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sabato 11 marzo 2023

Ferrara: per i troppi impegni del parroco, "autoaspersione" delle case delegate ai fedeli (laici).

A Ferrara in una parrocchia (del Perpetuo Soccorso) i sacerdoti non hanno tempo per le benedizioni delle case e delle famiglie.
Quindi è stata organizzata una preghiera comunitaria (scaglionata secondo le varie zone in cui è stata suddivisa il territorio della parrocchia) al termine delle quali viene distribuita dell'acqua santa che i fedeli potranno portare a casa per autoaspersione (così dice l'articolo). I fedeli saranno "la mano del sacerdote" (sic!). 
Una considerazione. 
Premettiamo che è pur vero che è consentito ai laici presiedere ad alcune benedizioni (figli, famiglia, pasti) e - nel Novus Ordo - se autorizzati dal parroco possono anche aspergere le case, gli alimenti ecc... (con acqua già benedetta da un sacerdote o da un diacono!).
Ciò detto 
dispiace vedere come nel caso di Ferrara (e, a quanto si legge, in altri casi in Italia) si cerchi di trovare un rimpiazzo al sacerdote in quelle che sono le sue funzioni peculiari, che fanno parte del suo munus sanctificandi (che di per sè non è delegabile ai laici...perchè privi del sigillo dell'ordinazione) e non si cerchi di sostituirlo nelle altre attività che pur degne e importanti (impegni giudiziari e di insegnamento), non sono intrinsicamente legate alla santificazione e all'edificazione delle anime (e, perciò,  proroprie del sacerdote).  Insomma: si può sostituire un giudice e un professore con un laico. Non si può sostituire un parroco con un laico.  
Vorremmo sapere se non si è fatto di tutto per potere sostituire il Giudice Solera o il Professore  Solera (o rinviarne gli impegni dopo l'espeltamento di quelli del Parroco Solera). 
Comprendiamo bene che l'intento sia buono, ma il messaggio che arriva è duplice: il primo è che la benedizione delle case e delle famiglie viene dopo un processo canonico o una lezione di diritto... il secondo (consequenziale) è lo "svilimento" del ruolo e della unicità del sacerdozio sacramentale. 

Questa notizia ci dà l'occasione per fare un'ulteriore commento. 
Dal nostro punto di vista, oltre a quanto sopra, noi non possiamo poi non dispiacerci, sentimentalmente, per l'abbandono di una bella tradizione: quella del "giro della benedizione delle case" da parte del parroco: un tempo era quella l'occasione per il sacerdote per conoscere meglio i parrocchiani meno "praticanti", conoscerne le novità recenti, scambiare due parole. D'altro canto, in tempi lontani e diversi, per i fedeli era occasione per fare ordine e pulizia nelle dimore (al tempo molto semplici)  prima che arrivasse il parroco. Da qui nacque il modo dire "pulizie di Pasqua": si rivoltava la casa, si buttava quello che non serviva (davvero più), si puliva a fondo la casa per renderla "degna" della benedizione. Una pratica che predisponeva l'anima degli abitanti... ma svolgeva anche una funzione igienica. 
Si comprende che i tempi siano cambiati, e che molte abitazioni restino chiuse dinnanzi ai sacerdoti che fanno su e giù per i condomini, ma quella delle benedizioni resta l'ultima occasione per poter andare da quei fedeli meno praticanti (ma pur sempre "religiosi"). 
Ringraziamo il lettore che ci ha segnalato la notizia. 
Roberto 



Distribuzione dell'acqua santa con autobenedizione di casa

La Nuova Ferrara, Giovedì 2 marzo pag. 12
Magherita Goberti

Ferrara: I molteplici impegni che don Roberto Solera ha in ambito ecclesiastico (cancelliere e vicario giudiziale, presso il Tribunale Flaminio di Bologna come giudice e docente alla Facoltàè di Diritto Canonico di Venezia) a cui si aggiungono la collaborazione con la parrocchia di Borgo Punta e la guida pastorale della parrocchisa di S. Maria del Perpetuo Soccorso, non gli permettono di effettuare la tradizionale benedizione delle case in occasione della S. Pasqua.
Per questo ha adottato un sistema forse nuovo per la nostra città ma sembra in atto nel resto d'italia che consente di suddividere il territorio del Perpetuo Soccorso in quattro settori così da convocare in chiesa tutti i parrocchiani residenti in ciascuna zona durante un calendario specifico. Oggi sarà in fatti il turno del settore I (omissis); gli interessati si potranno recare in chiesa alle 18:45 per un breve momento di preghiera, benedizione e consegna di una bottiglietta di acqua santa da portare a casa; le persone saranno così "la mano del sacerdote" che permetterà di estendere nella singole case la benedizione del Signore tramite l'auto aspersione dell'acqua benedetta. Per il secondo settore (omissis)



11 commenti:

  1. Articolo inutilmente polemico.

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    1. Inutilmente polemico esattamente come il suo post delle ore 15:35 del 11/03/2023.

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    2. Inutile, concordo...inutile quando il diciamo "fedele" cattolico del ventunesimo secolo non si rende neppure piu' conto della differenza fra la potesta' presbiteriale di benedire, e quella del laico di "implorare la benedizione divina".

      Il sacerdote ha autorita', e la sua benedizione e' sacramentale. Oltre a cio', vi e' anche il fatto che, nel benedire una casa, vi e' (in modo piu' o meno esplicito) l'allontanamento del Maligno, che il sacerdote fa in modo imprecatorio e con potesta', mentre il laico puo' fare tale richiesta solo in modo deprecatorio (ossia a mo' di petizione a Dio, non a mo' di comando con autorita').

      Si taccia di inutilmente polemico chi sottolinea il paradossalmente chiaro sfocamento della differenza fra il sacerdozio comune dei fedeli e il sacerdozio ministeriale o gerarchico.

      Oltretutto, cos'hanno da fare di tanto importante ed urgente questi parroci da non poter andare a benedire le case dei fedeli una volta l'anno, non si sa propio, specie nell'era del delegare ai laici...ecco, che si deleghino mansioni amministrative, non quelle sacramentali...

      Chiudo con una piccola postilla: il Benedizionale ha un rito specifico per i laici - ovviamente in questo caso non si "benedice" con autorita' ma ci si astiene dal fare il segno della croce e ci si limita ad implorare Iddio di benedire il luogo - tuttavia essendo tale rito approvato da Santa Romana Chiesa, ha in se stesso un'autorita' superiore poiche' cio' che Pietro lega in terra, eccetera. Ovviamente l'aspersione con l'acqua benedetta puo' farla chiunque ed anzi, i fedeli dovrebbero farla spesso.

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  2. Nella mia parrocchia sono anni che avviene la stessa cosa. Personalmente non me la sento di aspergere casa mia.

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    1. Penso che nessuno ti obblighi.

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    2. L'aspersione con l'acqua benedetta i fedeli dovrebbero farla spesso dentro casa, poiche' allontana il Maligno, predispone i presenti a ricevere la grazia di Dio, e rende il posto piacevole alle anime sante ed agli angeli del Signore.

      La benedizione della casa da parte di laici si trova nel Benedizionale ed e' ovviamente un'implorazione a Dio, non un comando con segno della croce tracciato sull'abitato, ma non posso certamente biasimarla se si sente scomodo nel fare cose che sono "compito" dei preti...e tuttavia, se il parroco e' diciamo "troppo occupato", resta questa una pratica salutare almeno una volta l'anno, anche se come cortesemente espone il nostro amico, nessuno ci obbliga...

      Pace e bene.

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  3. È giusto ogni capofamiglia ha la potestà di sacerdote

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    1. Ma a lei chi lo ha insegnato il catechismo?!? Topo Gigio?!?

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    2. Gli sposi si possono benedire a vicenda, ed i genitori possono benedire i propri figli. Inoltre, ognuno puo' comandare il Maligno di non tormentare il proprio corpo / mente.

      Tuttavia, tale potesta' NON si estende alle proprieta' (oggetti, animali) e credere altrimenti non e' salutare. In ogni altro caso si puo' ricorrere all'aspersione di acqua benedetta o sale esorcizzato, oppure a implorare il Signore di benedire...ma non sara' mai questo tanto efficace come la benedizione sacramentale del sacerdote.

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  4. Anche qui da noi, saranno almeno 20 anni che i sacerdoti non passano a benedire le case.
    MAX 75

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    1. Bisognerebbe insistere individualmente, e se il sacerdote insiste nel rifiutare si puo sempre fare appello al Vescovo.

      Certo, questo sembrerebbe - come scrivono alcuni nei commenti - "inutilmente polemico", ma solo se si e' perso di vista il significato ed i benefici spirituali che vengono dalla benedizione di un presbitero.

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La Redazione