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giovedì 2 marzo 2023

LE MAGNIFFICHE CRONICHE DI ROMA di mons. Eleuterio Favella: sull’articolo del settimanale britannico The Spectator in cui critica l’inasprimento della guerra contro la Santa Messa tradizionale

Per tramite del suo segretario diacono Ambrogio Fidato abbiamo ricevuto la seguente segnalazione cronichistica da S.E.R. Mons. Eleuterio Favella.
La «magniffica cronica di Roma» segue all’articolo pubblicato dal settimanale conservatore britannico The Spectator il 24 febbraio, in cui parla dell’inasprimento della guerra contro la Santa Messa tradizionale e critica in particolare la Chiesa Cattolica che «si sta ripiegando su se stessa, conducendo un’inutile guerra sulla liturgia e perdendo tempo con un insignificante “Sinodo sulla sinodalità” invece di affrontare il catastrofico calo della partecipazione alle Messe, soprattutto in America Latina e in Europa» (QUI, ripreso da MiL QUI).
Grati a Sua Eccellenza Reverendissima per il rinnovato privilegio della sua considerazione nel volerci segnalare le «magniffiche croniche di Roma, de’ fratelli Beretta, Felice e mons. Mario», ed inginocchiati al bacio dell’anello, ci professiamo imperituramente suoi servitori umilissimi.

L.V.

«A contristar l’apostolecho core, ov’alberga sol misericordia et bonanza com’ogn’uom conosce, giunse que’ giorni notizia dall’angliche terre che la guerra dell’Introibbo tenea in quelle plaghe alta tenzone contra gli augustissimi delibberati, di talché venne mons. Secretario a rifferir all’auguste oreglie, pendente che il Beatissimo segnor Papa facea la tertia coletione mattinale, sendo che nella christianissima sollicitudine ascetica che connota la pontiffical giornata, la Santetà Sua pella Quaresma corrente avea abbolito la quarta coletione mattinale in signo de adesione alli dolori del Nostro Segnor Giesu e della Madre Santissima Dolorosa, epperò avea dato licentia che alla tertia coletion, una cum li panozzi al butirro con il cioccolatte e le pastarelle mandorlate che le rev.me moniali cartusiane di Toledo humilian al sagro piè mensualmente a lor divotione, li fosse servita ancho una parte salata facta de mezza dozina de ova sode con la salsa bisontina che l’eppiscopo di Besansone deve in idrie sette annuali alla rev.da Camhara pella devolution de’ certi censi sulla pastura delli porchi in quel contado ecclesiasticho, alcune fette de gambone montano che la ven. e dogal Colleggiata di Susa deve alla mensa papale ut pontatico & ripatico & balneatico nel novero de 144 pregiutti annuali a signification delli salvati nella Pocalisse de Sante Zuanne appostolo, nonché diversi taralli colla ’nzogna che le pie monache basiliane de S. Patritia in Neapoli, cocciono hebdomadariamente pel solatio delle augustissime ganasce et envian in Urbe in stara tre, a mezzo di scabino loro con gran satisfactione di Sua Beatittudine et apostolecha benedictione sul mentovato romitorio, ma tal faustissimo momento nella jornata pontificale foe guastato dalle nove che recava mons. Secretario qual rifferiva di tale fronte aperto in suolo anglico contra li augustissimi ordini, sicché ebbe il bon Papa uno sbotto de ira funestissima dicendo che a monimento per tutta Albione avria messo scommunecha sul rege novo Carlo che era cornuto et etiam sulla riggina, qui profferendo cosse che la publica decentia & censura eclesiasticha non ponno far riferire, ma ebbe mons. Secretario a rammentar all’augusto celabro che l’anglico rege est jam scommunichato ex lege sendo elli, ut la quondam vegliarda matre sua di sangue todesco, di secta protestante et etiam il rev.mo gesuato pictore celeberrimo di Slavonia, confratel di riliggione della Santetà Sua, pur iscommunichato era stato chiamato a predicar la quaresma or non è guari nanti il Beatissimo e tutta la famiglie & corte pomtefficia et che adunque della scommunicatione esso Papa per primo non si impipava il mentovato fico secco, et a’ sapienti riflessi della Santità Sua ebbe bon ingresso il raggionamento del rev.mo Sagrista sicché il bon papa volle seguitar, sine fulminatione di scommunicha aut interdecto, a prender la refetione sua, pria che sonasse il mezzodì e dovea far digna preparatione al desinar ch’era unica consoletione al di lui core amantissimo infra le cure del Soglio appostolecho tra li marosi di questo secol calamitosissimo etc.».

da «Le magniffiche croniche di Roma sotto l’augustissimo ponteficato del Ss.mo Signor Nostro papa Francesco» de’ fratelli Beretta, Felice e mons. Mario, appresso la stamperia Medicea, con privileggio - Libro VI


1 commento:

  1. Gustosissimo (et anco habilissimo, sua Eccellentia Rev.ma!)

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La Redazione