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venerdì 30 settembre 2022

Difesa della Messa tradizionale: 52ª manifestazione davanti alla Nunziatura Apostolica sabato 24 settembre a Parigi #traditioniscustodes

Riceviamo e pubblichiamo.
Luigi

DIFESA DELLA MESSA TRADIZIONALE
52° INCONTRO DELLE SENTINELLE
DAVANTI ALLA NUNZIATURA
SABATO 24 SETTEMBRE A PARIGI

Abbiamo svolto ancora un'altra volta il nostro ufficio di sentinelle, protestando e pregando davanti alla Nunziatura di Parigi, avenue du Président-Wilson, questo sabato 24 settembre, dalle 12 alle 12.30. Lì, abbiamo pensato ai nostri amici di Washington, che stanno anche loro svolgendo delle proteste davanti alla Nunziatura del loro Paese.
È gratificante che il colloquio sul futuro della Messa tradizionale, organizzato da Renaissance Catholique a Parigi, presso la Maison de la Chimie, 28 bis rue Saint-Dominique, e dove si sono recati le sentinelle della Nunziatura subito dopo la loro pia manifestazione, abbia anch'essa avuto un significativo successo.

Abbiamo espresso il nostro sostegno ai fedeli parigini privati della Messa tradizionale di Georges de La Villette, Saint François Xavier, N.D. du Travail, Sainte-Clotilde e forse domani anche quelli di Sainte-Odile e Sainte-Jeanne-de-Chantal. E anche il nostro sostegno e ammirazione per i fedeli di Saint-Germain-en-Laye, ai quali Mons. Jordy, il vescovo di Versailles, non vuole concedere una messa, e che ogni domenica alle 11 assistono alla messa davanti alla porta chiusa della cappella vuota dell'ospedale ocale, al 20 di Rue Armagis.

È importante che la nostra rabbia contro una politica episcopale ispirata in parte dal nunzio apostolico, che rafforza la repressione contro la liturgia tradizionale, sia ascoltata in ogni modo. Fortunatamente, ci sono molte eccezioni in cui i vescovi locali hanno fatto sapere che nulla cambierà. Ma in molti altri luoghi, questa Messa è stata soppressa, si creano difficoltà per un'altra, si rifiuta la celebrazione della cresima nella forma tradizionale, e si rifiuta anche la presenza di un nuovo sacerdote proveniente da una comunità ex-Ecclesia Dei per aiutare i ministri già sovracaricati di lavoro.

Eppure, mentre le assemblee parrocchiali "ordinarie" si riducono, in molti luoghi le Messe tradizionali vengono celebrate in chiese gremite: a T., ad esempio, la Messa della SSPX e quella della FSSP sono frequentate ciascuna da più persone della Messa in cattedrale.

Lo stato comparativo delle iscrizioni nei seminari tradizionali o nelle case di formazione di stampo conservatore, come il seminario della comunità Saint-Martin o il noviziato dei domenicani della provincia di Tolosa, da un lato, e nei seminari interdiocesani, dall'altro, è schiacciante, come ha mostrato in modo palese Renaissance catholique (Rentrée 2022. Les séminaristes choisissent la messe traditionnelle - Renaissance Catholique). Tanto più che il numero sempre più esiguo di seminaristi che entrano nei seminari "ordinari" è di profilo molto conservatore, se non addirittura tradizionale (da qui il divieto di indossare l'abito talare da parte di quella caricatura conciliare quale è ormai diventato Mons. de Kerimel, nuovo arcivescovo di Tolosa).

Si avvicina inesorabilmente il momento in cui alcuni dei nostri pastori saranno sensibili alla necessità di utilizzare tutte le forze della Chiesa per dedicarsi a una ripresa e correzione dottrinale, morale e disciplinare. Questa lex orandi la cui presenza manteniamo nonostante tutti gli ostacoli, per tutto ciò che essa rappresenta, sarà necessariamente la spina dorsale di questa ripresa, che urge iniziare.