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lunedì 5 settembre 2022

LE MAGNIFFICHE CRONICHE DI ROMA di mons. Eleuterio Favella: sulla saga del Sovrano Militare Ordine di Malta

Per tramite del suo segretario diacono Ambrogio Fidato e per via diplomatica attraverso il Cancelliere Don Pietro Zecchini, abbiamo ricevuto la seguente segnalazione cronichistica da S.E.R. Mons. Eleuterio Favella, per grazia di Dio e della Sede Apostolica Arcivescovo di Synossi in partibus, Assistente al Sacro Soglio e Giudice Ordinario della Curia Romana e suo Distretto, nonché Abate Commendatario di Santa Cecilia in Urbe.
La «magniffica cronica di Roma» segue al decreto per il Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta (S.M.O.M.) del 3 settembre 2022 (QUI, poi ripreso da MiL QUI) con il quale Papa Francesco ha promulgato la nuova Carta Costituzionale ed il relativo Codice Melitense e ha decretato la revoca delle Alte Cariche, lo scioglimento dell’attuale Sovrano Consiglio, la costituzione di un Sovrano Consiglio provvisorio e la convocazione del Capitolo Generale Straordinario.
Grati a Sua Eccellenza Reverendissima per il rinnovato privilegio della sua considerazione nel volerci segnalare le «magniffiche croniche di Roma, de’ fratelli Beretta, Felice e mons. Mario», che altrimenti passerebbero inosservate o non verrebbero evidenziate come dovrebbero ed inginocchiati al bacio dell’anello, ci professiamo imperituramente suoi servitori umilissimi et figli devoti in Cristo, e imploriamo la sua augusta benedizione.

L.V.

«Era tutto un romor pe’ Roma, dacchè l’Augusto Ponteffice avea subpresso, ut li capituoli patriarchali romani, etiam il col.mo gran Magistero del Ven.le Ordine giuovannita et multo clamor s’era fatto ancho presso la Maestà cesarea del Re de’ Romani e Sagro imperatore, imperocchè alcune degnittà del mentovato ordine eran consanguinei con l’Asburgo d’Austria e con l’Asburgo d’Este et altri di fidelissima oboedientia del re christianissimo aut del rege catholico come l’avunculo del Duca d’Alba e il marchese di Los Veles, primo cuggino del vicerè neapolitano, et alcuni cardenali & prelati palatini & abbati iron in delegatione presso il beatissimo Soglio laonde dimandar a’ sapienti riflessi della Santità Sua de revoccar l’editto e metter in pristino il Ven.le Ordene melitense in cui militan tanti honoratissimi signori et nobbili christiani che difendon la santa Fede e l’ecclessiasticha desciplina, ma ebber la ventura i ridetti cardenali & prelati & abbati d’esser ammessi all’augussta presentia paulo ante del desinar di mezzodì, postea l’Angelus e l’hora sesta daccui ad ogni modo la Santità Sua s’era dispensata, essendo giorno di grasso in onor della Santa Rosallia panormita per cui l’appostolicho legato avea inviato in Urbe duodeci dozine di caciocavalli di Godrano et barili tre di babbaluci una cum sedeci barilotti di vino zibibbo per divotione alla Santuzza, ed principiando il pasto alla mezza per sua medesma dispositione, di talchè prese in grande uggia il signor Papa tucti li discursi et perorationi et supliche delli em.mi et rev.mi convenuti et disse lor, quasi per modo di oracolo del Santo Spirto, siben super trainellam come aviene da’ tempi della podagra infesta che angustia li augusti piedi & gambe, che li cavaglieri todeschi et franzosi et hispagnuoli et hungari et etiam ittalici et elvetici et angli che son nel ven.le Ordine de San Giovanni debbon patire l’appostolecha giustizzia imperocchè, dal principio del suo felicissimo pomteffichato, non avean che humiliato per cathedratico ad esso Papa solamente 5 stara di capperi di Pantelleria, tonni duo et un piscesspada, et era cossa indegna de tanti Baglivi & Segnori & cavaglieri che non potea tolerarse per deccoro della Santa Sedia e degnatione, ma fecer osservar i presuli che l’Ordine non havea più flotta di mare da’ tempi della Valletta e che non combatea più in guerra li Turci e l’Agareni, sicchè respondea il Beatissimo che eran fatti loro e che potean fratanto darse all’agricultura che era cosa christiana et grata alla beata Gretha, al popolo fidele et ad esso Papa che atendea in cotal guissa verdure & ortalizi & granaglie & farine & frutta in copia digna del Supremo Sollio et indi licenziavit omnes imperocchè era pronto l’antipasto et l’augusto languor facea sufrir il parimenti augusto stomacho, senza dir dell’apostolicho core etc.»

da «Le magniffiche croniche di Roma sotto l’augustissimo ponteficato del Ss.mo Signor Nostro papa Francesco» de’ fratelli Beretta, Felice e mons. Mario, appresso la stamperia Medicea, con privileggio - Libro VI


3 commenti:

  1. Se questo è un prete (dubito), non ha niente da fare? È più dipendente dai social di una ragazzina quattordicenne.

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    1. Ma sono sempre gli autori di questo sito ad essersi inventati questo personaggio… dietro ci sono sempre loro… giusto per cercare di attirare (inutilmente) più lettori…

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