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mercoledì 3 agosto 2022

La Messa Tradizionale nell'arte #55 - José de Ribera (1652), Museo della Piccardia, Francia. #mtl #artesacra #messatraditionalenellarte

Domenica prossima 7 agosto si ricorda la memoria di S. Donato, vescovo di Arezzo e martire, compatrono minore della città di San Remo. 
Ma come mai un santo del IV secolo, secondo vescovo di Arezzo, è venerato a San Remo tanto da diventarne compatrono minore (assieme a S. Costanzo m., S. Germano v., S. Francesco di Sales v.)? 
Per capire bisogna fare un salto addietro.
Correva l'anno 1543 e il 7 agosto i Sanremesi, guidati dal podestà Luca Spinola, vinsero un'aspra battaglia contro i feroci corsari turchi - i barbareschi che infestavano i mari e depredavano le coste dalla Spagna al Ponente Ligure al comando dell'ammiraglio turco Ardiadeno detto il Barbarossa - salvando così la citta di San Remo dal ferro e dal fuoco dei pirati. 
Nel 1556, nei pressi della battaglia, i sanremesi eressero una cappella dedicata al santo, Donato, che la Chiesa celebrava proprio il 7 agosto, attribuiendogli l'intercessione per la vittoria di 13 anni prima sugli invarosi infedeli. 
Fu poi il 7 agosto 1607 che il Consiglio Comunale di San Remo proclamò il giorno della vittoria solenne festa cittadina e decise di ampliare la cappella con l'edificazione di una chiesa più grande, tutt'ora esitente e oggi parrocchia. Il vescovo di Albenga, sotto cui giurisdizione rientrava allora San Remo, accolse la richiesta del parroco di San Remo e dei fedeli di nominare San Donato vescovo compatrono minore della città).  

Ecco che allora presentiamo questo dipinto: "Il miracolo di S. Donato di Arezzo" del pittore barocco spagnolo José de Ribera, detto "El Españoleto" (1591-1652). 

Quest'opera, dipinta nel 1652, rappresenta il famoso miracolo avvenuto mentre il santo vescovo officiava la Santa Messa Pontificale, quando un gruppo di pagani irruppe nella chiesa e spinse con violenza il diacono, che cadde sul Calice e si ruppe. San Donato raccolse i frammenti mentre pregava e li unì... ma mancava un pezzo dal fondo. Miracolosamente, dal Calice non è stata versata nemmeno una goccia di Sangue. Di fronte a un tale prodigio, settantanove pagani si convertirono al cristianesimo, motivo per cui il prefetto di Arezzo, Cuadratiano, arrestò il Santo un mese dopo, facendolo decapitare il 7 agosto 362, per ordine dell'imperatore Giuliano "l'Apostata". 
Questa tela è attualmente conservata nel Museo della Piccardia, ad Amiens (Francia).


Per vedere le altre immagini, cercate nell'elenco a sinistra, l'etichetta: "MTL nell'arte"
(Sono senz'altro ben accette segnalazioni e suggerimenti, da parte dei lettori, di altre opered'arte raffigurati scene della Messa Tradizinale in Latino o di altri sacramenti o sacramentali in rito tradizionale. Grazie sin da ora).

Roberto

1 commento:

  1. Che un vescovo del IV secolo celebrasse con la pianeta barocca la vedo dura, ma niente si poté contro la furia del concilio di Trento di far sparire tutto quanto ci fosse prima. E poi vi lamentate del Vaticano II!

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