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domenica 25 dicembre 2022

Perché si usa la parola “transustanziazione” per l’Eucaristia?


Piccolo catechismo eucaristico sulla transustanziazione.
Luigi


da “Piccolo Catechismo Eucaristico”, Bologna 2022

Domanda: Che cosa significa esattamente la parola “transustanziazione”?

Significa passaggio (trans) di sostanza (substantia).

Che cos’è la sostanza?

La sostanza è la realtà che esiste in se stessa. Per esempio un albero, un gatto, un uomo sono sostanze perché esistono in se stessi. Invece le loro dimensioni, il loro colore e le loro proprietà sono certamente delle realtà, ma non esistono in se stesse, bensì in qualcos’altro. Per esempio, il colore del gatto non esiste in se stesso, ma nel gatto. Diciamo allora che il colore non è una sostanza, ma è qualcosa che esiste nella sostanza e appartiene alla sostanza. Gli studiosi (i filosofi) li chiamano “accidenti”, dal latino “accìdere”, che significa “capitare, accadere”. Gli accidenti cioè capitano alla sostanza. ma siccome questa è una parola un po’ difficile, comunemente invece di accidenti si parla di specie, cioè di apparenze.

Che cosa significa questo discorso applicato all’Eucaristia?

Significa che nell’Eucaristia la sostanza del pane e del vino diventa il corpo e il sangue di Gesù, mentre rimangono immutati gli accidenti, cioè le specie o apparenze del pane e del vino. Quindi le dimensioni dell’ostia non cambiano, e non cambiano il colore, l’odore e il sapore, poiché tutte queste cose sono accidenti o specie. cambia invece la sostanza. E lo stesso si dicasi del vino.

Quando avviene questo cambiamento?

Avviene quando il sacerdote pronuncia le parole della consacrazione. Quando il sacerdote ha finito di dire: “Questo è il mio corpo”, il pane non c’è più, e al suo posto c’è il corpo del Signore, e quando ha finito di dire: “Questo è il mio sangue”, il vino non c’è più., e al suo posto c’è il sangue del Signore.