).</span>Roberto Martellinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2235752662493900408.post-62309118356008281142011-04-20T18:45:55.000+02:002011-04-20T18:45:55.000+02:00Se vi sia obbligo di dimostrazione per l'ermen...Se vi sia obbligo di dimostrazione per l'ermeneutica della rottura, tale obbligo si impone, colla medesima cogenza, a quella della continuità; il fatto che lei si rifugi sotto la mozzetta del Sommo Pontefice, concede qualche sollievo alla sua coscienza, non certo alla necessità di dimostrare la concordanza dei magisteri. L'ipotesi sedevacantista si impone imperiosamente alla ragione quando si dilata il magistero vincolante le coscienze fino all'elefantiasi che una certa semplicioneria fedele vorrebbe applicare a qualsiasi atto proveniente dalla Cattedra Petrina. Nel distinguere il valore delle tesi oggetto di argomentazione risiede la chiave interpretativa della crisi attuale, che altrimenti rimarrebbe spiegazione possibile. La discontinuità è nei fatti, non nelle tesi teologiche o ecclesiologiche: che due pontefici, chiamando pagani ed eretici a compiere falsi atti di religione, invitassero a violare il 1° comandamento, non si era infatti mai visto ( ad esempio).Roberto Martellinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2235752662493900408.post-91585602839893264242011-04-20T18:45:54.000+02:002011-04-20T18:45:54.000+02:00Egregio Liturgo,
forse è l'ultima volta che sc...Egregio Liturgo,<br />forse è l'ultima volta che scrivo su questo Blog. Il mio contributo di riflessione credo d'averlo dato. Sono l'ultimo arrivato, ma prima di me e con me tanti hanno esposto valide ragioni che mai, o quasi mai, hanno ricevuto serie confutazioni nel merito. Di solito le risposte sono astratte, non pertinenti, od offensive. Bene ha fatto Dante Pastorelli a congedarsi. Come dice il Vangelo: "Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto (Matteo 11, 17)". Ora lei dice che sarei sedevacantista o dichiaratore della morte della Chiesa. Che le cose non stiano così, glielo abbiamo spiegato migliaia di volte fino allo sfinimento. Tuttavia lei è disposto a denunciare le interpretazioni erronee del Vaticano II°, che il Papa vorrebbe correggere. Purtroppo alcuni che "hanno fatto" il Concilio e alcuni che lo hanno male interpretato sono i medesimi (Papa compreso). A tutt'oggi non esiste in concreto nessuna, dico nessuna, delle correzioni auspicate e sei anni sono già passati. Lei trae conclusioni che non io ho tratto e che non sono certamente le uniche possibili alle premesse denunciate. Mi ritengo sciolto dal vincolo morale di ripeterle per l'ennesima volta: penso che sarebbe come parlare ai sordi. Io la mia parte l'ho fatta. Il futuro che incalza ci dirà come stanno veramente le cose. Speriamo di essere preparati e di non cedere al grande inganno previsto da Matteo 24, 4. Le rammento solo un'ultima cosa. Nel libro di Antonio Socci "Il quarto segreto di Fatima", a pag. 182 e dintorni, si parla della incapacità di Pietro. A pag. 246 e seg. si rettifica la traduzione del passo in cui il vescovo vestito di bianco avanzava pregando - verso l'esecuzione capitale - "acabrunhado", cioè umiliato, mortificato: forse perché l'esito della storia rivelava gli errori precedenti? A pag. 221, infine, l'autore - che mi sembra non avere saputo giungere alle dovute conseguenze delle cose studiate - riferendosi alle disobbedienze dei Papi, riferisce le parole di Gesù ascoltate da suor Lucia in una visione: "Non hanno voluto ascoltare la mia richiesta! Come il Re di Francia se ne pentiranno e la faranno, ma sarà tardi... Il Santo Padre avrà molto da soffrire". Ce n'è a sufficienza per meditare, perché tutte queste cose sono collegate tra loro. Chi vivrà vedrà.BENEDETTOnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2235752662493900408.post-28283915279273486282011-04-20T15:27:49.000+02:002011-04-20T15:27:49.000+02:00Scusatemi ma non sono per nulla d'accordo con ...Scusatemi ma non sono per nulla d'accordo con gli ultimi interventi di Luisa, Roberto Martelli, Benedetto.<br />Prima di tutto chi sostiene un'ermeneutica di rottura, dovrebbe dimostrare la bontà della sua affermazione. Da questa tesi infatti ne discenderebbe logicamente che: la Chiesa è finita; il papa, i vescovi, i sacerdoti, ecc., sono tutti dei figuranti; Gesù Cristo si è sbagliato e pertanto non siamo più neppure molto sicuri che sia davvero Onnipotente, ecc. Insomma questa tesi porta con sè un scenario ridicolo: una Chiesa morta 45 anni or sono e ridotta a museo dei tempi che furono, un Dio tanto debole da contraddirsi... A me sembra che questa ipotesi sia ridicola perchè cozza con le elementari leggi della logica e del buon senso.<br /><span><span><span>Non la vede la rottura?</span>, domanda Luisa. No, non la vedo. Sicuramente vi può essere la disobbedienza di una parte di clero (se in buona fede o meno lo sa Dio), ma sicuramente la Chiesa non ha mai rigettato il deposito della fede. E mai potrà farlo. Pena l'annientamento. Ma la Chiesa non nasce da un accordo terreno... </span></span><br />Un conto è difatti denunciare le interpretazioni erronee dei documenti del Vaticano II che purtroppo hanno trovato accoglienza in parte del mondo cattolico. Queste interpretazioni sbagliate ed ideologiche hanno fatto dire al Concilio cose assolutamente senza fondamento. Non a caso il Papa vuole correggere queste interpretazioni faziose. Un'altra cosa invece è dichiarare la morte della Chiesa oppure giocare al sedevacantismo.Liturgonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2235752662493900408.post-39064191039873858242011-04-20T14:36:51.000+02:002011-04-20T14:36:51.000+02:00A proposito del "gia' citato mantra"...A proposito del "gia' citato mantra" e di Inos Biffi "recensore di prim'ordine", "massimo conoscitore mondiale della teologia medioevale e prima firma teologica del giornale della Santa Sede" (Sandro Magister, "Espresso', link piu' sopra):<br /><br />Di primo acchitpo, e' difficile comprendere come l'essere "massimo conoscitore mondiale della teologia medioevale" costituisca una particolare qualifica per recensire un libro sul Concilio Vaticano II. Pare un non sequitur, e che le lodi iperboliche di Magister siano studiate apposta per abbagliare i lettori meno provveduti.<br /><br />Ed allora vediamo innanzitutto alcune affermazioni di Inos Biffi medievalista, per poi vedere se e come esse abbiano attinenza alla recensione di 'Il discorso mancato' di Brunero Gherardini.<br /><br />Ho avuto modo recentemente di occuparmi di Colombano di Bobbio. Se n'era occupato anche Inos Biffi, autore dell'introduzione alle 'Opere' di Colombano a cura di Aldo Granata (2001); introduzione che fu poi pubblicata, con qualche variante, con il titolo 'La disciplina e l'amore: un profilo spirituale di san Colombano' ed e' in parte reperibile su googlebooks.com.<br /><br />Fidando nell'autorita' di Adalbert de Vogue', Inos Biffi ('Opere' p. lxx) definisce Colombano un "barbaro colto" che doveva la sua forza alla "giovane fede dell'Irlanda".<br /><br />Barbaro colto? giovane fede dell'Irlanda? Inos Biffi si dimostra brutalmente ignaro (o dimentico) di aspetti dell'opera colombaniana e dell'ambiente irlandese discussi oggi come nel 2001 da studiosi ben noti (Bernhard Bischoff, Daibhi O'Croinin, Clare Stancliffe, Michael Herren et al.); ed almeno la collana 'Studia traditionis theologiae' pubblicata da Brepols dovrebbe esser nota a un medievalista.<br />Biffi non considera affatto questioni quali l'uso del cursus, la metrica di Colombano, la sua re-interpretazione di Orazio; ma neppure quelle teologiche, quali la questione della Pasqua (teologia dell'Incarnazione e della Resurrezione), quella del pelagianesimo (teologia della grazia), dell'arianesimo (teologia trinitaria). Insomma, di teologia dogmatica non si parla.<br /><br />Inos Biffi si sofferma invece sulla regola monastica di Colombano, le sue penitenze ed il fatto che sotto queste manifestazioni cosi' lontane dalla mentalita' moderna c'e' l'amore. Il silenzio di Biffi s'accompagna a quello di molti storici per i quali l'apporto irlandese alla fondazione di Bobbio e' cosa effimera, se pur c'e' mai stato.<br /><br />Dal silenzio assordante di Biffi nel 'Profilo di Colombano' a quello della sua recensione a Gherardini il passo e' breve: i discorsi sono diversi, ma il metodo e' comune. In entrambi i casi e' evidente il richiamo all'autorita' (Giacomo Biffi nel caso di Gherardini, de Vogue' e Michael Lapidge nel caso di Colombano). In entrambi i casi Inos Biffi prende in esame solo una smilza fettina delle questioni sul tappeto, tralasciando accuratamente i punti piu' importanti. In entrambi i casi tali punti, essenziali ma scomodi, riguardano la teologia dogmatica (l'analisi di Gherardini nota l'assenza di definizioni dogmatiche proprie nel CVII ed il suo carattere autodichiaratamente non dottrinale).<br /><br />Da Colombano al CVII, della teologia dogmatica - cioe' delle verita' di fede esposte, studiate, professate - Inos Biffi non fa motto. Rimane invece costante l'ossequio al conformismo teologico imperante, il "gia' citato mantra" dell'Anonimo. Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2235752662493900408.post-28144018798895867152011-04-20T08:40:12.000+02:002011-04-20T08:40:12.000+02:00<span>Bene Liturgo, ma come può scrivere ch...<span>Bene Liturgo, ma come può scrivere che "<i>è </i><span><i>profondamente errato, almeno per chi non è sedevacantista, scrivere sulla presunta "rottura" con la Tradizion</i>e"?</span> <br /><span>Non la vede la rottura?</span> <br /><span>La rottura è là, visibile, palese per chi non ha fette ideologiche di prosciutto sugli occhi.</span> <br /><span>Il Papa ci ha parlato di "ermeneutica della discontinuità", ha forse sbagliato farlo? </span> <br />Il Papa ci ha parlato di religione fai da te, da cardinale aveva collegato la crisi della fede con la devastazione della Liturgia, non avrebbe dovuto dirlo? <br />Devo dire che oggi come oggi, partendo da quella che è un`evidenza, non credo che in Italia ne siate al riparo, che la rottura con la Tradizione è consumata in molti luoghi, ad opera di molti pastori, che i fedeli sono deformati e disorientati, mi vien da dire che ne ho più che abbastanza di queste diatribe, di questo fiume di parole.....è la colpa del Vaticano II tout court...no, è quella dei suoi documenti in alcuni punti ambigui, ...no, è quella delle interpretazioni....la rottura c`è, la crisi è là, gli abusi continuano e nessuno interviene, anzi chi calpesta Dottrina e Liturgia è promosso, lodato, ringraziato, allora, se capisco che si cerchino le responsabilità, mi sembra molto ma molto più urgente NOMINARE GLI ABUSI , chiamarli per nome e INTERVENIRE per metterci un termine. <br />Insomma, che coloro che proclamano la continuità ma riconoscono gli errori, gli abusi, le derive, le errate applicazioni, che coloro cha hanno il potere di farlo, intervengano, di parole ce ne sono tante, di fatti concreti, di segnali precisi non ne vedo, il silenzio sugli abusi continua e continuando aumentano la confusione e la divisione. <br /></span>Luisanoreply@blogger.com