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giovedì 19 gennaio 2023

LE MAGNIFFICHE CRONICHE DI ROMA di mons. Eleuterio Favella: sulla misteriosa scatola sotto la tonaca del Pontefice

Per tramite del suo segretario diacono Ambrogio Fidato abbiamo ricevuto la seguente segnalazione cronichistica da S.E.R. Mons. Eleuterio Favella.
La «magniffica cronica di Roma» segue la notizia della misteriosa scatola sotto la tonaca del Pontefice, notata in occasione della festa dell’Immacolata Concezione in piazza di Spagna (QUI).
Grati a Sua Eccellenza Reverendissima per il rinnovato privilegio della sua considerazione nel volerci segnalare le «magniffiche croniche di Roma, de’ fratelli Beretta, Felice e mons. Mario», ed inginocchiati al bacio dell’anello, ci professiamo imperituramente suoi servitori umilissimi.

L.V.

«Multa cum traphelatione intravit nel sagro cubicolo appostolecho mons. Sagrista che tenea pelle mani duo gazette in cui gazzettieri & scribacchini strologavan de certa cattiva salute del Ss.mo Segnor et derivante iminentia di Conclave, coll’argumento de talununo scatolino che il popolo romano e alcuni Nobbeli homeni avean veduto appeso al papal tabarro e che si reputaa opera dell’archiatra pomtefficio dotor Purgone, nel dì in cui il signor Papa s’era dignato sovranamente di portar hominagio ritual alla columna di Maria Ss.ma che il rege Neapolitano avea donato alla Santa Sedia pella devolution dell’omaggio della Chinea, una cum venti carrette annuali di persiutti di Grottaminarda, subpressate de Mugnano et induja di Bisignano che nell’occasion il duca Serra, marchese di Grottaminarda, il conte Cantore di Mugnano e il prence di Policastro, marito della principessa di Bisignano, humiliavan al sagro piè nella festa dell’Immaculata, patrona del Reame, innanzi la magione del ser.mo Duca d’Alba, ambassador del re catholico appresso la Santa Sedia, di talché la Santità Sua, deposte cucchiara et cucchiarino della tertia coletion mattinale col celebre biancomangiare delle moniche corali firmane, pervenuto il dì de Sant’Antonio dello porcho per man dell’archieppiscopo e prencipe firmano col.mo Malagola, et scorrendo l’augusti oculi le ditte gazette, ebbe gran moto di risa et sganasciamenti che gli movean la gran epa di grandissima gustatione, dicendo appo a mons. Sagrista che quel dì, per meto del freddo che solitamente imperversa in Urbe a quella data, esso Papa s’era portato appresso scarselle duo de varie munitioni de bocca; una de tarallucci dolci che menan all’appostolecha mensa le monache visitandine di Sciarruxo nella Gallie a lor divotione, e l’altra carca delli ditti cuneensi che le pie moniali clarisse d’Alba devon alla rev.da Camhara per un censo goduto sul focatico & pontatico & ripatico del feudo di Santo Istefano Belbo che pertiene al ditto monisterjo da’ tempi de papa Innocente, et ultra s’era munito il Santissimo de una giberna sotto il cappottazzo, regliena de pastarelle martorane che donna Tasca di Trabia, Badissa di Palma di Montechiaro, feudo di collation del prence di Lampedusa, invia all’ospitio appostolecho onde iscongiurar dal Beatissimo la supression di tal venerando et antiquissimo stabbilimento monasticho, et che solo li gazzettari potean scambiar tali conforti & vettigalia per segni de mala salute e che contrariamente esso Papa avea intention de campar altri cent’anni et licentiavit mons. Sagrista che, col triplice inchino uscìo dal cubibolo appostolicho, pendente che l’auguste ganasce riprendean a molir la mentovata coletione et mons. Pincerna mesceva nel verre augustissimo altro rosolio de rose & narancelle che le monache arpinati benedictine, etiam ad scongiurar da’ sapienti riflessi della Santetà Sua la subpression del di lor parimenti venerando monasterio, pigliaro a spedir in Urbe con cadentia hebdomadaria e che multo era grato alle beate nari & palato et all’appetito apostolecho etc.».

da «Le magniffiche croniche di Roma sotto l’augustissimo ponteficato del Ss.mo Signor Nostro papa Francesco» de’ fratelli Beretta, Felice e mons. Mario, appresso la stamperia Medicea, con privileggio - Libro VI


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